CAPITOLO 34 - LA BIBLIOTECA DEI SEGRETI
Un tempo la piana di Theiran era la città di Hiner, lì sorgeva il luogo dove era conservato tutto il sapere magico: la Biblioteca dei Segreti. Dopo la distruzione della città, durante le guerre dell'Enter-World, la biblioteca era andata perduta sotto un cumulo di macerie. Con il tempo divenne una distesa d'erba al centro di un radura, così denominata per la presenza di un tempio in onore del primo re dell'Intra-Mondo.
Non si conosceva l'esatta posizione della biblioteca ma di sicuro, se ancora fosse esistita, si sarebbe trovata al di sotto della piana.
Quando i tre arrivarono in quell'immensa radura, la prima cosa che notarono, oltre alla natura incontaminata, era l'immensa costruzione in onore del primo e unico re dell'Intra-Mondo: Theiran. Dopo la prima guerra della storia, lo stesso re, riunì tutti i popoli e ne diventò il condottiero. Tutti i re dopo Theiran, decisero di limitarsi a governare Haren e per questo, persero il controllo sulle città circostanti.
Cyrus, Dice e Idris decisero di addentrarsi all'interno della costruzione. Per accedervi, era necessario arrivare in cima ad una lunga rampa di scale, in marmo pregiato, dove c'era un'immensa porta con sopra diverse incisioni risalenti al periodo del primo re.
Al suo interno, il tempio era di una bellezza unica, nessuno ci metteva piede da anni ma il suo splendore era assoluto. Su ogni parete c'erano degli affreschi, che raccontavano la storia di Theiran, dall'inizio del suo regno, passando per la guerra dell'Enter-World, fino ad arrivare alla massima espansione del suo impero. C'erano colonne con sopra incise antiche vicende della storia dell'Intra-Mondo, arazzi pregiati, c'era persino un pavimento in marmo verde, raffigurante la mappa del primo regno di Haren e infine c'erano delle scale interne al tempio che portavano ad un piano rialzato con sopra una statua dorata di Theiran.
"Wow" esclamò Dice vedendo il tempio.
"È stato voluto da Tyron III, in onore del primo re" spiegò Cyrus.
"È bellissimo" continuò il ragazzo, Cyrus annuì condividendo le sue osservazioni.
"Aspetta, era un tuo antenato" sottolineo Dice rivolgendosi a Idris.
"Pensare che sono l'ultimo della stirpe reale è davvero stressante" disse il principe carico di preoccupazione.
"Dobbiamo cercare un passaggio" annunciò Cyrus cercando di sviare la conversazione.
"Credi che la biblioteca si trovi qui?".
"Non ne sono sicuro ma secondo la leggenda dovrebbe trovarsi al di sotto del tempio".
Cyrus notò una parete sospetta, decise di utilizzare su di essa il Sigillo Rivelatore, infatti la parete si trasformò in un passaggio attraverso il muro, sull'architrave del passaggio c'era un'iscrizione, "nisi qui dignus est inveniet sapientiam", dal latino: solo chi è degno troverà la saggezza.
I tre si avventurarono nell'apertura. Iniziarono percorrendo un lungo corridoio fino a una scala a chiocciola che scendeva verso il basso ma quella scala sembrava non finire mai. C'era sempre un altro tratto di scala, ancora e ancora, finché non arrivarono di fronte una porta con sopra un incisione in una lingua antica.
"Che c'è scritto?" chiese Dice.
"Credo che le lettere dell'iscrizione provengano dall'antico alfabeto di Hiner, dovrebbe esserci scritto "solo la saggezza mostrerà la via", poi notò che il suo bastone si incastrava perfettamente in una forma della porta, lo inserì e la porta si spalancò.
Appena entrarono videro un enorme stanza, i pavimenti erano coperti da tappeti pregiati e su ogni muro era appoggiata una libreria antichissima: era la Biblioteca dei Segreti.
Era il momento di trovare il libro, all'interno dell'enorme biblioteca. I tre cercarono in lungo e in largo sugli altissimi scaffali ma niente.
"Non c'è" disse Dice sfinito dalla ricerca.
"Deve essere qui" disse Cyrus.
"Guardate lì" disse Idris attirando l'attenzione dei due verso una rientranza nella biblioteca.
A quanto pare c'era una piccola stanza collegata alla biblioteca attraverso un arco in marmo nero, lì c'erano solo vari scaffali con all'interno dei libri che sembravano antichissimi.
I tre si diressero verso gli scaffali ma Cyrus percepiva che qualcosa non andava, all'interno della parete si muoveva una figura e Dice lo notò.
"Ragazzi, che cos'è quello?".
"Non ne ho idea" disse Cyrus visibilmente preoccupato.
Alcune colonne in legno, della stanza, cominciarono a muoversi, in men che non si dica una di quelle colonne si era trasformata in un enorme serpente.
Il rettile, se così poteva chiamarsi, era gigantesco, aveva le squame di colore grigio e degli occhi rossi che facevano paura solo guardandoli.
"Che diavolo è?" chiese Idris.
"Deve essere il guardiano dei libri sacri" annunciò Cyrus.
Il serpente stava squadrando i tre individui con suoi occhi sanguigni ma nessuno si mosse, cominciò persino a girargli intorno scrutandoli accuratamente.
"Non muovetevi" ordinò Cyrus ai due ragazzi.
"Ci penso io" disse Idris che si scagliò contro il serpente con la sua spada.
L'attacco del giovane principe non ebbe alcun effetto, la sua spada si spezzo immediatamente e il serpente spazzò via Idris con la sua coda, verso una dei numerosi scaffali.
Cyrus e Dice cercarono di tener a bada l'animale come potevano mentre Idris era svenuto sotto una valanga di libri.
Durante la sua incoscienza, Idris si ricordò di quando Cyrus lo accusò di essere testardo e di non essere in grado di apprendere poiché non ha mai ascoltato nessuno.
Il principe si risvegliò e notò che Cyrus e Dice erano in grande difficoltà contro la bestia, poiché la magia non bastava, serviva l'astuzia un modo ingegnoso di sconfiggerlo.
Cyrus utilizzò un sigillo di blocco in grado di bloccare la bestia per alcuni minuti.
"Dobbiamo andarcene" esortò Cyrus.
"Non me lo faccio ripetere due volte".
"No" disse Idris con fermezza "dobbiamo prendere il libro".
"E come?" chiese spazientito Dice.
"Non possiamo farcela" disse Cyrus.
"Mi hai sempre detto che non ascolto nessuno, quindi perché cambiare adesso" disse Idris sorridendo allo stregone.
"Ti ucciderà".
"Se devo morire, morirò combattendo" disse Idris che si scagliò contro il serpente. Le sue mani si illuminarono all'improvviso e riuscì a creare il sigillo lancia che colpì il serpente in un occhio.
L'animale cercò di fermare l'enorme uscita di sangue ma dopo alcuni spasmi si accasciò a terra: Idris l'aveva sconfitto.
"Ben fatto ragazzo" si congratulo Cyrus "forse non sei un caso perso".
Ce l'avevano fatta, Cyrus si avvicinò agli antichi scaffali e lo vide: il libro di Kilnet.
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