Capitolo 21

Spalanco gli occhi a quello che vedo. Cioè un uomo con solo un asciugamano addosso, girato di spalle che mostra una schiena muscolosa e perfetta tanto quasi quella di Dom.

"Mike" lo chiama l'uomo al mio fianco. Lui si gira e cerca di venire verso di noi ma mentre questo succede l'asciugamano gli rimane incastrato sull'angolo di uno sgabello.
In poche parole ora sto ammirando Mike completamente nudo, rimango a bocca aperta senza distogliere lo sguardo dal panorama che mi è stato offerto gratis.

Dom lo fulmina con lo sguardo per poi mettermi una sua mano davanti gli occhi.
"Ops" sento dire al biondo.

Ora vedo tutto nero e sento Mike ridere e Dom che lo rimprovera.
"Rivestiti idiota. Se pensi di far colpo su di lei così ti sbagli"

"Beh.. " cerco di intromettermi nella conversazione ma Dom mi stringe contro il suo petto.
In risposta Mike continua a ridere.
Poi tutto diventa silenzioso.

"Dom?" Lo chiamo. Sento il suo respiro sul mio collo e lascia una scia di baci umidi.
Mi toglie la mano da davanti gli occhi mi fa voltare verso di lui. Mi penetra con lo sguardo.
"Che cosa hai visto?" Chiede infastidito.
"Tutte e niente" rispondo stuzzicandolo. Gli faccio l'occhiolino e porto una mano sul suo viso e lo accarezzo dove la barba gli sta ricrescendo.

"Bagno libero ragazzi." Ci interrompe Mike.
"Vado prima io." Affermo e mi dirigo verso di esso.
Entro nel bagno e inizio a spogliarmi, appoggio la pistola nel lavandino ed entro in doccia. L'acqua calda mi fa rilassare, passo qualche minuti ferma a godermi questo calore prima di uscire e avvolgermi un asciugamano intorno al corpo.
Appena apro la porta mi ritrovo Mike davanti che mi guarda divertito.
"Che cosa hai visto prima?"

"Tutto e niente" lo stuzzico come ho fatto con Dom, che non l'ha presa tanto bene. Ride di gusto e mi porge una felpa da uomo grigia con la zip e un paio di jeans sempre da uomo.
"Scusa ma qui non c'erano vestiti per ragazze"

"Tranquillo. E la cam-" mi interrompe indicandomi la porta di fronte al bagno. Entro dentro e c'è Dom che è appoggiato alla ringhiera del balcone.
Poggio la pistola nel grande comodino.
Mi rimetto l'intimo che avevo, non mi va di stare nuda sotto, sarebbe troppo strano.
Poi indosso la felpa e i jeans e vado fuori con un asciugamano sui capelli bagnati e abbraccio da dietro l'uomo con gli occhi di ghiaccio. Poggio la testa sulla sua schiena e inspiro il suo profumo. Profumo talmente buono che lo riconoscerei tra mille e di cui non mi dimenticherei mai e poi mai.

"Dom e ora che si fa? Perchè quegli uomini hanno fatto irruzione a casa tua?" Domando preoccupata.

Si volta verso di me e mi da un bacio sul naso. Mi prende il volto tra le mani e mi guarda attentamente negli iridi.
"Dio, adoro i tuoi occhi. Poi alla luce della luna sono così magnetici."
Dopo queste parole le mie guance si tingono di rosso. Quando sta per baciarmi un improvvisa ondata di vento mi passa attraverso la felpa e rabbrividisco.
"Andiamo a dormire?" Chiede dolcemente.
Lo prendo per mano e andiamo a infilarci entrambi sotto le coperte, ma non prima di aver chiuso la porta del balcone e essermi lasciata togliere felpa e jeans. Si spoglia anche lui ed entriamo nel letto.

Dom si gira dalla parte del balcone e io mi metto attaccata con il corpo al suo petto. Poggio il braccio destro sulla sua spalla e porto la mano sui suoi capelli e li accarezzo. La gamba invece la avvinghio al suo bacino. E ci addormentiamo in questa posizione.

