36. Jase: Corsa
Correvamo a perdifiato. Mi seguivano tutti perché ero l'unico che conosceva la strada, ma all' improvviso sentimmo un grido di dolore. Mi fermai di scatto e mi voltai giusto per vedere mia sorella cadere a terra con una espressione di dolore suo volto. La raggiunsi immediatamente «Joy!» esclamai sorreggendola ma ciò provocò un altro grido. Controllai quale fosse la causa e vidi la sua gamba destra incastrata in uno di quelle trappole per animali che si attivava a pressione. Dall'aria arrugginita che aveva doveva essere lì da molto tempo. Diamine, siamo ancora troppo vicini. E cosa diavolo ci fa questa trappola qui?! I denti dell'oggetto erano conficcati nel polpaccio di mi sorella e tutta la gamba era intrisa di denso sangue rosso che mi fece temere il peggio. Ne stava perdendo troppo. Frost avanzò verso di lei e si inginocchiò allungando le mani sul metallo, ma le sue mani tremavano troppo e fecero urlare di dolore mia sorella. Il ragazzo la guardò dispiaciuto «Zach. È di metallo, riesci a liberarla?» Zach si avvicinò immediatamente mentre mia sorella gemeva e respirava intensamente con gli occhi lucidi. Ma non pianse. Era troppo forte per piangere. «Jase, è molto arrugginita e nelle mie condizioni riesco a liberarla solo per mezzo secondo massimo » disse corrugando la fronte «Dev'essere abbastanza svelta da levare la gamba in quel lasso di tempo, solo che quando le lame verranno estratte... Farà più male che adesso» disse. Vidi il terrore negli occhi di mia sorella «Tranquilla Joy ti aiuto io. Te la tiro fuori appena Zach sblocca la trappola» le dissi spostandole una ciocca di capelli dalla fronte. «Farà male Jase» sussurrò «Ehi, Annie.» Frost si inginocchiò accanto a lei, di fronte a me «Ricordi come si combatte il dolore? Sei la più in gamba lo so che lo sai» disse fissandola intensamente negli occhi «Devo concentrarmi su qualcos'altro. Non posso pensare alla ferita» disse lei con lo sguardo intrecciato al suo «Concentrati su di me, okay? Guardami» disse mettendole una mano sulla guancia «Lo so che mi fissi sempre quando pensi che non guardi, Annie» sussurrò sorridendole rassicurante avvicinandosi a lei «Ti sbagli» disse lei cocciutamente mentre lui le sorrideva, accarezzando la guancia con il pollice «Concentrati su questo» sussurrò. Annullò la distanza che c'era tra loro e la baciò con intensità, tenendole una mano sulla vita e l'altra dietro la nuca. In quel momento Zach aprì la trappola di scatto facendo schizzare il sangue di Joy un po' ovunque, la sentii irrigidirsi e Seth gemette dal dolore, mentre io liberavo la gamba di mia sorella da quei mostri dentati. La trappola si richiuse fendendo l'aria. Frost si era staccato da lei, con il sangue che gli colava giù per il mento. Evidentemente lei l'aveva morso quando ha provato dolore. Infatti, anche Joy aveva la bocca sporca di sangue, ma invece di pulirselo, fissò intensamente Frost con sguardo malinconico. «Grazie Seth. È stato... Più facile sopportare il dolore» sussurrò questa abbassando lo sguardo e mordendosi il labbro inferiore «Figurati» disse lui mentre si allontanava. Recuperò il corpo esanime di Nox. Opal si offrì di aiutare a sorreggere mia sorella e riprendemmo ad allontanarci. Il più in fretta possibile.
