Perché sono di nuovo qui?

Mi sono posta questa domanda più o meno un milione di volte prima di cliccare sul pulsante "Pubblica", e se adesso questa piccola introduzione è approdata, per chissà quale motivo, sui vostri schermi, è tutta colpa dell'unica risposta soddisfacente che sia riuscita a trovare: lo devo a me stessa. O meglio, alla prima storia che sono riuscita a concludere e che fino a poco tempo fa era qui pubblicata con il titolo di Fly By (a breve, comunque, la ripubblicherò).

In quel lontano 2015, mentre ero ferma nella stesura di non so quale capitolo, un flusso di pensieri diverso dai miei e da quelli della protagonista mi attraversò la mente e finì dritto dritto su un nuovo documento Word di tre o quattro pagine. Poi, il vuoto.

Me ne dimenticai finché, qualche mese dopo l'inizio del primo lockdown, mi ritrovai sotto gli occhi quell'icona bianca e blu affiancata da un originalissimo titolo ("Inizio di un qualcosa").

Fu stranissimo, perché erano passati quasi sei anni e io ero cambiata enormemente: stavo finendo un'altra storia, ero in crisi con l'università, ma soprattutto non mi ritrovavo più nella "contortaggine" che contraddistingueva quelle due o tre migliaia di parole buttate a caso su un foglio virtuale.

Però mi resi anche conto che dietro quel foglio poteva celarsi una bellissima occasione: fare un salto nel mio passato da scribacchina persa nel suo strano mondo adolescenziale, e anche un po' nella mia fantasia. Ero altresì consapevole che sarebbe stato un salto a occhi chiusi e che, molto probabilmente, avrei finito con lo spanciarmi in mare aperto senza uno straccio di salvagente... Ma, alla fine, mi buttai.

Da quel giorno sono passati altri tre anni, e io mi sento come se fossi ancora in caduta libera.

Di cose me ne sono successe tante, ma una in particolare mi ha convinta a riprendere in mano questa storia: ve la racconterò man mano, se ci riuscirò, perché credo sia importante per il senso di Ellipsis; per il momento, posso solo dire che ha a che fare con la persona alla quale vorrei dedicare queste pagine virtuali: Davide.

A tutti coloro che avranno voglia di buttarsi con me in questa storia, do un unico suggerimento: chiudete gli occhi anche voi.

... Come dite? Suona più come una metaforica invocazione alla clemenza che come un poetico consiglio di lettura altrettanto metaforico?

A voi il verdetto.

. . .

PS: La trama di Ellipsis non è in alcun modo legata a quella di Fly By, benché esista una certa complementarità tra i personaggi e le vicende dell'una e dell'altra storia: si tratta di dettagli quasi invisibili, dei fili che ho tessuto senza rendermene conto. Forse le storie che scrivo sono semplicemente dei nodi che mi impegno a disfare, ma che poi decidono di riallacciarsi a qualche altro filo sciolto creando un circolo, si spera virtuoso.

Chissà.