🌊La ragazza senza memoria: Aiden's POV

«Mi avete mandato a chiamare Mr. Steel?» chiesi dopo aver bussato « Aiden, ti aspettavamo» mi rispose l'uomo senza guardarmi. Sembrava piuttosto irritato da qualcosa di cui non compresi immediatamente la natura. Fissava una persona distesa sul letto candido dell'infermeria, stessa cosa stava facendo Annie. Si stava torturando le dita in segno di nervosismo come faceva sempre e aveva un'espressione preoccupata sul volto. Annie si voltò verso di me «Che ci fa lui qui?» chiese la ragazza «Bisogna cambiare i piani» affermò l'uomo albino «Quali piani?» chiesi. L'uomo fece semplicemente un cenno verso il letto dove era adagiata una ragazza che non mi sembrava di aver mai visto, ma dall'aria familiare. Poi mi ricordai delle foto. «Sophie Hunter?» chiesi stupito «Che ci fa qui? Non dovrebbe essere a scuola?» chiesi «James è tornato» affermò Annie piena di rancore. Una rabbia montò dentro di me «Che voleva?!» cercai di mantenere il tono calmo. Jo scosse la testa «I Ribelli devono aver saputo che la signorina Hunter sta recuperando i suoi poteri e la vogliono. Ormai non è più al sicuro tenerla all'oscuro di tutto. Raccontatele lo stretto necessario, ditele che i Ribelli la vogliono morta, la paura la porterà a stare lontana da loro. Ricordate, non dovrà avere alcun contatto con i Ribelli. Loro sono i cattivi.» ci disse Steel freddamente «Ma non è ancora pronta per recuperare del tutto i suoi poteri. Tenetela all'oscuro del suo potenziale, sarebbe troppo pericoloso per lei» ci disse. Annuimmo. Anche se non capivo cosa ci facessi io lì. Ci avrebbe pensato Annie. «Joanne. Sicuramente quando si sveglierà la ragazza non si fiderà molto di te. Penserà che tu l'abbia mentito per tutto il tempo» disse Steel «Quindi è meglio che tu le stia lontano per un po'» «Cosa? No! Le posso spiegare! Capirebbe...» iniziò a protestare la mia amica «Per questo Aiden è qui» lo interruppe Steel «C'è un solo modo per poter avere totalmente dalla nostra parte Sophie Hunter. Mr. Barker ha proposto di conquistarsi il cuore» ammise Mr. Steel sempre meno professionale ma più a disagio «Scherzate spero» esclamò Annie «Rifletti Joanne. Ogni ragazza è più legata sentimentalmente che attraverso l'amicizia. Sarebbe più facile prendersi cura di lei.» disse Steel «Sarebbe più facile prenderla in giro!» esclamò Annie arrabbiata. «Ti prego Aid, non farle questo» mi scongiurò Annie tirandomi per un braccio «Mi sta dicendo che dovrei indurre questa ragazza ad innamorarsi di me?» chiesi per sicurezza «Non credo che possa fare una cosa del genere.» «Ascoltami Aiden Ryder. Tu non ti rendi conto di quanto sia importante che Sophie Hunter stia dalla nostra parte con tutta se stessa. Deve crederci veramente. Deve fidarsi di noi e non deve in alcun modo credere che con i Ribelli abbiamo una qualche intenzione positiva. Devono sembrare il male assoluto.» disse Steel serio «Perché non dirle la verità? Un tempo era dalla nostra parte no? Capirebbe» insistetti «No che non capirebbe. Già ai tempi la ragazza provava forti rancori verso la B.L.C. e desiderava un colloquio con la Blackwood per unificare B.L.C. e Ribelli. E Susan Blackwood non lo permetterebbe mai. James Sharp è già stato mobilitato per catturarla. E sappiamo tutti perché ha mandato proprio lui.» e chi non lo sapeva. Era stato il migliore amico di Sophie Hunter. E i sentimenti non svaniscono mai. Mi stavano chiedendo di spezzare definitivamente questo legame. Di prendere in giro una ragazza... «Aiden, sappiamo tutti che è sbagliato. Ma pensa a come andrebbe a finire se Sophie passasse veramente dalla parte della Blackwood. Ha dei poteri enormi ed incontrollati... Perderemmo tutto» mi disse Steel. Spostai lo sguardo sulla figura priva di sensi sul lettino. Un tempo avevo avuto una piccola cotta per lei. Era così carina, misteriosa e capace. Ma non avevo mai avuto il coraggio di parlarle. Anche perché con lei c'era sempre Sharp. «Sì, se serve per....» mi arresi «Non potete farlo!» mi interruppe Annie sbraitando adirata «Joanne, calmati. Non le succederà niente. É per il bene di tutti.» la rimproverò gelido Steel «Jo?» sentii un flebile mormorio «è sveglia» annunciai. La ragazza aprii piano piano gli occhi che mi stupii di vedere. Non erano cambiati dall'ultima volta. Sempre di un intenso verde smeraldo, nonostante in quel momento fosse contornato da trucco sbavato. Mi fissò stupita senza emettere alcun suono «Ben tornata dal mondo dei sogni, come va la testa?» le chiesi gentilmente.
