Capitolo 11 ~Christmas day.
Erano passate diverse settimane da quando Scorpius Hyperion Malfoy era stato reclutato da Aeline e Albus per quella che si potrebbe definire una "missione".
Era arrivato il Natale ed erano tutti tornati a casa tranne Aeline, Lily, Emma e Scorpius, che aveva deciso di rimanere visto che suo padre doveva andare il America per lavoro qualche settimana e non poteva portarselo dietro.
Erano più o meno le sette del mattino e Emma stava facendo un bel sogno. Sognava il suo Smistamento mentre veniva assegnata a Grifondoro.
Poi correva nei corridoi con i suoi cugini e rideva con Scorpius e le sue sorelle. Improvvisamente, delle grandi urla le fecero abbandonare il sogno. Aprì piano gli occhi e si ritrovò nel suo letto a baldacchino. Un debole raggio di luce passava tra le tende rosse del suo dormitorio. Sopra di lei, una massa di capelli rossi si agitava. Ci mise un po' a mettere a fuoco la persona che, seduta sulla sua pancia, cercava di svegliarla.
-Emma! Emma svegliati! È Natale!!- urlava una vocina acuta.
-Lily... oddio, scendi dalla mia pancia!- disse stropicciandosi gli occhi. Aveva la bocca impastata è una gran sete. Si tirò su a sedere e abbracciò la sorellina.
-Buon Natale Lils.- disse dolcemente mentre la piccola le stringeva le braccia al collo e posava la testa sulla sua spalla.
-Buon Natale.- rispose. Poi, si staccò e corse di sotto a vedere i regali che erano stati posti sotto all'albero di Natale. Nella Torre di Grifondoro erano rimaste loro tre e praticamente tutti i ragazzi del settimo anno. In generale, quasi tutti gli alunni uscenti erano rimasti a scuola. Degli altri anni c'erano Aeline e Lily, Scorpius e Ben di Serpeverde, Josie di Tassorosso (che era rimasta per la sorella, coetanea di Emma) e due ragazzi di Corvonero del terzo anno che avevano i genitori occupati al lavoro.
-Adoro quando tua sorella ci sveglia con la sua vocina...- sbadigliò Isabel McKinnor, mezzosangue. Era una ragazza mingherlina con i capelli lisci e biondi e gli occhi marroni. Era la migliore amica di Emma e la sorella maggiore di Josie, la ragazza che piaceva ad Albus.
-Già, uno spasso.- disse ironicamente Lisbeth Marx, una nata-babbana con i capelli bruni e gli occhi verde scuro.
Una risata proveniente dal letto più vicino alla porta fece girare le tre ragazze.
-E dire che voi la vedete solo qualche volta... immaginatevi il Natale consueto quando siamo tutti nella stessa casa. Non si dorme più di due/tre ore a notte...- disse Dominique, i capelli biondi spettinati.
-Non certo per colpa di mia sorella! Stai ore e ore e ore a parlare di vestiti e di cosa faresti se ti trovassi da sola con Maxwell Bane!- disse Emma ridendo.
Tutte le sue compagne, eccetto Dominique, scoppiarono a ridere.
-Quello lo fa sempre e comunque.- disse Lisbeth con le lacrime agli occhi.
-Io vado a lavarmi. Qualcuno svegli Claire, altrimenti si perde il pranzo.- disse Emma.
Claire Fayad era una ragazza bassina, i capelli bruni lisci le arrivavano alle spalle e gli occhi azzurri.
Emma si alzò e si lavò la faccia e i denti. Sorrise al suo riflesso nello specchio e poi, ancora in pigiama, corse nella Sala Comune dove le due sorelle erano già intente a scartare i loro regali.
-Non aspettatemi eh...- disse sarcastica. Aeline si girò a guardarla e corse buttandole le braccia al collo.
-Buon Natale!- disse felice.
