Capitolo 3

La signora Weasley mi aveva dato la colazione e poi mi aveva mostrato la mia stanza,una grande camera al primo piano.Di dove dormisse Rose non ne avevo idea e dopo gli sguardi truci che mi aveva rivolto ero ben intenzionato a rimanere all'oscuro.

Non potevo credere di essere veramente in casa dei Weasley.Fino all'ultimo avevo sperato che mio padre non si abbassasse a chiedere al suo acerrimo nemico di ospitarmi in casa sua ma poi  doveva aver deciso che anche per il signor Weasley ospitare un Malfoy sarebbe stata una punizione e neanche mostrare di avere una vergogna di figlio quale io ero  era un prezzo abbastanza alto da non poter essere pagato da lui.

A quel punto la mia speranza era stata che i coniugi Weasley rifiutassero di avermi in casa loro per il resto delle vacanze estive e probabilmente il signor Weasley ci aveva anche provato ma alla fine volente o nolente mi ero ritrovato lí a covare un grande rancore verso mio padre per l'ignobile punizione che mi aveva dato e per il futile motivo che lo aveva portato a mandarmi in quella casa.
Solo perché preferivo leggere piuttosto che giocare a Quidditch,perché non condividevo le sue idee e sciocchezze simili mi aveva mandato dai Weasley.In fondo non c'era da stupirsi,era diventato una persona orribile da quando mamma era morta.

Prima che potessi affogare in pensieri ancor più deprimenti,qualcuno bussò alla porta e mi ritrovai a fronteggiare Rose che  aveva indossato un paio di pantaloncini sotto la lunga maglia arancione e un paio di scarpe.
Mi ritrovai a chiedermi se non fossi troppo elegante con la mia camicia bianca,la giacca nera ,i pantaloni neri e le scarpe a punta ma non avevo una grande varietà di vestiti quindi non avrei potuto abbigliarmi diversamente.

-Mia madre vuole che noi "socializziamo"-spiegò annoiata virgolettando con le dita l'ultima parola-e che tu venga nella mia stanza- aggiunse a denti stretti e con tono contrito
Mi meravigliai di non sentirla ringhiare.
Annuii lasciando che le mie guance riacquistassero una vaga tonalità di rosa scuro e la seguii su per le scale.

La camera di Rose si trovava proprio sotto il tetto e la prima cosa che mi colpí fu l'arancione abbagliante che mi fece quasi pensare che la stanza stesse andando a fuoco.Dovetti strizzare gli occhi un paio di volte prima di capire che si trattava di poster incollati ovunque sulle pareti e tutti raffiguranti i giocatori dei Cannoni di Chudley.Anche il copriletto era arancione con scritto il nome della squadra accompagnato da due palle di cannone.Persino sul soffitto diversi giocatori mi salutavano brandendo le loro Firebolt 394 e discutendo fra di loro .L'unica cosa a non essere arancione in quella stanza era il pavimento che era ricoperto da un morbido strato di erba sintetica.
La seconda cosa che mi colpí furono i libri ordinatamente riposti su una libreria in legno di ciliegio.

-Bravo prenditi un libro e non disturbare-mi ordinò Rose vedendo che mi ero avvicinato alla libreria - se sale mamma fa finta di parlare-.
Recuperai un libro di filosofia babbana e mi sedetti a terra con le spalle contro la parete immergendomi nella lettura.
Dopo una decina di pagine ,tuttavia,mi resi conto che essere nella sua stanza non giovava alla mia concentrazione.Lasciai vagare lo sguardo sulla finestrella incastonata nel soffitto,sull'armadio in legno,sulla scopa abbandonata in un angolo ,sui tre anelli del Quidditch piantati dietro il suo letto e infine su di lei mollemente accasciata tra i cuscini arancioni intenta a divorare il contenuto marroncino di un vasetto di vetro e armeggiare con un telefono.

-Cos'è quella roba?-chiesi sollevando un sopracciglio in direzione del vasetto.

