Capitolo 12
Il suono di una porta che sbatte mi risveglia. Sempre i due uomini di ieri mi prendono per le braccia in modo brusco, senza lasciarmi il tempo di svegliarmi per bene.
"Lasciatemi! Lasciatemi subito!!" Urlo, ma è come se non mi sentissero. Mi portano in quello che credo sia uno studio, dove sta quel essere schifoso.
Ho lo zigomo che fa ancora male, sento un dolore allucinante allo stomaco, mi sento molto debole, se questo tipo dev'essere picchiarmi un'altra volta credo che non sopravviverei.
Entriamo e vedo quel vecchio seduto sulla sua poltrona di cuoio, i due uomini mi lasciano cadere a terra e poi escono.
Il vecchio si alza e si avvicina pericolosamente a me, io indietreggio a mia volta e sbatto con il sedere su un mobiletto.
"Oggi puttana ti insegnerò qual è il tuo posto" ringhia a denti stretti, poi si avvicina ancora e io non ho più via di scampo.
"Inginocchiati." Dice mentre si allontana di qualche passo.
Se lo faccio mi mostrerò debole, cosa che non sono.
Ripenso all'espressione di Dominik, sembrava...deluso, ma da cosa? E poi come ha potuto non fermare quello stronzo di Serghei? Ora come ora mi convinco sempre di più che per lui io sia stata solo un oggetto, con cui si è divertito una notte e poi buttata via.
Mi sale la rabbia, il vecchio urla di nuovo "Inginocchiati maledetta puttana!!!"
Prima che possa fare qualcosa il vecchio mi prende per il collo e mi sbatte contro qualcosa che si frantuma in mille pezzi e capisco che è uno specchio. Mi spavento, sperando di non essermi ferita in qualche modo con dei pezzettini appuntiti, lo specchio è rotto e ci sono schegge sparse ovunque. Il vecchio mi sta stringendo troppo forte alla gola e quasi non riesco a respirare, mi guardo intorno per vedere se c'è qualche oggettino, poi noto un vaso di fiori vicino allo specchio frantumato.
Mi faccio coraggio, tiro al vecchio una ginocchiata tra le gambe e si accascia a terra, prendo il vaso di fretta e mentre lui si sta alzando e glielo rompo in testa.
Il vaso si frantuma in mille pezzi mentre il vecchio sviene, rimango a fissarlo per qualche secondo.
"Gli essere come te mi fanno schifo, devono morire tutti." Sussurro.
Tossisco un po' per via della gola, apro piano la porta mi guardo intorno e non vedo nessuno così decido di uscire. Sento la gola infiammarsi per la presa molto stretta di quel essere, dopo un po' vedo le scale, scendo senza fare rumore.
Sono vicina alla porta quando dal piano di sopra sento il vecchio urlare "Trovatemi quella puttana!La ucciderò." Grida con tutto il fiato in gola.
Tremo solo al fatto di immaginare che quel essere schifoso possa catturarmi.
Mi guardo intorno e non noto nessuno così decido di correre, esco. Vedo che il cancello è ancora aperto, così inizio a correre più veloce nonostante sento un grande dolore allo stomaco per via del calci. Sono quasi arrivata quando sento delle voci provenire dalla porta della villa.
Non mi volto. Corro e corro, vedo il cancello che si sta chiudendo piano piano e con tutte le energie che mi rimangono riesco ad uscire per un soffio.
Ora sono in strada, mi guardo intorno. La strada è tutta uguale da tutte le direzioni. Ora che faccia? Dove vado?
Seguo il mio istinto e vado a destra, inizio a correre più veloce che posso anche se ho il fiatone. Corro per un tempo indefinito, sperando che non mi abbiano visto. Sento i reni farmi male così entro in un vicoletto un po' buio e non molto grande, mi appoggio al muro e riprendo fiato.
Vedo il sole alto nel cielo, contornato solo da qualche nuvola. Sento il vento freddo sfiorarmi la pelle mentre continuo sentire un dolore atroce allo stomaco e alla gola. Ormai sarà mezzogiorno, ritorno in strada e mi metto il cappuccio della felpa e le mani in tasca, per cercare di sentire meno freddo possibile.
Cammino a testa bassa senza farmi notare da nessuno. Non so dove sto andando, non so la via in cui abita Dominik, non ho un cellulare, non ho nulla di nulla per adesso.
Sono stanca, addolorata ma sopratutto con il cuore a pezzi.
Non ho trascorso molto tempo in compagnia di Dominik, eppure lui mi faceva stare bene, ero felice e io felice non lo sono mai stata da quando mia madre se ne è andata. Poi Serghei, quel bastardo ha la mia collana, deve sicuramente avermela presa mentre mi ha rapita.
Non vedo dove sto camminando e quindi sbatto contro qualcuno, il mio cuore si ferma e sbianco all'istante. Spero non sia uno degli uomini di quel vecchiaccio.
Alzo lo sguardo impaurita e noto che lui mi fissa stupito.
"C-che cosa ti è successo? Chi ti ha ridotto così?" Sto per rispondere ma lui continua " Non dirmi che è sta-"
"No!" Urlo "Daniel, non è stato Dominik a farmi questo, lui non lo farebbe mai." Rispondo a bassa voce.
"Allora chi?"domanda arrabbiato, con i pugni stretti e la mascella serrata. Lo guardo negli occhi con tristezza. "Va bene, non parliamo qui, vieni con me." Afferma.
Sto al suo fianco, mi sento sicura vicina a Daniel, non credevo che avrei mai potuto incontrarlo, ma grazie al cielo è successo.