-Buon Natale anche a te Aeli.- disse ridacchiando appena. Erano tutte e tre in pigiama. Incominciarono a scartare i regali. Tutte e tre ricevettero un maglione da zia Ginny e zio Harry.
Emma ricevette anche un nuovo libro di Antiche Rune da parte di Bill e Fleur, un sacchetto di caramelle mou da Hagrid, un astuccio personalizzato da Ted e i suoi genitori, un pacchetto di Cioccorane da Albus, un pacchetto di Api Frizzole da Luna, e altri libri di autori babbani e non da praticamente tutti i suoi zii e cugini. Dominique le aveva regalato una nuova piuma azzurra con disegnato sopra il suo patronus e il suo nome. James le aveva regalato un bracciale d'oro bianco molto semplice e con qualche ricamo. Infine, ricevette un Set guidato di Manutenzione alla Bacchetta da parte delle sorelle.
Aeline ricevette, come la sorella maggiore, diversi libri da parte degli zii, un nuovo mantello da parte di Bill e Fleur, un pacchetto di biscotti fatti in casa da parte di Hagrid, delle caramelle Mou dai suoi genitori, delle Cioccorane da Luna, delle Code di Liquirizia da Rose, una scatola di scherzi di Zonko da James e un set di libri di incantesimi avanzati da Albus.
Lily aveva trovato le stesse cose di sua sorella Aeline. Mentre iniziava a mangiare le caramelle Mou, vide sul davanzale della finestra un vaso. Doveva essere apparso dal nulla, perché era sicura che prima non ci fosse. Si alzò e andò a prenderlo. Era semplicemente stupendo: diversi Gigli, Ibischi e Lillà erano stati posizionati nel vaso trasparente. Il bianco dei Gigli, il rosa degli Ibischi e il viola del Lillà creavano un grazioso alternarsi di colore.
Lily rimase a bocca aperta.
-Lils, cosa guardi?- chiese Aeline mentre mangiava un biscotto e svogliava uno dei tanti libri nuovi. Lily preso il vaso con le due mani e lo portò dalle altre due. Emma sbarrò gli occhi sorpresa quando lo vide.
-E quello dove lo hai preso?!- chiese, attirando l'attenzione di Aeline.
-Non lo so, è apparso sulla finestra.- disse Lily alzando le spalle. Poi, si accorse di un particolare che prima non aveva notato: in mezzo ai gambi dei vari fiori c'era un biglietto. E sopra c'era un nome.
-Aeline, devi avere un'ammiratore. Qui c'è scritto il tuo nome.- disse sorpresa passando quella meraviglia alla sorella. Poi si sedette di nuovo per terra.
Aeline prese il biglietto in mano e lo aprì. Dentro, qualcuno con un'elegante scrittura aveva scritto alcune frasi.
Spero che questo regalo sia all'altezza delle tue aspettative e con esso ti auguro un buon Natale.
Ti mando dei Gigli, simbolo di fierezza e nobiltà d'animo che, da brava Grifondoro, ti contraddistinguono.
Ti mando degli Ibischi che rappresentano i colpi di fulmini e la velocità con cui mi hai rubato il cuore.
Infine, ti mando dei Lillà, simbolo del mio amore crescente verso di te per dirti che non smetterò di lottare fino a quando non potrò stringerti tra le mie braccia.
-Allora? Chi lo manda?- chiese Lily.
Aeline si era portata una mano alla bocca ed era rimasta senza parole. Quella si che era una dichiarazione ben fatta. Peccato che non fosse firmata. Emma prese il biglietto dalle mani della sorella e lo lesse ad alta voce.
-Caspita, altro che ammiratore, qui hai un pretendente. Però devo dire che ha proprio buon gusto. Questi fiori sono bellissimi e hanno un profumo fantastico... secondo te chi è?- chiese Lily.
-Non lo so.- sussurrò Aeline.
Scorpius stava cercando di svegliare il suo amico Ben che aveva deciso di restare ad Hogwarts con lui per Natale.
