01. La carovana


L'aria frizzante le stava congelando le guance. Era già tesa come una corda di cetra e il freddo non era affatto di aiuto.
Si avvolse nella mantella di lana grezza, nonostante le pizzicasse la parte del petto scoperta. La odiava già. Non era abituata a quei tessuti così grossolani.
Il sentiero era ricoperto di foglie dai colori caldi e l'odore umido delle cortecce degli alberi era una compagnia costante, che rendeva il freddo mattutino ancora più insopportabile.
La luce che si filtrava dalle le fronde degli alberi, invece, preannunciava una bellissima e calda giornata di sole. Probabilmente una delle ultime di quel coloratissimo autunno, tra le foreste delle Northumbria.

Per lei, però, quel giorno non prometteva niente di buono. Aveva appena lasciato tutto, il suo mondo, i suoi affetti, i suoi agii, sotto esplicito ordine di suo padre, Boyd Manner di Roxbourgh.
Per il bene del suo clan, le aveva affidato una missione tanto delicata, quanto pericolosa.
Davvero un genitore poteva mettere in pericolo la vita della propria figlia primogenita per un bene più alto?
Non riusciva a smettere di chiederselo. Una sensazione di forte disagio e delusione le attanagliava le budella da quando si era riunita con suo padre e i suoi consiglieri, per pianificare la sua missione.
Era stata proprio idea di suo padre? O era tutta farina del sacco di quel viscido del su braccio destro, Aidan Macdellah?
Una cosa era certa: Sua madre non l'avrebbe mai permesso, se solo fosse stata ancora in vita. Non che avesse mai avuto molta influenza sulle decisioni di quel testardo di suo padre, ma per lo meno si sarebbe opposta con tutte le sue forze o avrebbe avuto un'alleata in tutta quella brutta situazione.
Invece, da sola e senza nessuno che la difendesse dal suo infausto destino, non aveva potuto declinare l'ordine di suo padre.  Aveva già rifiutato il suo volere, quando l'aveva promessa in sposa al Laird di Bebbamburg. In realtà neanche in quella situazione aveva potuto opporsi ufficialmente, ma aveva sapientemente creato e fomentato uno scabroso, quanto infondato, pettegolezzo riguardante la sua virtù. Durante un banchetto, proprio in onore del suo promesso sposo, aveva infatti dato scandalo fingendosi intima con un guerriero del clan di Etal, in visita al castello per i festeggiamenti.
Tutto questo proprio sotto cli occhi di quell'anziano pachiderma flatulento, a cui suo padre voleva darla in sposa. Nel flaccido corpo di Ranulf di Bebbamburg scorreva certamente sangue norreno, a giudicare dai capelli e dalla barba biondissimi, i quali gli conferivano un aspetto bambinesco, nonostante la sua età avanzata. Ma era l'unica caratteristica danese che trapelava. Era decisamente ben lontano dall'immagine di aitante guerriero vichingo, come gli piaceva tanto immaginarsi.
L'agilità era sconosciuta a quel corpo affaticato da un ventre enorme, che limitava il respiro e la voce dell'uomo. Indolente nelle carni, lo era anche nell'animo. Infatti, nel corso degli anni aveva, sempre mantenuto una posizione neutrale nei confronti dei conflitti tra gli Heron di Berwick e i Manner di Roxbourgh. Per questo suo padre voleva suggellare un' alleanza attraverso il matrimonio. In quel modo, oltre a contare sull'appoggio di un numero consistente di guerrieri del suo clan, avrebbe avuto anche un avamposto strategico a sud dei territori degli Heron, oltre al tanto agognato sbocco sul mare.
Per questo motivo la sua rabbia era esplosa nei confronti di Eeda, quando il Laird dalla pancia più grande di tutta la Northumbria gli comunicò che sua figlia non era degna di diventare Signora di Bebbamburg.
Boyd la rinchiuse nelle sue stanze per tutta la durata di quella primavera, come una bimba piccola in castigo, ma a Eeda quella punizione non pesò affatto. In quel periodo non riusciva proprio ad immaginare niente di più disgustoso di una prima notte di nozze con Ranulf. Sarebbe rimasta tra quelle quattro mura anche un anno intero o tutta la vita, ben contenta di essersi liberata di quell'uomo.

