Capitolo 43: Sof

Angolo autrice

Scusate per il disagio, ma wattpad mi ha eliminato anche questo capitolo e l'ho riscritto, non so se é completamente uguale a com'era prima... scusate

Stupida sacca, stupida palestra, stupido allenamento, è stato tutto inutile fin dall'inizio.«Piano, piano! Così la polverizzi» scherzò qualcuno saltando giù da uno degli strumenti d'allenamento. «Ma chi se ne frega. Tanto è inutile» sbottai buttandomi a terra «Perché così arrabbiata?» chiese avvicinandosi con un bel sorriso sul volto. Si sedette di fronte a me «Perché così felice?» ribattei. Il ragazzino cambiò espressione, subentrò la confusione «Non... Te lo ricordi?» borbottò «Cosa?» «Quello che è successo dopo che sei stata sottoposta all'Operazione.» «Certo che me lo ricordo! Ho distrutto mezza Base con i poteri che ho sempre aspettato di ottenere e poi... Niente! Niente!» gridai. Lui si allungò per toccarmi leggermente il gomito, nel tentativo di calmarmi «Perchè con me non ha funzionato?» chiesi piagnucolosa. «Non saprei, forse sei più speciale» disse il ragazzino seduto davanti a me. «Più speciale? Ma che dici! Semmai c'è qualcosa che non va in me!» protestai. «Smettila di piangere Fi!» pregò il ragazzino dagli occhi color mare. Non me n'ero nemmeno accorta che le lacrime mi scendevano copiosamente rigandomi il volto. Mi alzai, pronta per andarmene «Fi. Troveremo una soluzione.» mi disse. Lo guardai e lo abbracciai «Sei il migliore Jay» «Tu sei la migliore Fi. Grazie a te non ho perso la memoria» «Sono felice che i miei consigli ti siano stati utili» dissi staccandomi. Lui scosse la testa «No. Non per quello. Ho pensato a te. È stato il tuo ricordo che mi ha permesso di salvare la memoria» disse con un timido sorriso.

Sentii le sue labbra sulle mie in un delicato bacio «Mmm, ti rendi conto che ti stai approffittando di me?» dissi con gli occhi ancora chiusi. Lo sentii ridere «Non mi sto approffittando di te. Cercavo di svegliarti come la Bella addormentata.» socchiusi un occhio e intravidi il suo volto a pochi centimentri dal mio «O Biancaneve» ribattei «Preferisco immaginarti caduta in un sonno profondo, invece di una morte da avvelenamento» disse sorridendo. «Allora che aspetti mio principe oscuro, baciami» replicai tirandolo verso di me e assaporandolo come un dolce bigné «Perfavore ragazzi. Un po'di ritegno. Anche io esisto per vostra informazione» sbottó Nox imbarazzato «Tu non ti sei fatto problemi quando denudavi la ragazza bionda alla festa» replicai facendo ridere James sulle mie labbra «Quello era diverso, eravamo ad una festa. Lo facevano tutti, non se n'è accorto nessuno» si difese «Fidati, se ne sono accorti tutti» replicai. Sentii l'auto rallentare «Siamo arrivati?» chiesi sempre avvinghiata a James «Sì, Opal dovrebbe essere qui da qualche parte, oh eccola» disse Nox scendendo dall'auto. Scendemmo anche io e James. Rimasi sorpresa dal paesaggio «Ma il deserto... Non dovrebbe essere meno verde?» chiesi mentre mi guardavo intorno, pieno di cactus e altri arbusti «Siamo molto più a sud. Vicino alle montagne. Qui non é territorio di dello Scorpione, dovremmo essere al sicuro» rispose. «Mio Dio ragazzi! Siete arrivati finalmente! » esclamò Opal venendoci incontro. Teneva i suoi riccioli color caramello raccolti in un a coda e portava una canottiera, dei pantaloncini mimetici e gli scarponi da montagna. Assomigliava ad una Lara Croft nera. «Siamo stati degli idioti. Lui che mi diceva "passiamo per il deserto! Voglio dare libero sfogo ai miei poteri dato che nelle spiagge non posso farlo" e io "perché no? Voglio provare a creare una tempesta di sabbia", ma si può essere più stupidi?» esclamò lei gesticolando. Nox l'abbracciò e le sussurrò dolcemente «Non ti rimproverare. Tutti desideriamo sfogarci un po'» la consolò accarezzandole la testa. «Che cosa dovevano fare?» chiesi a James «Stavano tenendo d'occhio i luogotenenti in modo da scoprire un eventuale ritorno di Susan Blackwood» spiegò «Questo "Scorpione" è un geminus?» «No, sono l'unico tra i Ribelli oltre a tua nonna» rispose «Buffo che ci siate solo voi giovani e mia nonna...» riflettei ad alta voce «Non c'è niente di buffo, tuo nonno li ha fatti fuori tutti, tu dovevi essere l'unica capace di controllare più elementi. Nox e i gemelli se la sono cavati grazie a Max e io sono stato fortunato, perché ho scoperto il mio ascendente sull'acqua solo dopo aver lasciato la B.L.C.» la mia stima verso il nonno diminuiva ogni giorno di più. Possibile sia così crudele? «Mandiamo Jase a parlarci, forse è stato un equivoco. Valentin non è come Law. Va d'accordo con Jase» propose Nox. «Va bene» rispose lui «Valentin?» «Valentin Santos. È questo il suo nome» mi spiegò James «Non è Americano» «No, è spagnolo. La sua famiglia era venuta qui in vacanza ma i suoi morirono in un incidente stradale. La B.L.C. lo accolse tra le sue file» «Come fai a saperlo? E chi ti dice che non è il racconto del Flash?» chiesi «No, è la verità. È stato sottoposto al Flash ma non ha perso la memoria, come me, per questo si é unito a Susan» spiegò salendo in sul SUV.