Finalmente iniziai a sentire il fruscio degli animali e il ronzio degli insetti, segno che non eravamo più in territorio nemico, ma era presto per cantare vittoria. I Ribelli si erano risvegliati. Ci stavano raggiungendo. Più che percepirlo era un mio senato senso. E anche una buona dose di conoscenza in anni passati tra le loro schiere. Ma da dove vengono? Non ricordavo ce ne fossero così tanti! Individuai finalmente il Jet e mi affrettai ad attivare lo sportello. «Avanti avanti!» li incitai per farli salire più in fretta. Mai mi erano sembrati così lenti. Allungai una mano e creai un muro di fuoco nel tentativo di rallentare qualunque inseguitore «Scusa foresta. Sono convinto che ti spegneranno.» dissi. Salii anche io e depositai Max. Mi fiondai sui comandi e li attivai. Seth mi raggiunse e mi aiutò a sistemare i preparativi. Per uno che soffriva di mal d'aereo, conosceva veramente molto bene il velivolo. Decollammo a tempi record, senza controlli di sicurezza. Piegai il muso del jet verticalmente facendo rotolare tutti verso il fondo del jet, ma dovevo salire il più possibile non mi potevo occupare del loro confort. Ad una quota abbastanza alta raddrizzai il velivolo, ma qualcosa ci urtò. Poi qualcos'altro. Attivai il radar di quel jet che individuò un nemico proprio dietro di noi. «Ehi Frost! Non è che questo coso ha un turbo o ancora meglio delle armi integrate?» chiesi. «Ma dove credi che siamo? In un film fantascientifico?» disse lui. Ma appoggiò una mano su un pannello che disse "accesso negato". «Le armi sono fatte per gli Imperium, rispondono al controllo degli elementi.» disse «Ma io non ho i requisiti per accedervi» affermò «L'avevo capito.» dissi brusco. Se solo quello sconsiderato di Nox si fosse sveglio... Lui era un genio con queste cose di tecnologia. Era uno dei suoi tanti passatempi preferiti. «Prendi i comandi» ordinai a Frost mentre deviavo per evitare un altro attacco nemico. Mollai il volante e precipitammo di diversi metri finché Frost, che era sbiancato, lo afferrava «Dio... Devo vomitare» sussurrò «Fatti passare il mal d'aereo. Non morirò per una stupidata simile.» dissi mettendomi davanti allo scanner. Non ero un'esperto. Ma qualcosa avevo imparato. Iniziai a smontare il pannello e mi parai davanti a fili e circuiti. Okay, non ho imparato abbastanza. Opal mi raggiunse. «Qual è il problema? Ci stanno raggiungendo!» esclamò «Per le armi abbiamo bisogno dell'accesso e...» Opal non mi lasciò finire. Mandò una scarica elettrica tra i circuiti facendoli sfrigolare. «Prova adesso» dichiarò «E tu. Sembra che tu stia per vomitare, fa prendere me il volante» esclamò Opal spingendo via Frost. Leggermente stupito rimisi a posto il pannello e ci appoggiai su la mano. "Accesso acconsentito". Disse la macchina «Giuro Opal che ti bacio!» esclamai entusiasta «No, che non lo farai» intervenne Zach dal fondo del Jet. Due cilindri spuntarono dalla mia postazione e una maschera calò sui miei occhi. Infilai le mani dentro i due cilindri e posizionai meglio la maschera davanti ai occhi. Avevo una visione totale di tutto ciò che circondava il Jet. Fico! Mi sembra di essere in sala giochi con realtà virtuale. «Okay, vediamo come funziona» ghignai mentre individuavo il veicolo nemico. "Registrazione effettuata. Imperium del fuoco. Imperium dell'acqua" disse la voce «Mi spiace, non volevo confonderti» mi scusai con il computer. Strinsi la presa e dominai il mio elemento. Il veicolo plasmò il mio potere in un'arma potente che attaccò il velivolo nemico. Quelli risposero all'attacco ma grazie alla prontezza di riflessi di Opal, riuscimmo a schivarne molti. La battaglia continuò a fior di colpi finché non venimmo colpiti in pieno. Opal perse il controllo e iniziammo a precipitare a spirale. Il motore dell'ala desta era in avaria. Joy mi raggiunse zoppicando a fatica ed equilibrio precario. «Fammi prendere il tuo posto!» mi gridò. Non me lo feci ripetere due volte e grazie a Joy recuperammo terreno. Opal riprese il controllo. «Apri lo