A quanto pare invece, il fato e suo padre le avevano riservato qualcosa di gran lunga peggiore. Un destino che poteva porre fine alla sua vita, o ancora peggio, farle vivere orrori e soprusi tremendi, qualora il piano non fosse andato come si auspicavano o semplicemente fosse caduta in mani sbagliate.
Cercò di farsi coraggio aggrappandosi al senso del dovere nei confronti del suo clan e a quello di sopravvivenza, con la speranza che avrebbero prevalso, qualsiasi cosa le sarebbe successa.
Non sapeva bene come, in realtà, considerando che era su quel carro con sette prostitute da pochissime ore e non ne poteva già più di sopportare l'odore pungente e stantio del loro sudore che impregnava le vesti da chissà quanti giorni, o addirittura mesi.
Avevano tutte un alito pesante tipico di chi è malnutrito. Le prese in giro che le riservavano in quanto novellina altezzosa, l'avevano già indisposta oltre ogni limite.
Chiuse gli occhi e cercò di concentrarsi sul ricordo della sera prima, quando era immersa in un meraviglioso bagno caldo, coccolata dal profumo di olii essenziali e petali colorati che galleggiavano candidi nell'acqua, sulla luce soffusa delle candele e il calore del camino costantemente alimentato da una delle sue serve.
Concentrandosi su quelle sensazioni, cercò di non pensare che il fetore delle sue compagne di viaggio probabilmente aveva già attecchito su quegli stracci di abiti che gli aveva procurato Aidan.
Stracci che per lo meno erano puliti. Chissà se avrebbe mai avuto di nuovo la possibilità di godersi una stanza da bagno come quella del suo castello. Chissà se avrebbe mai rimesso i suoi abiti finemente ricamati e cuciti apposta per le sue misure, così come le meravigliose sottovesti in pizzo, ma soprattutto, chissà se sarebbe mai arrivata viva a fine giornata.
Il carro era diretto a un piccolo villaggio di nome Alerdeen, al confine dei territori di suo padre, dove parte del suo esercito era accampato. Tuttavia la meta prevista dal loro piano non era quella dichiarata. Aidan, il primo comandante di suo padre, aveva pagato profumatamente il suo passaggio sulla carovana, assicurandosi che il carro seguisse il percorso più esposto alle razzie del clan dei loro acerrimi nemici: l'esercito di Heron di Berwick.
Il piano era proprio quello di cadere loro prigioniera. Essere portata al cospetto del loro signore, certi del fatto che la sua avvenenza così sofisticata avrebbe attirato la sua attenzione e l'avrebbe scelta per riscaldare le sue notti nell'accampamento.
In quel modo Eeda avrebbe avuto la possibilità di captare le sue intenzioni, i suoi piani e le sue strategie. Il braccio destro di Aidan avrebbe trovato modo di incontrarla periodicamente per ricevere aggiornamenti non appena guadagnata la fiducia di Blake Heron e la libertà di muoversi intorno all'accampamento.
Questo era in sintesi il terrificante piano che lasciava però aperte troppe pericolose incognite. Anche se tutto fosse andato secondo i piani, il suo compito era davvero deplorevole. Doveva avvicinarsi al suo nemico e sedurlo come la più squallida delle cortigiane.
Sorrise amareggiata al pensiero che probabilmente si era cacciata da sola in quella situazione, rovinando con le sue stesse mani la sua reputazione e il suo onore per scampare al pachiderma di Bebbamburg.
Cosa sarebbe successo se Heron non si fosse mai fidato di lei? Se l'avesse smascherata?
In questo caso, secondo il piano di suo padre, avrebbe dovuto comunque sedurlo inducendolo a riconsiderare l'accordo di pace che sedici anni addietro, i rispettivi nonni avevano stipulato pianificando il matrimonio Eeda e Blake, quando i due non avevano ancora compiuto otto anni.
Poco dopo le morti naturali dei due capo clan, avvenute ad un paio di anni di distanza, l'accordo andò in fumo non appena i loro successori ricaddero nell'errore di contendersi nuovamente i territori limitrofi.

Eeda doveva dunque convincere Blake che, prendendola in sposa, ne avrebbe tratto maggior vantaggio rispetto a Boyd, in quanto sua unica figlia legittima.
Ma suo padre non aveva la minima intenzione di suggellare un altro patto con gli Heron. Sarebbe stata solo una scusa per fargli abbassare la guardia, distrarlo e condurlo nel suo castello, ai fini di convogliare le nozze con Eeda. Un volta tra le mura di Roxbourgh, lo avrebbero ucciso proprio durante i festeggiamenti.
Boyd e Aidan non avevano condiviso con lei i dettagli di questa fase finale, ma quello era in sostanza il piano: infiltrarsi, spiare, sedurre e infine uccidere il nemico, non prima di essersi appropriati del diritto di annettere i suoi territori ai loro.
Nessuna movimentazione di eserciti, nessuna risorsa sprecata e nessuno spargimento di sangue, se non quello di Blake Heron. Un piano perfetto senza mettere nessuna vita a repentaglio. Già, nessuna, a parte la sua.
Come aveva potuto chiederle di rischiare la vita così? Di esporsi ad un pericolo simile? Di mettersi in una situazione con così tante probabilità che qualcosa andasse storto? Di vendere il suo corpo al nemico, come la più lasciva delle prostitute?
E' vero, era stata lei a scatenare per prima la sua ira, ma dopotutto era sempre sua figlia, sangue del suo sangue. Non riusciva a farsene una ragione e il suo umore ondeggiava sempre tra la delusione e la collera.
Ormai il suo viaggio verso chissà quali orrori era iniziato e per il
Momento sembrava stesse andando proprio secondo i piani.
Le urla stridule e colme di paura delle sue fetide compagne l'avevano infatti destata dai suoi angoscianti pensieri, per catapultarla nella pericolosa realtà.


Eccoci al piccolo angolo dell'autrice! In genere lo chiamo angolo del caffè, ma vista l'ambientazione perché non farci quattro chiacchiere davanti a degli scone e un po' di the?

Allora, Come vi è sembrato l'impatto?

Se avete letto qualche altra mia storia avrete sicuramente trovato differenze di stile e voce narrante! Come vi trovate?

Fatemi sapere se vi è piaciuto con una stellina e vi ricordo che qualsiasi tipo di commento,m bello o brutto, segnalazione di refusi e errori, critiche o battute anche simpatiche sono super gradite! Se vi passa qualcosa per la testa, non frenatevi! Non mi offendo anzi! Vi ringrazio!

A presto!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top