*5*

Carolyne avrebbe descritto con una sola parola il matrimonio di David e Virginia: agghiacciante.

La giovane donna aveva partecipato a numerosi matrimoni, aveva la propria idea riguardo a come doveva svolgersi e quello a cui si trovava ora non poteva essere più lontano dal suo ideale; rimase inorridita alla vista di David che indossava dei vestiti normali anziché un completo elegante come quello di Roger ed a quella di Virginia che aveva un semplice abito bianco e corto (di pessima qualità, tra l'altro, perché era davvero brutto. Non c'era altro modo di descriverlo se non quello), ed il suo sconcerto raggiunse l'apice assoluto quando assistette al momento dello scambio delle fedi: non erano degli anelli, ma dei cerchietti di plastica del tutto identici a quelli che si trovavano attorno al collo delle bottiglie.

Ma il peggio, quello vero, arrivò quando scoprì che nel corso del ricevimento si sarebbe seduta allo stesso tavolo degli sposi; attorno a quello stesso tavolo, dalla forma rotonda, c'erano anche gli altri compagni di band di Roger con le rispettive famiglie, e Carolyne ebbe così l'occasione di osservare tutti loro con maggior attenzione e si rese conto che erano lontani da lei, completamente diversi dalle persone che era solita frequentare.

Adesso era lei il pesce fuor d'acqua; non solo perché si sentiva catapultata in un universo che non le apparteneva, ma anche perché sentiva di avere addosso lo sguardo curioso di tutti loro.

"... Io e David siamo stati così presi dall'organizzare la cerimonia e dai nostri impegni personali da avere dimenticato particolari fondamentali come i vestiti adatti e gli anelli" disse Virginia ad un certo punto del pranzo, in risposta ad una domanda; Carolyne aveva notato che lei ed il marito erano accompagnati da due bambini che avevano ricoperto il ruolo di paggetti nella cerimonia, ed aveva anche notato che il più piccolo assomigliava moltissimo al padre mentre il più grande, curiosamente, non ricordava né l'uno né l'altra "ma alla fine, che importanza hanno? Sono solo particolari superficiali"

"Però anche l'occhio vuole la sua parte" Carolyne non aveva mai aperto bocca da inizio cerimonia, ma non riuscì a trattenersi nell'udire la giovane sposa dire quell'assurdità; si ritrovò in un attimo tutti gli sguardi addosso, compreso quello sorpreso del suo accompagnatore.

Anche la ragazza americana era piuttosto sorpresa, e provava anche un pizzico d'irritazione perché non le erano piaciute le parole della bionda, che suonavano come una specie d'insinuazione.

"Dipende dai punti di vista e da quello che una persona decide di mettere in primo piano, se l'apparenza od il significato reale e profondo del matrimonio: a che serve tanto sfarzo ed eleganza quando ciò che conta davvero è il sentimento che lega quelle due persone?" dato che l'accompagnatrice di Roger era intervenuta senza preoccuparsi di misurare le parole, Virginia decise di fare altrettanto; quel giorno era il suo giorno e non avrebbe permesso a nessuno di rovinarglielo, in modo particolare da una persona che non conosceva e che vedeva per la prima volta.

Sperava di ridurla al silenzio, ma la bionda era un osso troppo duro per essere bloccata in un angolo così facilmente.

"Dipende dai punti di vista fino ad un certo punto, perché poi ci sono particolari su cui non si può discutere, ed uno di questi riguarda proprio la serietà della cerimonia. E mi sto riferendo a quelli che tu hai catalogato come particolari insignificanti, ovvero gli abiti degli sposi e le fedi nuziali" rispose lei, difatti, con voce sicura e sostenendo lo sguardo di Virginia; tutti gli altri presenti al tavolo degli sposi erano sorpresi e sconcertati, sia per il carattere che Carolyne stava dimostrando di avere, e che andava in netto contrasto con l'apparenza mite e tranquilla che aveva dato fino a quel momento, e sia per le parole che stava rivolgendo alla ragazza americana in quello che avrebbe dovuto essere il giorno più bello della sua vita "un giorno estremamente importante come il matrimonio richiede buongusto. Le cose eccentriche vanno bene per le feste in maschera, e dato quello a cui ho assistito prima, alla cerimonia, sto iniziando ad avere seri dubbi riguardo all'evento in cui mi trovo, se si tratta effettivamente di un matrimonio o di una festa in maschera... Roger, avrei bisogno di prendere una boccata d'aria. Mi accompagni?".

