Salvatore
30 Marzo 1970
Io da anni ormai continuavo con il mio lavoro, con le droghe e l'autolesionismo.
Mony non si era più fatta viva dopo il nostro brutto litigio.
Mio padre Harry era morto di cancro.
Cassandra era stata ricoverata in un ospedale psichiatrico e lì era morta.
Brian ed Elliot si erano trasferiti in America e non ne avevo saputo più nulla.
Ero rimasta da sola nel mondo.
Sola con il mio lavoro, le droghe e le lamette.
Una notte io stavo svolgendo il mio spettacolo quando un ragazzo diverso dagli altri mi si era avvicinato e mi aveva guardato ed io gli avevo mostrato la mia merce ma lui non sembrava interessato:
Io:
<< Chi cazzo sei?! Sei venuto qui per il mio corpo o per cosa?! >>
Lui:
<< No, in realtà mi chiedevo se tu fossi Anastasia Winters >>
Io:
<< Sì, sono io. Allora si può sapere cosa cazzo vuole ?! Vuole uno spinello, per caso? >>
Lui:
<< No, in realtà mi ha mandato una certa Monica >>
Io:
<< Ah, davvero? E quale sarebbe il suo nome? >>
Lui:
<< Freddie Bulsara >>
Io:
<< Ok, allora a casa mia parleremo di questa questione >>
Io mi ero diretta al mio camerino e mi ero rivestita. Una volta alla mia dimora avevo preso un ago ma prima che potessi iniettermi la dose fatale Freddie mi aveva bloccato il polso:
Freddie:
<< Non lo fare, si uccide così! Ma non le importa della sua vita? >>
Io:
<< Certo che non mi importa, secondo lei perchè ho tutti questi tagli sui polsi, sennò ? >>
<< Ma chi l' ha ridotta così? In questo stato terrificante >>
Io:
<< La vita mi ha solo dato sofferenze e quindi perché dovrei continuare a vivere? E perché poi lo sto dicendo a lei ? >>
Freddie:
<< Io sono venuto per aiutarla e per salvarla, quindi ora raccontami tutto >>
Io:
<< Non penso che aprirei bocca davanti a uno sconosciuto >>
Freddie:
<< Però doni il tuo corpo a degli estranei >>
Io stavo per ribattere quando mi ero sentita poco bene ed ero svenuta.
P.V. Freddie
Io avevo cercato in tutti modi di dissuaderla ma lei si era infilata l'ago nella vena ed era svenuta sul pavimento. Nel panico più totale avevo chiamato i soccorsi che erano arrivati quasi subito ed io ero salito sull'ambulanza insieme a lei con il cuore che batteva a mille.
Giunti al pronto soccorso lei era stata portata in una sala operatoria mentre io stavo nella sala d'attesa con il timore di brutte notizie: " che cosa l'aveva spinta all'autolesionismo ? sembrava così fragile e indifesa. La devo aiutare anche se lei non vorrà ! ".
Dopo degli interminabili momenti era uscito un medico e dalla sua faccia si capiva che ciò che mi stava per dire non era una bella notizia:
Dottor. Murray:
<< La signorina Winters ha avuto un overdose e ha perso molto sangue dovuto ai tanti tagli sui polsi e in altre parti del corpo. Ora le stiamo pulendo gli organi dalle tossine che ha ingerito, ma c'è bisogno di un trasfusione di sangue e di numerose sedute di chemioterapia perchè le abbiamo diagnosticato un cancro al polmone. Conosce qualcuno che possiede il gruppo sanguigno A- signor...? >>
Io:
<< Bulsara, Freddie Bulsara. Io sarei 0- >>
<< Signor Bulsara la ragazza può ricevere il suo sangue perchè i due gruppi sono compatibili, quando potrò fissarle l'appuntamento ? >>
<< Il prima possibile >>
<< Allora la posso segnare per questo giovedì ? >>
<< Va benissimo >>
<< Prima di donare le devo spiegare alcune regole: il suo peso minimo dev'essere di 50 kg e il giorno del prelievo deve aver fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute, tè o caffè non tanto zuccherati, pane non condito o altri carboidrati semplici. Al fine di garantire elevati livelli di qualità e sicurezza del sangue e per tutelare la salute sia del donatore, sia del paziente, le faremo un'esame del sangue per controllare che non sia infetto, tutto chiaro ? >>
<< Sì, prima di andare posso vedere la ragazza ? >>
<< Sì, ma solo per qualche minuto >>
Io ero andato da lei e appena entrato nella stanza di terapia intensiva le avevo preso la mano:
<< Tesoro io ti salverò la vita e dopo vivremo una vita insieme senza ostacoli. Tu però devi promettermi una cosa: che combatterai fino alla fine, d'accordo ? Ora riposati >>
Le avevo dato un piccolo bacio sulla fronte ed ero tornato nell'appartamento che condividevo con gli altri ragazzi della band: Brian May e Roger Taylor.