Annie la abbracciò prima che potesse rispondere. Ci teneva veramente molto a quella ragazza. Era qualcosa di veramente toccate a pensare che è di Annie che stavamo parlando. Lei non si affeziona così tanto alle persone.
«Oddio Sof! Scusami tanto! Non ti ho proprio vista» singhiozzò seriamente. C'è stata solo una volta in cui l'ho vista piangere. Anzi dopo che ha pianto. Anche se non avevo mai capito il motivo ero piuttosto sicuro che si trattasse di Seth «Non... Oh, Cristo sono un disastro!»
«Cosa sei Jo?» freddamente la ragazza dai capelli corvini, incurante delle lacrime della mia amica. «Sof, ti devo delle spiegazioni, me ne rendo conto, ma ti prego non arrabbiarti con me» le disse Annie. Leggevo una traccia di rabbia e delusione sul suo volto. La consapevolezza di essere stata ingannata da una persona fidata «Joanne vai a scrivere il rapporto, qui ci penso io.» le ordinò Steel «Aiden vai anche tu» aggiunse anche a me. Annuimmo e ce ne andammo obbedienti. Appena fuori dalla porta Annie mi inchiodò al muro. «Come hai potuto» mi ringhiò contro «Annie. Calmati e rifletti.» «Non usare quel tono con me. Non funziona. Non sono una delle tue prede, non casco al tuo fascino» mi disse minacciosa «Potresti almeno togliermi il braccio dalla gola che parliamo civilmente?» le chiesi calmo. Lei sbuffò e mi mollò. «Annie, non le farò del male. Deve solo fidarsi abbastanza da non cadere nelle mani di tuo fratello. Non fingerò di essere innamorato mentendole, non mi approfitterò di lei, se è questo che ti preoccupa.» le dissi «Non avresti dovuto accettare... Non possiamo mentirle su tutto...» mormorò lei. Ma capivo che stava cedendo. Rendendosi conto da sola della gravità della situazione. «Non lo faremo. Proporremo soltanto una verità diversa» le dissi «E questa si chiama bugia» mi fece notare lei «Prometto che quando sarà il momento glielo diremo. La prenderà bene» dissi «Ora andiamo amica del cuore. Devi scrivere il rapporto.» la condussi mettendole un braccio attorno alle spalle.

«Tornerà.» sussurrò lei quando batté le ultime parole della relazione sul computer «Sì, forse anche oggi» mormorai capendo che si riferiva a suo fratello «Aiden» sentii la voce di Mr. Steel chiamarmi «La ragazza si è ripresa del tutto. Falle fare un giro della Base e spiegale un po'di cose.» «Aiden. Sophie non è stupida, cerca di essere naturale» mi avvertì Annie. «Attento a quello che dici» aggiunse Steel seguendomi alla porta «E Aiden... Questa è una vera e propria missione, un lavoro serio... Non... Non superare i limiti. Non credo che Mr. Barker voglia che sia tu il futuro di sua nipote.» quelle parole mi offesero, ma le accettai annuendo. «Non credo sia una decisione che spetti a Mr. Barker. Ma può stare tranquillo. Dubito di potermi innamorare» affermai serio. L'amore portava a sofferenze atroci e a tradimenti sanguinosi...

«Aiden caro. Tuo padre era un uomo malvagio e tuo zio è l'unica persona che io abbia mai amato veramente» «Papà non è cattivo!» piagnucolai «Aiden è così. Mi ha obbligato ad avere te, credendo che per amor tuo non l'avrei mai abbandonato» mi spiegò accarezzandomi la guancia bagnata «Mamma ma non mi ami più?» chiesi «Tesoro andiamo» disse lo zio «Mi spiace Aiden. Vorrei che non fossi mai nato per sopportare questo» «Ma mamma...» Cercai di fermarla «Vieni qua piccolino» mi disse una donna sconosciuta «Lei non merita nemmeno di essere tua madre» mi disse tristemente. Mia madre scoppiò a piangere prima di correre tra le braccia dello zio. E insieme se ne tornarono nella macchina. Abbandonandomi lì.

