Ventidue

Dopo la sera di Capodanno, appena tornate a casa io e Veronica crollammo all'istante, il tempo di sistemarci per la notte ed eravamo già nel mondo dei sogni.

La mattina seguente aprii lentamente gli occhi e, assonnata, mi girai verso la sveglia per vedere che ore fossero. Sobbalzai notando l'orario, 14:33. Era tardissimo, non avevamo mai dormito così tanto prima di allora!

Immediatamente saltai giù dal letto per avvisare e svegliare Veronica.

«Vero! Vero!» farfugliai scuotendo la mia coinquilina.

Lei si girò di malavoglia, sbadigliando e stropicciandosi gli occhi. «Che ore sono?»

«Le due e mezza» risposi tutto d'un fiato.

«Cosa?!»

Veronica sobbalzò alla mia affermazione e, sconvolta, recuperò il cellulare per controllare l'orario.

«Porca miseria!» esclamò «Dieci chiamate perse!»

«Che è successo?» chiesi disorientata.

«Ieri mi sono scordata di dirti che Fabrizio e Claudio ci avevano invitate a pranzo da loro oggi. Non ho messo la sveglia!»

Controllai il cellulare e trovai anche io diverse chiamate perse dai miei amici. Decisi di chiamarli per scusarci dell'inconveniente, sperando che non avessero già cucinato ore prima.

Composi il numero di Claudio, che mi rispose immediatamente.

«Ahò! Ma che stavate a fà? So tre ore che ve stamo a chiamà!» esordì lui sorpreso e preoccupato allo stesso tempo.

«Clà, scusateci, ci siamo svegliate ora» ammisi mortificata «Non avevamo messo la sveglia. Non pensavamo di...»

Veronica mi interruppe. «Ci parlo io, passami il telefono.»

Feci come aveva detto, e mentre lei parlava iniziai a scegliere l'abbigliamento per la giornata.

«Risolto?» chiesi preoccupata alla mia coinquilina non appena riattaccò.

«Per fortuna sì» annuì lei «Inizialmente se la sono presa un po', ma poi hanno capito che eravamo crollate dal sonno... Avevano deciso anche di aspettarci per cucinare, ma vedendo che non rispondevamo hanno mangiato da soli e Fabrizio è anche tornato a dormire.»

«Mamma mia, che situazione...» commentai «Menomale che almeno sono nostri amici!»

«Già. Ho fatto una figuraccia con il mio ragazzo dopo solamente una settimana, ma su, cosa vogliamo che sia!» scherzò lei.

Non ero ancora abituata a sentire Veronica parlare di Fabrizio come "il suo ragazzo", ma evidentemente avrei dovuto farlo.

«Fabrizio capirà, ci conosce da anni e sa che spesso dormiamo fino a tardi» la rassicurai.

«Infatti, è una fortuna che ci conosca già da tanto tempo» ribatté la mia coinquilina «Ora gli mando un messaggio, così appena si sveglia lo legge.»

Mentre Veronica scriveva attivai la connessione dati del mio cellulare e aprii Whatsapp trovando dei messaggi di Gianna nel gruppo formato da me, lei e Vero.

- Ragazzeee!
- Devo raccontarvi una cosa...
- Oh mio Dio, ancora non ci credo :O

Risposi immediatamente, avendo già in mente un'idea su cosa potrebbe essere successo.

- Ehi ♥
- Dicci tutto! Anche se penso di aver capito...

Gianna rispose dopo un paio di minuti.

- Se volete vi racconto di persona :D

Veronica, anche lei online, guardò verso di me dopo aver letto i messaggi, annuii e scrisse sul gruppo.

- Va benissimo! ♡

Ci mettemmo d'accordo e stabilimmo di vederci alle cinque fuori dall'università in modo che Gianna potesse raccontarci le ultime novità. Era successo qualcosa con Raffaele, ne eravamo sicure.

***

Alle cinque meno dieci io e Vero ci trovavamo già di fronte alla Sapienza per aspettare che arrivasse la nostra amica.

«Era ora che si decidessero» commentò la mia coinquilina «Forse finalmente ce l'abbiamo fatta.»

«Speriamo!» esclamai.

«Devi farcela anche tu» continuò lei «Prima o poi dovrai pur provare...»

Benissimo, immaginavo che avesse capito tutto!

Cercai di fare finita di niente. «Provare a fare cosa, scusa? A cosa ti stai riferendo?»

«Sofia, accidenti, ammettilo che sei innamorata di Juan!» sbraitò Veronica «Non puoi negarlo e non puoi neanche vietare a te stessa di innamorarti.»

Vidi Gianna dal marciapiede di fronte venire verso di noi e decisi di interrompere il discorso, lo avremmo continuato una volta rientrate.

