27. Segreti svelati
------------ DYLAN POV -----------------
È una situazione un po' insolita trovarmi seduto sul pavimento insieme ai miei amici.
La serata sta prendendo una piega un po' particolare che, tuttavia, non mi dispiace affatto.
Sono felice di vedere Miriam finalmente rilassata e spensierata al mio fianco.
In questi giorni ho notato quanto fosse turbata, anche se lei cercava di nasconderlo.
Non so ancora quale sia di preciso il motivo.
L'unica cosa che so è che c'entra il suo ex. Me lo sento.
"Ok quindi a turno diciamo una cosa che non abbiamo mai fatto. E se qualcuno del gruppo l'ha fatta deve bere?" si informa Miriam, distribuendo bicchierini di plastica a tutti.
"Esatto. Quindi chi non ha fatto stronzate può stare tranquillo " risponde Ian cominciando a riempire quei bicchierini con dosi un po' eccessive di whisky.
"Già ma non sarà il tuo caso"
Giusy lo punzecchia guadagnandosi uno sguardo accigliato dal suo amico che mi fa ridere.
"Vacci piano comunque Ian. Domani abbiamo un aereo da prendere"
Mio fratello prende il suo bicchiere sistemandosi meglio sul cuscino. Sembra a suo agio con i miei amici e questo mi fa rilassare ancora di più.
"Tranquillo Daniel. Io reggo bene l'alcool... spero lo stesso per voi" risponde sedendosi al suo posto di fronte a Miriam.
"Ok inizio io" dice Giusy lanciando un'occhiata ammiccante a Ian "Io non ho mai... mandato un messaggio hot alla persona sbagliata"
Ian inizia a tossire colpendosi il torace per cercare di tornare a respirare normalmente mentre Miriam scoppia a ridere al punto di avere quasi le lacrime agli occhi.
"Ma che diavolo... Ian questa me la devi spiegare" dice Tyler dando dei colpi sulla schiena al suo amico per evitare che si strozzi con la sua stessa saliva.
"La tua ragazza è una stronza" risponde buttando giù velocemente il suo shottino di whisky.
Tyler lo guarda confuso e infastidito mentre Giusy non sembra aver fatto una piega e si diverte a vedere quella scena tra il suo amico e il suo fidanzato.
"Che hai combinato?" Chiedo a Ian incuriosito dal fatto che Miriam continui, senza sosta, a ridere al mio fianco.
Le metto un braccio attorno alle spalle e la attiro a me sentendo la sua dolce risata ancora più vicino.
La sua mano raggiunge la mia e le nostre dita si intrecciano sulla sua spalla.
"Beh in poche parole, avevo mandato un messaggio hot al mio ormai ex ragazzo. Ma non mi ero accorto di aver sbagliato destinatario"
"A chi l'hai mandato?" chiede Daniel.
"A mio padre" aggiunge Ian con lo sguardo ormai perso nel vuoto.
Scoppiamo tutti in una chiassosa risata ma poi mi contengo immediatamente, ricordandomi che Cecilia sta dormendo al piano superiore.
"Ma che ridete? Ero ubriaco... ed è stato il peggior coming out nella storia dell'umanità" dice Ian quasi infastidito.
"E come l'ha presa tuo padre?" gli chiedo cercando di mantenere il controllo. Miriam ci ha già rinunciato.
Non l'ho mai vista ridere tanto.
"Bene. Mi ha detto che l'aveva già capito e che non cambiava nulla. Mi ha reso ancora più orgoglioso di lui" mi risponde commosso.
"Ok allora continuo io"
Tyler mi lancia un'occhiata e capisco immediatamente quello che vuole fare.
Cerco di interromperlo ma, prima che possa farlo, dice :" io non ho mai.. accettato un appuntamento solo per incontrare un amico della persona"
Bastardo.
"Questa me la paghi.. lo sai?" gli dico buttando giù il whisky in un unico sorso.
Il liquido brucia lungo la mia gola facendomi tossire e, quando riapro gli occhi, mi accorgo che Miriam mi sta guardando.
"Chi dovevi incontrare ?" Mi chiede incerta.
Lancio un'occhiata a Tyler che mi guarda divertito e soddisfatto della sua mossa.
"Miriam ti ricordi quando Giusy ha ottenuto la promozione?" Comincia Tyler prendendo la parola.
Miriam annuisce rivolgendo la sua attenzione a lui.
