🔥James Sharp: Sof

«Vi sbagliate tutti e due, Piton non è né un eroe, né una nullità patetica» disse il ragazzo prima di aspirare il frullato dalla cannuccia a righe azzurre e bianche.
«È umano, un umano innamorato. Ha portato rancore e ha cercato di rimediare ai suoi errori come un normale essere umano.» disse guardandomi, gli occhi color mare seminascosti dai ciuffi di capelli castani scuro.
«Forse hai ragione.» dissi distogliendo lo sguardo.
«Io ho sempre ragione.» affermò James con un ghigno.
«Vado a prendere i nostri ordini.» affermò prima di alzarsi dal tavolo e dirigersi verso la cassa con il numerino del nostro tavolo.
Mi voltai di scatto verso la mia migliore amica e dissi tutto ad un fiato:«Dimmi che non è solo una mia impressione che tuo fratello ci stia provando con me.» Le strinsi il polso destro mentre lei sollevava le sopracciglia scure.
«Non è una tua impressione che mio fratello ci stia provando con te.» disse come un robot ripentendo le mie esatte parole.
«Dai! Non fare così!» mi lamentai.
«Perché? È una cosa negativa?» chiese lei inarcando le sopracciglia scure.
«No! Assolutamente no! Vorrei tanto che ci provasse! Ogni volta che sono con lui mi sento... Non so nemmeno io come mi sento ed è imbarazzante dirlo a te che sei sua sorella.» dissi affondando il volto tra le mani.
«Tranquilla, ci ho fatto l'abitudine.» commentò la ragazza.
«Ma come? È la prima volta che te lo dico e io e lui ci conosciamo da meno di due settimane!» dissi guardandola.
La ragazza non mi rispose e alzò le spalle.
«Quindi non ti darebbe fastidio?» continuai.
Lei scosse la testa:«Per nulla. Ne sono felice.»
«Non mi dici che tuo fratello è un bad boy che non prende mai sul serio le ragazze e che dopo che se le fa, le molla?» chiesi scettica.
«Bad boy?» rise lei è continuò a farlo finché non la spinsi per farla smettere.
«Potrà sembrarlo esteriormente, ma mio fratello ha perso la verginità a diciassette anni per una ragazza per cui aveva una cotta fin da piccolo.» mi rivelò. Spalancai gli occhi stupita. Era veramente strano per un ragazzo tanto bello come James.
«Davvero?» poi mi morsi il labbro. «Ma lui e lei...»
«Non stanno più insieme.» mi rassicurò Jo. Però ero stata invasa da un mare di delusione. Se aveva avuto una cotta per questa ragazza da così tanto tempo, era impossibile che se ne fosse già dimenticato... Lei sarebbe stata sempre presente nella sua mente.
«Poi che è successo? Perché si sono lasciati?» chiesi incuriosita.
Jo sorseggiò la sua coca.
«Lei lo ha dimenticato. Lui l'ha accettato. Fine.»
«Come sarebbe a dire che lo ha dimenticato?» ma James era già in arrivo e non potei più chiedere altro alla mia amica.
«Dimenticato cosa?» chiese con un vassoio in mano.
«Potassio.» dissi di getto.
«Potassio?» lui inarcò un sopracciglio.
«Emh... Per la formula del test di chimica di ieri... Una nostra compagna di classe ha dimenticato di inserire il potassio.» dissi sorridendogli. James mi guardò con scetticismo. Non credeva ad una virgola di ciò che avevo detto. Ma non replicò.