sportello!» ordinai ad Opal «Che vuoi fare!» esclamò Joy. «Vedrai» replicai senza guardarla. Recuperai una corda che legai ad un sedile, assicurandomi che fosse stretta e poi feci lo stesso con me. Fissai l'area aperta sotto di me e ascoltati il rombo del vento assieme al sibilino del motore rimasto, poi mi buttai nel vuoto. Penzolai e venni sbattuto come una bambola di pezza dal vento, girai più volte su me stesso e quasi mi impiccai con la corda. Mi veniva voglia di vomitare oltre al fatto che mi girava la testa. Comunque individuai il velivolo nemico e iniziai a controllare il vapore acqueo delle nuvole. Le indirizzati verso il nemico. Li solidificai. Ghiacciai le pale del motore e quando quello iniziò a precipitare sorrisi e iniziai ad arrampicarmi sulla corda. Zach mi diede la mano sana e mi tirò sù. Lo sportello si chiuse immediatamente dietro di me e lo smorzare del rumore del vento mi diede una grande sensazione di trionfo. «Emh... James?» mi chiamò Opal. Mi precipitai verso di lei passando di nuovo alla preoccupazione «Cos'è questa luce rossa lampeggiante?» mi chiese lei allarmata «C'è una perdita esterna di olio e carburante» dissi «Quindi?» chiese lei senza guardarmi. «Quindi? Quindi siamo fottuti» dissi tranquillamente. «Cosa? Ferma la perdita!» esclamò Zach «E come faccio?!» protestai «Ma non eri tu quello che sapeva fare tutto?» insistette lui «Seth sta male!» esclamò mia sorella notando il suo ex con una mano sullo stomaco e l'altra sulla bocca «Qui stiamo tutti male principessa!» esclamò Zach. «Non per mettervi nel panico... Ma stiamo perdendo quota» ci annunciò Opal. «Calmatevi ragazzi» disse una voce. «Max» sussurrai sollevato. Lo raggiunsi immediatamente «Stai meglio?» chiesi perché bene non stava «Sì, è possibile. Come è possibile che da qui a dieci minuti potrei essere morto.» affermò sedendosi. Si lamentò del dolore poi disse «Potete rallentare la perdita e arrivare fino in Alaska» disse «Non è difficile con due Imperium che sanno controllare il metallo.» disse guardandoci tutti uno ad uno. «Uno ha lo stomaco capovolto, l'altro ha un braccio fuori uso, ed entrambi sono sfiniti» lo informai. «Possono sempre collaborare.» affermò l'uomo. «Non dovete nemmeno uscire.» aggiunse. Sapete com'è controllare la terrà, vero?» Zach e Frost incrociarono i loro sguardi e poi annuirono. «Quando sentite la terra, quando evocate il vostro elemento sentite la sua presenza, percepite tutto del terreno che vi circonda, com'è fatto e come volete che sia. Lo stesso vale per il metallo. Espandete i sensi e aggiustate la falla.» disse semplicemente «Più facile a dirsi che a farsi» mormorò Zach. A quel punto Frost vomitò «Ti capisco, amico» commentò Zach mentre mia sorella aiutava il suo ex. Joy offrì un'altra pastiglia per il mal d'aereo al ragazzo che poi si diresse assieme a Zach il più vicino possibile al lato della falla. Chiusero gli occhi e appoggiarono entrambe le mani sul pavimento. Passarono interminabili secondi in cui tutti rimasero in silenzio. «SÌ!» esclamò Opal «La lucina si è spenta!» disse entusiasta. Joy si fiondò su Frost e lo abbracciò «Sapevo ce l'avresti fatta! Anche con la nausea!» esclamò stringendolo. Il ragazzo era troppo stupito per poter rispondere all'abbraccio. Poi sorrise e le appoggiò una mano sui capelli. Joy si irrigidì e si staccò immediatamente imbarazzata. Come se si fosse improvvisamente scottata. «Ma sembra che il carburante stia finendo...» Opal distrusse il buon umore a tutti con quell'unica frase. «Forse riusciamo ad arrivare in Alaska. Non possiamo permetterci di atterrare in mezzo ai Popolani, non abbiamo il Flash e questa non è una missione autorizzata dalla B.L.C., Christopher Barker mi odia, quindi potrebbe aver ordinato le altre Basi di non salvarci e voi avete un grandissimo bisogno di cure mediche, se non ci presentiamo direttamente da Sophie potrebbero non aiutarci...» dissi io. «Riponi veramente poca fiducia nella Brain Limitless Company» disse Max. «Ho i miei buoni motivi» replicai.