Giunsi davanti alla porta dell'infermeria. Quello non era amore. Mi ripetei. Avevo visto persone veramente felici tra loro, come Seth e Annie, e ho cercato anche io questo tipo di sentimento, ma nessuna delle ragazze con cui sono stato era quella giusta. Quella giusta per me. Ma c'era da dire che sono giovane. E ho tutto il tempo necessario per trovare qualcuno da amare con tutto me stesso. Per poter provare il sentimento più forte che esista.
Bussai alla porta e quando sentii un "avanti" tra gli attacchi di tosse, entrai.
La ragazza si era alzata dal letto ed era appoggiata con una mano allo stipite della porta del bagno. Notai i tentativi di migliorare il suo aspetto trasandato che mi fecero sorridere. «Ehi ciao, Mr. Steel mi ha detto di farti fare un giro e spiegarti un po'di cose» annunciai avvicinandomi. Non era una delle mie migliori frasi da flirt ma era la verità. «dovresti stare meglio, qui le medicine sono le più avanzate in assoluto» le feci l'occhiolino ma lei si limitò a fissarmi inespressiva. «e questo dovrebbe darti un indizio sull'occupazione di questa Organizzazione, Annie, volevo dire Joanne, mi ha detto che sei intelligente» le dissi aspettandomi una risposta. Ma ancora una volta non mi rispose «a quanto pare anche muta» dissi ridacchiando nervoso. Non sarebbe stato facile se era sempre così diffidente «Sì, mi farebbe piacere saperne di più» disse finalmente. Aveva una bella voce. Fu la prima cosa che pensai. Poi aggiunsi che ero ridicolo perché avevo appena pensato che quella ragazza avesse una bella voce. Si mosse fluida come l'acqua accanto al letto e indossò i suoi stivali scuri. Probabilmente se solo avesse ricordato, sarebbe ancora una macchina assassina professionista «Andiamo» mi disse superandomi andando verso la porta. Con passo sicuro. Uscì in corridoio e mi attese. «Scusa che maleducato che sono. Mi sono scordato di presentarmi, sono Aiden, Aiden Ryder» dissi allungando la mano «Sophie Hunter» rispose afferrandola incerta. Prima che potessi formulare un solo pensiero sul fatto che avesse la pelle così liscia e delicata, così piccola in confronto alla mia, ritirò la mano per coprirsi la bocca mentre veniva colpita da un'attacco di tosse. Mi diressi verso la zona dei laboratori, quello più sicuro prima di raccontargli degli Imperium. Effettivamente non ero la persona più indicata a spiegargli la storia scientifica della B.L.C. ma i fondamentali li conoscevo. «Quindi... Qui siete tutti una sottospecie di scienziati. Che fanno ricerche per migliorare il mondo?» chiese lei scettica mentre camminavamo fianco a fianco. Risi, stupito che fosse giunta a questa conclusione. Quasi dubitavo che avesse perso veramente la memoria «Joanne aveva ragione, sei perspicace» mi complimentai, perché a tutti piacevano i complimenti «Vedo che vi ha parlato molto di me» in realtà mi sarei aspettato un sorriso ebete... Ci era rimasta veramente molto male perché Annie le aveva nascosto tutto ciò «ma a me non ha detto nulla di voi» il suo tono di voce si incrinò e i suoi occhi mostrarono un bagliore triste e deluso che mi riempì di compassione. Non si meritava di subire tutto ciò «Sophie, non essere dura con lei, ha solo mantenuto il segreto dell'Organizzazione e lo dovrai fare anche tu.» lei annuì, anche se non ero sicuro che fosse veramente convinta
«Quindi. Hai confermato che siete una banda di Scienziati ultraintelligenti e siete un Organizzazione segreta che... Avrà pure un nome no?» riassunse tenendo lo sguardo dritto davanti a sé. Notai che non mi guardava molto spesso. Quasi fosse intimidita da me. Ma poi mi diedi dello egocentrico e accantonai l'idea. Non sembrava il tipo di ragazza che si lascia intimidire. «Sì. Ti trovi alla Base 5 della Brain Limitless Company, abbreviato B.L.C.» spiegai, felice di tornare su terreno sicuro «In tutto sono 8 basi.» le dissi anche se mi sembrava strano raccontarlo proprio a lei che era nata e cresciuta in questo mondo. A volte il potere del Flash mi stupiva. «La B.L.C. Non si occupa solo del miglioramento della vita attraverso la medicina e le innovazioni tecnologiche ma ha un particolare interesse