-Ben, svegliati sfaticato!- stava urlando. A dire il vero, era circa mezz'ora che urlava.
Dopo essere riuscito a svegliarlo e aver aperto tutti i regali decisero di salire a mangiare. Alcuni loro compagni di casa era già andati via, ma in generale salirono tutto insieme. La Sala Grande era magnifica. Un albero altissimo troneggiava nell'angolo, pieno zeppo di decorazioni, e sulle pareti diverse ghirlande di tutti i colori facevano trapelare la classica aria natalizia che di solito si assapora tra le mura domestiche.
Ogni ragazzo si sedette al tavolo della sua casa.
Il professor Longbottom era andato a casa per trascorrere le festività con la moglie Hannah Abbott e i due figli Harfang e Laura.
Immerso nei suoi pensieri, non si era neanche accorto che Ben aveva iniziato a parlargli. Era troppo preso a guardare una figura che entrava dalla porta e andava a sedersi al tavolo dei Grifondoro. Non aveva mai desiderato essere in un'altra casa, ma in quel momento avrebbe voluto potersi alzare e andare dalle Weasley. Nell'ultimo periodo aveva legato molto con loro e aveva scoperto che sapevano essere davvero simpatiche. Inoltre, Aeline non lo insultava quasi più.
E lui, in quel momento, era occupato proprio a guardare quella ragazza. gli occhi verdi che guardavano felici le decorazioni della stanza, i capelli rossi chiari che le ricadevano morbidi sulle spalle... quella ragazza era fantastica, e lui era ufficialmente innamorato perso di una Weasley. Si immaginò la faccia di suo nonno se lo avesse saputo.
-Perché fai quella faccia Scorp?- chiese Ben addentando un muffin all'albicocca.
-Stavo immaginando la faccia di mio nonno se sapesse che sono innamorato perso di una Grifondoro. E di una Grifondoro che di cognome fa Weasley.- disse con un sospiro cominciando anche lui a mangiare.
-Non ti disperare amico, prima o poi si accorgerà di te e cadrà ai tuoi piedi.- disse l'altro cercando di risollevare il morale.
Quello che non sapevano e che certamente avrebbe fatto sprizzare gioia a Scorpius, era che la suddetta Weasley si era accorta eccome di lui e, proprio in quel momento, stava desiderando con tutta sé stessa che a mandarle quel magnifico mazzo di fiori fosse stato un certo ragazzo biondo platino.
Il pranzo di Natale era stato semplicemente fantastico. Non avevano mai mangiato così tanto in tutta la loro vita e, considerando che i Weasley passavano le festività in famiglia, era tutto dire! Tra polpettoni, patate, arrosto, torte e tanto altro, il pranzo si era concluso e tutti gli studenti erano corsi fuori nella neve.
Fu così che le Weasley, Scorpius, Ben e Isabel e Josie McKinnor decisero di giocare a tirarsi le palle di neve. Si divisero in due squadre.
La prima era composta da Dominique, Lily, Josie e Isabel, la seconda da Emma, Aeline Ben e Scorpius.
-Bene! Dieci minuti per creare la propria base, poi sarà guerra!- urlò Dominique.
Tutti corsero a creare le proprie basi.
Josie, Lily e Isabel stavano tirando su un muro alto circa un metro mentre Dominique stava raccogliendo delle palle da lanciare.
Allo stesso modo, Ben, Aeline e Scorpius collaboravano per mettere su un bel muro dove potersi riparare. Lo fecero più stretto di quello degli avversari ma più alto, così da essere sicuri di potersi riparare bene. Emma dispose all'interno della loro base una cinquantina di palle di neve fresche fresche.
-Bene. Io mi prendo Dominique, ho ancora una sconfitta dell'anno scorso da rivendicare.- disse Emma.
-Noi tre pensiamo a Josie, Lily e Isabel.- disse Scorpius.
-Al mio tre! Uno... due... TRE!- urlò Dominique.