Il viaggio procedette abbastanza tranquillo. Zach, che solitamente era un chiacchierone, se ne stava zitto seduto a tenersi il braccio malridotto. Aveva il viso talmente bianco che temetti che sarebbe svenuto da un momento all'altro. Frost soffriva di mal d'aereo ma non sembrava aver subito danni fisici gravi, stesso valeva per me. Escluso il mal d'aereo, ovvio. Mia sorella era seduta accanto a lui, senza sfiorarlo neppure accidentalmente. Si teneva la gamba ferita, fasciata alla ben e meglio dalla manica della sua maglietta. Non capivo cosa avessero fatto a Opal, ma fisicamente sembrava stare bene. Teneva lo sguardo fisso davanti a sé. Quella ragazza aveva sempre energia da vendere, ma mi stavo preoccupando. Volevo sapere che cosa le avesse fatto Susan... Se non aveva danni fisici sicuramente ce n'erano di psicologici ed era anche peggio. Nox era ancora incosciente, disteso in fondo al Jet con Max accanto. Curai con la valigetta del pronto soccorso le ferite di Max sotto le sue indicazioni «Come sta Nox?» chiesi «Si è prosciugato, ha bisogno di molte ore di riposo» rispose lui. «Beh, almeno finalmente potrà dormire» ci scherzai sopra. «Hai detto che l'avete trovato nella Fossa?» chiese Max. Annuii distratto «Ma l'abbiamo salvato in tempo» risposi «Io non credo» disse Max. Alzai lo sguardo su di lui, incrociando i suoi scuri occhi a mandorla. «Cosa intendi?» «Susan non è stupida, sapeva che non avrebbe avuto il tempo di farlo soffrire nella Fossa, non sarebbe morto in tempo. L'ha rinchiuso nella Fossa per provocargli danni alla mente» disse «Lucas soffre di claustrofobia» mi spiegò «Non lo sapevi?» Dal mio sguardo stupito capì che non ne ero a conoscenza «Perché credi che preferisca passare notti insonni fuori all'aperto invece di stare al chiuso in camera sua a dormire? È sempre in giro per un motivo. Evita sempre spazi angusti per un motivo. Torna a casa solo per lo stretto necessario e accetta qualsiasi incarico pur di non starsene fermo a ad aspettare. Rinchiuderlo nella Fossa per così tanto tempo deve essere stato terribile per lui.» Max passò una mano tra i capelli del ragazzo. Non lo sapevo. E io ero uno che stava sempre attento a dettagli. Ero una persona che capiva le altre solamente osservandole. In quel momento mi sentii un pessimo amico, non conoscevo Nox così bene come credevo. Forse non ci avevo nemmeno provato. Non mi sono mai chiesto il perché dei suoi atteggiamenti, davo per scontato che lui fosse così di carattere. Nox mi aveva sempre aiutato e compreso e io? Quando mai sono stato a fare lo stesso? «C'è una brutta notizia e una bella» annunciò Opal «Quale volete sentire per prima?» chiese «È uguale» risposi «La bella è che siamo arrivati.» esclamò. Sorrisi. «La brutta è che il carburante è terminato e non ce n'è abbastanza per atterrare» nel preciso istante in cui lo disse, noi iniziammo a precipitare. I nostri corpi vennero sbalzati verso l'alto per via della gravità mentre perdevamo quota troppo velocemente.
Cosa feci? Gridai come tutti gli altri. Dovevamo fare qualcosa o ci saremmo schiantati e spiaccicati come frittate.
«Jaaseee! Insieme! Elementi! Voi!» mi gridò Max «Cosa?!» chiesi confuso «Aria! Attutire con terra e acqua!» mi gridò ancora. Quelle parole chiave mi accesero una lampadina da genio. «Joy! Opal! Rallentare la caduta!» gridai loro. Joy mi guardò spaventata, sapeva che non sarebbe bastato, anche se avessero fatto le cose insieme. Precipitavamo troppo velocemente e da troppo in alto. La gravità era contro di noi. «Zach! Frost! Attutite la caduta!» detto ciò evocai una palla di fuoco e creai un buco sul vetro del Jet, in modo che la caduta rallentasse di un minimo e permette alle ragazze di sfruttare la forte corrente. Infatti aperto il buco venimmo attirati da una forza immane verso l'esterno. Le ragazze lo sfruttarono a loro favore. Percepii il Jet rallentare un minimo. Dalla vetrata vedevamo le fronde degli alberi avvicinarsi e l'impatto imminente. Ma a quell'altezza Zach e Frost non potevamo ancora evocare la terra per attutire il colpo. Iniziai a percepire la presenza della poca neve rimasta e la evocai tutta ad un colpo in modo che inghiottisse il jet in caduta. Anche i ragazzi attutirono il colpo