Se la cerimonia era stata raccapricciante lo stesso non si poteva dire del luogo in cui si stava svolgendo il ricevimento: i due novelli sposi avevano scelto la campagna inglese, ben lontana dal caotico centro di Londra, ed avevano fatto allestire un enorme tendone, sotto cui si trovavano i tavoli degli invitati, a poca distanza dalla riva di un bellissimo laghetto.

Roger acconsentì immediatamente ad accompagnare Carolyne nei pressi del laghetto, ed i due giovani si sedettero su una panchina di pietra posizionata vicino ad un canneto; osservarono le placide acque per qualche minuto, in silenzio, e Roger ripensò allo specchio d'acqua in cui da ragazzino si era recato spesso in compagnia di Syd, e qualche volta anche con John.

Era stato proprio durante una delle loro battute di pesca che, con un enorme sforzo, gli aveva chiesto dei consigli sul sesso, ed ora era terribilmente strano pensare che non si rivolgevano più la parola dal loro ultimo litigio; il bassista non aveva ancora avuto il coraggio di fare un passo indietro, ammettere di avere sbagliato e scusarsi col fratello maggiore, e neppure sapeva se quel giorno sarebbe mai arrivato.

E dubitava fortemente che sarebbe stato John a trarlo fuori da quell'enorme impiccio facendo il primo passo, ma lo capiva benissimo: se i ruoli fossero stati invertiti, al posto suo avrebbe agito nello stesso identico modo.

"Sei arrabbiato con me?" Carolyne ruppe il silenzio e si voltò verso Waters; erano soli, tutti gli altri invitati si trovavano dentro il tendone perché il ricevimento era nel pieno dello svolgimento e mancava poco al fatidico taglio della torta, ma a nessuno dei due importava davvero di assistere a quel momento.

Lui si girò a sua volta per guardare la giovane donna; anche se non le piacevano affatto i suoi capelli troppo lunghi, il fatto che li avesse raccolti era un buon compromesso.

Gli davano un aspetto già più presentabile e composto.

"Per cosa dovrei essere arrabbiato?" domandò, poi, con un mezzo sorriso divertito "per quello che hai detto poco fa? Perché hai paragonato, senza mezzi termini, il matrimonio di David e Virginia ad una festa in maschera? Pensi che ci voglia così poco per farmi perdere le staffe?"

"In questo caso pensavo di sì, dato che si tratta del matrimonio di un tuo amico"

"Ahh... Amico..." commentò il giovane uomo con un'espressione che la bionda non riuscì a decifrare "prima di tutto, solo perché due persone fanno parte della stessa band e passano molto tempo insieme non significa che sono necessariamente amiche. Ed infatti io e David non possiamo proprio definirci amici, anche se ci conosciamo fin da quando eravamo piccoli, perché abbiamo due caratteri troppo diversi ed incompatibili. Era il ragazzino seccante e lagnoso che ero costretto a portarmi sempre appresso"

"Ma se vi sopportate a vicenda così a fatica, cosa ci fate nello stesso gruppo?"

"Mh, questa è una storia un po' troppo lunga e complicata da spiegare. Temo che per raccontarla tutta dovremo restare qui ore, ma può essere riassunta brevemente così: la musica che facciamo funziona e ci fa guadagnare molto. I soldi possono essere un valido motivo per mettere da parte le divergenze e collaborare, perfino se si tratta di farlo con una persona che digerisci molto a fatica"

"Allora se non sei arrabbiato, stai dicendo che concordi con me?"
"Riguardo al matrimonio? Ahh... Il matrimonio non è uno degli argomenti che preferisco affrontare. Decisamente non lo è. No"

"Perché?".

La domanda incuriosita di Carolyne non ebbe alcuna risposta, in compenso la giovane donna vide che sul viso del bassista era apparsa un'espressione corrucciata, ed i suoi occhi erano rivolti verso il prato e fissi in un punto lontano; gli aveva visto fare quella stessa espressione nel corso della cerimonia, e se in quel momento l'aveva scambiata per noia, adesso era certa che dietro ad essa si nascondesse una storia ben diversa e pensava anche di avere capito di quale storia si trattasse.

