Una volta tornati dall'ospedale ci eravamo sistemati nella nostra nuova casa: Garden Lodge.

Garden Lodge più che una casa era una reggia ed io mi sentivo una principessa.

Io l'avevo acquistata tempo prima sapendo che un giorno saremmo diventati una famiglia e che il nostro appartamentino sarebbe stato troppo piccolo per tutti e tre.

La nostra camera da letto aveva un letto matrimoniale e una piccola culla per la nostra Ele.

Eravamo tornati a mezzogiorno e appena entrati eravamo stati accolti calorosamente dai nostri amici che avevano voluto farci una sorpresa:
Mony, Bri, Rog, Deaky e Hezel:
<< Ben tornati! E benvenuta alla piccola Eleonore! >>
Io:
<< Grazie ragazzi! Siete fantastici! >>

Io e Freddie ci eravamo messi a sedere sul divano con la piccola in mezzo a noi nel trasportino che dormiva beata:
Mony:
<< È stupenda! Non credo che ci possa essere creatura più bella! >>
Hezel:
<< È un piccolo angelo >>
Deaky:
<< Ehi guarda si è svegliata: ciao piccola Eleonore io sono lo zio John >>
La bambina le aveva teneramente sorriso prendendogli con la sua piccola manina il suo dito e lui l'aveva presa in braccio mentre lei muoveva i suoi piccoli piedini: << sei stupenda lo sai? >>

Dopo che tutti l'avevano coccolata a dovere mi avevano distribuito i loro regali: Bri ed Hezel mi avevano acquistato una piccola maglietta rosa, Deaky un piccolo peluche a forma di orsetto, Rog un set di bavaglini ma il regalo più bello era arrivato da Mony... Una piccola carrozzina. Io ero estremamente commossa e un po' per gli ormoni e un po' per la felicità avevo iniziato a piangere.

Alle tre erano tornati tutti a casa e noi avevamo il pomeriggio tutto per noi che avevamo dedicato alla nostra Ele.
Freddie con lei era estremamente dolce e la teneva in braccio tutto il tempo a parte quando doveva mangiare.

Durante la notte la nostra piccola Ele non si svegliava quasi mai e ciò era una fortuna per me mentre durante il giorno stava sempre sveglia reclamando a gran voce le coccole di suo papà.

Il giorno della partenza per il tour Freddie non riusciva a staccarsi dalla nostra cucciolina:
Freddie:
<< Io non riesco a starle lontano per un tempo così lungo >>
Io:
<< Freddie stai tranquillo andrà tutto bene e noi ci faremo sentire sempre >>
Freddie:
<< E se lasciassi la band? >>
Io:
<< Freddie no! Lo sai quanto ti amano i tuoi fan e se lo facessi ci starebbero molto male >>
Freddie:
<< Hai ragione tesoro >>  poi si era rivolto ad Ele: << Ciao piccola il papà tornerà presto >> e l'aveva stretta a sé dandole un piccolo bacio sulla sua testolina.
Prima di uscire di casa mi aveva baciato sulle labbra e una volta che ci eravamo staccati io gli avevo detto: << Su ora vai che Terry ti aspetta e al ritorno dal tour qui a casa troverai un bel regalo >>

Nei giorni che Freddie e gli altri erano in tour io trascorrevo il tempo all'aria aperta insieme alle mie amiche e ai loro bambini nei piccoli giardinetti nei pressi di casa mia.

Il giorno prima che Freddie tornasse dal tour ero andata al negozio di animali e avevo notato tre splendidi gattini: una soriana, uno bruno e uno bianco come la neve . A casa li avevo lasciati liberi di vagare per il giardinetto mentre tenevo in braccio la piccolina.

Il giorno successivo quando Freddie era tornato mi aveva subito abbracciato per poi prendere in braccio la sua bambina e baciarla da ogni parte per poi notare accanto al caminetto un grande pacco rosa:
Io:
<< Freddie è per te >>
Freddie:
<< Che cos'è? >>
Io:
<< Tu hai mantenuto la tua promessa e io ho mantenuto la mia >>
Freddie aveva sciolto il fiocco e sollevato il coperchio per poi notare tre bellissimi cuccioli di gatto e il suo sguardo si era illuminato:
Freddie:
<< Sono adorabili! Questa gattina qui soriana è troppo bella e ho già il nome in mente >>
Io:
<< Sentiamo >>
Freddie:
<< Delilah, ti piace? Mentre per la gattina bianca Lily, come la canzone Lily of the valley e il gattino bruno Golia >>
Io:
<< Che bei nomi! Delilah mi piace proprio tanto! >>

La vita in famiglia poteva dirsi perfetta se non fosse stata distrutta dalla terribile malattia che aveva colpito Freddie.