verso il cervello umano» la condussi alla vetrata di uno dei tanti laboratori, in quel caso nel laboratorio dedicato alle cure contro i virus. «Crediamo che l'essere umano possa ancora evolversi, lo sai che l'essere umano utilizza solo il 10% del cervello vero? La B.L.C. mira al 100%» le dissi «come nel film Lucy» venni preso sotto piede. Non guardavo molti film, ma mi appuntai mentalmente che alla ragazza piaceva il cinema. «Si... Più o meno.» dissi anche se non l'avevo mai visto «Ma è molto più complesso.» era ora di decidere quanto rivelarle  dell'Element... Probabilmente non era pronta per questa informazione. «Finora siamo riusciti a sbloccare un altro 2% del cervello che permette all'essere umano di percepire gli elementi naturali, quali aria, acqua, terra e fuoco, in base alla tua affinità con l'elemento e il periodo della tua nascita» le dissi «Non capisco, in che senso? Quindi alcuni di voi riescono a percepire un elemento della natura in base alla sua data di nascita? » chiese assorbendo le informazioni ed interiorizzandoli «In sostanza sì, per esempio io sono Scorpione nei segni zodiacali che è la costellazione sotto l'elemento dell'acqua. Joanne, essendo Gemelli, ha un affinità con l'elemento dell'aria» le dissi vedendo la comprensione sul suo volto «In che senso affinità?» mi chiese come una scolaretta desiderosa di imparare «Vedi, noi riusciamo a percepire questo elemento come se fosse un arto del nostro corpo, riusciamo a controllarlo con la forza del pensiero, riusciamo a percepirne la presenza.» evocai l'acqua da uno dei rubinetti che utilizzavano gli scienziati per disinfettarsi usciti dal laboratorio che ogni tanto erano utili anche per gli Imperium dell'acqua. Giocherellai con il mio elemento mentre la ragazza guardava ammirata. Poi feci scoppiare il serpente d'acqua che illuminata dalla luce dalla finestra luccicò attorno alla ragazza rendendo l'immagine davanti a me di una bellezza indescrivibile... Mi ripresi da quei strani pensieri.
«Ecco, vedi? Un tutt'uno con il mio elemento» normorai. «Ma siccome voi avete tutti il cervello al 12% siete, quindi, più intelligenti?» chiese inarcando un sopracciglio «Oh» Risi non aspettandomi quella domanda «Quello no, non abbiamo sbloccato quella parte del cervello, non funziona così, il cervello è come un grande puzzle da infiniti pezzi e noi abbiamo solo messo nell'immagine un pezzo in più che non ha nulla a che fare con gli altri pezzi completati, non so se mi spiego, praticamente a parte questo trucchetto per il resto siamo uguali agli altri» dissi anche se ero onorato che mi considerasse un genio «mmm okay» fece lei distratta. Mi sarebbe piaciuto sapere cosa pensasse di quello che le avevo raccontato.
«Ma come siete riusciti a sbloccare questo 2%?» eh... Con l'Element. « Praticamente...» iniziai ad aggirare la domanda ma a quel punto arrivò Annie. Avanzava timidamente, come se fosse spaventata da qualcosa o da qualcuno. Era strano vedere la tosta Annie in quello stato. Teneva veramente tanto all'amicizia di Sophie Hunter. «Aiden vorrei continuare io» disse senza guardarmi. La fissai intensamente per qualche secondo, per capire che intenzioni avesse «Annie, non dimenticare quello che ci ha detto» la avvertii. «Sì, ho capito» rispose lei allacciandosi le mani dietro la schiena e incrociando le gambe. Sorrisi a quel gesto inconscio che faceva solo quando si era arresa «Mi fido» le dissi, consapevole che tenesse molto alla mia fiducia «Sono certo che non combinerai casini» poi sorrisi a Sophie «Ci si vede in giro allora» le dissi gentilmente «Certo!» esclamò con entusiasmo assieme ad un grande sorriso che mi fece sentire qualcosa nello stomaco. Mi allontanai da entrambe. Forse non avrei dovuto nemmeno fingere con quella ragazza.

Angolo autrice
Amatemi perché da ieri a oggi ho pubblicato ben quattro volte con questo compreso. Tra interviste, capitoli di Perdita e Insicura. Dove la trovate un'autrice che vi fa così tante sorprese? Qui conosciamo un po' meglio i pensieri del nostro meraviglioso Aiden Ryder 😊 ci sentiamo! P.s. Sopra Aiden

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