CAPITOLO 3 - L'INTRA-MONDO

Quando Logan si ritrovò dalla parte opposta del portale, fu accecato da una luce intensa, quando riaprì gli occhi vide un luogo magnifico. La luce risplendeva sulla natura incontaminata, il sole diffondeva un leggero tepore e nell'aria c'era un profumo inebriante, sembrava di essere in un bel sogno. Di fronte a loro, in lontananza, c'era una cittadina. I due si addentrarono nel paese, fatto interamente di pietra battuta, c'erano vari negozi e persone molto singolari che camminavano nella ridente cittadina. In fondo alla via principale, verso la fine del paese, c'era un ranch, contorniato da natura e recinti di animali mai visti prima.

Di fronte a loro c'era un ranch, immerso nella natura, contorniato da recinti di animali mai visti prima. C'era anche un'officina piena di pezzi di ricambio e veicoli smontati. Gate bussò alla porta, gli aprì un uomo che aveva l'aspetto di un cowboy, probabilmente era il proprietario del complesso.

"Ciao Hank, mi serve un mezzo per raggiungere la città" disse Gate.

"Da quanto tempo Gate!" disse dandogli una poderosa pacca sulla spalla "ho solo un Dygal purtroppo".

"Ma noi siamo in due" fece notare Logan.

"Grazie Hank, ce lo faremo bastare".

Il Dygal era una animale simile ad un cavallo ma con la stessa pelle coriacea di un rinoceronte e la grazia di una gazzella, aveva due corni e quattro zampe su cui erano montati degli zoccoli. I due salirono su quell'insolito animale e si diressero verso l'orizzonte dove sorgeva una città. Percorsero diversi chilometri di paesaggio mozzafiato e pittoresche cittadine finché non arrivarono alle soglie dei una grandissima città: "Haren, la città della luce" o almeno cosi c'era scritto sul cartello all'entrata.

Enormi muri di cinta si sviluppavano intorno alla città, controllati a vista dai soldati del re, per passare era necessario un controllo.

Era una città che combinava antichità e futuro, la capitale di tutto l'Intra-Mondo. C'erano mezzi di trasporto indescrivibili che fluttuavano sull'asfalto metallizzato e che salivano fino ai più grandi grattacieli. Dai grattacieli più alti scendevano cascate di acqua cristallina che si dissolvevano prima ti toccare il suolo. Tutta la città risplendeva sotto il sole che gli dava un aspetto lucente, splendeva come fosse d'oro. Le persone erano sorridenti e molto singolari, avevano tutti i capelli di un biondo platino e dei vestiti simili a quelli terrestri. Poco fuori città sorgeva il castello di Haren che si rifletteva sul maestoso lago di Haster, dove risiedeva la famiglia reale. Questa magica città lasciò Logan senza parole.

Passarono i controlli ed entrarono all'interno della metropoli. Poco più avanti c'era un enorme parcheggio: "Che ci facciamo qui?" chiese Logan.

"Ora vedrai ragazzo" rispose Gate, aveva in mano delle chiavi che sembravano appartenere a un'automobile, ad un certo punto arrivarono di fronte ad una fantastica auto. Aveva una forma singolare e il design di una macchina sportiva. Percorsero a velocità elevata la strada che li portava a destinazione.

Erano ormai usciti dalla città e si stavano dirigendo verso il lago dove sulla scogliera a strapiombo sorgeva l'enorme castello di Haren.

"Dove stiamo andando?" chiese Logan.

Appena pronunciò quelle parole, l'auto si fermò davanti l'entrata dell'imponente castello.

Ad attenderli c'era un uomo con i capelli bianchi, indossava una tunica scura e portava un bastone da passeggio finemente decorato, si presentò come Cyrus.

"Vi stavamo aspettando" disse l'uomo.

L'uomo li accompagnò attraversarono un enorme giardino che portava all'entrata del palazzo, all'interno, il lungo corridoio era sorretto da colonne dorate, con arazzi sulle pareti e tappeti pregiati.

Quell'uomo li condusse in una sala: era enorme, con tavoli da banchetto, mobili con scaffali pieni di antichi libri, enormi lampadari in cristallo. In fondo alla stanza c'era un trono dove era seduto un uomo dalla carnagione scura, indossava vesti sontuose e portava anelli d'oro a tutte le dita, possedeva inoltre uno scettro fatto interamente d'oro e sulla sua testa era poggiata una corona con incastonati diamanti e pietre preziose. Lui guardò il ragazzo e disse: "Ti stavo aspettando Logan Davis".

"Come fa a sapere il mio nome?".

"Io sono Tycar, il re di Haren", "Sono stato io a chiedere a Gate di cercarti".

"Perché ha scelto proprio me?" chiese il ragazzo molto confuso.

"Sei stato scelto dai miei antenati, i precedenti re di Haren, come degno successore dei Guardiani"; "L'Intra-Mondo sta passando tempi bui a causa del conflitto tra noi e gli sgherri del Signore Oscuro che cercano insistentemente di liberarlo".

"I Guardiani sono l'unica arma in grado di impedire al Signore Oscuro di liberarsi dalla sua prigionia" confermò Gate.

"Ho chiesto a Gate di formare nuovamente i Guardiani, dopo il tragico incidente di qualche mese fa, ho compreso che sarebbe servito tutto l'aiuto possibile".

"Quindi non sono l'unico predestinato?" chiese Logan.

"Tranquillo, non sarai solo" lo tranquillizzò Gate .

Dopo la drammatica presentazione, il re fece accompagnare Logan nella sua stanza per la notte poiché l'indomani avrebbe cominciato il suo addestramento.

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