La battaglia andò avanti per diverso tempo. Emma stava dominando sulla sua avversaria, e tutti quanti erano bagnati fradici. Ben stava distruggendo Josie. La poverina aveva i capelli e i vestiti gocciolanti e se fosse rimasta fuori ancora per molto sarebbe sicuramente finita in infermeria.
Improvvisamente, Scorpius riportò la sua squadra dietro alla barriera.
-Ho un piano. Emma e Ben, copriteci. Noi andiamo avanti e ci intrufoliamo nella loro base. Così sarà più semplice dichiararli sconfitti!- disse sottovoce.
-Si, ci sta.- disse Ben.
-Ci sono almeno duecento cose che potrebbero andare male.- disse Aeline. Poi però vide il modo in cui la guardava sua sorella. Lo sguardo faceva recepire bene il messaggio: non è un piano, ma fregatene. E poi, avrebbe dovuto correre mano nella mano con Scorpius Hyperion Malfoy.
-Va bene, facciamolo.- disse Aeline e vedendo il sorriso felice del biondo capì di aver fatto la scelta giusta.
Emma e Ben si rifornirono e fecero un incantesimo alle palle di neve. Cominciarono a volare a tutta velocità verso le quattro ragazze e poi Emma e Ben iniziarono a lanciare anche loro.
Nel frattempo, Scorpius e Aeline erano nascosti dietro alla base. Il ragazzo guardò la rossa e con le dire contò fino a tre. Una volta arrivato al tre, prese la mano della ragazza e cominciò a correre. Stava andando tutto bene, erano arrivati quasi a metà del campo quando, improvvisamente, Aeline scivolò su una lastra di ghiaccio. Sfortunatamente, Scorpius cercò di tenerla su scivolando a sua volta sopra alla ragazza. Caddero in mezzo alla neve alta e vi sprofondarono dentro così tanto che scomparvero alla vista degli altri che, troppo impegnati nella battaglia, non se ne erano neanche accorti. Per ora.
I capelli rossi di Aeline erano sfuggiti da sotto il berretto rosso ed oro che indossava e adesso erano sparsi sulla neve bianca, creando un bellissimo contrasto agli occhi di Scorpius, cosa che non faceva molto testo visto che per lui Aeline sarebbe stata bellissima anche se fosse stata trasfigurata in un ratto...
Gli occhi azzurri del ragazzo non riuscivano a staccarsi da quelli verdi della rossa... per la prima volta da quando l'aveva conosciuta, Scorpius si soffermò davvero a guardarla da vicino.
I capelli rosso chiaro circondavano il suo viso rotondo mettendo in risalto quelle adorabili lentiggini sul naso. Gli occhi erano così verdi e profondi che sembravano leggere l'anima di quelli che venivano guardati. In più, erano così profondi che ci si sarebbe potuti perdere.
I loro fiati si condensavano in piccole nuvole di fumo prima di mischiarsi a causa della loro vicinanza. Lei sapeva di uva e di rose. Ed era bellissima.
Aeline nel frattempo si era persa negli occhi ghiaccio del ragazzo sopra di lei. Aveva un leggero odore di... dove aveva già sentito quell'odore? Non riusciva a ricordare, ne a capire che odore fosse.
Scorpius si era avvicinato un po' di più al suo viso, tanto da far sfiorare i loro nasi.
Aeline stava tremando, ma non era sicura che fosse a causa del contatto con la neve.
Mancava poco, solo qualche centimetro... e poi Scorpius le diede una testata. Aeline lo spinse via con forza prima di tirarsi su e guardarlo malissimo.
-Mi fai schifo.- sibilò trattenendo le lacrime. Le veniva da piangere, ma non per il dolore. Come aveva potuto? Pensava volesse baciarla e invece... come aveva potuto pensare che Malfoy fosse cambiato? Ovviamente non lo era, e quella ne era la prova definitiva. Eppure ci sperava così tanto... lo guardò ferita prima di correre via, seguita a ruota da Emma e lasciando tutti gli altri perplessi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top