capitolo 3:Jo
Angolo autrice
Qui sopra Jo
«Dove andiamo?» chiese Seth al volante. «Ho trovato le loro orme. Si dirigevano a sud» rispose Aiden «Probabilmente vuole portarla dalla Blackwood» commentò Sky «Ma se Mr. Barker ha detto che è in Europa! É per questo che non è qui con noi» intervenni. «Quindi dobbiamo trovare un aeroporto?» domandò Skyler «Beh... Qual' è quello più vicino?» proseguì «No. Sarebbe troppo ovvio... Non credo abbia intenzione di portarla fino in Europa. Verrebbe scoperto subito. Non riuscirebbe a eludere i controlli... Forse va verso la base segreta dei Ribelli. In attesa del ritorno della Blackwood» riflettei «Forse. Troppi forse. Per ora mi sembra sicuro che voglia lasciare l'Alaska» Aiden si portò le mani al mento, come era solito fare quando pensava «Non prenderebbe mai mezzi pubblici. Ci sono troppi sistemi di sicurezza. Come può arrivare in Canada senza che nessuno se ne accorga?» ci chiese come un professore «Attraverso i boschi» rispose Seth «Quindi noi li aspetteremo lì» dissi decisa. «Scusate ma siamo solo in quattro come facciamo a sapere da che parte...» iniziò Skyler «Ehi Sky! Tu e Seth siete ottimi Imperium di terra. Credo in voi» la rassicurò Aid posandole una mano sulla spalla. La ragazza sorrise e arrossii. Chi non arrossirebbe davanti al sorriso disarmante di Aiden? Quel sorriso aveva convinto migliaia di persone e Skyler non era da meno.
«Sentite niente?» chiese Aiden ai ragazzi. «Difficile» ammise Seth «Il terreno è ghiacciato è molto difficile sentire la presenza di qualcuno... Ma sono sicuro che non ci siano...».
«Potrebbero volerci giorni» dissi «Dopottutto sono a piedi» continuai «Vero. Ma non possiamo fare altro per ora» disse Aiden «Meglio organizzare dei turni. Si devono riposare».
Non riuscivo a dormire. Poco lontano da me, il sacco a pelo di Skyler si alzava e abbassava regolarmente, segno che stava dormendo. Seth era di turno con Aiden che in quel momento perlustrava la zona, se ne accorse. «Dormi Annie. Non pensare e dormi» mi disse dolcemente, passando delicatamente le dita tra i miei capelli. «Lo so... Ma non ci riesco. Non riesco a pensare ad altro che a loro due. Pensi che veramente non le farebbe del male?» Seth parve rifletterci su. «Da quel che so, non sarebbe nel suo stile. Più che altro potrebbe ferire i suoi sentimenti. Che sono già ridotti male» risi «Ma per favore! James non è il tipo di Sof. Non si lascerebbe abbindolare da lui. E poi dopo la recente... Crisi con Aiden... Non credo sia pronta a fidarsi di qualcuno. Tantomeno di James. Quindi non farmi ridere, è una cosa ridicola.» «Ti dimentichi che un tempo erano uniti. Molto uniti» «Ma non in quel senso! Erano amici! E lei non si ricorda più di lui» protestai «I sentimenti umani sono una cosa misteriosa... Non escluderei questa ipotesi» commentò «Che ineguagliabile romanticone abbiamo qui.» lo presi in giro mentre appoggiavo la testa sulla sua coscia. «Rivoglio la mia migliore amica. Con tutti i pezzi del suo cuore» affermai. «La troveremo». Ero abbastanza sicura che Sophie non si sarebbe mai innamorata di mio fratello. La conoscevo, era di natura sospettosa e acida, la prima cosa che faceva era respingere, non sopportava le persone arroganti e James era la quintessenza dell'arroganza. La mia mente vagò ricordando la prima volta che conobbi Sophie, una vera strega.