"Hai avuto una delusione che riguarda il matrimonio?".

La conferma arrivò subito e tramite lo strano sorriso che apparve sulle labbra carnose del giovane uomo; colse un ulteriore dettaglio quando lo vide sfiorare la base dell'anulare sinistro: il posto della fede nuziale.

"Vuoi parlarne?"

"Mh, oggi è proprio la serata delle domande difficili e particolari, non ne hai una di riserva? Non so, per esempio non saresti curiosa di sapere se da piccolo avevo un animale domestico e qual'era il suo nome?" disse lui, a mo di battuta per alleggerire la tensione, ma ormai era troppo tardi: con la domanda di Carolyne gli erano tornati alla mente tutti i brutti ricordi legati alla brusca fine del suo matrimonio con Judith e odiava quando ciò accadeva; voleva cancellare a qualunque costo quella parte del suo passato, ma non ci riusciva. Quella parte continuava a tormentarlo, così come un'altra molto recente "sono già stato sposato una volta e... Non è andata molto bene".

Carolyne non proferì parola, lasciando così al bassista la possibilità di sfogarsi.

E lui iniziò a svuotare il sacco; improvvisamente avvertiva l'esigenza quasi fisica di confessare alla sua accompagnatrice, anche se non era il migliore dei modi per approfondire una conoscenza, il disastro che era stato il suo matrimonio, naufragato nel peggiore dei modi.

"Lei era il mio primo amore. Judith. Occhi azzurri, capelli biondi... Semplicemente bellissima. Racchiudeva in sé il mio ideale di donna ed infatti ho perso la testa per lei quand'eravamo ancora ragazzini, ma solo a sedici anni ho avuto il coraggio di farmi avanti. Avevo paura che mi rifiutasse perché la bellezza fisica non è mai stata uno dei miei punti di forza, ma fortunatamente non è stato così... Anche se, col senno di poi, forse sarebbe stato meglio se mi avesse detto di non ricambiare i miei sentimenti. I primi tempi della nostra relazione sono stati pressoché perfetti, come accade alla maggior parte delle coppie, i veri problemi sono iniziati quando il gruppo ha avuto i primi riscontri positivi e sono arrivate le prime richieste di esibizioni... All'inizio eravamo spesso lontano da casa... Non che adesso la situazione sia cambiata... Ma allora era tutta una novità, e con i primi successi sono arrivate anche le prime attenzioni da parte delle ragazze e..."

"L'hai tradita?" tagliò corto la bionda, notando il disagio del giovane uomo, dal momento che aveva già capito cos'aveva difficoltà a confessare.

"Sì... Cioè... Non proprio. Mi sono capitate diverse avventure, ma nessuna è durata più di una notte. Erano solo scopate".

Dinanzi alla giustificazione di Roger, Carolyne inarcò le sopracciglia e sbatté le palpebre; quelle parole non le erano affatto piaciute, e la spiegazione era semplice: le aveva sperimentate in prima persona sulla propria pelle.

Non ci voleva credere, ma Roger, involontariamente, le aveva detto le stesse parole che il suo ex marito le aveva rivolto poco prima che lei prendesse la ferma decisione che il loro matrimonio era giunto al capolinea, e quello era un campanello d'allarme; adesso che si stavano avvicinando, ecco che arrivava la doccia fredda pronta a costringerla a riaprire gli occhi sulla realtà.

"Ho dato un taglio a questo genere di cazzate quando, poco prima di farle la proposta, ho rischiato di perderla per sempre" continuò il bassista, che non si era accorto del cambiamento d'umore della giovane donna "da quel momento non l'ho più tradita, ma evidentemente lei è sempre stata convinta del contrario, anche se non mi ha mai espresso i suoi dubbi. E poi, abbiamo iniziato ad allontanarci: lei voleva avere dei figli, mentre io non sento l'esigenza di diventare padre. Lei voleva che io fossi più presente a casa, mentre io ero impegnato in Studio e così, un bel giorno, ha ben pensato di cercare altrove quello che io non le davo più.

