Trentanove

«Uno, dos y tres... Via!»

Ricominciammo a provare per la seconda volta con il copione in mano sotto l'occhio vigile della zia Lucía.

Quella mattina avevamo informato tutti gli altri, e dopo aver distribuito le parti ci eravamo spostati in casa Fiore-Ramírez per le prove.

I ruoli erano stati finalmente decisi: Gianna e Giorgia avrebbero interpretato due delle nostre sorelle, mentre Elisabetta e Caterina le due domestiche e il ruolo di Bernarda, nostra madre, sarebbe stato proprio di zia Lucía. Rimaneva scoperto il ruolo di María Josefa, la nonna pazza, ma zia Lucía decise di assegnarlo al povero Claudio dato che Fabrizio si era rifiutato e lui era l'unico ragazzo italiano rimasto che se la cavava con lo spagnolo.

«Più lentamente!... Siediti!... Girati!... Tutto da capo! Uno, dos y tres

La zia di Juan e Fernando ci dava indicazioni a destra e a manca in un tono non proprio gentile, ma decidemmo di sopportare in silenzio: la tortura sarebbe durata solamente due giorni.

Dopo tre ore di prove ci sedemmo sfinite sul divano, mentre Lucía andò a fare il caffé.

«Erano quasi due anni che non riprendevo lo spagnolo, ma stamattina li ho recuperati tutti» commentò Gianna.

Caterina annuì. «A chi lo dici. Per fortuna non è una lingua difficile, altrimenti non avrei saputo proprio rimetterci mano.»

«Giorgia è la più fortunata» sbuffò Elisabetta «Ha solo due battute.»

«Io non ho mai studiato spagnolo a scuola, quindi è fin troppo» si difese lei.

«Regà, voi nun ve potete lamentà» intervenne Claudio, con un agnellino di peluche sottobraccio «Io devo cantà la ninna nanna a na pecora!»

Risi. «In effetti hai ragione.»

«Chissà che ci esce domani...» commentò Veronica.

«Nun ce vojo pensà» sospirò Claudio «Me devo pure mette 'n vestito da sposa...»

Il giorno dopo ne avremo viste delle belle, più che una tragedia sembrava quasi una commedia.

«Ma non avrebbe potuto scegliere un'altra opera?!» farfugliò Juan.

Fernando scrollò le spalle. «In realtà sarebbe stato meglio se non avesse scelto niente.»

«Fare gli aiuto registi di zijt [tua zia] a è peggio d'o calvario, Fernà» si lamentò Raffaele.

Lui accennò una risata. «Lo so, Raf. L'abbiamo fatto diverse volte io e Juan.»

I poveri fratelli Ramírez erano costretti a sopportare la "dittatura" di zia Lucía fin dai tempi dell'infanzia, ormai avevano una pazienza infinita.

«Regà, io nun c'ho capito ancora na mazza» ammise Valerio «Dopo mi spiegate bene di che parla la storia.»

«Un aiuto regista molto efficiente, insomma» ironizzò Gianna.

Valerio annuì divertito. «Più che efficiente, deficiente.»

«Chicos, el café!» annunciò zia Lucía interrompendoci e raggiungendoci con il vassoio.

«Forse è l'unica frase che ho capito in tutta la mattina» mi disse Valerio.

Ci riprendemmo un attimo, sistemandoci ordinatamente per bere il caffé tutti insieme.

«Allora» esordì la zia «Avete imparato tutto a memoria?»

«Ehm, veramente non tanto» ammise Veronica, seguita da noi altri.

«Non è così facile» spiegò Gianna «D'altronde abbiamo provato solo due volte.»

Lucía finì il suo caffé e scattò subito in piedi. «Ragazzi, entro domani dovete assolutamente imparare a memoria la vostra parte! La registrazione dovrà essere perfetta. Per-fet-ta. Ricordatevi che dovrò farla vedere alle mie classi!»

«È proprio questo quello che me preoccupa...» sbuffò Claudio.

«Claudio, tu sei adattissimo per la tua parte, sei un grande, quindi non devi preoccuparti di niente se non di imparare le tue battute a memoria!» sbraitò lei.

Almeno gli ha fatto un complimento, pensai.

Zia Lucía ci fissò per qualche istante mentre terminavamo di bere il caffé, dopodiché ci esortò a riprendere le prove.

«Dai ragà, la pausa è finita. Riprendiamo!»

«Ma...» tentò di obiettare Juan.

«Non ammetto repliche, Juan, abbiamo pochissimo tempo» ribatté lei in tono fermo «Andando, andando, andando!»

Valerio mi si avvicinò perplesso. «Scusa, Sofì, ma dove dovemo annà?»

«Ma no, Valè! Andando è un'espressione in spagnolo come per dire "forza, veloci!"»

«Ah, benissimo» commentò ironicamente lui.

Rassegnati, ci alzammo e ci sistemammo per ricominciare a provare dall'inizio.

***

«Ammazzo il tempo
Trovando con l'alto
Meditazione e canto un pooo'...»