-Non conosci la Nutella,Malfoy?-mi scherní strabuzzando gli occhi.Mi strinsi nelle spalle e lei spiegò : - è una crema di nocciole e cioccolato,probabilmente la migliore invenzione dei Babbani.
Uhm...No,forse la migliore è il gelato-

-Veramente il gelato è una ricetta di Amleto Fortebraccio,un discendente di Florian Fortebraccio-.Lei alzò gli occhi al cielo infastidita dalla mia mini-lezione e si alzó declamando - in ogni caso mi hai fatto venir voglia di gelato quindi vado a comprarmelo-.
Imboccò le scale e,senza sapere perché,le andai dietro.Non potevo mica rimanere in camera sua,no?
Invece di entrare nella camera assegnatami,seguii Rose fino alla porta e subito sua madre apparve alle mie spalle incoraggiandomi : -vai con lei Scorpius e tienila d'occhio.-La figlia le rivolse un'occhiata di fuoco ma non fece commenti anche se non si trattenne dallo sbattermi la porta in faccia così che dovetti riaprirla e in quel mezzo secondo che ci impiegai lei era già svanita.

Sua madre mi avrebbe ucciso per averla persa prima ancora di uscire.Sospirai e mi incamminai verso il Paiolo Magico.
Ero quasi arrivato nei pressi dei tavolini azzurri davanti alla gelateria quando qualcuno mi agguantò per un braccio e mi trascinò in un vicoletto tra due negozi.
Cercai ingenuamente la bacchetta pur sapendo di non poterla usare e la puntai verso il mio assalitore che scoprii essere un ragazzo seduto su una sedia a rotelle che mi fissava dal basso con i suoi sfavillanti occhi verdi: Albus Potter.
Non sapevo perché Albus non poteva camminare,sapevo solo che non poteva farlo dal suo terzo anno.L'unica che sapeva cosa fosse successo era Rose e non lo aveva mai rivelato ad'anima viva.Fortunatamente,nonostante il suo problema,Albus poteva godere di una vistosa autonomia visto che la sua sedia a rotelle era incantata e veniva guidata dalla forza del pensiero.

-Albus?Devo seguire tua cugina- mi divincolai dalla sua stretta arrossendo subito dopo rendendomi conto di ciò che avevo detto.-Ehm...io volevo dire che...-cercai di spiegarmi ma Al mi interruppe alzando una mano e spiegando : -so che sei a casa di Rose ,per questo ti ho aspettato qui.Zia Hermione mi ha spiegato che volevate prendere un gelato.-

Ma chi diamine glielo aveva detto ?

-E allora?

-E allora sono qui per far in modo che
si trasformi in un'uscita romantica in cui vi dichiarerete il vostro eterno amore  ,ovviamente

-Tu...Tu stai male.Devi decisamente chiudere la tua agenzia matrimoniale.

-Assolutamente no.Voi vi metterete insieme e mi sarete grati per la vita.

-Senti,tu devi farti una sana cura.Intanto io raggiungo Rose o i tuoi zii mi uccidono.

-Tanto so che la segui solo perché le sbavi dietro -mi urlò Albus mentre raggiungevo la gelateria.
Rose era seduta a uno dei tavolinetti con davanti un enorme coppa fatta di biscotto strapiena di gelato al triplocioccolato,nocciolaesplosiva e doppiocaramello il tutto farcito da smarties,meringhe,granella di zucchero e scaglie di cioccolata.

-Ma come fai a mangiare tutta quella roba?- chiesi prendendo posto davanti a lei e osservando preoccupato le enormi cucchiaiate che si ficcava in bocca.

-Il gelato è sacro,Malfoy-replicò lei ingoiando un mastodontico boccone .

-Ma non fa schifo?-domandai scettico.

-Ma sei matto?È squisito- esclamò subito con astio tale che pareva l'avessi insultata a morte.
Poi,improvvisamente,parve avere un momento di gentilezza e incredibilmente intinse il cucchiaino nel gelato e lo avvicinò alle mie labbra.

Nota :
Sono preoccupata che la storia non piaccia.Cosa ne pensate?Volevo fare una Scorose diversa dal solito ma a quanto pare l'idea non ha molto successo...

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