Quaranta

Zia Lucía era ormai tornata a Spoleto e la tranquillità era tornata a regnare. Prima di partire ci aveva assicurato che ci avrebbe fatto sapere delle reazioni dei suoi alunni dopo aver visto il nostro filmato e noi l'avevamo ringraziata, sperando che tutto sarebbe andato per il verso giusto.

Era domenica 20 marzo, giorno del ventunesimo compleanno di Valerio, quando un'inaspettata rivelazione della mia coinquilina sembrò momentaneamente sconvolgere l'equilibrio che il nostro gruppo di amici aveva raggiunto in quel periodo.

Stranamente quella mattina Valerio dormì un po' di più, alzandosi dal letto solamente alle otto. Non appena si alzò dal letto, come suo solito, spalancò la finestra di camera sua e iniziò a cantare. Fortuna che noi eravamo già sveglie.

Mi affacciai alla finestra, dato che non ero ancora uscita dalla mia stanza. «Ehilà! Auguri, Valè

«Grazieee Sofì!» urlò lui di rimando, non appena si accorse della mia presenza.

«Si va verso i trenta, eh» scherzai.

«Ahò, frena n'attimo!» rise Valerio «Sì che me sto a fà vecchio, ma con carma!»

«Sei anche nato l'ultimo giorno d'inverno...» osservai.

Lui annuì divertito. «Non potevo che essere nato sotto er segno dei pesci

«Ogni riferimento a Venditti è puramente casuale» ironizzai.

«Casualissimo, eh. Veronica ndo sta

«Veronica è in cucina a fare colazione, è stata mattiniera oggi» risi.

«Eh, vedi quante cose c'avemo in comune!» scherzò Valerio facendomi l'occhiolino.

Sentii Vero risalire le scale e avvertii il mio amico in modo che non aggiungesse altro.

«Valeriooo, auguri!» esordì la mia coinquilina notando la finestra aperta.

«Grazie, Verò!» sorrise «Me sto a invecchià

«Ascortate 'n po' de Venditti e nun ce pensà!» scherzò Veronica imitando il suo accento romano.

«Anvedi che romana» la canzonò Valerio.

«Ormai ce sto a fà l'orecchio» continuò lei «Dai, ci vediamo più tardi!»

«A dopo, regà

Salutammo Valerio e richiudemmo la finestra per prepararci ad una mattinata di shopping.

***

«Non c'è niente di più snervante di un esame di linguistica. Questo mese sarà una tortura!»

Eravamo appena uscite da un negozio in compagnia di Elisabetta e lei stava esprimendo il suo odio contro la linguistica e l'esame che avrebbe dovuto sostenere.

«Linguistica non è niente, Betty» intervenne Veronica «Pensa invece a quando ci toccherà filologia germanica.»

«Non farmici pensare» farfugliò lei.

Fu in quel momento che notai in lontananza Gianna e Giorgia sedute su una panchina e proposi alle altre di raggiungerle.

«Anche loro oggi avevano lezione alle nove» ci informò Betty mentre proseguivamo verso di loro.

Gianna e Giorgia ci vennero incontro e ci salutarono, dopodiché continuarono a camminare con noi.

Parlammo del più e del meno fino a quando, come al solito, non si arrivò all'argomento "fidanzati". Tutte eravamo fidanzate a parte Giorgia, perciò Veronica le domandò se fosse interessata a qualcuno o meno.

«Ehm sì, diciamo» ammise lei «Ma siccome non ne sono ancora sicura non mi esprimo.»

Chissà chi poteva essere, pensai, magari era qualcuno che conoscevamo.

«Non ti preoccupare, ti assicuro che è normale» la rassicurai «Ci sono passata anche io.»

Giorgia annuì. «A proposito, come va con Juan?»

«Fortunatamente tutto a posto, sembra andare bene. Sono felice di come vanno le cose» risposi sinceramente.

«Beh, ci mancherebbe altro» intervenne Gianna.

Mi rivolsi a lei e a Betty. «A voi invece come va?»

«A me sembrerebbe bene» prese la parola Elisabetta «Io e Roberto stiamo insieme da meno di tre settimane, ma finora non è successo niente di strano. Speriamo bene.»

«Ma sì, dai» la incoraggiai.

«Anche a me tutto ok con Raffaele» ribatté Gianna «È sempre carinissimo, anche se a volte è un po' geloso.»

«Non ha motivo di esserlo» si inserì Vero.

«Infatti, glielo dico sempre. E a te, Vero, tutto bene con Fabrizio?»

