Capitolo 7- Sospetti

Il viaggio è stato piuttosto strano: ogni due per tre mi lanciava occhiate come... non so come ma lo faceva e non ho ancora capito il motivo, il che mi fa innervosire!
L'ho beccato più di una volta ma il nostro discorso più lungo su questa cosa è stato:"Che c'é? Qualche problema?"
"No, no tranquilla" dopodiché silenzio; boh, se lo dice lui... Per me è alquanto strambo sto ragazzo.
Quando finalmente arriviamo a destinazione, scendo dalla macchina e mi trovo davanti ad un palazzo solitario di circa 5 piani tutto completamente grigio, per di più non sembra nemmeno recente.
Ma perché diavolo un ragazzo così giovane dovrebbe vivere in un palazzo simile?.
Soprattutto perché non vivere in città?
È per caso in esilio? O in castigo?
Ma vive da solo o in compagnia?
Ma che dico un ragazzo così carino avrà sicuramente una bella ragazza che gli fa compagnia!
Le domande non finiscono di accumularsi e quando occhi blu apre il portone decido di metterle da parte in un anticamera del cervello e tornare alla realtà.
Ora siamo in un atrio e dobbiamo prendere l'ascensore.
Devo dire che non è niente male: all'entrata ci sono 6 scalini che portano al piano terra formando una specie di percorso sottolineato da un tappeto rosso fuoco; ai lati di esso due piante di non so cosa (non sono una botanica) che appoggiano su due sopraelevature del pavimento che è tipo color marmo.
Saliamo nell' ascensore che sembra anche piuttosto spazioso... ah ci stanno ben 6 persone, non lo avevo notato prima il cartello.
Addirittura ci sono delle luci a led che lo illuminano che bello! Manca solo uno specchio ed è perfetto!
Sono talmente presa ad ammirare l'ascensore che non mi sono accorta né che il ragazzo al mio fianco aveva schiacciato un bottone, né che stavamo salendo.
Ancora presa dalla curiosità, indietreggio per riguardare l'interno dell'ascensore; indietreggio talmente tanto che finisco per sbattere malamente contro le porte. Cazzo che zuccata!
È così che arriviamo a destinazione.
"Com'era lo spettacolo bello?"
Ah ah! Ma che simpatico...
Lo guardo male per fargli capire che la sua pessima battuta non ha fatto ridere neanche il suo zerbino.
"Dai siamo arrivati" mi annuncia lui come se avesse fretta.
Ma fretta de  che?! Siamo appena arrivati!
Apre la porta e ai miei occhi si presenta una casa davvero carina, almeno, dall'ingresso lo sembra.
In esso si trova un appendi-abiti, un vaso di fiori, che peró direi siano finti, un porta-ombrelli ed infine una porta che conduce ad un corridoio che porta poi ad altre stanze.
"È davvero bella la tua casa!" gli dico, e forse un po' troppo forte.
"grazie ma non gridare o i vicini mi faranno fuori".
"PERCHÉ SENNÒ?!" lo provoco
"Shhh! È notte fonda e tu ti metti a strillare come un'oca?! Sei impazzita?"
Ops, questo particolare lo avevo ignorato.
C'é un attimo di silenzio ma poi è lui a parlare:"Vuoi qualcosa da bere? Birra, Coca?"
"No, grazie solo un bicchiere d'acqua se posso"
"Certo" e detto questo sparisce dal salotto per andare in cucina.
Sono seduta sul divano di pelle, in casa di un ragazzo che non conosco e che ho visto solo oggi. Direi ottimo.
Ancora ripenso a come è spuntato fuori dal nulla e mi abbia salvato, come se mi conoscesse da una vita, come se fossi la sua ragazza o una sua amica.
Il punto è questo: non lo conosco, non so il suo nome, non so le sue abitudini, non so se mi vuole far del male. Non so niente di lui.
Mi sto fidando di lui perché mi ha salvato ma di solito si dice 'non accettare le caramelle dagli sconosciuti'; però lui mi sta trattando bene...ma solo perché è gentile o perché ha altri fini?
I miei pensieri vengono nuovamente interrotti da lui con in mano, nella sinistra, il mio bicchiere con l'acqua e nell'altra una bottiglia di birra.

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