Freddie ogni giorno si recava nello studio di registrazione ed io portavo con me Eleonore che si divertiva ad ascoltare suo padre cantare.

Di recente per registrare ci eravamo spostati a Montreux: un luogo incantevole e magico di cui mi ero immediatamente innamorata.

Dopo le registrazioni io, Freddie ed Eleonore trascorrevamo il nostro tempo a giocare al parco e a passeggiare lungo il lungolago.

Erano veramente delle bellissime giornate.

Di recente ci eravamo anche incontrati con il celebre David Bowie per registrare Under Pressure. David sembrava veramente un re con il suo portamento regale e il suo sguardo altezzoso che ti catturava con il suo occhio particolare, ma a parte questo era molto gentile e si era innamorato di Ele.

Il 9 aprile l'album era terminato e il mese successivo i Queen sarebbero partiti per il loro tour.

Il giorno della partenza Freddie ci aveva abbracciato entrambe ed era partito.

27 luglio 1982

Freddie era ancora in tour quando al telegiornale avevano annunciato che in America, e in particolare a New York dove Freddie si trovava in quel momento , si era cominciato a diffondere l'AIDS, una malattia che colpiva non solo gli omosessuali, ma anche coloro che avevano avuto delle trasfusioni di sangue.

Io ed Eleonore stavamo pranzando quando al telegiornale avevano annunciato la diffusione dell'AIDS il cui focolare era New York. Io ero molto preoccupata per la salute di Freddie e avevo aspettato la notte per avvertirlo del pericolo in cui stava andando incontro:
Io:
<< Pronto sono Anastasia c'è Freddie? >>
Freddie:
<< Ehi cucciola come stai? Tutto bene lì a Londra? >>
Io:
<< Meno male che mi hai risposto tu Freddie >>
Freddie:
<< Ehi che succede va tutto bene? >>
Io:
<< No che non va bene. A New York si sta diffondendo una malattia e molte persone stanno perdendo la loro vita e non voglio che tra queste persone ci sia tu, quindi evitate di andare nei night club dopo i concerti >>
Freddie:
<< Tesoro stai tranquilla ci staremo lontani >>
Io:
<< Grazie Freddie >>

Io avevo riattaccato e mi ero addormentata sollevata al pensiero che il nome di Freddie non sarebbe comparso tra le milioni di vittime di questa orrenda malattia.

 Il mattino seguente, avendo saputo di questa malattia, ero andata dal mio medico per sapere se potevo essere positiva o meno a causa della trasfusione di sangue che avevo avuto anni prima e delle tante analisi che avevo dovuto fare:

Dottor. Murray:

<< Salve, Anastasia, come stai ? >>

<< Sto bene, ma volevo fare un'esame del sangue a causa di questa malattia che si sta diffondendo nel mondo >>

<< Ok, vuoi prendere l'appuntamento ? >>

<< Sì >>

<< Ti andrebbe bene domani ? >>

<< Mi va benissimo, grazie Alan >>

Il giorno successivo ero andata a fare le analisi e una settimana dopo erano arrivati i risultati:

Dottor.Murray:

<< Sono arrivati i risultati e temo di non avere buone notizie, hai il virus HIV ma hai buone speranze di sopravvivere perchè è da poco che si trova nel tuo corpo, sarà qualche settimana ma non di più, quindi da questo momento in poi evita i rapporti sessuali con il tuo fidanzato, o se li avrete usate le precauzioni, è chiaro ? >>

<< Chiarissimo, grazie Alan >>

Tornata a casa avevo detto la notizia a Mony e lei mi era stata molto vicina.

Il problema era Freddie.