Delle urla mi svegliano, tasto il posto vicino a me ma non Dom non c'è. È mai possibile che ogni volta che mi sveglio lui non è mai qui?
Mi alzo svogliatamente e mi rivesto tutta assonata.

Mi dirigo nel soggiorno dove provengono quelle grida.
"Ma voi russi vi svegliate sempre urlandovi addosso la mattina?" Domanda ancora tutta assonata mentre mi vado sedere su uno degli sgabelli della cucina.

"Ehi, io non sono russo" risponde Mike indicandosi con un dito. Faccio spallucce, mi alzo dalla sedia, entro in cucina e inizio a frugare in giro.
"Che stai facendo?" Chiede Dom

"Buongiorno anche a te. Comunque preparo un po' di pancake e magari qualche crepês, sperando ci sia il cioccolato" rispondo intenta a prendere uova, farina e quant'altro per preparare queste due ricette golose.

"Mmh, sento già il profumo" afferma Mike chiudendo gli occhi e immaginando tutto.
Un sorriso spontaneo mi spunta sulle labbra.

Mentre sto mettendo in tavola i piatti con le crepês sento bussare alla porta.
"Vado io" dico dirigendomi velocemente verso la porta.
Si presentano davanti a me due ragazzi, molto giovani, alti, palestrati e belli.

"C-ciao" dico impacciata.
Il ragazzo con gli occhi marroni mi fa un cenno della mano, invece l'altro mi guarda serio, mi mette paura. Sono entrambi alti uguali.

"Ehm, forse abbiamo sbagliato casa?" Chiede più a se stesso il ragazzo con gli occhi marroni e intanto si passa una mano tra i capelli confuso. Mentre il ragazzo che mi incute paura sta per parlare, Mike viene vicino a me e mi mette un braccio intorno le spella e mi avvicina a se.

"Ciao ragazzi, accomodatevi." Afferma lui, io e lui ci spostiamo di poco e i due ragazzi salutano entrando.
"Volete fare colazione?" Chiede il biondo sempre con un braccio che avvolge le mie spalle.
In quel preciso momento arriva in soggiorno Dom, che appena vede Mike lo fulmina con lo sguardo e quest'ultimo toglie velocemente il braccio e alza le mani in cielo come segno di resa.

Ci sediamo tutti in tavola. Ovviamente sono seduta vicino a Dom.
Il ragazzo con gli occhi blu (quello che mi fa paura) parla:" Lei chi sarebbe?" Indica me con la forchetta in mano e poi prende un boccone di pancake.

"Mmh deliziosa" afferma Mike divorando letteralmente una crêpes " Il mio regalo di compleanno per Dom" continua il biondino.
In quel preciso istante lui lancia un grido di dolore.

"Ai. Chi è stato?"

"Ops, il mio piede è volato sul tuo ginocchio per sbaglio." Dico con un finto sorriso.
Dom alza gli occhi al cielo mentre i due ragazzi ridono.
"Io sono Kozlov e lui è Foster" afferma il moro.

"Io sono Alissa, lieta di conoscervi"
Sorrido a entrambi i ragazzi, il moro mi sorride di rimando ma occhi blu non mi calcola nemmeno per un secondo.

Finito di mangiare sparecchio tutto velocemente e lavo i piatti.

"Ah, sarà una luuunga giornata" sento dire a Kozlov.

Finisco di pulire la cucina. Se c'è una cosa che mi piace molto fare è tenere la cucina pulita, credo che una cucina pulita e ordinata rispecchi anche un po' il modo di vivere una persona.

Mi dirigo in soggiorno e vado a sedermi nell'angolo del divano vicino a Dom.
I ragazzi stanno tutti parlando di qualcosa ma appena mi vedono si zittiscono tutti.

"Dobbiamo fidarci di lei?" Chiede occhi blu ovvero Foster.
"Si" interviene Dom.
Il ragazzo sbuffa e continua "Bene. Comunque sui tre nuovi arrivati sono riuscito a trovare questo." Tira fuori tre fascicoli da una borsa, che noto solo ora, e li butta sul tavolino di legno.

"Li esaminerò più tardi."

"Giusto" si intromette Mike poggiando i gomiti sulle ginocchia e giocherellando con un anello d'argento con un teschio sopra "Ora la cosa importante è: chi ha mandato quegli uomini a casa tua?"

