Trentuno
Per tutto il pomeriggio non riuscii neanche una volta ad incontrare Juan per parlare, ma quella stessa sera mi scrisse un messaggio.
- Sofia, dobbiamo parlare, non possiamo lasciare tutto in sospeso. Abbiamo bisogno di parlare meglio di quello che è successo ieri, possibilmente da soli. -
Gli risposi immediatamente e alla fine arrivammo a una decisione definitiva: ci saremmo incontrati subito dopo cena per andare da qualche parte a chiarire la situazione.
«Ah, menomale!» esclamò Vero non appena glielo riferii «Così questa storia si risolve una volta per tutte.»
Ero in ansia. Non avevo mai avuto un ragazzo e non ero mai stata innamorata fino a quel punto prima di allora... Non sapevo proprio come comportarmi.
«Che devo fare, Vero?!» sbraitai.
«Come "che devo fare"? Parlate, chiarite, vi mettete insieme e puf!, fine della storia.»
«La fai facile...» sbuffai.
«Non è poi così difficile» continuò lei «Diciamo che tutto viene da sé.»
«Spero sia come dici tu» farfugliai.
«Sarà sicuramente così» mi rassicurò Veronica.
Sospirai e cercai di cambiare argomento.
«Ma... Con Fabrizio? È da un po' che non ne parliamo.»
La mia coinquilina prese fiato prima di parlare, per poi sedersi al tavolo della cucina seguita da me.
«Eh, con Fabrizio... Tutto a posto, si tira avanti.»
«Si tira avanti?» ripetei.
«Sì. Se non ci vedi molto uniti è perché non siamo una di quelle coppiette che stanno insieme dalla mattina alla sera, che si sentono ventiquattr'ore su ventiquattro e che non fanno altro che dirsi frasi fatte e smielate. Siamo piuttosto riservati, ecco» tentò di spiegarmi.
Annuii. «Ah, beh, è possibile. Penso che anche io sarei così, soprattutto in pubblico.»
«Ecco» approvò Veronica «Solo che noi lo siamo anche in privato, diciamo.»
«Capisco» ribattei, assorta nei miei pensieri. Non sapevo se Veronica e Fabrizio fossero convinti o meno dei loro sentimenti, non avevo idea di cosa pensare.
«Ma adesso non pensare a noi, devi pensare a te!» la mia coinquilina interruppe i miei pensieri.
«Avrei voluto evitare» sospirai.
«Sofia, manca un'ora! Un'ora e finalmente tutti vivremo felici e contenti» proseguì lei scherzosamente.
«Le streghe cattive sono sempre in agguato» obiettai.
«Suvvia, un po' di fiducia!» mi esortò Vero «Pensa al presente!»
Sospirai. «D'accordo.»
***
Una volta terminata la cena, io e Juan ci mettemmo d'accordo per ritrovarci fuori dalla porta di casa alla stessa ora.
Uscimmo dalle nostre rispettive case praticamente insieme e ci ritrovammo faccia a faccia.
«Che tempismo...» commentò lui «Buonasera!»
Accennai un sorriso. «Ciao, Juan.»
«Allora, dove andiamo?» domandò una volta saliti in macchina.
Scrollai le spalle. «Non ne ho idea, fai tu. Sicuramente conoscerai Roma meglio di me.»
Juan annuì pensieroso. «D'accordo... Ho trovato.»
Senza aggiungere altro, mise in moto e partì.
«Dove stiamo andando, allora?» gli chiesi.
«Sul Gianicolo» mi informò lui.
«Sul Gianicolo?» ripetei «Non è lontano?»
Juan scosse la testa. «No, tranquilla. È a meno di mezz'ora da qui.»
Durante il tragitto da casa alla passeggiata del Gianicolo parlammo molto poco, la nostra testa era troppo affollata di pensieri per poter discutere di un argomento che non riguardasse la nostra situazione sentimentale in quel momento.
Scendemmo dalla macchina e andammo alla ricerca di una zona poco affollata, che fortunatamente quella sera non fu così difficile da trovare.
«Ehm, allora...» esordii, in agitazione «Finalmente tranquilli, direi.»
«Già» annuì Juan.
Seguirono alcuni istanti di imbarazzante silenzio, che io interruppi prendendo coraggio.
«Juan, sul serio, non so se ritenermi contenta o meno del fatto che tu abbia saputo quello che pensavo di te sentendomi parlare al telefono. Come ti ho detto ieri, da una parte un po' mi dispiace perché mi sarebbe piaciuto dirtelo personalmente, ma dall'altra parte sono felice che la verità sia uscita fuori in questo modo perché magari non ce l'avrei mai fatta a parlarti, nemmeno più in là. Conoscendo la mia insicurezza posso dirti questo, insomma. Veronica e le altre, soprattutto ultimamente, hanno continuato a dirmi che il mio sentimento era ricambiato, ma ti giuro che non riuscivo a crederci. Poi, però, ieri mi sono resa conto di tutto anche grazie a Valerio... e penso che non sarei mai capace di esprimere la felicità che provo in questo momento. Non credevo affatto che prima o poi si sarebbe verificata questa situazione, ma adesso che la sto vivendo sono diventata ancora più sicura dei miei sentimenti. E finalmente posso dirti personalmente... di essere innamorata di te, fin da quando ti ho conosciuto.»