Quella sera De Vitis stava rientrando a casa a piedi canticchiando la sua solita canzone proprio mentre noi stavamo uscendo per andare da Juan. Notai che aveva con sé la sua macchinetta fotografica professionale, evidentemente era reduce da un giro by night nei viali vicini.

«Buonasera» salutammo.

«Ragazze, buonasera!» esclamò lui.

Prima che potessimo ribattere sentimmo zia Lucía sbraitare da casa Fiore-Ramírez per poi vederla uscire con il cellulare all'orecchio.

«Senta, lei domani deve venire! Ha preso un impegno!»

«È la zia pazza?» ci chiese De Vitis a voce bassa. Annuimmo.

Zia Lucía riattaccò adirata e ci salutò intimandoci di entrare per le prove. Pochi secondi dopo si accorse anche della presenza del nostro vicino.

«Lei con quella macchinetta!» esordì «Abita qui?»

«Sì, nella casa accanto» replicò gentilmente lui.

«Ha anche una buona telecamera?»

Scrollò le spalle. «Ehm, diciamo.»

«Benissimo, lei domani sera alle otto viene a fare le riprese!» ordinò Lucía in tono autoritario, per poi rientrare facendo cenno a me e a Veronica di seguirla.

Vero si rivolse a De Vitis. «Ormai è dei nostri... Buona fortuna!»

«Domani le spiegheremo tutto» gli assicurai.

«Ma che ho fatto di male?!» rise alzando gli occhi al cielo, dirigendosi poi verso la porta di casa.

***

Dopo un'estenuante serata e la mattinata successiva passate a provare, il fatidico momento della registrazione era finalmente arrivato.

Tutto era pronto: Lucía si era occupata di procurarci i costumi, e per quanto riguarda trucco e parrucco avevamo dovuto organizzarci autonomamente. De Vitis, rigorosamente diretto dalla zia di Juan e Fernando, era già lì in posizione, in attesa di filmarci.

Eravamo tutte vestite rigorosamente di nero, tranne Claudio, che indossava una sorta di vestito da sposa per interpretare la nonna pazza. Povero figlio, avrebbe meritato una ricompensa in denaro solo per il coraggio.

«Io e Veronica dobbiamo litigare per Pepe El Romano» spiegai a Valerio prima dell'inizio, dato che aveva perso qualche prova «Lei è la sua amante, ma anche io sono innamorata di lui. Lui però è il futuro sposo di un'altra nostra sorella, ovvero Giorgia...»

«El Romano? Allò so io» scherzò lui «Anche se sarebbe strano vedere te e Veronica litigare per me.»

«Non succederà mai» risi «Anche se Veronica potrebbe essere veramente la tua ragazza.»

Valerio scosse la testa. «Immaginerò d'esse Pepe El Romano e di vederla litigà pe me... Anche se nun capirò na mazza.»

«L'importante è il senso generale. E in ogni caso ti divertirai nel vedere Claudio conciato in quella maniera» lo rassicurai.

«Ah, questo è poco ma sicuro» ribatté lui con aria divertita.

«Stasera la tua coinquilina me pare Belén Rodríguez de dieci anni fa» aggiunse poco dopo.

«Valè, ma siamo tutte donne in lutto!» esclamai divertita.

«Eh, Sofì... Tu me poi capì bene.»

Ebbene sì, Valerio era totalmente andato.

***

Durante le riprese tutto filò più o meno liscio. Fabrizio ci faceva da suggeritore, mentre la zia Lucía dirigeva in silenzio il povero De Vitis.

Certo, un paio di volte ci fu qualche incertezza, ma fortunatamente niente di così disastroso.

«Bravi, bravi!» si congratulò zia Lucía «Che vi dicevo io? Alla fine siete stati bravissimi, sono contenta di voi... Soprattutto di chi non parlava spagnolo da tempo!»

«Eh beh, insomma» farfugliò Claudio.

«Non ammetto critiche, Clà! Modestamente quello che faccio io è sempre perfetto» scherzò lei.

«Ma ovviamente!» intervenne Fernando.

Juan e Fernando avevano ragione: la loro zia era senz'altro una persona che faceva rigare dritto gli altri, ma sotto sotto voleva bene a tutti... Diciamo che era fatta a modo suo, ecco.

Tutto sommato, ripensandoci alla fine, quell'inusuale esperienza teatrale non fu poi così male. Almeno era stato qualcosa di nuovo!

•••

Buenas tardes a todos! 💫

L'esperienza di teatro con la "buona e cara" Lucía Emanuela Ramírez è finita, e con lei il personaggio di zia Lucía esce di scena. Cosa ve n'è parso?

Ho voluto inserire due capitoli di questo genere per fare qualcosa di diverso, per allungare un po' la vicenda e anche perché in questa storia d'amore mi piace sempre inserire degli elementi di comicità. Spero non vi siate annoiati!

In ogni caso, dal prossimo capitolo le vicende personali dei nostri ragazzi riprenderanno e ci saranno varie sorprese. Rimanete sintonizzati! ✌

Votate e/o commentate se volete che continui :)

Grazie! ❤

P.S.: Qualcuno di voi conosceva già "La casa di Bernarda Alba"?

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