Waters si fermò di nuovo; quando era uscito dal tendone con Carolyne aveva portato con sé un calice di champagne e prima di proseguire, dato che era arrivato alla parte più difficile del racconto, mandò giù un lungo sorso.

"Verso l'ultimo periodo del nostro matrimonio, mentre ero in tour negli Stati Uniti, c'è stata una sera in cui ho provato a chiamare mia moglie ed al telefono ha risposto una voce maschile sconosciuta. È stato molto strano e sgradevole, ma in un primo momento non ho dato importanza alla cosa perché credevo che la centralinista avesse chiamato il numero sbagliato. Può succedere, d'altronde, e mi è sembrata la spiegazione più sensata e ragionevole... Ma quando sono tornato a casa prima del previsto ho trovato una giacca che non avevo mai visto prima appesa nell'appendiabiti all'ingresso. E quando sono salito al primo piano, ed ho aperto la porta di quella che era la nostra camera da letto, ho..." Roger si bloccò, davanti ai suoi occhi gli sembrava di rivivere il momento in cui la sua vita era crollata a pezzi per la prima volta "ho sorpreso mia moglie a letto con un altro uomo... E la sua non si trattava di una semplice avventura di una notte, altrimenti la faccenda sarebbe stata diversa. No. Quel verme schifoso che era sopra di lei, nudo, sul mio letto, era un collega di lavoro con cui aveva una relazione da mesi. Sei, per l'esattezza"

"Immagino come ti sei sentito" commentò la giovane donna in tono piatto, perché anche lei con gli occhi della mente stava rivivendo l'esperienza simile che aveva sperimentato l'anno precedente.

"No, non puoi immaginarlo se non l'hai vissuto in prima persona sulla tua pelle. Fidati" rispose lui, scuotendo la testa, e le sue parole spinsero Carolyne a confidarsi a sua volta.

"Anche io sono già stata sposata... Due volte".

Roger concentrò di nuovo la propria attenzione sulla sua accompagnatrice e non riuscì a nascondere la propria sorpresa: Carolyne non aveva neppure trent'anni ed aveva alle proprie spalle già due matrimoni falliti.

Anche nella sua mente scattò un campanello d'allarme: c'era da chiedersi come mai una donna così giovane aveva già due ex mariti; aveva avuto la sfortuna d'incappare in due uomini infedeli oppure era stata lei la prima ad esserlo e glielo stava raccontando proprio perché la sua storia personale era simile a quella di Judith?

"Il mio primo marito era un amico d'infanzia. Il nostro matrimonio non è durato molto, appena che quattro anni, perché abbiamo scoperto in fretta di non possedere due caratteri compatibili come credevamo... E per quanto riguarda il secondo matrimonio, è durato ancora meno dell'altro. Un anno scarso" spiegò la bionda con una smorfia; la sua era una ferita ancora aperta e ciò rendeva ancora più difficile parlarne, ma ormai era troppo tardi per tornare indietro "si trattava del manager di una rock band e... Mettiamola sotto questo punto di vista: dato il ruolo che svolgeva, la sua vita era molto sregolata sotto molti punti di vista, ed uno di questi riguardava proprio le donne ed il concetto d'infedeltà. E capisco molto bene quello che tu hai passato con la tua ex moglie, perché è successo lo stesso con il mio ex marito: l'ho trovato a letto con un'altra donna, e quel giorno è stata la fine del nostro matrimonio"

"Ahh!" esclamazione del bassista era lo specchio del suo stato d'animo: era senza parole.

"E sai qual è la parte peggiore? Tu pensi che sia stata il momento in cui l'ho sorpreso a letto con un'altra, ma sorprendentemente non è così. Il momento peggiore in assoluto è stata la discussione che abbiamo avuto subito dopo, perché lui ha avuto l'enorme coraggio di dire che non era stata altro che l'avventura di una notte. Una semplice scopata" Carolyne guardò Roger, e finalmente lui si rese conto che non aveva affatto gradito la giustificazione che aveva dato ai suoi numerosi tradimenti, e non solo: si rese anche conto che per colpa di alcune parole che aveva pronunciato senza riflettere con attenzione, adesso si trovava ad un passo di distanza dall'avere una brutta discussione con la giovane donna.

