Prologo

40 anni fa

Lo stava per fare, ormai aveva deciso, era rischioso, avrebbe perso la ragione ma doveva farlo per il bene di quei ragazzini, doveva salvarli, doveva salvare suo figlio. A quel punto si accarezzò il ventre, che cominciava a gonfiarsi. «A cosa stai pensando?» Chris era appoggiato con una spalla allo stipite della porta, gambe e braccia incrociate in una posa assolutamente rilassata, la stava fissando con i suoi splendidi occhi verde smeraldo, i capelli color caramello come al solito tirati indietro, l'uniforme di Imperium perfettamente stirata che gli donava troppo per i suoi gusti. Come al solito le sorrideva, ma sapeva che se avesse scoperto cosa aveva intenzione di fare, quel sorriso sarebbe sparito, lui non approvava, era l'erede della B.L.C., avrebbe seguito le tradizioni, anche a costo di sacrificare il suo stesso figlio. «A niente» rispose, si alzò e raggiunse il ragazzo, gli buttò le braccia al collo e lo avvicinò a se baciandolo con passione perché quello poteva essere l'ultimo. «Ti amo Christopher Barker» gli sussurrò all'orecchio «Ti amo anche io, Susan Blackwood» replicò lui «Non smetterò mai di amarti» disse guardandola con quegli occhi verdi, sapeva che era sincero e questo la faceva soffrire ancora di più, lui era l'unica cosa che le aveva impedito di agire immediatamente.

Si alzò dal letto e raggiunse con passo felpato lo studio del padre di Chris, dopo anni di allenamento era capace di muoversi velocemente e silenziosamente come un Imperium dell'aria. Il signor Barker non si sarebbe mai aspettato che la sua futura nuora avrebbe tentato di rubare l'arma più potente mai esistita sulla faccia della terra, l'ultimo Element allo stato naturale esistente. La porta dello studio era semplicemente chiusa a chiave, niente che una semplice forcina non potesse risolvere. Lo studio era grande, un ladro comune non saprebbe da dove iniziare a cercare, ma lei sapeva che esisteva un laboratorio segreto oltre la parete sinistra, e fortunatamente sapeva anche il codice per aprirla. L'allarme sarebbe stato il segnale, il segnale per l'attacco, gli altri erano pronti da settimane, tutti coloro che si sentivano oppressi, tutti coloro che non erano d'accordo sul modo di arruolare gli Iniziati, dispiaciuti per quelle povere famiglie... La parete svanì, lei si diresse direttamente alla cassaforte, appoggiò la mano sul metallo e lo fuse con il fuoco. Ed eccola lì, una pietra nera grande come un pugno di un bambino, la pietra irradiava potere, tanto potere... Allungò esitante la mano, appena afferrò la pietra accaddero più cose contemporaneamente, l'allarme prese a suonare, ci furono varie esplosioni che fecero tremare tutto l'edificio, ma la cosa più impressionante era il potere che sentiva dentro di sé, percepiva tutto il mondo circostante, tutto obbediva a lei, tutto. Era la persona più potente del pianeta, perché lo stesso pianeta avrebbe obbedito ai suoi ordini, avrebbe potuto far eruttare un vulcano se solo l'avesse voluto, causare uno tsunami, sradicare intere foreste, distruggere intere città, poteva purificare il mondo da quella feccia chiamata, umani.... NO! Come poteva pensare a quelle cose? Non era per questo che voleva la pietra! Doveva rimanere concentrata e non cedere all'influenza dell'Element. La porta si spalancò ed entrò un Christopher con la divisa bruciacchiata, la fissava stupito, era confuso «Che sta succedendo Sue?» «Chris... Mi dispiace, ma è giusto così» disse triste. A quel punto allungò una mano e una folata di vento fece sbattere violentemente il ragazzo contro il muro, svenne. Susan cominciò a piangere, ma nonostante ciò si voltò verso la finestra e si buttò fuori controllando i venti per non precipitare. Prima di andarsene per sempre si voltò verso il Centro, in fiamme, la sua casa, promettendo che sarebbe riuscita a non farsi sopraffare dall'Element ,ma non sarebbe mai riuscita a mantenere quella promessa.

5 anni fa

«Jay, mi dispiace» gli sussurrai «Non è stata colpa tua. É di tuo nonno» mi disse. Era colpa di mio nonno, lo sapevamo entrambi ma non era iniziato tutto da lui. «è colpa della B.L.C.» sospirai. «Quindi... Mi sottoporranno di nuovo al Flash per farmi diventare più docile?» annuii «Sai perché la prima volta non ha funzionato? Quando mi hanno appena portato qui?» «A cosa pensavi?» chiesi «A mia madre» «Solo a lei?» «A lei e a come l'avrei vendicata» annuii di nuovo «Questo. Questo ha impedito che ti cancellassero la memoria» gli spiegai. «Non capisco Fi» «Nel momento in cui ti stanno cancellando la memoria, devi concentrarti su un sentimento, una forte emozione, tenerti stretto il ricordo che ti lega a quell'emozione, perché i sentimenti non cambiano anche se ti cancellano la memoria, quelli rimangono sempre. Per esempio se mi cancellassero la memoria in questo preciso istante e mi mettessero davanti a te dicendomi che sei una persona cattiva, una persona da odiare, non ci riuscirei perché tra noi due c'è già un forte legame di amicizia e i miei sentimenti per te non possono cambiare con l'eliminazione della memoria» gli spiegai. «quindi se ti concentri tantissimo su un sentimento riuscirai a tenerti tutti i tuoi ricordi» continuai. Notai con la coda dell'occhio che il mio amico era arrossito, era un ragazzino pelle e ossa e il rossore sulla gote lo faceva sembrare più piccolo di me nonostante avesse tredici anni mentre io ne avevo dodici. «tu come fai a saperlo?» «Mia madre l'ha usato contro di me molte volte... Lei vorrebbe che mi dimenticassi di tutto questo ma... Semplicemente non posso abbandonare tutto così... Mi capisci? Mi sono allenata da anni per questo giorno» annuì «Domani io verrò sottoposto al Flash e tu diventerai una Imperium» «Già» «In bocca al lupo allora» disse alzandosi dal letto e preparandosi a saltare fuori dalla finestra. «Aspetta.» lo raggiunsi e gli diedi un bacio casto sulla guancia. «Non scordarti di me. Promettimelo» James mi fissò a lungo, poi disse deciso «Te lo prometto» .

Angolo Autrice

Benvenuti nel secondo libro della trilogia di Elements!! Spero che vi piaccia più del primo!
La foto è della mia amica 1/4 di Jo ;) (GiuliaPezzali contenta? Ti ho citata hahah)

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