Vedo nei tuoi occhi lo smarrimento
Percepisco nella tua mente il caos più totale
Noto tra le tue lacrime una pazza voglia di sprigionare tutto quello che non riesci più a dire

La testa china
Le mani intrecciate
I capelli sempre più bianchi

Parole dette a caso
Pianti disperati
Sorrisi spenti

Ti parlo
Ti stringo
Ti consolo
E tu muori tra le mie braccia

Ormai stai vagando per le vie più recondite
Alle quali hai negato l'accesso a chiunque

Ciò che ti tiene viva ,lo so per certo,
È quel ricordo fuggente che hai di me

Quel tempo in cui avresti riconosciuto la mia voce tra milioni di grida
Il battito del mio cuore nel più chiassoso rullare di tamburi
Il mio sorriso tra un'infinità di risate
Le mie labbra nel più vasto campo di rose

Ma io vivo dentro te
Tu dentro me

Nessun cervello gravemente malato
Potrà dividere il legame infrangibile che ci unisce

(Questa poesia non vuole essere un capolavoro, infatti non lo è...Ma descrive perfettamente come io stia vivendo il "morbo di Alzheimer", che ormai da sei anni tiene mia nonna relegata su una sedia a rotelle, che le impedisce di pronunciare qualsiasi parola. È per lei...)