Ed in quel momento era così alterata (glielo leggeva nello sguardo che aveva negli occhi scuri) che era certo che al primo errore commesso, avrebbe ricevuto un dolorosissimo calcio al bassoventre.

"Quello era il mio pensiero da ragazzo, adesso molte cose sono cambiate. Le parole che ti ho detto appartengono al periodo in cui credevo di tradire mia moglie e passarla sempre liscia. A quel tempo ero un ragazzino immaturo, adesso sono un uomo maturo"

"Un uomo maturo che fa i capricci per scegliere un abito elegante?"

"Hai ragione, mi sono comportato da vero coglione quel giorno, ma vedendomi con questo completo elegante mi è tornato in mente il giorno delle mie nozze e di conseguenza ho rivisto anche i ricordi legati al divorzio... Lo so, non è una valida giustificazione, ma questa è la verità. E comunque anche nel mio caso la parte peggiore non è stata quando ho scoperto di avere sopra la mia testa un bel paio di corna. Anche la mia ex moglie ha avuto il coraggio di pretendere che io la perdonassi e di dare una seconda possibilità al nostro rapporto. A quanto pare, la storia clandestina con il suo amante le ha fatto capire che ero io quello che voleva veramente. Da lasciare senza parole, ehh? E si è arresa non molto tempo fa"

"Nel mio caso, il mio ex marito si è arreso quando ho iniziato a lanciargli addosso qualunque oggetto che mi capitava tra le mani"

"Io invece... Mi sono dimostrato inflessibile... Non è una giustifica nei confronti del tuo secondo ex marito, ma quando conduci questo stile di vita non è semplice avere un matrimonio lungo e felice. Guarda i miei compagni di band, per esempio: Nick è quasi sempre a pochi passi dal divorzio, Rick a suo tempo non ha disdegnato un'avventura con una groupie, e David..." Roger lanciò un'occhiata in direzione del tendone "David era sposato quando ha conosciuto la sua attuale sposina, e lei è stata la sua amante segreta per diversi mesi. Viveva in quello che era il suo vecchio appartamento e s'incontravano lì... E per quanto riguarda me, sai già quali sono i miei errori passati, ma se per loro non sono così certo che abbiano imparato la lezione, per me la storia è diversa. Questa parte di me appartiene al passato"

"Perché me lo stai ripetendo per la seconda volta?"

"Perché non voglio che quello che ti ho detto possa incidere negativamente sull'idea che hai su di me"

"Perché?" insistette Carolyne, ma questa volta, anziché rispondere, Roger avvicinò il volto a quello suo per rubarle un bacio sulle labbra.

Lei, sorprendentemente, non si tirò indietro, anzi: passò le braccia attorno alle sue spalle; ma quando le loro bocche si separarono, su quella di Carolyne non c'era nessun sorriso allegro: anziché essere contenta od imbarazzata, appariva più perplessa e preoccupata.

E Roger aveva l'impressione che quello stato d'animo fosse ancora dovuto alle parole che si era lasciato sfuggire con troppa superficialità, anche se le aveva spiegato e le aveva assicurato che adesso era cambiato e maturato.

"Perché mi hai baciata?".

La giovane donna aveva posto quella domanda sicura di ricevere una risposta diretta ed immediata da parte del bassista; era certa che senza la minima esitazione le avrebbe confessato di provare un forte interesse nei suoi confronti e di volere iniziare una vera e propria frequentazione, ed invece con sua enorme sorpresa Roger rimase in silenzio, altrettanto perplesso.

Era il primo che non riusciva a spiegarsi perché aveva baciato Carolyne; era certo di non desiderare una nuova storia, ma al tempo stesso gli piaceva trascorrere il proprio tempo con la giovane segretaria e non riusciva più a nascondere a sé stesso che non gli era indifferente, e quello che era appena successo lo dimostrava appieno: mentre parlavano, aveva avvertito l'impulso improvviso di baciarla sulle labbra e lo aveva fatto, rischiando di rovinare tutto quanto.

Non voleva gettarsi a capofitto in un'altra relazione, ma aveva appena baciato una donna per cui provava una forte attrazione e con cui aveva anche un'intesa intellettuale: praticamente un rompicapo impossibile da risolvere.