"Probabilmente Chloè avrà detto a suo padre cos'è successo"

"Ancora quella bionda?" Domanda scioccato Kozlov "Certo che se c'è quella di mezzo ci sono sempre guai in vista"

Nessuno parla. Non posso non ricordare il volto di quella donna, anche se non la sopporto. Si notava dai suoi modi di fare che era superficiale, forse per questo Dom la odia. Però c'è da dire che era molto bella.
Scaccio via quella donna dalla mia testa e mi concentro sui quattro uomini qui con me.

Credo di essermi persa qualcosa di quello che mi hanno detto perchè ora gli occhi di tutti sono rivolti verso di me.

"No. Scordatevelo." Dice fermo Foster.

"Foster devi farlo." Lo riprende l'uomo seduto di fianco a me.
Il ragazzo con gli occhi blu fa per parlare ma Dom lo fulmina con lo sguardo.

"Ehm...capo" richiama l'attenzione verso di sè Kozlov " Prima di venire qui siamo passati a casa tua e...non era 'agibile' "
Dom sbuffa.
In che senso che non era agibile? È stata messa a soqquadro? Credo che intendesse qualcosa di simile, meglio non fare domande o sembrerei un'impicciona. Nonostante sia una persona curiosa di solito, ma questa volta devo trattenermi.

Mike si alza di scatto e parla: "Quindi io ho del lavoro da sbrigare. Dom e Kozlov andranno a scoprire chi ha mandato quegli uomini e Foster tu starai qui a proteggere Ally"
Detto questo Mike se ne va, Dom e Kozlov si preparano e prima di andare anche loro Dominik ritorna da me e mi lascia un bacio caloroso tra le labbra. È strano come solo questo gesto mi faccia stare davvero bene.

Sorrido ma appena porto lo sguardo sul ragazzo, con cui dovrò passare chissà quanto tempo, il mio sorriso svanisce sotto il suo sguardo duro.
Sento il rumore della porta chiudersi ed eccoci io e lui da soli.

"Allora...Foster è il tuo cognome o nome?" Chiedo sperando di riuscire a toglierci o meglio, togliermi da questa situazione tesa.

"Pf. Non parlarmi. Quelle come te dovrebbero solo stare zitte."
Si alza dalla poltrona in cui era seduto.

"Cosa vorresti dire con 'quelle come me' ? Com'è che sarei io?" Lo imito alzandomi arrabbiata.

Si gira verso di me e mi guarda disgustato. "Non farti strane idee. Sei come le altre per lui, quando si stancherà ti butterà via."
Afferma con voce tagliete.

La rabbia prende possesso di me e mi dirigo a passo veloce da lui, finchè non siamo faccia a faccia, o meglio devo alzare lo sguardo per incontrare il suo.
Perchè gli uomini devono essere sempre così alti?

"Ma chi ti credi di essere per dire cose del genere?" Sbotto arrabbiata mettendo l'indice contro io suo petto.
Lui in risposta mi prende per i polsi e mi sbatte con la schiena al muro e un sorriso divertito gli appare in volto.
Poi si avvicina al mio orecchio, sento il suo fiato e i nostri petti si sfiorano di poco.
"Come sta mattina ha detto Mike sei solo il suo 'regalo'. Dominik si divertirà con te fino a quando vorrà, perchè tu sei solo un giocattolino per lui" sussurra.

Mi sento ferita. Come può una persona umiliarne un'altra in questo modo?
I miei occhi diventano lucidi, in qualche modo riesco liberarmi una mano e gli tiro uno schiaffo.
Il suo viso si inclina da una parte, poi ritorna a guardarmi più arrabbiato che mai.
Ho il battito accelerato e una lacrima mi scende sul viso. Foster sbatte una mano potentemente sul muro, vicino alla mia testa.
Con l'altra mano mi libera il polso e mi prende il volto tra le dita e poi avvicina il suo viso al mio.



Ciao a tutte❤ come state?

Ecco un nuovo capitolo, speri vi piaccia 😄

Al prossimo aggiotnamento
Baci 😙


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