Per tutto il tempo Juan mi ascoltò seriamente interessato, mentre io non riuscivo ancora a realizzare di aver avuto il coraggio di parlargli e di dirgli in faccia quello che pensavo.
Mi sorrise e sospirò sommessamente prima di ribattere.
«Sofia... Dovrai assolutamente spiegarmi come hai fatto a non accorgerti di niente e a pensare che io non provassi niente per te» mi ordinò accennando una risata «Insomma, si vedeva tale e quale e io non sapevo come fare! Mi preoccupavo inutilmente, allora. Non hai mai notato il mio disagio? Non hai mai pensato che io fossi così gentile con te per amore? Quando mi vedevi pensieroso non ti è mai passato per la testa che la ragione potessi essere tu?»
«Ehm, sì e no» ammisi «Ma non avrei mai potuto affermare niente con certezza... Non ho molta fiducia in me stessa, non avrei mai potuto essere sicura del fatto che una persona potesse essere interessata a me.»
Juan mi prese per un braccio e mi avvicinò a sé.
«Sai, Sofia, non tutte sono come te. Di persone umili ce ne sono pochissime ormai, te lo assicuro. Io sono stato fortunato ad averne trovata una, e non ho intenzione di farmela scappare.»
Sentii il cuore martellarmi nel petto. Non mi ero mai trovata in una situazione del genere prima di allora, non credevo si potesse provare così tanta agitazione.
Sorrisi. «Non avrei nessun motivo di scappare, Juan. Non lo farei per nessuna ragione, soprattutto ora.»
Juan ricambiò il sorriso e lentamente si avvicinò a me. Mi prese per i fianchi e gli andai incontro, finché la distanza tra di noi non si azzerò. Le nostre labbra si incontrarono per un attimo, ci guardammo negli occhi per un istante e ci baciammo di nuovo, più a lungo.
La sensazione che provavo in quel momento era indescrivibile, ero decisamente al settimo cielo e temevo di star sognando. Io, lui, Roma, il panorama notturno... Tutto era meraviglioso.
Poco dopo ci separammo, sorridendo leggeremente imbarazzati.
«Juan...»
Alzò lo sguardo. «Dimmi.»
«Posso dirti una cosa?»
Juan annuì con un cenno del capo.
«È stato il mio primo bacio» confessai.
Era la verità, non essendo mai stata con un ragazzo non avevo ancora mai baciato nessuno... Neanche quei pochi spasimanti che avevo avuto al liceo.
Lui accennò un sorriso e sospirò. «Anche il mio.»
«Ah, be-... Cosa?!» esclamai, non appena mi resi conto della sua risposta.
«Ebbene sì» affermò Juan divertito «Non ho mai voluto farlo prima... Non mi interessavano certe persone.»
In quel momento mi tornò in mente il discorso che mi fece Fernando a Natale: Juan e il fratello avevano avuto diverse pretendenti, ma nessuna aveva suscitato interesse in loro. Però non avrei mai pensato che Juan non avesse mai avuto una ragazza.
Gli sorrisi, contentissima di quella notizia. «Lo stesso vale per me.»
«Tu sei la prima» continuò lui.
«E tu sei il primo» ribattei.
Juan ricambiò il sorriso. «Questa cosa è meravigliosa.»
«Già. Così meravigliosa che sembra quasi un sogno» commentai.
«Vuoi sapere una cosa?» mi domandò lui.
Annuii.
«È il sogno ad occhi aperti più bello che potessi mai fare» confessò, per poi baciarmi non appena mi vide sorridere.
Juan per me era il primo, io per lui ero la prima. Quella era la notizia migliore che avrei potuto ricevere, una grandissima soddisfazione e un grandissimo onore per me.
Sì, era decisamente come stare in paradiso.
•••
Ciao a tutti, cari lettori, e grazie di essere sempre presenti all'appuntamento settimanale (o quasi) con il nuovo capitolo!
Finalmente, FINALMENTE è arrivato il momento che stavate aspettando! Sofia e Juan hanno chiarito la situazione una volta per tutte e ora stanno insieme.
Quali sono le vostre considerazioni?
Vi aspettavate che Juan non avesse mai avuto una ragazza prima di Sofia?
Cosa li aspetterà?
Compiti permettendo, appuntamento alla prossima settimana! ☺
Votate e/o commentate se volete che continui :)
Grazie! ❤
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