«Joanne ho un compito molto delicato da affidarti» ero stata chiamata da Mr. Barker in persona, un onore, avrei dovuto sentirmi lusingata ma così non fu. Quell'uomo mi metteva soggezione, e quei freddi occhi verdi smeraldo non aiutavano. «Conosci mia nipote?» chiese allungato una foto che rappresentava una ragazza dai capelli corvini che teneva in mano un premio del Judo e con l'altra stringeva la mano di un uomo dal volto anonimo. Il suo sorriso era tirato come se non sopportasse l'idea di toccare quel tizio. «Sì, so tutto di lei e... Del suo fallimento» dissi. E sapevo anche altro. Quella ragazzina mi aveva portato via mio fratello. Almeno era questo che pensava la mia mente infantile a quel tempo. James si era allontanato molto da me dopo che arrivammo alla B.L.C. e da un giorno all'altro iniziò a gironzolare intorno alla ragazza solitaria che non si prendeva la briga di allenarsi con noi. Scoprii in seguito che era la nipote del signor Barker. «Ora i suoi poteri si stanno risvegliando, a scoppio ritardato ma si stanno risvegliando. Non ricorda niente e quindi se si fidasse delle persone sbagliate saremmo in guai seri. Devi convincerla a fidarsi di te. Però non dirle niente finché non arriverà il momento giusto» «e quando sarebbe?» «lo capirai quando arriverà» guardai di nuovo la foto «Non mi sta simpatica. Non potrebbe chiederlo a Skyler?» chiesi speranzosa. L'uomo rise «Sarai perfetta».
Mi informai il più possibile. Dovevamo avere qualcosa in comune. Infatti non fui delusa. La ragazza aveva ottimi gusti riguardo la musica e una grande passione per gli sport individuali. Amava leggere però, mentre io lo odiavo, era mio fratello il saputello, il lettore. No, non dovevo pensare a lui.
Mancava un mese prima dell'inizio della scuola e così sfruttai quel tempo per leggere. In poco tempo venni stregata, mi appassionai veramente senza capire come avessi vissuto fino a quel momento senza libri. Storie come Harry Potter, Hunger Games, Divergent, il signore degli anelli erano opere d'arti.
Il primo giorno di scuola la cercai, era difficile da individuare, si mimetizzava perfettamente tra i Popolani, appurai di avere i suoi stessi corsi, quindi era inevitabile che ci incontrassimo. Era seduta in fondo all'aula di chimica. La raggiunsi e mi sedetti accanto a lei. «Ciao» lei si voltò verso di me, fece un piccolo sorriso e replicò «Ciao» poi tornò a concentrarsi sul suo foglio bianco. Ma che ingrata. «Odio chimica. Credo che sia veramente il colmo che sia la prima lezione che debba frequentare» dichiarai per fare conversazione. «Peccato.» disse semplicemente. Quante parole! Pensai sarcastica. Probabilmente si accorse di non star guadagnando punti perchè aggiunse «Avresti potuto saltare la prima ora» non l'aveva detto con cattiveria ma sembrava più un avresti potuto saltare la prima ora così adesso non mi romperesti le scatole. Probabilmente se ne accorse «Scusa. Non ci so fare con le parole. Comunque a me chimica piace.» feci un sorriso tirato. Quella ragazza mi stava antipatica. Sarebbe stato difficile. Molto difficile. «Io sono Joanne Sharp» dissi. «Sharp?» chiese curiosa. «Sì» «É... Un bel cognome» mormorò. Temetti che si ricordasse che apparteneva anche a mio fratello, ma dal suo volto capii che non le diceva niente. «Sono Sophie Hunter» disse lei. «Lo so.» mi lasciai sfuggire ottenendo uno sguardo stupito. «Fai molti sport. E vinci spesso. Ti vedo a volte sui giornali» risposi in fretta. «Ah. Non pensavo di comparire sui giornali» commentò sempre guardandomi in modo strano. Spostai lo sguardo tra i suoi oggetti in modo da trovare un cambio d'argomento. Notai il disegnino dei doni della morte sull'astuccio. «Dopo tutto questo tempo?» chiesi indicando l'astuccio. Lei seguì il mio dito e sorrise «Sempre» rispose proprio come volevo. A quel punto fu molto più socievole. Mi accorsi dopo un po'di tempo che era una ragazza molto simpatica, possedeva un umorismo sottile e tagliente e aveva idee originali o strampalate. Era facile parlare con lei e presto non ebbi più bisogno di fingere.
