Dimentica La Vendetta
Ormai Sans non abitava più al bar, abitava assieme a Fell e a suo fratello Edge che si ricordò solo dopo qualche tentativo di lui dato che Edge non passò molto tempo con i due ragazzi durante quella vacanza però si ricordava di uno scheletro che aveva conosciuto nello stesso periodo anche se non aveva la minima idea di quale fosse il suo nome.
Ad ogni modo Sans ebbe modo di vedere la vita in famiglia di Fell, malgrado i due fratelli litigassero spesso alla fine si volevano bene ed erano felici di passare insieme un po' di tempo.
Sans si sentiva un po' di troppo in quelle occasioni, ma Fell subito gli prestava attenzione facendolo ridere con qualche battuta oppure facendogli il solletico.
Fell cercava di distrarre Sans dalla vendetta facendo delle passeggiate al parco, alcune volte gli faceva dei regali, nulla di particolare, ma per Sans anche una bottiglia di ketchup regalata voleva dire tanto visto che ormai non era più abituato a ricevere regali. Sperava che così facendo Sans capisse l'importanza della vita e lasciasse perdere la vendetta una volta per tutte.
Ma una sera, mentre i due tornavano a casa, l'umana li attaccò.
Subito Sans accese l'occhio preparandosi a combattere <tu maledetta! Che cosa vuoi?!> gridò pieno di rabbia.
Fell osservava Sans senza riuscire a credere ai suoi occhi, lo scheletro sorridente era sparito lasciando il posto ad uno dalla fronte corruciata in uno sguardo carico di odio e disprezzo nei confronti di chi aveva davanti a sé.
<ma come Sansy?~ non lo hai capito?~ se davvero ti vuoi vendicare di me... Non puoi avere nessuno che ti indebolisca attorno~> disse indicando proprio Fell <il suo amore renderà debole la tua anima e se vuoi essere più determinato di me.. Non puoi permettertelo>
"qualcosa non va, perché questa ragazzina cerca in tutti i modi di far restare Sans da solo? Perché dovrebbe spiegargli come fare per batterla? Aspetta.... Ragazzina!? Ma... Pare più piccola di Sans! A che età questa mocciosa dovrebbe aver ucciso la sua famiglia?!" <Sans! Non la ascoltare! Sta cercando di ingannarti!> gridò Fell intuendo che nell'umana davanti a loro qualcosa non quadrava.
<Fell....> bisbigliò Sans incerto su cosa fare.
L'umana rise <ahahaha, fai come ti pare Sansy~ ma se non mi ascolti non potrai mai anche solo avere un'occasione per vendicare la tua famiglia, ti ricordi come ho fatto fuori il tuo caro fratello? Quanto gridava sporco di sangue? E tuo padre? Ha cercato di restare composto ma come ha visto la polvere che era diventata sua moglie è crollato implorando e strisciando come il verme che era>
Sans venne accecato dalla rabbia <non parlare così di mio padre! Non era un santo ma non meritava quella morte!>
A quelle parole l'umana divenne improvvisamente fredda <hai ragione... Ne meritava una peggiore> detto questo scomparve.
I due scheletri tornarono a casa per riposarsi ma durante la notte Sans si svegliò, prese la sua roba e in silenzio si allontanò dalla casa del suo amato "sicuramente Grillby può aiutarmi, una volta uccisa l'umana potrei anche tornare ma fino ad allora... Odio ammetterlo ma ha ragione, Fell mi indebolisce"
<dove credi di andare Sans? E senza neanche salutare?> domandò Fell che si era accorto delle intenzioni di Sans ed era pronto anche ad affrontarlo pur di non farlo andare via.
<apparteniamo a due mondi diversi, tu hai una famiglia che ti vuole bene nonostante tutto... Io non ho niente, ho perso tutto tanto... Tanto tempo fa... Non mi resta altro che il cammino che mi sono scelto> disse lo scheletro dalla felpa blu abbassando lo sguardo malinconico e dando le spalle all'altro.
<non è vero> rispose l'altro abbracciandolo da dietro <hai ancora me e se davvero hai un solo cammino... Te ne fornirò io uno nuovo, uno pieno di amore... Te lo prometto Sans>
<un cammino.... Pieno di amore.... E tu come fai a dirlo?> Sans staccò Fell e si voltò guardandolo dritto negli occhi <tu hai una vita Fell, una famiglia, degli amici che ti vogliono bene... Io ho solo la vendetta, come posso abbandonarla dopo tutti gli anni che ho passato inseguendola... Ora che c'ero così vicino... Non posso farmi scappare questa opportunità, non posso e non voglio>
<ma non lo capisci!? Quell'umana è pericolosa! Non è niente a che vedere con gli umani che popolano questo mondo, lei ha qualcosa che non va! Insomma quanti anni aveva quando ha ucciso la tua famiglia?!>
Sans si bloccò <l-lei.... Era... Identica a come è ora...> abbassò lo sguardo <non è cambiata per niente... Io sono cresciuto ma lei è rimasta la stessa ragazzina del tempo... Come... Come è possibile una cosa simile?>
Fell si avvicinò nuovamente a Sans <vedi che non ha senso cercare di vendicarsi? Quell'umana non è qualcosa che si può affrontare facilmente, lei... Vuole solo trascinarti nell'oblio con sé, vuole torturarti Sans, ma io non glielo permetterò>
<ma se non la fermo.... Attaccherà anche te di sicuro, non voglio... Perdere anche te...>
Fell abbracciò Sans con tutto l'affetto possibile <non accadrà, sistemeremo assieme quell'umana, se proprio vuoi portare a termine quella vendetta... Almeno permettimi di aiutarti, dopotutto se non ci siamo più incontrati è colpa di quello che fece lei alla tua famiglia, anche io ho dei conti in sospeso con lei quindi, mi ha privato per anni dello scheletro che amavo>
"Fell...." Sans si strinse a lui <sei davvero impossibile... Però... Come facciamo? Ci serve un piano>
<oppure..... Un nerd, Sci era molto informato su tutta questa storia no? Possiamo chiedere a lui>
<io... Non so, coinvolgere anche lui dopo che ci sono quasi rimasti secchi...>
<hey, deve solo darci dei consigli, ce ne occuperemo solo io e te promesso>
<ecco... Va bene allora>
E così Fell riuscì a far tornare Sans dentro casa per riposarsi e prepararsi per la loro imminente lotta.
Sans non riusciva a credere che per la prima volta sul suo cammino non fosse da solo e sopratutto che dopo quel cammino ce ne era un altro pieno di speranza con la persona che amava.
Continua.
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