evocando il terreno. L'impatto fu meno brusco del previsto ma provocò ugualmente molte ammaccature al Jet e alle persone all'interno. «Non ci credo! Sono vivo!» esclamò Zach «Non ho mai adorato così tanto essere vivo!» disse Zach alzandosi. «Ce l'abbiamo fatta amico!» continuò euforico e abbracciò Frost con il braccio sano. Il ragazzo sgranò gli occhi per poi inarcare le sopracciglia. L'espressione cambiò ulteriormente quando lo spinse via di colpo. Diede un calcio alla portone traballante e precipitò fuori. Poi sentimmo i suoi gargarismi mentre vomitava l'anima. Felice di essere vivo mi assicurai che anche tutti gli altri lo fossero, prima di prendere Nox e iniziare a trascinarlo fuori. Mi guardai intorno notando che avevamo distrutto molti alberi nell'atterraggio e la neve era sparsa irregolarmente intorno a noi. Il Jet era ormai a pezzi e non avrebbe volato mai più. Tra gli alberi notai una figura vestita di rosso e per un secondo i nostri sguardi si incrociarono. Confusione. Stupore. Comprensione. Passarono nella mia mente nel giro di due secondi. «Courtney» sussurrai «Court!» esclamai più forte iniziando a correre verso di lei. Lei se ne accorse e iniziò a scappare nella direzione opposta. «Fermati Court!» gridai inseguendola. In teoria non dovrebbe essere difficile individuare una figura vestita di rosso in mezzo a quella vegetazione... Ma io la persi di vista. Ero sicuro di averla vista ed ero sicuro che fosse lei, ma ignoravo il motivo per la quale si trovasse in quel luogo. Cercai ancora a vuoto finché non sentii una presenza alle mie spalle. «Court» sussurrai. Mi voltai e vidi la figura di prima avvolta nel mantello e velo rosso. «James» disse lei. Calò un silenzio tra noi che non sapevo come riempire. «Mi hai inseguita. Mi hai raggiunta. Ora dimmi cosa vuoi» ruppe il silenzio «Sei viva» sussurrai. «Può darsi» replicò lei. Cosa significa? «Che ti ha fatto?» chiesi con un filo di voce avvicinandomi a lei. «Male. Mi ha fatto male» disse lei senza muoversi con voce tremante. «Mi spiace...» dissi non sapendo che altro dire, sentendomi un inetto per una delle poche volte nella mia vita. «Ho deciso di aiutarti di mia spontanea volontà» disse la ragazza. Era assurdo che fosse lei a consolare me. «L'ho fatto perché ti amavo» continuò. «Ma so che tu non puoi e non potrai farlo.» concluse. Alzai lo sguardo su di lei «Court vieni con me. Lo so che odi la B.L.C., ma ci sono persone che ti potrebbero aiutare» le dissi. Per la seconda volta Courtney rifiutò la mia proposta. «Dovresti capire che non lo accetterò mai. Non accetterò mai aiuto da parte loro.» si voltò e si preparò ad allontanarsi. La fermai per un braccio e in quel momento si alzò un vento che le fece scivolare via il velo dal volto. Quel che vidi mi fece allentare la presa. Il volto di Court era bruciato in maniera orribile. Per colpa mia. Qualcosa mi strinse la bocca dello stomaco, un brivido mi percosse la colonna vertebrale e provai odio verso la donna che le aveva fatto questo, odio verso me stesso per non essere riuscito ad evitarlo, odio verso tutto. Mi si serrarono le viscere. La ragazza sfruttò il momento di distrazione per sciogliersi dalla mia presa e sistemarsi nuovamente il velo sul volto. «Sei l'ultima persona che avrebbe dovuto vederlo!» esclamò con gli occhi pieni di lacrime prima di correre via. Realizzai a scoppio ritardato che fosse scappata di nuovo. Tentai di rincorrerla ma capii ben presto che non avrei avuto speranze. A meno che lei non volesse essere trovata e sapevo che lei non voleva. Ritornai sui miei passi, verso il Jet per prepararmi a tornare alla Base1.
Si era affollata della gente. Guardie Imperium che avevano assistito alla caduta. «Jase, dove sei andato?» mi raggiunse Joy zoppicante. «Avevo visto...» ma mi interruppi perché qualcuno si era fatto spazio tra le guardie, tecnici e medici attorno ai miei amici e al Jet. Sophie comparve trafelata. Il suo sguardo si posò sul velivolo fumante per poi abbassarsi sui vari componenti feriti finché non incontrò il mio. Le sorrisi. «Ehi» dissi sollevato allargando le braccia aspettando che lei ci tuffasse dentro. Aspettando che lei alleviasse il mio dolore e il mio odio verso tutto ciò che mi circondava.