Carolyne non sapeva quali erano i numerosi pensieri che in quel momento stavano attraversando la mente del bassista, ma le bastò vedere la sua espressione assorta per capire in parte come stavano le cose.

"Hai agito seguendo l'impulso del momento" disse, esponendo il proprio punto di vista "e se ora diamo un seguito a questo impulso momentaneo, temo che entrambi rischieremo di commettere solo che un grave errore"

"Sei pentita di esserti lasciata baciare? Io non lo vedo affatto come un errore"
"La tua espressione di poco fa non assomigliava molto a quella di una persona sicura. E se anche adesso è questo il tuo pensiero, sei certo di non svegliarti domani e scoprire di esserti pentito di tutto?"

"Tu pensi di pentirtene? O sei già pentita? Il bacio non ti è piaciuto?"

"Non è questo il punto della questione" ribatté la bionda, evitando accuratamente di rispondere alla domanda del bassista; stava cercando di non soffermarsi troppo sul bacio che c'era stato tra di loro e su quello che aveva sentito "la vera domanda è: credi che sia il caso? Roger, entrambi usciamo da situazioni personali molto delicate e complicate, e forse la cosa migliore per entrambi è lasciare perdere le interazioni personali per un po'. Tu hai un divorzio disastroso alle spalle, io addirittura due... Guarda non si può guarire da una ferita in amore buttandosi a capofitto su altre avventure. Non è così semplice"

"Voglio essere sincero con te, Carolyne: se ti dicessi che so come dobbiamo comportarci, mentirei. Perché non è così. Non so quale sia la scelta migliore da prendere. Non sono così ansioso di buttarmi a capofitto in una nuova storia perché è passato ancora troppo poco tempo dal mio divorzio e non sono ancora riuscito ad accantonare del tutto i ricordi legati a come è finito, ma al tempo stesso mentirei anche se ti dicessi che mi sono pentito di averti baciata: l'ho fatto perché desideravo farlo, perché sentivo che era il momento giusto, e sarei pronto a ripeterlo di nuovo. Ero sicuro di quello che stavo facendo come sono altrettanto sicuro quando ti dico che la tua compagnia mi piace e mi piace trascorrere il tempo con te"

"E quindi?" insistette lei con un mezzo sorriso; le parole del bassista non l'avevano affatto aiutata a fare chiarezza, avevano solo che ribadito la realtà dei fatti, ovvero che si trovavano all'interno di un labirinto senza uscita "siamo ancora punto a capo, e questo perché non c'è una soluzione al nostro problema... O meglio, due possibili soluzioni ci sono, ma non credo che sia l'una che l'altra siano quello che vogliamo: la prima, è quella di dare una possibilità ad una vera e propria frequentazione, ma non è quello che entrambi vogliamo. La seconda, a quanto punto, è quella di smetterla di vederci e che ognuno torni a vivere la propria vita, ma credo che né tu né io vogliamo troncare questo rapporto all'improvviso. Si creerebbe anche una situazione piuttosto imbarazzante, dal momento che condividiamo lo stesso luogo di lavoro"

"Oppure c'è una terza possibile soluzione che non hai ancora preso in considerazione" disse Roger, dopo aver ascoltato con attenzione Carolyne ed avere rimuginato sulle sue parole; osservò il calice che aveva ancora in mano e poi svuotò lo champagne ormai caldo ed imbevibile sull'erba "possiamo continuare a vederci come stiamo facendo adesso, senza farci troppe domande inutili, e vedere come va... Senza il minimo impegno, senza che qualcosa cambi nel nostro rapporto. Vedi? Poco fa ci siamo baciati, ed adesso stiamo parlando normalmente come se non fosse successo nulla, come abbiamo sempre fatto. E se dovesse accadere ancora, beh, lasciamo che accada, ma cerchiamo di vivere tutto alla giornata".

Dopo aver esposto la propria idea, il bassista sollevò gli occhi chiari dal calice vuoto ed incrociò quelli scuri ed assorti di Carolyne: era evidente che la giovane donna stava riflettendo su quale era la soluzione migliore al loro problema, se una delle due che aveva proposto lei o se la terza che aveva proposto lui.

"Allora? Che cosa ne pensi? Io la mia scelta l'ho già presa, la tua qual è?".

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