Capitolo 39: Sof

James si era ripreso in fretta grazie alle cure di Max, che tra l'altro non si chiama Max, ma Meng, il nome cinese che significa energico, mentre il suo cognome è Xu. Il dottor Xu. Quindi ci impegnavamo tutti e tre nei preparativi della festa mensile di "Maximus" che sarebbe avvenuta l'indomani.
«Parteciperete?» ci chiese Max dalla cucina «Personalmente odio le feste... Non mi piace l'idea di tante persone in una stanza a fare gli scemi» dichiarai buttandomi sul divano esausta «Loro preferiscono chiamarlo "svago", "goduria", "divertimento", "libertà"» mi disse James mettendosi accanto a me, passando il braccio intorno alle mie spalle in un abbraccio da divano. «Sempre fare gli scemi è. Cosa ci trovano di divertente nel ballare tutti appiccicati con il tanfo dell'alcol e del sudore? Con la musica che ti spacca i timpani e che ti impedisce di comunicare come una persona normale?» feci io. «Non so... C'è qualcosa di affascinante nel caos che si crea...» rispose Nox, o Lucas, raggiungendo la poltrona accanto al tavolo «Ragazza. Tu mi stai rovinando la festa ancor prima che sia iniziata» proruppe Max portando un piatto di dolcetti al cioccolato «Niente cucina cinese?» chiese deluso James «No.» replicò secco Max. Era un uomo simpatico ed estramente socievole, mi ero sempre immaginata gli orientali con quell'accento strano, invece Max parlava benissimo la nostra lingua. Senza i mobili, la casa di Max era veramente spaziosa, perfetta per una festa con la musica spaccatimpani, ci eravamo appurati che nulla di infiammabile fosse nei paraggi e che i bei vasi di ceramica di Max fossero trasferiti al piano superiore. «Credo che me ne strarò in camera...» «Io con te» mi sussurrò James all'orecchio facendomi arrossire di botto.

Io e James ci trovavamo sul tetto della casa di Max, a qualche ora prima della festa. Non era un edificio particolarmente alto ma si poteva comunque ammirare una bella distesa di tetti rossi e ammirare i grattacieli più vicini da un'angolazione differente. Distesa con la testa appoggiata sul suo braccio ammiravo il cielo azzurro ricoperte di nuvole bianche e soffici insieme a lui. «Questo è un posto sicuro» disse mentre mi accarezzava i capelli, tenendo lo sguardo fisso verso il cielo infinito come i suoi occhi «Lo so. Altrimenti un tipo intelligente come Max non vivrebbe qui» risposi «Credo che i sistemi di sicurezza della B.L.C. siano migliori. Se uno si vuole nascondere... Dovrebbe stare lì» commentò ignorandomi «Dove vuoi arrivare James?» «Sono già dove voglio essere. Con te. Non voglio arrivare da nessuna parte» disse dolcemente baciandomi la testa «E io sono già nel posto più sicuro del mondo. Con te» ribattei. Dopo qualche minuto di silenzio, riprese «Pensi mai... Di poter tornare indietro? Immagina se i ragazzi non ti avessero mai tradito... Vorresti tornare indietro?» mi chiese bisbigliando tra i miei capelli «Rivivrei tutto da capo se la conclusione è questa» risposi sincera «Non siamo ancora alla conclusione» rispose «Devono ancora accadere un sacco di cose» «Quindi? Le affronteremo da veri eroi» enfatizzai. Lui rise sincero, questa risata era molto più bella di qualla falsa e schernitrice che addottava normalmente «Non voglio essere il sostituto di Aiden» ammise la sua preoccupazione, alzandosi, senza guardarmi «Tu non sei il sostituto si nessuno. Sei troppo singolare per esserlo» dichiarai senza esitazioni, mettendomi in piedi anche io «Singolare?» chiese tornando a posare gli occhi su di me, inarcando un sopracciglio. «Unico» mi corressi. Lui sorrise compiaciuto, facendomi ridere «Sei vanitoso come una donna» gli sussurrai appoggiandogli le mani sul petto, lui alzò le spalle in segno di indifferenza.