Sospirai amaramente salutando con un cenno della mano la nostra amica. «Ne parliamo dopo, arriva Gianna.»

«Ciao!» ci salutò Gianna con un gran sorriso «Siete arrivate addirittura prima di me!»

«Eh sì, siamo curiose» ammise Vero.

«Forse abbiamo già capito» precisai «Raccontaci!»

Lei alzò gli occhi al cielo trattenendo una risata, sedendosi con noi su una panchina vicina. «Posso sapere a cosa avete pensato?»

«Ovviamente a Raffaele» risposi «Speriamo solo di non sbagliarci.»

«Allora non vi sbagliate!» esclamò allegramente Gianna.

«Te lo avevamo detto, cara» ribadì Veronica divertita «Su queste cose gli amici hanno sempre ragione!»

«Però io non ci ho mai voluto credere per una convinzione mia personale. Va bene, detto questo vi racconto...» esordì Gianna «Avete presente quando alla fine della festa Raffaele mi ha riaccompagnato a casa?»

«Vi siete baciati e vi siete messi insieme» affermò immediatamente Veronica.

«Non interromperla, Vero» la ammonii «Deve essere lei a dircelo.»

«Ma le cose sono andate sicuramente così» obiettò la mia coinquilina.

Gianna riprese la parola. «Adesso vi dico. Allora... Arrivati davanti casa mia sono scesa dalla macchina, e inaspettatamente Raffaele mi ha seguita. Davanti al portone ci siamo salutati, l'ho ringraziato del passaggio e mi ha risposto che per me avrebbe fatto quello e altro. Ci siamo fissati negli occhi per qualche secondo e ci siamo baciati, così, all'improvviso.»

«Che cosa bella!» esclamai «Sono felice per te, sapevo che prima o poi sarebbe successo.»

«È vero» intervenne Veronica «Ormai eravate molto uniti, si intuiva che presto sarebbe nato qualcosa... Dev'essere stato stupendo, anche a me con Fabrizio è successa una cosa simile!»

«Eh sì, è stato a dir poco incredibile» commentò Gianna con aria sognante «Uno dei miei più grandi desideri si è avverato, adesso mi manca solo sbarazzarmi di quelle due simpaticone che vivono con me. Inizierò a guardare in giro per cambiare casa!»

«Oh, finalmente! Brava, così si fa» la incoraggiai.

«Anche tu hai diritto a un po' di pace» aggiunse Vero.

Gianna sorrise sinceramente, come non la vedevo sorridere da un bel po' di tempo. «Grazie, ragazze.»

***

Una volta rientrate, un paio d'ore dopo, Veronica volle riprendere a tutti i costi il discorso che avevamo interrotto all'arrivo di Gianna. Speravo se ne dimenticasse, ma non fu affatto così.

«Bene, dove eravamo rimaste?» esordì non appena ci chiudemmo la porta alle spalle.

«Ehm...»

«Ah ecco, mi sono ricordata. Devi ammettere di essere innamorata di Juan.»

Sospirai. «Non ci voglio pensare, Vero. Non infierire ulteriormente.»

«Non infierisco proprio per niente, devi solo ammetterlo davanti a me» continuò lei.

Annuii chiudendo gli occhi e sedendomi sulla poltrona della sala. «E va bene, sono innamorata di Juan. Quindi?»

«Quindi devi parlare perché anche lui lo è di te» tagliò corto la mia coinquilina.

«Non credo proprio» replicai.

«Allora hai delle fette di prosciutto sugli occhi» insistette lei «Si vede tale e quale!»

«Mah, a me non sembra.»

In realtà avevo avuto qualche dubbio in quell'ultima settimana, sia con l'episodio di Natale che con l'abbraccio di capodanno, ma, insicura e pessimista com'ero, avevo deciso di non farmi film mentali per così poco.

«Ah, Sofia, vedrai!» sbraitò Vero dirigendosi al piano di sopra «Vedrai che ho ragione!»

Rimasi seduta sulla poltrona per un po', riflettendo sulle parole della mia coinquilina che già da tempo aveva capito i miei sentimenti.

Avevo davvero le fette di prosciutto sugli occhi? Juan era davvero innamorato di me?

Eccoci qui, stavolta con un appuntamento a metà settimana! Vi ha fatto piacere? :)

È capitato anche a voi di svegliarvi molto tardi o di non mettere la sveglia in occasione di qualche evento?
Cosa ne pensate di Gianna e Raffaele? Durerà?
Sofia darà ascolto a Veronica o continuerà a seguire la sua idea?

Votate e/o commentate se volete che continui :)
Grazie! ♥

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