La sabbia bianca del deserto del Chihuahua era bellissima, camminarci sopra un po'meno. Ogni passo mi faveva sprofondare di diversi metri ed era abbastanza faticoso «Ecco. Siamo arrivati» ci interruppe Opal «Lui stava creando con la sabbia un enorme castello si sabbia e improvvisamente è scomparso sotto. Pensavo che fosse uno dei suoi stupidi scherzi, ma quando cercarono di tirare giù anche me riuscii a fuggire» disse Opal «Qui non c'è nulla» commentò James «Senti qualcosa Nox?» «No. Lo sai che la mia percezione sulla sabbia è pari a zero, è Zach l'esperto» mormorò triste Nox. Improvvisamente tutto il terreno prese a tremare e da un punto dietro di noi iniziò a crearsi un buco, la sabbia scorreva verso il basso come se fosse stata la parte superiore di una cressidra. Quando tutto cessò ci trovammo davanti a una cabina di vetro, spaziosa abbastanza per dieci persone «Dobbiamo entrare?» chiesi «Sembra di sì» replicò James. Appena fummo dentro la cabina, il terreno inizió a crescere, superato il panico capii che eravamo noi a scendere. Sopra di noi la sabbia stava iniziando ad oscurare il cielo lasciandoci nel buio totale. Sentii Nox sospirare. L'ascensore si fermò, aprendosi davanti ad un paesaggio incredibile. La sala era luminosa grazie alle pareti di marmo bianco, c'era un chiasso incredibile, sembrava che fosse in corso una festa. Gruppi di persone erano radunate davanti al televisore, alcuni chiacchieravano sui divani in ecopelle nera e altri giocavano animatamente a biliardo. Un uomo in camice bianco e una bottiglia di birra in mano si accorse di noi. Era un grande armadio tutto muscoli con la testa completamente rasata, un tattuaggio che ricordava una punta di una freccia gli passava al centro del cranio e la barba nera era rasata e ben curata «James! Ma che sorpresa! E hai portato pure degli amici! Quale buon vento ti porta qui? O dovrei dire buona fiamma?» proruppe l'uomo che dedussi fosse Valentin Santos «Consegnami mio fratello» ringhiò Opal avanzando «Shhh zitta» l'ammonì Nox «Valentin. Sono qui per un amico, il fratello della mia amica» riprese James parlando con tutta calma. «Ma qui siamo tutti fratelli! Giusto ragazzi?» gridò girandosi e alzando la birra. In quel momento notai attraverso la camicia trasparente il resto del tattuaggio, un enorne scorpione. Quindi sulla testa aveva la coda velenosa. Proruppe un coro di "Sì" da parte dei festaioli. Poi Santos tornò a rivolgersi a noi. «Volete unirvi a noi? Ci stiamo divertendo un mondo» disse «Veramente no. Volevo solo...» «Suvvia James! Non vuoi visitare la mia meravigliosa residenza?» insistè lui «Avevo sentito che ti saresti stabilito in Messico, ma questo, va oltre le mie aspettative Valentin» disse James con un sorriso enigmatico sul volto, in una posa rilassata e chiacchierando amabilmente con Santos. «Bello vero? È tutto marmo. Ho il pieno controllo di tutta casa mia! Ehi non mi presenti i tuoi amici?» «Lei è Electra, Nox e...» «Dios!» lo interruppe l'uomo «Ehi chicos! Guardate chi c'è! È Sophie Hunter!» esclamò esagerato. Proruppe un coro di "Ciao Sophie" che mi fece arrossire. «Alla fine ci sei riuscito! Quindi ora sei diretto al Rifugio!» continuò «Ma riposati qui da me! Ho un sacco di camere! C'è pure la tua vecchia fiamma! Hai tempo! Resta qui a divertirti un po'!» esclamò Santos circondando le spalle di James con un grosso braccio. «Ehi, qualcuno porti questi ragazzi in comode stanze a godersi le nostre terme sotterranee!» un ragazzo e una ragazza che si assomigliavano molto si avvicinarono a Nox e Opal, che protestarono animatamente, e li trascinarono lungo un corridoio, mentre Santos ci accompagnò personalmente lungo un altro «E poi mio caro ragazzo. Il sesso sottoterra è fabuloso. Ti conviene approfittarne!» disse lasciandoci davanti ad una porta, per poi dileguarsi. Se James era imbarazzato non lo dava a vedere «Presumo che dovremmo cercarci Zach da soli...» iniziai, ma James mi spinse contro la porta e mi baciò intensamente con le mani appoggiate ai due lati della mia testa e bloccando il mio corpo tra lui e la porta. «e questo per cos'era?» chiesi senza fiato «Volevo vedere se baciarti sottoterra fosse diverso» spiegò con il sorriso che marcava la fossetta sulla guancia sinistra. «Santos ha detto che il sesso è favoloso. Non un semplice bacio» replicai. Lui fece un sorriso malizioso prima di tornare a baciarmi. Portai le dita tra i suoi capelli mentre lui apriva la porta dietro di me, indietreggiai senza staccarmi da lui. «James?» disse una voce che mi fece saltare ad un metro di distanza da lui per lo spavento. Mi voltai e vidi la sua vecchia fiamma.

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