La mia coinquilina ebbe un attimo di esitazione, che tutte e quattro sembrammo percepire. «Ehm, ecco... Da parte sua sì.»

«Da parte sua?» ripetei.

«Che intendi dire?» proseguì Gianna.

Veronica sospirò amaramente. «Io... sto pensando di chiudere.»

A quelle parole mi paralizzai all'istante. Avevo sentito bene?

Veronica voleva veramente lasciare Fabrizio? Per quale motivo?

Notai l'espressione scioccata che era apparsa sul volto di Giorgia. «Vero, ma come mai?»

«Vedete... non sono più sicura di provare davvero qualcosa per lui. Mi dispiacerà, ma voglio essere sincera.»

A quanto pareva le impressioni che a volte avevo avuto non erano sbagliate: Veronica aveva capito di non essere realmente innamorata di Fabrizio.

Ero sconcertata e dispiaciuta da una parte, ma felice dall'altra... Felice per Valerio, ovviamente. Magari avrebbe avuto qualche possibilità.

«Beh, su questo hai assolutamente ragione» concordò Elisabetta «Se le cose stanno così fai bene.»

Io decisi di non parlare molto in quella situazione, ne avrei discusso con Veronica in privato una volta tornate a casa.

***

E così feci. Quel pomeriggio, non appena mi chiusi la porta di casa alle spalle, sottoposi la mia coinquilina ad una sorta di interrogatorio.

«Ferma dove sei!» esclamai, prima che potesse andare di sopra «Devi spiegarmi un bel po' di cose.»

Veronica sospirò pesantemente e si sedette sul divano. «Non c'è nient'altro da spiegare, Sofì. Ho già detto tutto prima.»

«C'è qualcosa sotto?» proseguii.

«Cosa dovrebbe esserci sotto? Mi sono semplicemente accorta di non essere innamorata di Fabrizio» tagliò corto lei.

«E come te ne sei accorta?»

«Beh, le cose non vanno più come i primi tempi. Non sento più niente, c'è parecchio distacco... Non sembriamo più una coppia, insomma. Non avrebbe senso continuare.»

«Sei sicura che sia solo questo il motivo? Sai che a me puoi dirlo.»

Vero annuì. «Certo, quali altri motivi ci dovrebbero essere?»

«Non so, magari potresti averlo capito essendoti interessata a qualcun altro...» ci girai intorno.

«Interessata a qualcun altro? No, interessata proprio no» ribatté lei «Perché, sai qualcosa che non so?»

Feci l'indifferente. «No, non so niente. Cosa dovrei sapere?»

«Ah, non lo so. Dalle domande che mi stai facendo sembra che tu sappia qualcosa di cui io non sono a conoscenza» farfugliò.

Beh, non aveva affatto torto. Io stavo mantenendo il segreto di Valerio, ma lei non aveva davvero niente da nascondere?

«No, no, tranquilla. Sono solo rimasta, ecco... Sorpresa dalla tua decisione. Non me lo sarei aspettato proprio ora.»

«Io ritengo che sia giusto essere sinceri. Entro la fine di questa settimana mi preparerò il discorso e parlerò con Fabrizio» mi comunicò Veronica.

«Giustissimo» approvai «È la cosa migliore per entrambi. Anche se mi dispiacerà...»

«Dispiacerà anche a me. Soprattutto perché non so se io e Fabrizio riusciremo a tornare migliori amici come prima» ammise.

Mi alzai dal divano, dirigendomi verso la cucina.

«Secondo me sì. Se tutti e due ci tenete a non rovinare il rapporto, tutto è possibile. Certo, ci vorrà del tempo, ma le cose potrebbero tranquillamente tornare come una volta.»

Vero sospirò sommessamente, per poi lasciare anche lei il divano e iniziare a salire le scale.

Prima di sparire al piano di sopra, si girò.

«Grazie, Sofì

•••

Buonaseraaa 😁

Bene, finalmente aria di novità! Veronica ha confessato di aver capito di non essere veramente innamorata di Fabrizio. Ma come avrà fatto a capirlo?

Sofia non se lo aspettava, ma sotto sotto ci stava sperando. E voi?
Sono sicura che in molte ci avevate già pensato, eheheh! 😛

E Giorgia di chi sarà innamorata? Partono le scommesse 😂

Cosa succederà ora? Ma soprattutto come reagirà Fabrizio?

Votate e/o commentate se volete che continui :)
Grazie! ❤

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