*21*
[Ink]
Geno se ne era andato, sentii Reaper sospirare, come se si fosse arreso di conquistare lo scheletro con l'occhio glitchato. Error che era nascosto in cucina, senza un minimo di tatto, dovette aprire quella bocca che si ritrovava.
-Beh ti è andata male amico, che ci puoi fare? Sono cose che accadono.-
-Hai ragione.- Disse la morte con un tono di voce molto triste.
Lo fucilai con un'occhiata che voleva dire "Stai zitto una buona volta!" che lo fece indietreggiare in cucina di nuovo.
-Raper, guardami.-
Reaper si voltò verso di me come se fosse stato attaccato brutalmente da uno stormo di zanzare che avevano succhiato completamente il sangue dal suo corpo. Ovviamente come metafora, noi siamo scheletri non abbiamo sangue.
Mugolò qualcosa e io gli misi le mani sulle spalle. Poi presi un grande respiro e continuai.
-Tu. Non. Puoi. Arrenderti. -
-Ma se ne è andato! Ink il tuo piano faceva schifo.-
-Il mio piano sta andando come previsto Reaper.-
In realtà non ero per niente sicuro di quello che stavo dicendo. Il mio piano sarebbe dovuto finire lì con Reaper e Geno felici.
"Pensa Ink, pensa. Reaper sta aspettando una risposta...Giusto!"
Per fortuna che la mia mente ha creatività da vendere. Perché mi venne un'idea geniale.
-Seguilo.-
-Cosa?!? Si, così pensa che sono psicopatico.-
-Fammi finire. Lo segui e ci parli.-
-E che dovrei dirgli?-
-Ehm...improvvisa.-
-COSA?!?!-
Sentii Error dalla cucina che rideva come un pazzo.
-Senti Reaper, vuoi sistemare le cose? ALLORA MUOVITI.-
Detto questo Reaper si teletrasportò senza controbattere.
E io corsi da Error.
-Beh? Dove eravamo rimasti~?-
Chiese malizioso lo scheletro avanti a me.
-Non ora Error. La mia OTP sta per diventare Canon quindi muovi il culo e apri un portale per Aftertale.-
Error non sembrava contento della risposta ma aprì comunque il portale.
Quando arrivammo, i due piccioncini si trovavano di fronte alla porta della casa di Geno.
-Beh, io vado. Se hai bisogno di aiuto... chiama. Io arriverò.- Disse la morte facendo un occhiolino.
Non posso crederci, ero appena arrivato e già il mio sclero stava al massimo.
Reaper si girò ma prima di riuscire a smaterializzarsi, Geno gli prese il polso. Notai che tutti e due erano abbluiti. E Geno cercando di non incontrare lo sguardo dell'altro disse:
-Aspetta... se... la MOB dovesse arrivare appena te ne vai, mi prometti di tornare subito?-
-Prometto.- Rispose Reaper avvicinandosi alla fronte del più piccolo lasciadoci un casto bacio. Poi lo salutò e se ne andò.
Stavo sclerando internamente perché Error mi aveva tappato la bocca per evitare che mi sentissero.
Così lasciammo un Geno imbarazzato sull'uscio della sua porta, e tornammo a casa. (😏)
Uscii dal portale ma non mi trovai in cucina, dove mi trovavo prima di andare ad Aftertale. Ma mi trovai in camera da letto.
Mi girai verso il glitch con aria interrogativa.
-Ora non puoi scappare~.-
Mi circondò la vita con le braccia e io misi le mie attorno al suo collo.
-Cavolo, devo ammettere che hai ragione per una buona volta~.-
Ci avvicinammo ancora di più. I nostri respiri si mischiavano l'uno con l'altro per diventare un tutt'uno. Guardavo i suoi occhi e lui guardava i miei. Poi la voce di Error irruppe nel silenzio della stanza che ci avvolgeva.
-E se... arrivasse Geno che non riesce a chiarire suoi sentimenti?-
-Lo butto fuori a calci.-
Si mise a ridere.
-Sai Ink mi devi ricordare di stare attento perché potresti essere più pericoloso di quello che non sembri.-
Ci mettemmo a ridere.
-Error, prima che arivasse Reaper mi avevi chiesto perché ti avevo baciato. Io non ti avevo risposto perché in realtà avevo pau...-
Mi baciò senza farmi finire. Perché? Io voglio dirtelo Error. Perché non me lo fai dire? Perché mi blocchi sempre? Ho bisogno che tu lo sappia. Non posso vivere così.
[inizio lemon pt.2]
Mi strinse di più. Allora io saltai sopra di lui e gli cinsi la vita con le gambe. Mi teneva stretto e mentre mi baciava mi appoggiò sul letto. Io sgattagliolai più indietro per lasciargli lo spazio per salire. Salì e gattonò verso me in cerca delle mie labbra (shish, non so come mettere).
Tutti e due volevamo sentirci l'uno nelle braccia dell'altro. Error incominciò a baciarmi il collo e da lì continuò a scendere.
Sperai con tutta l'anima che non ci disturbasse nessuno. E per fortuna fu così.
[3° persona]
Error continuava a scendere verso l'inguine di Ink...
E io narratore scelto so che queste cose sono molto intime quindi sposterei la telecamera fuori dalla stanza e lascio a voi, persone belle, immaginare cosa potrebbe succedere in questa stanza. Potete immaginare di tutto dalla cosa più casta e innocente alla più sporca e pervertita. Nessuno vi giudica.
Oh aspettate credo abbiano finito.
Ink e Error erano stanchi e avevano il respiro affannoso. Ma nonostante tutto erano felici. Error guardava Ink, come Ink guardava Error.
Il glitch allungò la mano verso la guancia sporca di vernice del pittore e la accarezzò delicatamente. Poi avvicinò la sua fronte a quella dell'altro scheletro.
-Sai Ink, credo di amarti.-
Il pittore diventò completamente arcobaleno e senza abbassare lo sguardo disse con il tono di voce più dolce che il glitch avesse mai sentito.
-Ti amo anch'io Error.-
Così l'uno nelle braccia dell'altro si addormentarono con il sorriso in volto.
Okay no vi prego lasciatemelo fare. Prima di scrivere la parte della Lemon mi è venuta in mente un'idea GENIALE per ridere un po'. Solo che non potevo farla veramente perché sennò questa volta non sarei riuscita a scappare da voi fangirl che molto probabilmente mi avreste trovato e squartato (probabilmente peggio di Barry di Full metal alchemist se lo conoscete ok e vi adoro se non lo conoscete ok e vi adoro lo stesso.)
Quindi, dato che il degrado è già tra noi vi lascio sta roba.
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Ci mettemmo a ridere e poi successe.
Geno comparve. Vide Error. Io ero sconvolto. Geno di più.
Prese un osso e incominciò a picchiare Error urlando:
-Lascia stare Ink brutto distruttore.-
Io l'unica cosa che potevo fare era...registrare la scena.
-Coglione arcobaleno!! Aiutamiiii!!!-
Geno screpitava. Io filmavo e Error sembrava impotente.
Poi venne Reaper ad aggiungersi alla confusione e grazie a lui Geno si calmò. Spiegammo la situazione allo scheletro che ancora sconvolto non poteva crederci così Reaper se lo portò a casa.
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Ora potete anche dirlo... non sono una persona normale.
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