🔥Jo: No, ma sì.
Avevo i capelli troppi lunghi.
Forse li avrei dovuto tagliare e portare come quando ero adolescente. Magari sarei potuta ritornare con la tinta biondo miele.
Lasciai andare la ciocca castana sulla spalla e mi concentrai sui rapporti dei ragazzi che mi avevano inviato tre ore prima.
Come al solito, il rapporto di Nathan era quello più chiaro e breve. Aveva un'altissima capacità di centrare il succo della missione, senza perdersi in descrizioni superflue.
Talvolta mi ricordava Aiden.
Il sol pensiero del mio vecchio amico mi provocò una stretta al petto. Mi continuava a mancare e probabilmente mi sarebbe mancato per sempre.
Senza volere, lanciai uno sguardo ad una delle vecchie cornici sopra il mobiletto del camino. Molte di esse rappresentavano la squadra Élite dei miei tempi. Io, Seth, Sky ed Aiden.
Erano finestre del passato. Finestre chiuse.
«Stai procrastinando.» mi riprese Seth appoggiandosi alla mia spalla. Poi mi diede un bacio sulla cute.
Non l'avevo nemmeno sentito rientrare in casa.
«Non è vero. Sto lavorando.» protestai.
Seth appese la sua giacca e si tolse gli anfibi, lasciandoli nella scarpiera all'entrata.
«Vai convita, Annie.» commentò lui raggiungendo la cucina.
Lo seguii con lo sguardo finché non sparì dietro l'anta del frigo.
«Com'è andata da te?» gli chiesi stirandomi le gambe e le braccia.
«Al solito.» commentò scarno come sempre.
«Già, salutami Mr. Steel.» dissi come al solito. Probabilmente non lo faceva mai.
Seth ritornò con una bottiglia di birra in mano e si sedette davanti a me.
Lanciò anche lui lo sguardo sulle foto, ma non parlò.
Non parlavamo spesso del passato, ma sapevamo entrambi che era comunque sempre lì. L'unica costante di tutto ciò che era successo, eravamo noi due.
Lui mi guardò con i suoi occhi scuri come la notte.
Rimase in silenzio a fissarmi.
«Che c'è?» sbottai.
Non mi rispose.
«Seth, smettila.» sbuffai ormai totalmente distratta dalle relazioni dei ragazzi.
«Sposami.» disse secco, senza smettere di guardarmi.
Per un breve momento rimasi totalmente spiazzata e confusa. Non capivo cosa avesse detto e d'istinto replicai: «No!»
Non era quello che volevo dire. Le parole mi erano uscite prima che le avessi pensate. Prima che avessi compreso appieno la domanda.
Mi aveva presa alla sprovvista.
Se Seth ci rimase male dalla risposta, non lo diede a vedere.
«Allora facciamo un bambino.» continuò come se niente fosse.
Questa volta le parole mi entrarono chiaramente in testa.
«Ma ti è dato di volta il cervello?» esclamai arrossendo.
«Non vedo perché no. Conviviamo da anni e, fino a prova contraria, siamo innamorati l'uno dell'altra.» disse pratico, come se si trattasse di normale amministrazione.
«N-non si parla di bambini e matrimonio insieme! E nemmeno così all'improvviso!» esclamai agitata. Il cuore aveva iniziato a battere velocemente come la prima volta.
«Non è improvviso. Ci penso da tanto.» ammise allungando una mano e prendendo la mia.
«Joanne Lucy Sharp. Sposami.» ripeté prima di baciarmi le nocche della mano, senza staccare quello sguardo oscuro da me.
Il contatto con le sue labbra morbide e la barba ispida mi fece rabbrividire.
Abbassai lo sguardo sulla mia mano, completamente racchiusa nella sua e sorrisi appena.
«Se proprio ci tieni...» morirai.
«Sì, ci tengo. Poi pensiamo anche al bambino.» disse con un mezzo sorrisetto su quel volto quasi sempre serio.
«Quello aspetterà.» sbuffai rossa in volto.
Angolo Autrice
Brevissima Short sulla Joseth 😁
Spero vi sia piaciuto questo mini regalo improvvisato 🙈
Vi siete mai chiesti perché a un tipo come Seth dovrebbe piacere Jo? O viceversa? Li avete mai scippati con altri?
So di avervi promesso revisioni complete, altre storielle, schede personaggio e tante altre cose... Ma vado a rilento... Davvero, ci sono spiegazioni a tutto ciò. Vi prego di scusarmi e di tenervi sempre pronti per qualsiasi mio aggiornamento 😊
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