Entriamo in un palazzo "L'ascensore non funziona, ci toccherà salire le scale" faccio un cenno con la testa e iniziamo a salire le scale.
Dopo un po'arriviamo davanti ad una porta la apre ed entriamo.
"Lo so non è il massimo del comfort, ma...fa come se fossi a casa tua" dice tra una risata e l'altra, scompigliandosi i capelli biondi.
"Oh, tranquillo va benissimo, spero di non essere di dist-" prima che possa finire di parlare mi mette un sacchetto con del ghiaccio sullo zigomo "Ahia" urlo.
Daniel si mette a ridere, va in cucina e prende il kit di pronto soccorso.
Mi disinfetta qualche graffio sulle braccia e sul viso.
Si mette comodo sul divano e io faccio lo stesso.
"Allora? Ora vuoi raccontarmi chi ti ha fatto questo?" Domanda serio.
Inghiotto a vuoto e abbasso la testa sulle ginocchia "I-io e Dom.." mi interrompo, non posso dirgli che ho fatto l'amore con Dominik, non c'entra nulla.
"Si?tu cosa? Continua."
"Ecco ieri mattina è venuta una donna a casa di Dominik dicendo di essere la sua fidanzata e che presto loro due si sarebbero sposati-" se penso a quella gallina avvinghiata all'uomo che ho avuto per una sera mi si stringe il cuore."- lì c'era un altro uomo che mi ha presa e poi mi ha portata nella casa di un vecchio riccone psicopatico, mi ha venduta e questo vecchiaccio, e quest'ultimo solo perchè non ho ubbidito ai suoi ordini, mi ha picchiata, e così anche oggi. Ma sono riuscita a farlo svenire e infine a scappare."
Finito di parlare mi giro verso Daniel che mi guarda allibito. Non dice nulla, con mia grande sorpresa mi abbraccia. Divento rossa a questo gesto inaspettato. Poi si alza e prepara qualcosa da mangiare. Ceniamo e ci rimettiamo sul divano a guardare la tv.
"Io non capisco il russo sai?" Dico dal nulla. Daniel si volta a guardarmi, avvicinandosi con il viso al mio, tutto serio "se vuoi possiamo fare altro" afferma alzando le soppraciciglia. Capisco cosa intende e infatti prendo un cuscino e glielo spiaccico in faccia.
"Ma neanche per sogno."
Mi prende i polsi mentre non riesce a respirare, il cuscino cade e lui mi avvicina a se. Si sdraia sul divano con me che sbatto il naso sul suo petto.
"Ma che fai idiota?"
"Nulla." Dice divertito.
"Non alludere a quello non accadrà mai." Rispondo facendo la linguaccia.
"Lo so-" afferma voltandosi a guardare la tv "-quando quella sera l'uomo con cui eri venuta, è ritornato al bar ti si sono illuminati gli occhi. Non so cosa tu pensi o forse lo neghi ma io te lo dico tu ne sei innamorata."
Aggrotto le soppraciglia "Sei per caso una specie di psicologo?"
Alla mia domanda si mette a ridere. Mi alzo da sopra di lui e mi rimetto seduta bene sul divano. Ora sono seria. Ha ragione, io...io lo amo. Ma com'è possibile che dopo così poco tempo io mi sia innamorata? Quindi l'amore è così? Fa male. Forse deve fare male, perchè se non senti un po' di dolore allora significa che ciò che provi non è amore.
"Ally voglio riportarti dal tuo innamorato." Afferma serio.
"Innamorato?Ma mi prendi per il culo?" Domando sarcastica. "E poi non so l'indirizzo di casa sua, e in più che dovrei dirgli? 'Hei Dom sono tornata perchè ti amo?" Stiamo un attimo in silenzio e poi aggiungo "Se devo incontrarlo è perchè voglio chiarire perchè non mi ha detto che aveva la fidanzata. E dopo la sua risposta ognuno per la sua strada."
Si gratta il mento e fa qualche strano verso "Mm, sì ragazza. Hai ragione, ma prima di tutto ciò dovrai recuperare le forze. E poi cercheremo insieme dove abita Dom"
Lo ringrazio con tutto il cuore. Sono felice di aver incontrato un ragazzo come lui.
"Ally comunque sei stata coraggiosa. Devi aver avuto un gran fegato a fare ciò che hai fatto a casa di quel vecchio." Dice con un sorriso compassionevole.
"Già, grazie. Se sono forte lo devo solo a mia madre. Lei mi ha insegnato come essere una persona migliore."
"Che indenti con 'persona migliore'?"
Non bado alla sua domanda e gli chiedo dove posso dormire.
Sono sdraiata nel letto di Daniel, mentre lui dormirà nel divano.
Sono le due e non ho ancora sonno.
Penso a Dom, alla gallina bionda, al vecchio depravato, a Serghei che mi ha rubato la collana, a Mike che non so, se sa cosa sia successo e poi ripenso a Dom. Con quegli occhi di ghiaccio, freddi e imprevedibili, come il suo carattere, quelle mani così grandi. Mi hanno catturata, si è preso il mio cuore e la mia anima. Si è preso tutto di me, i miei baci, i miei capelli, le mie carezze, si è preso me. Tutta me, ripensare alla notte di due giorni fa, mi fa venire le farfalle nello stomaco. Non posso credere di provare qualcosa per lui.
Non voglio sapere a cosa mi porterà questo "amore". Vorrei solo poter ritornare dalla mia migliore amica e con questo pensiero e qualche lacrima che mi riga il viso mi addormento.
Buona sera💞 ecco un altro capitolo.
Che fortuna che sia apparso Daniel.
Voi che ne pensate di lui? Vi piace come personaggio?
Kiss kiss😘
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