Erano le dieci e quaranta,vergognosamente presto per alzarsi di domenica mattina,quando le due fatidiche  scampanellate risuonarono in casa.
Mi alzai dal letto imprecando contro il postino e imboccai le scale.Era certamente lui,quell'adolescente allampanato e  brufoloso che tutte le mattine suonava il campanello solo ed esclusivamente perché aveva una cotta per mamma la quale aveva ingiustamente impedito a papá di affatturarlo.Beh,dal momento che mi aveva svegliato si sarebbe assolutamente meritato una fattura.

Comunque,alla prima scampanellata mi alzai,mi diressi in cucina e recuperai un barattolo di Nutella e un cucchiaio cercando di recuperare la calma necessaria per non uccidere quell'idiota del postino.Stava veramente esagerando anche perché di domenica non aveva alcuna scusa per suonare alla porta : tutti sanno che tra i Babbani non c'è posta la domenica.Zio Harry in particolare lo ripete sempre ma in fondo si sa che zio Harry non è del tutto normale.

Quando arrivò la seconda scampanellata abbandonai tutti i miei buoni propositi e mi scagliai verso la porta pronta a disintegrare quel pezzo di deficente integrale che si permetteva di svegliarmi di domenica mattina.
Tuttavia,quando aprii la porta,non trovai Jonh Araide bensì un ragazzo alto,dai capelli biondi e gli occhi di un bizzarro color ghiaccio misteriosamente tendente al verde nascosti dietro un paio di occhiali : Scorpius Malfoy.

Se mi avessero schiaffeggiato con uno dei polli di gomma di Fred probabilmente sarei stata molto meno sorpresa.Cosa diamine ci faceva Malfoy davanti alla mia porta con tanto di valigia?
Glielo chiesi.Lui non sembrava intenzionato a darmi una risposta plausibile ma prima che potessi strozzarlo e dedicarmi ad occultare il cadavere mia madre fece la sua comparsa,salutò cordialmente Scorpius e lo fece entrare.

Quello fu l'inizio.