Ma Tu Chi Sei?
Il giorno dopo Fell fu il primo ad arrivare, aprì il bar e buttò giù dal letto Dust che sobbalzò dallo spavento <ma che diamine Fell!>
<svegliati. Facciamo colazione prima di aprire il bar> disse mentre si metteva a preparare le prime brioche.
<ma... E gli altri?> domandò Dust alzandosi.
<arrivano più tardi, ti va bene il caffè vero?>
<certo, anche se preferisco il cappuccino con una spolverata di cacao sopra, lo so è un gusto da ragazzino ma a me piace>
Fell a sentire quelle parole si bloccò, un flash improvviso gli passò nella mente, un ricordo di anni fa con uno scheletro che gli fece un discorso simile "più va avanti questa storia e più mi sembra che Dust abbia mentito riguardo alla sua identità" pensò ritornando a lavorare.
Dust però aveva notato che Fell si era bloccato "allora si ricorda ma non riesce a collegare... Dovrei... Dirglielo?" pensò infilando la mano in tasca e prendendo, con la mano, una foto ma senza tirarla fuori.
Dopo un po' le brioches furono pronte, Fell ne mise qualcuna in una cesta e la mise sul tavolo porgendo una tazza di cappuccino con una spolverata di cacao a Dust, che non si aspettava in realtà di riceverla e lo guardò un po' stupito ma poi ringraziò.
Fecero colazione in silenzio, ognuno dei due osservando di nascosto l'altro, il che voleva dire che si scambiavano per sbaglio delle occhiatine e subito spostavano lo sguardo appena incrociavano quello dell'altro, imbarazzandosi entrambi.
"chiunque lui sia sembra aver qualche tipo di interesse in me, forse gli piaccio... Ma come è possibile che gli piaccio dopo esserci visti solo una volta praticamente? Ci dovremmo essere incontrati prima almeno un'altra volta... Forse è davvero collegato a quell'estate di qualche anno fa... Ma manca qualcosa di quell'estate... Però... Che cosa?" pensò Fell mentre faceva colazione.
"forse avrei dovuto dirglielo... Però io ho un mio obbiettivo, non posso certo distrarmi con lui... Anzi dovrei andarmene da qui" con questo pensiero Dust si alzò <io.... Forse sono di troppo qui... E poi ci sono... Delle cose che devo fare...>
<te ne vuoi andare? Perché?> "forse non vuole che io capisca"
<io.... Ho delle cose in sospeso> rispose Dust distogliendo lo sguardo.
Fell capì che non lo avrebbe fermato e così Dust se ne andò ringraziando Fell dell'ospitalità.
Quando Blue e Science arrivarono ci, rimasero male per il fatto che Dust se ne fosse andato, o almeno Blue ci rimase male, Science era abbastanza sollevato, dopotutto poteva essere un criminale, magari un pericoloso assassino.
Fell invece non sapeva cosa pensare, sapeva solo che gli dispiaceva che Dust se ne fosse andato.
Passarono i giorni, i tre amici continuarono con la loro vita tranquillamente. Poi una notte mentre Fell tornava a casa notò una figura barcollante camminare per sul marciapiedi, quando si avvicinò notò subito chi fosse e corse per sorreggerlo prima che potesse cadere <Blue! Ma che cosa è successo!?> domandò preoccupato, dopotutto si erano separato solo pochi minuti fa.
<Fell... D-Dust... Dust ci ha...> e perse i sensi indicando una stradina da cui venivano luci blu e si udivano molti colpi di ossa.
Dopo aver posato Blue da un lato corse nella stradina accedendo l'occhio probto a combattere, credendo che Dust avesse attaccato i suoi amici.
Invece Dust stava proteggendo Science da un'umana, il suo occhio si illuminava di un blu chiaro mentre i suoi gaster blaster sparavano colpi azzurro scuro contro l'umano <tu, dopo tutto questo tempo ti sei fatta rivedere eh?!> gridò Dust pieno di rabbia.
Fell non capiva cosa stesse succedendo ma poi Dust si accorse di lui <Fell?...> spostò lo sgaurdo concentrandosi sull'umana <prendi il tuo amico e vattene! Combattere difendendo qualcuno è piuttosto difficile!> gridò, Fell all'inizio rimase confuso ma poi si riprese e afferrò Science caricandoselo in braccio per poi correre via tornando da Blue.
Ma anche se voleva portare via i suoi amici era preoccupato per Dust e così tornò indietro <Dust! Che diamine fai!? Lascia perdere quell'umano, andiamo via!>
<cosa?! Non ci penso neanche morto! Io la voglio uccidere!> gridò Dust pieno di rabbia.
Fell ci rimase per quelle parole <cosa? Ma... Perché cazzo vuoi commettere un omicidio?! Noi siamo mostri! Hai idea del casino che ne salterà fuori se fai una cosa simile!? E il mio bar ci potrebbe andare di mezzo!> afferrò Dust per un braccio <e poi mi serve il tuo aiuto per occuparmi di Blue e Science>
L'umana era rimasta ferma e rideva <cosa farai commediante? Preferisci perdere la tua occasione o occuparti di chi ha bisogno di aiuto? Se non lo fai moriranno sai?~>
Dust digrignò i denti <tu maledetta... Ti manderò all'inferno un giorno!> ma alla fine Dust seguì Fell dai due scheletri svenuti, Fell prese Science mentre Dust prese Blue e insieme andarono al bar, posarono i due scheletri sul lettino per poi curarli al meglio.
Una volta rilassati anche Dust crollò sfinito per la lotta <hey!> gridò Fell afferrandolo prima che cadesse e lo fece sedere su una sedia per poi farlo appoggiare ad un tavolo. Dust era stato ferito.
Fell subito prese delle bende e si mise a curare anche Dust <s-scusa... Io...> disse ansimando per il dolore.
<non ti devi scusare, ma che cosa stava succedendo? Perché volevi uccidere quell'umana e perché lei sembrava conoscerti?> domandò continuando a medicarlo.
<io...> Dust sospirò <sono affari miei.>
<Dust... Ma tu chi sei?> gli chiese una volta finito di curarlo.
Dust rimase immobile guardando Fell <c-cosa?>
<non ti chiami Dust, vero?>
<co-come fai a d-dirlo?> chiese Dust impanicato.
<non so, pare però che tu sappia il motivo per il quale mi dovrebbe venire questo sospetto> rispose Fell.
Dust abbassò lo sguardo <io non so che dirti Fell, il mio nome è Dust, lo è sempre stato.> rispose tremando un po'.
Fell lo guardo annuendo distrattamente, consapevole che Dust gli stesse mentendo ma lasciando correre <comunque è meglio dormire, forse possiamo preparare dei letti per terra, non voglio lasciare da soli Blue e Science>
<possiamo provarci> disse Dust alzandosi.
Riuscirono solo a creare un letto che quindi dovettero condividere.
I due, imbarazzati, si infilarono sotto le coperte e si addormentarono uno vicino all'altro.
Continua.
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