Freddie
Freddie non era un ragazzo come tanti altri, era diverso, aveva qualcosa di speciale e di lui mi fidavo ciecamente.
Aveva degli splendidi lineamenti persiani, un sorriso dolcissimo e dei denti molto sporgenti anch'essi speciali come lui.
Mentre ci stavamo dirigendo alla clinica io tenevo la mano a Freddie e gliela stringevo come a fargli capire che non volevo allontanarmi da lui, una volta arrivati un forte senso di panico, come quella volta alla scuola elementare, mi aveva riempito e calde lacrime erano scese dal mio volto:
Io:
<< Freddie non ce la faccio ad allontanarmi da te e lo sai benissimo il perché >>
Freddie:
<< Devi combattere questa tua paura costante e anche questa tua tremenda timidezza, io ti verrò a prendere alle una tesoro >>
Io ero entrata e una volta dentro una gentile donna bionda mi era venuta incontro e mi aveva portato in una stanza circolare dove si trovavano molte persone che come me avevano avuto problemi con la droga e l'autolesionismo.
La gentile signora bionda si era presentata, si chiamava Claudia, e aveva iniziato a raccontare la sua vita disastrosa tra alcool e droghe, dopodiché era stato il turno di un ragazzo, Martìn, lui non aveva mai conosciuto i suoi genitori ed era stato maltrattato in un orfanotrofio, dopo diversi ragazzi era stato il mio turno e timidamente avevo principato a raccontare ciò che avevo detto anche a Freddie : << Ciao a tutti io mi chiamo Anastasia Winters sono nata il 19 luglio 1946. Sono figlia di Cassandra Fiesoli Winters e Harry Winters. Mia madre era pazza: fin da bambina faceva finta che non esistessi e quando mi doveva aiutare a fare i compiti mi urlava contro e mi picchiava. Tra mia madre e mio padre c'erano frequenti litigi e ciò mi aveva portato all'autolesionismo e a essere molto chiusa in me stessa. Io avevo un grande timore, cioè allontanarmi dalle persone a cui tenevo di più. Dopo le medie mia madre mi aveva inscritto a un'accademia militare e io avevo dovuto lasciare la mia migliore amica. Con il compimento della maggiore età per fare un po' di soldi avevo iniziato a lavorare come prostituta e avevo iniziato a drogarmi. Stavo per morire di overdose e di cancro, ma sono stata salvata da un angelo >> tutti mi avevano ascoltata attentamente e alla fine mi avevano detto in coro: << Ti siamo vicini Anastasia Winters >> << Grazie ragazzi >>
Quando questa lunga giornata era terminata io avevo notato Freddie che mi aspettava davanti a un taxi:
Io:
<< Ciao Freddie! Mi vuoi portare a fare un giro? >>
Freddie:
<< Sì e no. Prima volevo portarti con me agli studi di registrazione e poi più tardi Terry, il mio taxista e amico, ci porterà a fare un giro >>
Io:
<< Ok, cosa registrerete oggi? >>
Freddie:
<< Lo vedrai tesoro >>
Una volta arrivati lui mi aveva aperto la portiera da vero gentleman e mi aveva accompagnata all'interno dove c'erano già gli altri componenti: Brian May e Roger Taylor.
Durante la registrazione io stavo ad ascoltare e a volte ridevo per i continui litigi tra Brian e Freddie che sembravano davvero dei bambini. Al termine Freddie mi aveva preso per mano e mi aveva accompagnata al ristorante più vicino per mangiare:
Io:
<< Senti Freddie c'è una cosa che devo dirti riguardo la mia dieta, sono vegetariana >>
Freddie:
<< Non ti preoccupare tesoro anche Brian lo è per me non è problema >>
Io:
<< Sei sicuro? >>
Freddie:
<< Certo tesoro >>
Dopo ci eravamo messi a un tavolino a mangiare e a chiacchierare. Una volta finito Freddie aveva pagato ed eravamo andati a fare un giro tra i negozi spendendo tutti i nostri risparmi.
Arrivata la sera ci eravamo fermati a un ristorante per la cena e proprio lì avevo incontrato Monica:
Io:
<< Monica >>
Monica:
<< Ana, ciao come stai? Vedo che non hai più la sigaretta tra i denti >>
Io:
<< Tutto merito di Freddie lui mi ha salvata >>
Monica:
<< Lo sapevo è per questo che lo avevo chiamato >>
Io:
<< Tu lo conosci ? >>
Monica:
<< Sì, io e lui siamo amici di lunga data, ma tranquilla non te lo rubo >>
La serata era passata velocemente tra le grandi risate di Freddie e di Mony.
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