"Quella sera mi avevate invitato al Monet ma io mi ero già organizzato per uscire con Dylan. Quindi l'ho invitato. All'inizio non aveva accettato"
Miriam continua a guardarlo catturata da quella storia.
La storia del nostro secondo incontro che lei ancora non conosceva.
"Stavo parlando con Giusy su Whatsapp quando l'attenzione di Dylan è stata catturata dalla foto di profilo. Giusy era abbracciata con te. Mi ha detto che ti aveva conosciuto al laboratorio di analisi e, quando ha saputo che ci saresti stata anche tu, ha accettato di venire con me" conclude Tyler con un sorriso da cupido stampato in faccia.
Miriam è rimasta a bocca aperta. Si gira nuovamente verso di me con gli occhi lucidi.
"Ebbene si ... mi avevi catturato già dal primo incontro" le sussurro stringendola ancora di più a me.
La vedo arrossire e la cosa mi manda in estasi.
È bellissima quando arrossisce per le cose più semplici.
È una delle tante cose che adoro di lei.
"Ok direi che può bastare così " si intromette Daniel " è l'una passata e domani abbiamo un aereo" dice rivolgendosi, in particolar modo, a me come se volesse giustificarsi.
"Hai ragione" mi alzo da terra, aiutando Miriam a fare lo stesso.
"Come ci sistemiamo per la notte?" chiede Giusy.
Solo in quel momento noto le valigie addossate nello stanzino, dato che la porta è rimasta aperta.
"Beh in questa casa ci sono tre camere da letto: due matrimoniali e una singola quindi non credo che abbiamo molta scelta" dice Daniel guardandosi intorno.
"Io mi sistemo sul divano e lascio a voi coppiette le stanze. Buona notte"
Si butta sul divano che già precedentemente aveva sistemato con lenzuola e cuscino.
Dopo avergli augurato la buona notte, saliamo le scale fino al piano superiore.
Ian si fionda subito nella camera singola, togliendosi dai guai.
"Ok ehm.. come vogliamo fare?"
Giusy rivolge questa domanda a Miriam, che la guarda in un modo che non riesco a decifrare. Sembra quasi che le stia chiedendo se per lei va bene, se può farcela.
Non avevo pensato che dormire nello stesso letto per Miriam potesse essere un problema.
"Tu e Tyler nella stessa stanza.. e io e Dylan nell'altra" risponde, mandandomi in confusione.
Perché avrebbe dovuto esitare alla domanda di Giusy per poi dare questa risposta in un modo così ovvio?
"Sei sicura?" Le chiede Giusy apertamente, ignorando completamente me e Tyler.
Miriam annuisce. Dopo aver augurato la buona notte ai nostri amici e aver indicato loro la stanza, le prendo la mano e la guido verso la nostra.
Appena entra, Miriam resta immobile davanti alla testiera del letto sfregandosi un braccio con una mano, a disagio.
Non capisco perché si stia comportando così.
"Miriam?"
Non mi risponde cosi mi avvicino a lei, sempre più preoccupato.
"Miriam stai bene?"
Le tocco il viso facendola sussultare per lo spavento.
Mi guarda con gli occhi sgranati ma non sembra si sia spaventata per quel tocco inatteso. Sembra terrorizzata.
"O mio dio Miriam che hai?" Le chiedo in preda alla preoccupazione.
"Scusami io... nulla. Scusami davvero"
Il suo sorriso incerto tradisce la sua paura e non riesco a capire a cosa sia dovuta.
Il fatto di non sapere cosa la renda così vulnerabile e terrorizzata, mi fa impazzire.
Decido di non insistere e di ignorare il fatto che abbia iniziato inspiegabilmente a tremare.
Le passo un braccio sotto alle gambe e la sollevo. Il suo viso si appoggia sulla mia spalla mentre la sua mano si aggrappa alla mia camicia.
La appoggio delicatamente sul letto, sdraiandomi accanto a lei.
La sua mano continua a stringere la mia camicia, come se non volesse lasciarmi andare.
"Va tutto bene. Sono qui con te" le sussurro sperando di calmarla.
Odio vederla così.
Devo assolutamente parlare con Ian o con Giusy. Ho bisogno di sapere cosa mi stanno nascondendo.
Miriam si appoggia sulla mia spalla, avvicinandosi maggiormente.
Le mie braccia la avvolgono e la stringo più forte, facendola aderire completamente al mio corpo.
"Dylan?" sussurra il mio nome in maniera quasi impercettibile.
"Si?"
Quello che mi dice, mi lascia senza parole.
"Spero di non perderti mai. Sei la mia salvezza"
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