Quando arrivarono i primi invitati mi rinchiusi in camera come preannunciato, James al contrario, aveva deciso di aiutare Nox a cercarsi una ragazza dicendo che ne aveva bisogno. «L'importante è che non abbia un'amica» replicai io «Che c'è sei già gelosa?» chiese innocentemente con quel sorriso strafottente «Ti piacerebbe. Io ho un sacco di autocontrollo» lo liquidai.
La musica rimbombava su tutte le pareti, impedendomi di concentrarmi sul libro che mi aveva prestato Max "Il richiamo del cuculo" della mia scrittrice preferita, J.K.Rowling. Mi stufai presto e decisi di vedere con i miei occhi, la famosa festa di Maximus.
Quando arrivai alle scale ricordai perché odiavo tanto le feste che organizzavano i miei compagni di liceo, c'era da diventare matti con tutti quei corpi in movimento. Allungai lo sguardo alla ricerca del mio ragazzo (oddio era il mio ragazzo! Mio!) e di Nox, sperando che mi avrebbero tenuto compagnia, nonostante la loro caccia. Individuai Nox appoggiato contro il muro che guardava in mezzo alla folla con i suoi occhi da felino, le ragazze che ballavano lì intorno gli lanciavano ogni tanto degli sguardi provocanti che lui ignorava. A differenza di James ed Aiden, soprattutto James, che erano fin troppo consapevoli di essere attraenti, Nox era quel tipo di ragazzo affascinante senza rendersene conto. Trascurava il suo aspetto fisico, e non si accorgeva delle ragazze interessate a lui. Meglio così. Volevo avvicinarmi per chiedergli la locazione di James, ma una ragazza dai bei capelli lunghi e biondi si avvicinò a lui ancheggiando e in un batter d'occhio si stavano divorando reciprocamente, le mani di lui sul fondoschiena di lei, e quelle di lei tra i capelli di lui. Come non detto... «Eh... Magari... Lo vado a cercare da sola...» mormorai. Perlustrando la casa notai delle attività nella zona bar. Una zuffa. C'era già tutta la folla raccolta intorno, non capivo cosa ci trovassero di interessante in due persone che se la davano di santa ragione. Finalmente trovai la persona che mi interessava, stava uscendo di casa, ero pronta a seguirlo ma la folla intorno al bancone si stava diradando e incorociai due occhi castani sgranati per lo stupore. Jo, insieme agli altri. Mi avevano trovata anche qui! Corsi fuori dalla porta per raggiungere James, informarlo e scappare insieme da loro, ma la strada era deserta, senza nemmeno un passante, di James, nessuna ombra. Phoenix era veramente inquietante di notte, ma iniziai ugualmente a correre per strada pregando che James sbucasse dal nulla e mi attirasse tra le sue accoglienti braccia. «Sof! Aspetta!» sentii Jo gridare. Continuai a correre, ma naturalmente mi raggiunse, più che altro mi buttò a terra. «Maledizione Jo!» esclamai indignata, controllando che fossi ancora tutta intera, intanto Aiden, Seth e Sky ci avevano raggiunti. Aiden mi guardava con una strana espressione, come se non potesse credere che fossi lì, davanti a lui «Sof, smettila di evitarci! Se vuoi salvare tua madre troveremo un modo! Insieme! Come abbiamo sempre fatto!» disse lei con occhi lucidi «Pensi davvero che mi fidi ancora di voi?! Di te?!» ringhiai nonostante le mie affermazioni sul perdono, e scoprii anche che ce l'avevo veramente a morte con Jo per aver fertito suo fratello. Tra il dire e il fare non c'era di mezzo il mare, ma un enorme abisso pieno di insidie, e se non hai la forza di attraversarlo, le tue parole sono solo aria. Jo si ritrasse con gli occhi sgranati, ferita, facendomi venire voglia di scusarmi ma non lo feci «Sof... Hai ragione. Mi dispiace...» le leggevo negli occhi che si stava trattenendo moltissimo per non scoppiare. «Sophie... Tu sei la mia migliore amica. Tengo a te. Sei sempre stata quella con la mente più aperta tra le due, e voglio solo che mi perdoni perché mi conosci con tutti i miei difetti, e sai che sono troppo codarda per chiedere scusa, che sono troppo codarda per accettare le scuse, che sono troppo testarda per ammettere di avere torto ma alla fine è questo il problema. Sono stata codarda e ti ho mentito, ho pensato di sapere cosa fosse meglio per te... Ma ti prego... Non torturarti, rimanendo con mio fratello, solo perché provi del rancore verso di me» le scuse iniziali erano bellissime, avevo già iniziato a cedere e a perdonarla. Ma l'ultima frase non doveva dirla. Possibile che non capiva quale persona meravigliosa fosse suo fratello? Sapevo che spettava a lui, sapevo che non avevo il diritto di interferire, ma dovevo farglielo capire. «Non insultarlo se non lo conosci nemmeno! Lui ha ricostruito il mio mondo che credevo ormai distrutto da voi, l'ha ricostruito con lui al centro, e se ora me lo porterai via mi crollerà di nuovo tutto addosso e non te lo perdonerei mai, MAI!» gridai con rabbia, enfatizzando sull'ultimo mai. «Ma che...» iniziò Jo scioccata «Sì, Joanne Lucy Sharp! Sono innamorata di tuo fratello. Lo amo okay?!» gridai a gran voce «Cosa?» chiese lei «Cosa?» le fece eco Aiden «Davvero?» sussurrò una voce incredula dietro di me. Mi voltai e vidi James in piedi, accanto ad un lampione, un' espressione sgomenta sul volto «Ripetilo» sussurrò come se ne avesse bisogno, come se quelle parole fossero ossigeno e che ne avesse un disperato bisogno per vivere. Mi voltai completamente, lo guardai negli occhi luminosi anche nel cuore della notte, alla luce del flebile lampione e dissi a cuor aperto, come se ci fossimo solo noi due «Ti amo James». Seguii uno strano silenzio nella quale nessuno fiatò, disturbato solo dalla lontana musica ovattata in casa di Max e qualche auto in lontanaza. Poi qualcuno mi sfrecciò accanto, Jo, e puntava dritto verso James, che non aveva la minima intenzione di difendersi. Voleva concludere quello che non era riuscita a finire «JO!!!» gridai per fermarla, ma quello che fece risultò inaspettato agli occhi di tutti.