Angolo Autrice.
Ho deciso di pubblicare oggi perché la prossima settimana è terribile per me. Non che questa sia stata migliore ma la prossima è ancora peggio... Così come quella dopo ancora. Quindi sì... È meglio che pubblichi oggi.
Angolo riflessione. Bene Imperium! Come avete preso questo momento di pura azione? Devo ammettere che rileggendolo ho lasciato molto a desiderare... Però se credete che sia stato tutto troppo affrettato vi informo che è volutamente fatto così, per dare il senso di panico e paura che avevano sicuramente provato. Ho inserito battute perché i componenti presenti, anche in periodi di crisi, non sono capaci di stare seri, per dire, se ci fosse stata Sophie e la compagnia di Aiden su quel Jet non avrei inserito nemmeno una battuta. Sarebbe stato tutto tremendamente serio e controllato. Poi... Beh... Nox soffre di claustrofobia, Max sembra sapere sempre tutto, Opal non si sa quale tortura abbia subito, Zach sembra Leo Valdez sull' Argo II, Jo si è lasciata andare dalla preoccupazione e Seth... Seth ha fatto il Seth. Cosa ne pensate di lui? Ieri, oggi e domani?
Sopra Fi e Jay da piccoli. Una fan me lo aveva chiesto.
Sotto Maggio con Philip Smith su uno dei "troni" da Luogotenente
Sotto vi propongo tante ma tante fan-Art ❤️
@Ele-R-Chan con Zach e Opal!
Cuore-di-scrittrice con il nostro Sharp!
La cara @Ovis_Chan si è impegnata tanto a disegnare un Nox appena fuori dalla doccia, preso spunto da uno dei ricordi di James a casa del Giustiziere. Tecnicamente dovrebbe avere una torta in mano, ma come non apprezzare comunque?
Inoltre è una grande fan della Tweel... Emh Twain+Steel... Insomma Eli più Nox, dato che Elox le sembrava un medicinale.
P. S. A quanto pare Eli ha fatto una coroncina di fiori per Nox e... Boh, mi sto ancora ho chiedendo come abbia fatto... Insomma... Non ci vede... Cioè potrebbe fare benissimo una corona tastando i fiori ma non è che sappia scegliere i fiori migliori e... Basta mi dileguo.
Ovviamente è anche fan di Eli... Chissà perché Cupcake...
Inoltre è anche una fan di Seth Frost! Quanto sono rari i fan del mio amato Seth!
Quindi anche della Joseth
Ah sì, è anche una fan di canzoni meravigliose quindi spesso i suoi disegni sono accompagnati da testi di canzoni... Come questa scena strappalacrime che sono sicura riconoscerete.
Beh, sempre allegra eh la nostra fan? Ma godiamoci l'immagine dei Geminus in azione.
P. S. Zach è riflesso su una lastra di metallo ed è quello visto di spalle.
In conclusione abbiamo una bellissima immagine artistica acquarellata di Sophie
Meraviglioso vero? Ma ora passiamo a @ritaele99 con Nox... Perché disegnate sempre Nox?
E Fi... Anche lei compare troppo spesso!
Anche @Yuto-nii ha fatto una bellissima Sophie che però non è riuscita a terminare
Ora passiamo a @BlueGleidis che ne ha fatti così tanti che non posso pubblicare tutti. Iniziamo con Altre Sophie...
A quanto pare Wattpad mi permette solo di pubblicare venti immagini in un capitolo... Che noioso che è 😤. Quindi passiamo alle immagini di Japhie e le altre le pubblico la prossima volta.
Uh, come scordarsi dei loro battibecchi?
Pensate che Fi potrebbe essere una buona infermiera?
Questa immagine mi sembra parecchio perversa... Eppure quando ho concepito il bacio sulla spalla nell'armadio mi sembrava dolce... Mmm
Selfie?
Come può mancare il bacio di riunione? Ops... Ho raggiunto le 20 immagini. A quanto pare lo vedrete la prossima volta!
Peccato, avrei voluto anche mettere i miei disegni di Eli ❤️ ma Wattpad è cattivo e mi impone limiti.
Il prossimo capitolo che avrà come titolo "Sono Tornati" vedrà una delle mie parti preferite! Godetevelo... Tra due settimane.
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