Capitolo 29: Sof
Angolo autrice
Cari Imperium, siamo giunti all'ultimo capitolo di questo racconto, sì, insomma, voglio fare come nel libro precedente e mantenere quota trenta capitoli, dopo questo ci sarà anche l'Epilogo, quindi godetevelo ;)
«Quale sarebbe il piano?» chiesi mentre salivamo in soffitta «Tu chiami Steel. Gli dici dove sei... Magari aggiungi anche che sei riuscita a recuperare un telefono per chiamarlo e che io sono un odioso idiota... Insomma sei la nipote del suo capo, devi essere capace di ciò» disse «Ma tu sei un odioso idiota» scherzai «Ah ah molto divertente Hunter» minimizzò per poi guardarmi, in attesa. «Cosa?» sbottai «Hai tu il mio telefono ricordi?» «Oh, giusto» tirai fuori dal reggiseno l'I Phone sotto il suo sguardo e glielo passai. Digitò velocemente il numero e me lo restituì. «Chi parla?» disse la voce tagliente di Mr. Steel dopo tre squilli «Io! Sophie!» dissi singhiozzando « Sono al 7694 w di Brooke Boulevard, Las Vegas... Non so per quanto tempo resisterò con quell'odioso idiota... » tirai su con il naso «Signorina Sophie mi dica come...» iniziò lui, sbattei i piedi per far rumore «Sta arrivando! La devo lasciare! La prego, si sbrig...» e attaccai prima di finire di parlare. Soddisfatta della mia prestazione, sorrisi a James che mi stava guardando con un espressione mista tra divertita e sorpresa «Che talento sprecato. Avresti successo come attrice» sorrisi compiaciuta al complimento. Mi avvicinai a lui «Mmm, merito delle innuminevoli bugie che continuo a dire» volevo stuzzicarlo un po', per vendicarmi di tutte le volte che mi prendeva in giro e ora che sapevo che gli facevo un certo effetto, seppur solo fisico, rendeva tutto più divertente. «Ti piace mentire?» chiese sostenendo il mio sguardo, facendo il suo solito sorriso arrogante che avevo tutta l'intenzione di far sparire. «Sì, perché a te piacciono le attrici» mi avvicinai ancora, finché non fummo a pochi centimetri l'uno dall'altro, senza toccarci, seduti sulle polverosi assi di legno di un soffitto, appartenente ad una villa enorme situata nella città del peccato. «Non è divertente provocarmi così, Hunter» mormorò minaccioso, ma era troppo affascinante per mettermi alcun tipo di paura «La penso differentemente, Sharp» sussurrai con lo stesso tono. Da non so quando, non associavo più il cognome Sharp a Jo, ma a James, il che lo rendeva decisamente un cognome migliore. Mi sporsi per baciarlo, posando una mano sul suo ginocchio, siccome lui non si muoveva di un millimetro, ma in quel momento accadde il finimondo. «James Sharp! Riconsegnaci Sophie Hunter e non ti sarà fatto niente! Siete circondati!» sentimmo la voce di Mr. Steel ampliata dal megafono «Come?! Già qui?» mormorai stupita. James si spostò verso la finestra e guardò fuori «Probabilmente era nelle vicinanze... E io che pensavo che fosse seduto comodamente nello studio di tuo nonno a dettare gli ordini come ha sempre sognato...» lo raggiunsi anche io e vidi cinque elicotteri che stavano atterrando nell'enorme cortile di casa Frost, intravidi anche una figura vestita di nero con i corti capelli biondi, Jo. «Sophie!» Gridò qualcuno dal piano di sotto «Cosa ci fa lui qui dentro?» sibilai «Come diavolo ha fatto a superare Ellen Frost?» chiesi «Non ne ho idea, secondo me lei li ha lasciati passare, dopottutto non sono loro il suo obbiettivo» disse tranquillo «Loro?» «Credi davvero che Aiden verrebbe da solo?» mi canzonò lui. In risposta alla sua affermazione sentii anche la voce di Skyler chiamarmi. «Spero tu abbia un piano» mormorai guardando con preoccupazione la botola. «Usciamo dalla finestra» disse aprendola per poi tirarsi fuori con due agili movimenti. Non feci domande e cercai di uscire, facendomi aiutare da James. La botola di aprì e vidi per una frazione di secondo la testa bionda di Aiden. «Sophie!» mi chiamò ancora con leggero panico nella voce. «Dimmi che hai un piano» lo pregai «Sì... Più o meno» rispose si portó verso il bordo del tetto senza tener conto della grave pendenza, si