CAPITOLO 25 - IL RAGGIO NERO

"Da quanto tempo vecchio mio" disse Gate abbracciando il vecchio amico.

"Cosa ci fa Cyrus in Italia?" chiese Dice al gruppo.

"Fu mandato in esilio sulla Terra dal re dopo il suo tradimento" ammise Gate.

"Quindi è colpa tua se mio padre è morto" disse Idris con ardore.

"Rilassati ragazzo, ha fatto i suoi errori ma ora è l'unico che può aiutarci" disse Gate cercando di calmare il principe che a malincuore annuì.

"Un momento come hai fatto a trovarlo?" chiese Sarah.

"Ho le mie risorse" rispose cripticamente Gate.

"Cosa vi porta così lontano da casa, ragazzi?".e

"Immagino tu sappia cosa è accaduto all'Intra-Mondo" suppose Gate.

"Me ne sono fatto un'idea" rispose Cyrus.

"Allora dobbiamo trovare una soluzione" disse il Guardiano del tempo "E ricordati che tu hai contribuito più di tutti, con il tuo tradimento" insistette.

Cyrus annuì rammaricato poi disse: "Purtroppo non posso cambiare il passato ma il futuro si, vi aiuterò volentieri".

"Sai come risolvere il problema del cielo oscuro?" chiese all'improvviso Logan.

"È un potere troppo grande per poterlo fermare da qui" disse lo Stregone supremo "Se volete fermare l'avanzare delle tenebre verso la Terra dovrete trovare la causa nell'Intra-Mondo".

"Non possiamo andare no...n potremmo competere con il Signore Oscuro".

"Dice ha ragione" disse in supporto Sarah.

Cyrus si sedette su un'antica sedia di legno e dopo aver riflettuto per un attimo, disse: "Avete bisogno di un artefatto primordiale per tenere testa al Signore Oscuro".

"Purtroppo la lancia di mio padre e andata persa durante lo scontro" comunicò Idris. Dopo alcuni istanti di silenzio, Gate disse: "Aspettate un attimo, ce né un altro", tutti lo guardarono incuriositi.

"Di che parli?" chiese Logan.

"Il Bracciale dell'Oblio" lo interruppe Cyrus "durante la guerra dell'Enter-World, quell'artefatto andò perduto, nell'abisso del Deserto Infinito" aggiunse. Tutti annuirono e decisero di rifletterci su e pensare alla prossima mossa.

Il gruppo rimase a Venezia per quella notte, come ospite di Cyrus. Il piano stava prendendo forma ma non tutti erano della stessa idea, tornare nell'Intra-Mondo non era di certo la mossa più furba ma di sicuro era l'unica rimasta.

Logan guardava, o almeno cercava di scorgere l'orizzonte, mentre era seduto sul bordo della laguna di fronte a piazza San Marco.

"Ti stai godendo il panorama?" chiese Sarah spiritosamente.

"Ci sto provando" rispose il ragazzo sorridendo, i due si sedettero vicini sul bordo di quella bellissima laguna. L'assenza di luce gli dava un aspetto macabro ma improvvisamente in lontananza, da quel cielo oscuro, si aprì uno spiraglio di luce bianca: era la luna che per un momento aveva illuminato la piazza. Quell'evento strappo un sorriso ai due ragazzi.

In lontananza anche Gate aveva assistito a quell'attimo di speranza e osservando i due ragazzi, notò, l'affinità che si era instaurato tra loro. Era convinto che presto quel legame si sarebbe trasformato in qualcos'altro, di più profondo, forse di unico.

Era mattina a Venezia anche se il cielo non lo faceva intuire, era il momento di tornare a casa per intraprendere il viaggio di sola andata per l'Intra-Mondo. Il piano era semplice: tornare nell'Intra-Mondo, trovare il Bracciale dell'Oblio e fermare l'oscurità che avanzava inesorabile.

Idris sarebbe rimasto, controvoglia, a Venezia con Cyrus, il giovane principe era troppo prezioso, poiché secondo Tycar, lui avrebbe sconfitto le tenebre. Gli altri sarebbero andati ad Haren per cercare l'origine di quell'oscurità che aveva invaso tutta la Terra.

"Perché devo rimanere qui, posso aiutarvi" disse Idris al Guardiano del tempo.

"Non c'è tempo per discutere ragazzo, non posso metterti in pericolo" ammise Gate.

"Ce la posso fare" disse Idris guardandolo negli occhi.

"Non ne dubito ma in questo modo starai al sicuro e imparerai la magia da Cyrus" concluse Gate.

Idris usò il Guanto delle Dimensioni per riportare i Guardiani nell'Intra-Mondo, il guanto sarebbe rimasto con Idris sulla Terra per evitare che finisse nelle mani del Signore Oscuro.

In un lampo, si ritrovarono tutti sulla sponda del lago di Haster, esattamente di fronte al maestoso castello della città della luce. L'atmosfera era diversa da quando l'avevano lasciato, l'Intra-Mondo non era più magico come prima, ora al posto del tepore del sole c'era solamente vento gelido e nuvole nere che tempestavano il cielo.

I Guardiani decisero di salire in cima all'ormai dissestato castello. Era stato abbandonato da poco ma ormai ciò che rimaneva del suo splendore era scomparso. Arrivati, si affacciarono sulla terrazza del castello, in lontananza videro un raggio nero che veniva lanciato verso cielo e si vedeva chiaramente che l'Enter-World veniva colpito, dal suo colore blu luminoso era diventato di un grigio scuro.

Ormai era chiaro che gli esseri oscuri cercavano di rompere il confine tra i mondi per poi conquistarli tutti.

Diversi sgherri del Signore Oscuro pattugliavano la zona di Haren, ma non il castello che rimaneva privo di sorveglianza. I Guardiani si rifugiarono nel castello in attesa di capire cosa fare ma improvvisamente udirono un rumore provenire da qualche corridoio più avanti, Dice si fece coraggio e andò a controllare.

Arrivò alla porta da dove provenivano i rumori, Dice era teso come una corda di violino, poi si fece coraggio e aprì la porta. Inizialmente non vide nessuno ma poi qualcuno puntò una spada al collo del ragazzo.

"Tu chi sei?", era una voce femminile e piuttosto familiare ma Dice non riusciva a riconoscerla.

"S..ono Dice" disse impaurito, improvvisamente Logan entrò nella stanza.

"Che cosa succede?" chiese ai due nella stanza, la donna si volto tenendo saldamente la spada appoggiata al collo di Dice ma poi lei disse stupita: "Logan?".

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