CAPITOLO 26 - LA CITTÀ PERDUTA

Era arrivata la sera ad Haren, i Guardiani avevano appena scoperto l'identità della donna misteriosa, si trattava nientemeno che di Isabel, l'ex regina di Haren. Lei aveva raccontato ai Guardiani cosa era accaduto all'Intra-Mondo: Desal aveva conquistato tutte le città e le aveva costrette a inchinarsi a lui e a esaudire ogni suo desiderio. Si era stanziato ad Hazcar, e il suo esercito era in tutte le città tranne Haren, che era stata rasa al suolo. Sulla torre di Hazcar era stato installato un prototipo di raggio che, alimentato dal potere della lancia della luce, aveva il compito di distruggere la fenditura dell'Enter-World. In poco tempo tutto il regno era sotto la sua tirannia, gli unici rimasti a combattere l'oscurità erano i membri della resistenza.

"Resistenza, hai detto?" chiese Sarah.

"Esatto, sono un gruppo di superstiti che combattono nell'ombra il Signore Oscuro" rispose Isabel.

"Li hai mai conosciuti?" chiese improvvisamente Logan.

"No, ma ne ho sentito parlare, si dice che abbiano una base vicino al Mare dell'Abisso".

"Come sei sopravvissuta?" chiese improvvisamente Gate.

"Non è stato facile, dopo la morte di Tycar non c'è stato modo di fermarli, l'unico modo era scappare, quindi mi sono nascosta in una città vicina, finché pochi giorni fa non è stata rasa al suolo" rispose esaustivamente Isabel.

"È per questo che mi hai quasi ucciso" scherzò Dice.

"Mi dispiace, ti avevo scambiato per uno di loro".

"Tale e quale" disse Gate prendendolo in giro.

I ragazzi erano piacevolmente sorpresi dal ritrovamento della regina, un alleato in più che, in questi tempi, non era da sottovalutare. La tranquilla serata fu interrotta da Gate: "Bene ragazzi, il piano è cambiato" disse Gate in tono fermo "adesso ci divideremo in due gruppi, uno troverà la resistenza e l'altro cercherà la città perduta di Hellet".

"E se la resistenza non volesse farsi trovare" suppose Logan.

"Abbiamo lo stesso nemico, sono sicuro che al momento giusto ci aiuteranno".

Il sole sorgeva sull'Intra-Mondo, per fortuna il raggio nero portava l'oscurità solo nel mondo di luce e non nell'Intra-Mondo. I Guardiani avevano un piano, non poteva fallire perché altrimenti sarebbe stata la fine per tutti i mondi esistenti.

Il primo gruppo era formato da Logan, Sarah e Isabel, loro avrebbero dovuto trovare la resistenza, per unirsi a loro e fermare il Signore Oscuro. Il secondo gruppo era formato da Dice e da Gate, loro sarebbero andati alla ricerca dell'antica città perduta di Hellet, per trovare il Bracciale dell'Oblio.

I due gruppi prima di dividersi e prendere le loro strade, passarono per Haren, o almeno quello che ne rimaneva. La città della luce che tanto risplendeva al sole, era diventata solo macerie e desolazione, uno spettacolo indegno. Davanti a quella visione tutti giurarono che Desal avrebbe pagato per tutto quanto. Un gruppo si diresse a Nord, l'altro a Ovest.

Il sole era alto nel cielo e il gruppo formato da Dice e Gate stava attraversando il caldissimo Deserto Infinito, alla ricerca di un antica città perduta, forse impossibile da trovare. Le loro impronte si imprimevano nella sabbia bollente, erano disidratati e sfiniti. Era ormai da ore che i due intrepidi Guardiani cercavano la città sotto il sole cocente. Durante la loro lunga camminata intravidero in lontananza un animale, era impossibile poiché nel deserto infinito non c'erano forme di vita. Gate e Dice si avvicinarono alla bestia: era un Dygal, aveva addosso un collarino con impresse le iniziali della fattoria di Hank.

"Deve aver fatto un lungo viaggio per arrivare qui" disse Dice sorpreso.

"Già" disse Gate "Speriamo che alla fattoria non sia successo niente". I due dissetarono l'animale, ci salirono e continuarono il loro viaggio. Improvvisamente Gate fermo l'animale per dare un occhiata con il binocolo, in lontananza vedeva delle rovine, forse di un tempio ma la credibilità delle sue visioni era messa a dura prova, così si bagnò la faccia con l'ultimo sorso d'acqua rimasto e ricontrollo: erano ancora lì.

I due si diressero verso le rovine, a tutta velocità. Quando arrivarono, scoprirono che erano solo delle colonne sorrette da porzioni di muro e alcune vecchie abitazioni devastate.

"Siamo nel posto giusto?" chiese Dice.

"Ancora non lo so, ragazzo" rispose perplesso Garrett, all'improvviso la sabbia si alzò rapidamente e poi Gate disse: "Non ci voleva, una tempesta di sabbia".

I due si nascosero nelle abitazioni dissestate, in attesa che la tempesta si calmasse, ma il vero problema era la notte, il deserto dell'Infinito era famoso per le sue temperature infernali di giorno e per le temperature rigide di notte, la sabbia verso la mezzanotte arrivava persino a gelare. I due dovevano trovare una soluzione o almeno un riparo sicuro per la notte ma improvvisamente il vento si fermò e la tempesta terminò.

I due Guardiani ripresero il viaggio per alcuni chilometri finché, in lontananza, non la videro: la città perduta di Hellet.

Era rimasto ben poco della maestosa città che era un tempo, con le sue colonne antiche e perfettamente decorate e numerosi altri capolavori architettonici tipici della popolazione di Hellet. Erano rimaste solamente delle colonne che accompagnavano le vecchie mura della città, costruzioni sparse e il tempio centrale: il Tempio dell'Oblio.


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