muoveva come se fosse sulla terra ferma, incredibilmente anche io non lo trovai difficile. «Sophie... Allontanati dalla grondaia» mi avvertì Aiden che ora si trovava fuori dalla finestra, sempre bello come il sole. James mi immobilizzò con un braccio intorno al collo e una sottile lama di ghiaccio puntata alla gola «Non ti avvicinare Aiden» disse James con tono beffardo «Lasciala!» ringhiò Aiden. James scosse la testa ridendo «Quando mai un rapitore lascia andare il suo ostaggio soltanto perché un incapace biondino dalle manie di grandezza gliel'ha chiesto?» lo derise. James si faceva odiare da lui apposta, usava tutta la sua arroganza in quelle parole e il tono rendeva nervosa anche me a cui non erano dirette. Però io sapevo che fingeva, non era così lui, mi fidavo. Non capisco proprio perché voglia portare una maschera così negativa. Tutte le persone portano una maschera che nasconde il vero se stesso, per mostrare agli altri qualcosa di migliore, perché lui non voleva mostrare a tutti il suo vero se stesso, che è semplicemente meraviglioso? «James, sei circondato...» le sue parole furono interrotte da un urlo spaventoso «Joy» sussurrò James. Mi lasciò andare e saltò giù dal tetto, lo seguii a ruota mentre Aiden gridava il mio nome spaventato.
Jo stava piangendo su un corpo disteso davanti al portone, Seth era inginocchiato accanto a lei, con una mano sulla sua schiena, una decina di Imperium erano riuniti intorno a loro mentre quattro di loro trasportavano il corpo senza vita di Ellen Frost verso uno degli elicotteri, a completare il quadro c'era un Law che si dibettava, con uno straccio che gli tappava la bocca e due Imperium che lo tenevano fermo. In quel momento Skyler uscì dal portone, si portò le mani sulla bocca per soffocare un urlo mentre le lacrime iniziarono a scorrerle lungo il viso. Anche Aiden era comparso dietro di noi, ma senza notarci si tuffò verso il suo mentore. Il rivolo di sangue che colava sul volto bianco di Mr. Steel si notava anche da quella distanza, un contrasto spaventoso e orribile. «È... È colpa mia, l'ho attirato io qui» sussurrai «No, Sophie. Il lavoro degli Imperium della B.L.C. comporta pericolo e sacrificio, Steel sapeva che...» si bloccò all'improvviso «È ancora vivo... Il suo cuore pulsa ancora» sussurrò stupito «Com'è possibile che quei cretini non se ne siano accorti?» ringhiò a bassa voce, parlando più a se stesso che a me. «Recitiamo ancora un po'» disse voltandosi verso di me. Non volevo che continuassero a credere che fosse malvagio, ma chi ero io da avere il diritto di rovinare la sua copertura da cattivo ragazzo? Così annuì e basta. Sulla sua mano comparve di nuovo il pugnale di ghiaccio, in un vortice di brina, e me lo portò nuovamente alla gola «Idioti!» gridò attirando l'attenzione di tutti «Sophie...» sussurrò Jo vedendomi dopo tanto tempo, il volto macchiato dal trucco sciolto dalle lacrime. Vedere quegli occhi castani mi mise una tremenda nostalgia della mia vecchia vita, noiosa ma normale e felice. «Steel è ancora vivo. Salvatelo prima di fargli il funerale magari. Fermate l'emmorraggia, qualche altro minuto e morirà dissanguato.» indietreggiò trascinandomi con lui. Jo fece per alzarsi ma io scossi la testa. Lei mi obbedì con espressione confusa «Salvate Mr. Steel. Non pensate a me.» prima che qualcuno potesse reagire, o accorgersi che erano numericamente superiori a noi, potevano infatti dividersi in due gruppi, uno che mettesse Steel in salvo e l'altro all'attacco per salvare la nipote del capo dal perfido Ignis, James evocò una palla di fuoco che lanciò con forza verso il cancello elettrificato, facendolo esplodere in un enorme scarica di elettricità ad alta tensione che provocò una reazione a catena in tutto il perimetro della villa Frost. James mi fece da scudo con il suo corpo e quando reputò che fossimo al sicuro, mi prese per mano e mi trascinò in mezzo alla polvere, fumo e detriti per poter scappare. Non potei far a meno di pansare che era stato un ottimo diversivo.