Appena ero entrato nella mia stanza avevo composto il numero di Monica per avvertirla di quello che era successo:
<< Ciao Monica sono Freddie >>
<< Ciao Freddie, come sta Anastasia ? >>
<< E' appunto di questo che ti ho chiamata >>
<< Cos'è successo ? Sta bene ? >>
<< Ha avuto un overdose, ha perso molto sangue e ha un cancro al polmone >>
<< Oddio ! Lo sapevo che sarebbe andata a finire così ! Si stava uccidendo con tutte quelle droghe e l'autolesionismo ! >>
<< Non piangere, lei si salverà >>
<< Ma come ? C'è bisogno di un donatore e per quanto riguarda la chemioterapia di molti soldi per tutte le sedute >>
<< Io sarò il suo donatore e per quanto riguarda la chemio io e i ragazzi raccoglieremo un pò di denaro >>
<< Oh Freddie sei un tesoro oltre che un amico leale e fidato ! Per il denaro ti aiuterò anch'io >>
<< Grazie Monica >>
Dopo la chiamata avevo chiamato a raccolta i ragazzi per spiegargli l'idea che avevo in mente:
<< Ragazzi mi dovete aiutare, c'è questa ragazza che si chiama Anastasia Winters che ha bisogno della nostra assistenza: è un autolesionista e le è stato diagnosticato un cancro al polmone. Mi servono dei soldi per le varie sedute di chemioterapia >>
Brian:
<< Poverina, mi dispiace e io sono d'accordo nell'aiutarti >>
Rog:
<< Anch'io Fred >>
Per raccogliere denaro avevamo fatto dei piccoli concerti di beneficienza in alcuni bar e i soldi arrivavano.
Il giorno stabilito ero andato a donare il sangue e quando ero tornato a casa mi ero andato a riposare per riprendere le energie.
Una settimana dopo Anastasia si era svegliata:
<< Cosa ci faccio qui ? Perchè ho tutti questi fili attaccati ai polsi ? >>
<< Aveva avuto un overdose e una grossa perdita di sangue, ma io le ho donato il mio salvandole la vita >>
<< Doveva lasciarmi morire >>
<< E perchè ? Soltanto perchè la vita prima le aveva dato dei dolori non significa che si deve buttare tutto al vento >>
<< E invece sì, se sapesse quanto sono inutile ! >>
<< Inutile ? Davvero lei si sente inutile ? Dio ha creato la razza umana e nessuno di loro è inutile. Lei deve vivere come ognuno di noi. La vita è meravigliosa se non se ne ha paura. Tutto quello che ci vuole è: coraggio, immaginazione e un pò di soldi >> ( 1 )
<< Per cosa dovrei battermi ? >> ( 2 )
<< Lo vede lo ammette. Per che cosa dovrebbe battersi? Per tutto! Per la vita stessa, non le basta forse ? Per viverla, soffrirla, goderla. La vita è una bella, magnifica cosa. Il guaio è che lei non vuole battersi, lei si è arresa. Lei non fa altro che adagiarsi sui malanni e sulla morte! Ma c'è una cosa altrettanto inevitabile quanto la morte ed è la vita! VIVA, VIVA, VIVA ! Pensi alla forza che è nell'universo, che fa muovere la Terra e crescere gli alberi e c'è la stessa forza dentro di lei pur che solo abbia il coraggio e la volontà di usarla! >>( 3 )
Dopo il mio discorso lei aveva iniziato a piangere:
<< E' vero , dovrei combattere, ma come ? Non ho nessuno ! Ho allontanato la mia unica vera amica e mio padre è morto >>
<< Invece ha molte persone, tra cui me. Ora mi ascolti bene, le è stato diagnosticato un cancro al polmone in fase avanzata e dovrà iniziare una sessione di chemioterapia per guarire, quindi tutti i giorni dovrà andare in una clinica specializzata >>
<< Lei è un angelo signor Bulsara >>
<< Chiamami Freddie, Anastasia >>
P.V. Anastasia
Dopo qualche settimana ero stata dimessa dall'ospedale e Freddie mi accompagnava tutti i giorni alla clinica per la chemio.
A causa dei medicinali che dovevo prendere avevo cominciato a perdere i capelli, a cui ero particolarmente affezionata, ero diventata anemica e vomitavo spesso. L'anemia inoltre mi rendeva molto debole, pallida, con frequenti affanni respiratori, dolori al petto, vertigini e le mie mani e piedi erano molto freddi.
Freddie mi era sempre vicino ed io grazie a lui riuscivo a sopportare tutto questo.
Non avevo solo lui ma anche Monica e tre ragazzi molto simpatici.
Una volta completamente guarita Freddie mi aveva accompagnata a comprare una parrucca e qualche mese dopo, nel maggio 1970, ero entrata in una clinica per riabilitarmi.
Tra me e lui stava nascendo qualcosa di speciale.
Angolo autrice
( 1, 2, 3 ) Queste frasi sono riprese dal film " Luci della ribalta " del grande Charlie Chaplin. Questa pellicola parla di una ballerina che decide di uccidersi a causa di molti problemi: ella era rimasta orfana da bambina e sua sorella l'aveva spinta a prostituirsi. Calvero, un famoso clown, ormai alcolista cronico, la spinge a vivere la vita e a non lasciarsi abbattere. Terry, la ballerina, riacquisisce autostima e fiducia e riprende il suo lavoro. Tra i due nasce una grande amicizia che diventa amore, anche se Calvero, a causa della sua età, potrebbe essere suo padre.
Il tema del teatro e della vita sono fondamentali: infatti, il trionfo sulla scena della giovane coincide con la caduta, e poi la morte, del protagonista maschile, per cui il teatro era tutto.
Questa pellicola è il racconto di questo doppio filo: vita e morte.
Charlie riesce a unire in questo film tutti i temi cari al suo pensiero ( vita, felicità, umanità, dignità ), facendoli oscillare tra i due opposti: cuore e mente. Con le lezioni di vita impartite dal suo personaggio, Charlie Chaplin crea un capolavoro del cinema, capace di far sorridere e commuovere, poetico e struggente, frutto della classe di un maestro.
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