Armeggiavo impacciatamente con le chiavi di casa, sentendo la presenza dei fratelli Sharp dietro di me.
«Scusate.» dissi imbarazzata. Non sapevo per quale motivo mi sentissi così a disagio. Non era tanto Jo, ma la presenza di James a casa mia che mi innervosiva. Il ragazzo se ne stava qualche passo indietro, a guardare il quartiere con espressione neutra.
Era qui che ci eravamo incontrati la prima volta, davanti a casa mia, dove avevo fatto una delle mie figure più epiche in assoluto.
Mi disse che ci eravamo già visti prima di allora, e che, in quell'occasione, c'era stato un'incidente con la mia bicicletta. Così me ne aveva portata una nuova. Non lo potevo ricordare dato che avevo perso quasi un anno di memoria. Qualcosa che non ricordavo da prima della mia sparizione. Avevo questo buco nero in resta. Un buco vuoto, attraversato ogni tanto da immagini senza senso che non riuscivo ad afferrare del tutto. Ma ormai convivevo con questa cosa da un paio di mesi.

Finalmente la porta si aprì.
«Fate come se foste a casa vostra.» dissi entrando in casa.
In quel momento Jo mi richiamò, con il telefono in mano e un'espressione dispiaciuta.
«Scusa Sof, lo so che vi ho promesso di farci la maratona insieme, ma Seth mi ha ricordato che avevamo appuntamento oggi.» disse.
«Cosa? Umh...»
«Ma voi fatela pure, non interrompetevi per me. Mi spiace tanto Sof, devo andare.» disse congiungendo le mani e indietreggiando. Sì voltò verso il fratello e gli diede una pacca sul braccio prima di fiondarsi fuori casa, sbattendo la porta.
Mi mossi ancora più a disagio a cercare l'interruttore di casa mia per non rimanere al buio.
«Mio padre non è in casa.» fu la prima cosa che gli dissi. Poi mi diedi della scema. «Cioè, non che sia importante.» mi affrettai ad aggiungere facendolo ridere.
«Ce li guardiamo sì o no questi film?» chiese lui guardandosi attorno.
«Certo! In salotto ci sono i dvd, vado a preparare qualcosa da mangiare.» squittii indietreggiando e inciampando sul piano rialzato della cucina. Mi misi velocemente in piedi, imbarazzata, sotto il suo sguardo divertito.
Lui fece come gli avevo chiesto e si mosse verso il salotto.
Mi appoggiai al frigo e cercai di calmare il battito incessante del mio cuore. Non ero normale. Preparai in fretta e furia la vaschetta di patatine e popcorn, infilando tra le braccia qualsiasi tipo di bevanda che avevo trovato in frigo e mi diressi in salotto.
James era chino, sotto la TV ad inserire il dvd. Aveva appoggiato la giacca sullo schienale della poltrona ed era rimasto in jeans e maglietta, che in quel momento era leggermente alzata dietro. I capelli castani spettinati gli coprivano la fronte e parzialmente gli occhi dalle ciglia lunghe. Aveva veramente un bel profilo e delle belle braccia.
Quando mi notò sì affrettò ad aiutarmi a prendere i nostri snack e ad appoggiarlo sul tavolino davanti alla poltrona.
«Quanto cibo! Hai intenzione di farmi ingrassare per poi mangiarmi?» scherzò sedendosi sul divano.
«Certamente, io sono una strega. Una strega con i fiocchi.» dissi ripentendo una battuta del film.
«Tu sei cosa?» replicò lui imitando la voce dell'attore.
Ridacchiai e mi sedetti accanto a lui come se niente fosse, gli ero praticamente addosso. Me ne resi conto troppo tardi, avevo agito d'istinto, come se fosse stata la cosa più naturale al mondo.
Prima che potessi spostarmi e scusarmi, James mi circondò le spalle e mi avvicinò a lui.
Il mio cuore batteva all'impazzata mentre lui mandava il film.
Era a sua agio. Volevo esserlo anche io. Appoggiai la testa al suo petto, lentamente, e la mano sull'addome. Il ragazzo non si mosse e mi lasciò fare.