Ri angolo autrice
Mi scuso in anticipo per il lungo angolo autrice.
Scherzavo!! Non può concludersi così questa parte della storia, non avrebbe senso!! Non c'è finale ad effetto! Comunque questo secondo capitolo della storia sarà molto più lungo del primo, perché ha due punti di vista. Quindi presumo che in realtà arriveremo a circa sessanta capitoli. E poi mancano un sacco di cose da spiegare.
Apparte questo stupido scherzo, avevo detto ad alcuni di voi, fan di James soprattutto, che avrebbero avuto una sorpresa in questo capitolo. Infatti vi propongo un'intervista con il dolce Ribelle dalla chioma indomabile e gli occhi verde mare. Ho inviatato qui con noi James Andrew Sharp!!
A: Ciao James o Jase, come preferisci, come te la passi?
J: James grazie, come se la dovrebbe passare il desiderabile numero uno dell'intero pianeta?
A: Suppongo male, con tutte le persone che ti vogliono morto... Dev'essere difficile...
J:In realtà io intendevo che sono la persona più desiderata nel senso... Passionale, ma suppongo tu abbia ragione sul mio numero di nemici. Credimi sono tutti gelosi di me.
A: Modestia a parte caro. E smettila di farlo ti prego, mi distrai.
J: Di fare cosa?
A:Di passarti la mano tra i capelli
J:Scusa non me ne accorgo nemmeno *si passa una mano tra i capelli*
A: Sei impossibile. Comunque siamo qui perché hai molte fan che ti adorano per un motivo a me ignoto.
J: Mi pare chiaro il motivo
A: Ah si? Illuminami
J: Beh... Io sono James Sharp.
A: *faccia esasperata* Dicevo, hai molte fan che desiderano chiarimenti sui tuoi pensieri, saresti così gentile da aiutarle?
J:Certo. Prometto di rispondere a tutte le domande.
A:Partiamo dalle basi. Quand'è il tuo compleanno?
J: Tre agosto
A: Colore preferito?
J: Non ho un colore preferito ma trovo che il verde sia un colore rilassante.
A:Lo sai che è anche il colore degli occhi di Sophie?
J: Quindi? Anche i miei sono verdi.
A:*sospira* lo so... Hai... Hai dei bellissimi occhi color mare. Comunque... Se fossi un mago nella serie di Harry Potter, in quale casa apparterresti? I coraggiosi Grifondoro, gli intelligentissimi Corvonero, i leali Tassorosso o gli astuti Serpeverde?
J: Serpeverde, non c'è dubbio.
A:Se fossi un giocatore di Quidditch, quale ruolo svolgeresti? Uno dei tre Cacciatori, uno dei due Battitori, il Portiere o il Cercatore?
J:Batterei una squadra al completo da solo... Ma se proprio devo sceglierei direi il Cercatore, alla fine è lui che proclama la vittoria.
A: Se facessi parte della saga di Rick Riordan, Percy Jackson, come semidio, di quale divinità greca saresti figlio?
J:Quale semidio? Io sarei una divinità, mi sembra ovvio.
A:Se vivessi nel futuro distopico di Veronica Roth, Divergent. In quale fazione apparteresti? Tra gli altruisti Abneganti, i sinceri Candidi, i coraggiosi Intrepidi, i geniali Eruditi o i gentili Pacifici?
J:Sarei sicuramente un divergente nato nella fazione dei Pacifici, ma sarei un trasfazione Intrepido.
A:Se potessi scegliere un altro elemento, quale sceglieresti?
J: Mi piace il fuoco. Sono un esperto in questo gioco.
A: James mi diapiace dirtelo ma dovrai affrontare molte difficoltà
J:Odio gli scrittori
A: Grazie. Io non farò più domande lascerò che siano le tue fan a fartele direttamente.
Cari Imperium, commentate e James risponderà.
P.s. Questa idea è stata presa spunto dalla scrittrice Cassandra Clare, madre di Shadowhunters, che rispondeva ai fan nel ruolo dei suoi personaggi.
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