«Ragazzi svegliatevi!» strillò Skyler. Balzai in piedi di scatto rendendomi conto che ad un certo punto mi ero addormentata. Ma ero pronta a combattere «Che succede?» chiesi «Sono tanti. E si stanno avvicinando. Ne conto otto.» sussurrò lei. «Tenetevi pronti ragazzi» sussurrò Aiden. In posizione. Non c'era acqua in giro, è vero c'era neve ma non era in grado di controllare il suo elemento allo stato solido come invece lo erano alcuni degli adulti, quindi si preparò i due pugnali che portava sempre alla cintura. «Bene bene. Dei marmocchi della B.L.C.» commentò qualcuno, una donna «Che ne facciamo di loro Em?» «Non saprei. Forse i ragazzi si potrebbero divertire con quelle due mocciose» commentò la voce di un'altra donna. Sentii Seth irrigidirsi a quelle parole dato che eravamo schiena contro schiena. Sapevamo dov'erano ma non potevamo dividerci. Erano numericamente superiori a noi e probabilmente anche individualmente erano più forti. «A me non dispiacerebbe quella rossa» commentò qualcun' altro. Questa volta un uomo. Qualcuno avanzò dall'ombra. «Salve ragazzi. Che ci fate qui soli e soletti? Non dovreste andare a dormire? Domani c'è scuola» era un uomo sulla trentina. Naso schiacciato, occhi chiari infossati, e sulle labbra un sorriso ridicolo. Sentii altri fruscii dal bosco e capii che eravamo circondati. Partirono immediatamente all'attacco, senza esitare. Sky e Seth evocarono muri di terra che si sgretolarono immediatamente. Non sono solo Ignis. Mi scontrai con una delle donne. Domava una frusta di fuoco. Se venissi colpita... Deglutii. Non gliel' avrei premesso. Schivare era la mia specialità. «Chi siete? Cosa volete?» chiesi dopo aver schivato un colpo deviandone la traiettoria. «Mocciosetta vogliamo quello che vogliono tutti. La ragazza.» esitai e quasi venni colpita dalla frusta che colpì violentemente il terreno, a pochi centimetri dal mio piede, lasciando una striscia di terreno bruciato. La frusta schioccò di nuovo, incrociai le braccia davanti a me e liberai una folata d'aria allargando le braccia. La frusta venne rispedita al mittente ma la donna la agitò con grazia sopra la testa come una cowgirl. Non riuscivo a vedere come se la cavavano gli altri, la donna mi teneva troppo occupata. «L'avete presa voi!» riuscii a dire. Questo distrasse la donna e ne approfittai per utilizzare le mie armi. Tirai fuori tre lame, lunghe venti centimetri ciascuno, dalla cintura le lanciai contro la donna e controllando i venti li feci accelerare. Si conficcarono nel petto della donna, in profondità. Non sarebbe sopravvissuta. Non provai rimorso, era una delle cose che ti insegnavano alla B.L.C., imparare a uccidere. Mi voltai per vedere cosa stava succedendo. Aiden se la cavava piuttosto bene nonostante stesse affrontando due Imperium di terra senza avere a disposizione il suo elemento. I suoi movimenti erano veloci e precisi e i due uomini erano piuttosto goffi, si vedeva che non avevano seguito gli allenamenti speciali della B.L.C.; Seth affrontava tre uomini con delle spade in mano, probabilmente degli Imperium dell'acqua, il suo controllo del terreno era impressionante ma non potei fare a meno di pensare che se ci fosse stata Sophie avrebbe fatto sprofondare quegli idioti sottoterra, naturalmente se avesse saputo dominare quei suoi incredibili poteri; Skyler indietreggiava, evocava pareti di terra che bloccavano a stento gli affondi dei due Ignis. Mi preparai a correre verso di lei quando uno degli avversari di Aiden iniziò ad allontanarsi chiamando a gran voce gli altri «Ragazzi lo sento!» e si tuffò nel bosco, anche gli altri abbandonarono la battaglia, indifferenti al corpo della loro compagna.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top