Non era normale. Stavamo correndo troppo. Lo conoscevo solo da dodici giorni. Ma mi sentivo davvero la ragazza più felice sulla terra. Mi sentivo... Innamorata? Che cosa assurda. Forse era stato davvero un colpo di fulmine?
Per la prima volta in vita mia, probabilmente, non riuscii a seguire il filo della mia storia fantasy preferita. Gli incantesimi, e le battute che ero solita ripetere, erano musica di sottofondo rispetto al mio battito cardiaco e il ronzio dei miei pensieri. Distolsi lo sguardo dallo schermo e mi ritrovai a guardare lui. Come se avesse percepito i miei occhi, il ragazzo mi guardò. E restammo così, a fissarci, mentre i suoi luminosi occhi verde mare riflettevano le luci della televisione. Aveva un che di spettrale e intrigante il suo volto nella penombra. Senza averlo nemmeno pensato o pianificato, mi ritrovai a baciarlo. Non mi aspettavo nemmeno che lui ricambiasse, ma così fece. Sapevo che anche per lui era vero, mi fidavo. Non mi stava prendendo in giro. Mi spostai a cavalcioni su di lui e continuai a sentire il suo sapore indescrivibile, a condividere il respiro con lui, a cercare di riprendere fiato mentre le labbra dell'uno cercavano quelle dell'altro. Mentre le sue mani percorrevano il mio corpo, sentivo il cuore bruciare come non aveva mai bruciato. Amavo quel ragazzo. Lo amavo. Non avevo più dubbi.
Un improvviso scoppio ci fece staccare, mi voltai di scatto, trovando la TV in fiamme.
«Ma che cavolo...» esclamai scioccata. James corse ad recuperare l'estintore e in un battibaleno le fiamme si spensero.
«Abbiamo fatto faville.» scherzò il ragazzo fissando ciò che rimaneva del mio televisore.
«Ma come può un televisore andare a fuoco così?!» mi voltai a guardarlo incredula.
«Corto circuito, può capitare.» mi disse lui facendo un'alzata di spalle. Mi resi conto in quel momento che i capelli di James era più in disastro del solito, le labbra gonfie e che era fottutamente senza maglia. I miei occhi non poterono far altro che percorrere il suo corpo scolpito.
Mi resi conto in un secondo momento che anche io ero solo in reggiseno e che lui mi fissava allo stesso modo, mandandomi il viso in fiamme.
«Mi spiace per la TV.» mi disse lui riprendendo a respirare e recuperando la sua maglia. Voltandosi vidi un enorme dragone nero che mi restituiva lo sguardo. Ma non solo quello mi distrasse, i muscoli della sua schiena erano tesi, mettendo in evidenza le bianche cicatrici.
«Che ti è successo?» trattenni il fiato mentre passavo le mani sulla sua schiena. Il ragazzo si voltò e me mi bloccò le mani tra le sue.
«Non mi toccare all'improvviso. Mi destabilizzi.» disse serio.
«Ma...»
«Sono cicatrici del passato. Incidenti di una vita vissuta e andata.» mi disse.
Rimase a fissarmi con una strana espressione; un'espressione che avrebbe voluto dire di più; un'espressione quasi dolorosa. Poi mollò la presa, si rimise la maglietta e uscì da casa mia senza dire niente. Lasciando la televisione fumante e la sua giacca come promemoria del suo passaggio.

Angolo Autrice

Altro mini-short. Per James è stato veramente difficile quel periodo. Anche se a parole sembra aver accettato tutto, vederla e starle vicino pur sapendo che lei non si ricordi di lui, è complicato. Il tempo sembra essersi bruciato ed è un'ostacolo per la sua brevità. Ma tanto sappiamo tutti che alla fine vissero felici e contenti, quindi evitiamo di parlarne.

Piuttosto, siccome "copio scrupolosamente sofisemmi " e le sue idee, mi piacerebbe tanto sapere la vostra top 5 dei personaggi preferiti. La classifica dei cinque che vi sono entrati nel cuore e perché proprio loro. Sì, direi che sapere il perché è la cosa più importante. Poi quando le avrò legge tutte, il personaggio più apprezzato avrà un POV su "Segreti".

Detto ciò, al prossimo segreto!!!

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