Angolo Autrice

Benvenuti, benvenuti Popolo Imperium. Felici Hunger Games! E possa la buona sorte essere sempre a vostro favore! Okay, avevo voglia di scriverlo e l'ho fatto. Comunque gente, come avete notato in questo capitolo Nox non è un santo, sa come divertirsi, ma spero di non aver rovinato la bella immagine che vi siete fatti di lui! Secondo. Ehi! Quant'è stronza Jo?! Ragazzi non vi azzardate nemmeno lontanamente a pensarlo! Ci terrei se vi immedesimaste in lei e dimenticaste tutto quello che sapete di James dal punto di vista di Sophie. È abbastanza orribile come persona no? Lei non può sapere che è meraviglioso!!! Quindi non l'ha ancora ucciso solo perché in fondo gli vuole ancora bene e non perché sa che è buono. Inoltre non sa nulla della vendetta, dei genitori ecc... Comprendetela poverina! Lo scrivo perché ho avuto molte critiche su questo personaggio che io amo profondamente. Il prossimo capitolo non riprenderà da dove vi ho lasciato in questo, ma da prima. Quindi non sentitevi spaesati!
Come ultima cosa ci terrei se andaste a dare un' occhiata a "Chased" di GiuliaPezzali, perché è scritta bene ed ha un umorismo spiccato che vi farà sorridere come idioti mentre la leggete. Proprio come spero leggiate la mia di storia!
Passo e chiudo, buon 28 Luglio a tutti... E vi ricordo che il 3 è il compleanno di James. Vuole tanti regali XD

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