28. Jase: Piccoli

La cugina di Sophie mi piaceva. Una dei pochi membri che non mi odiavano e con un quoziente intellettivo abbastanza alto da non farsi comandare a bacchetta dall'intera organizzazione. Seguimmo mia sorella che davanti a me ostentava sempre un sorriso ampio e gioioso, quasi folle, che mi faceva capire subito che la maggior parte delle volte fosse forzato e finto. Joy aveva ormai scoperto la verità sui nostri genitori e aveva tagliato i ponti sia con Frost che con Ryder, limitandosi solo a sopportarli, anche se vedevo la sofferenza nei suoi occhi. Mi aveva detto che per lei c'eravamo solamente io e Sophie e che le bastava, ma non le credevo. Era proprio quello che volevo evitare, la sua sofferenza nell'aver perso la fiducia in persone che prima amava e ammirava. Il sentirsi sola ed abbandonata. Era per questo che l'avevo lasciata anni prima, credendo di farla stare in un posto che le avrebbe dato più di quanto avessi potuto dare io. E non sapevo come aiutarla a ritrovare la felicità. «Stanno portando i migliori Iniziati a fare un giro in ogni Base. Aylen ha detto che servono volontari che mostrino ai nostri giovani com'è veramente essere Imperium e ho pensato che a voi sarebbe piaciuto, dato che siete famosi, vi conoscono tutti e vi adorano altrettanto. E poi era un'ottima opportunità per mettervi insieme ma a quanto pare non serve più» disse parlando in fretta. «Io famoso?» chiesi divertito «Sì, Jase, sei famoso» brontolò mia sorella.
«Non resteremo qui a lungo» stava dicendo una ragazza «Sì perché c'è pericolo che attacchino di nuovo e bla bla bla» rispose una vocina impertinente. Gli Iniziati di alcune Basi erano tutti riuniti in quella che doveva essere una delle sale d'apprendimento. Erano chiassosi, così come tutti i giovani, con espressioni spensierate, o almeno quasi tutti ce l'avevano. All'uscio della porta c'era una bella ragazza dai tratti indiani con una lunga treccia che le penzolava davanti, essendo china sulla bambina più simpatica del mondo.
Ary si accorse di me, ovvio che si accorgesse prima di me, e spalancò la bocca in una O di stupore, prima di scuotere la testa e correre verso di me per abbracciarmi di slancio «Sai Ary. Potrei anche offendermi» disse Sophie accanto a me con tono scherzoso «Oh! Sei tornata ad essere quella di prima!» strillò lei staccandosi da me ed abbracciandole la vita «Tutto merito di James!» aggiunse «Non esageriamo» «Hai ragione» dicemmo all'unisono. Lei mi scoccò un' occhiata e io replicai con il mio solito mezzo sorriso. «Ma quindi ora state ufficialmente insieme e tu fai parte della B.L.C.?» mi chiese la bambina «Non sono più un Ribelle. Ma nemmeno della B.L.C.... Diciamo che sono l'uomo di Sophie» dissi con tono allusivo facendo avvampare la diretta interessata. «È una cosa così romantica!» esclamò eccitata la bambina. «Dai Ary, non disturbarli. Volete accomodarvi?» ci chiese la ragazza con la treccia «Io sono Aylen Mittal. Non credo ci abbiamo mai presentati. Mi occupo dell'istruzione dei ragazzi della Base3. Oggi però mi sono stati affidati tutti gli Iniziati più promettenti delle varie basi.» si presentò «James Sharp» afferrai la sua mano in una stretta. «Lo so» si lasciò sfuggire lei. «Bene ragazzi. Oggi abbiamo qui tre Imperium molto speciali che ci racconteranno delle loro esperienze.» annunciò alla classe di nove ragazzini. In realtà mi sentivo molto onorato. Entrai con passo sicuro nella stanza dove si zittirono tutti appena mi videro. «Joy vuoi iniziare tu» «Perché io?» sbuffò mia sorella «Perché siccome sono il migliore vado servito per ultimo» puntualmente mi arrivò un pugno sul braccio «Idiota. Vado per prima solamente perché voglio far iniziare con qualcuno di interessante. » replicò lei a testa alta. «Ragazzi. Io sono Joanne Sharp. Qui affianco a me ci sono la mia migliore amica Sophie Hunter e mio fratello James. Sì quel James. Non iniziate a parlottare tra voi» sbottò mentre all'udire il mio nome iniziarono ad emozionarsi. Sorrisi sfacciato facendo alzare gli occhi verdi di Sophie al cielo. «Siccome non voglio parlare solo io. Voglio che ora mi diciate il vostro nome, il vostro elemento e la Base di provenienza.» affermò allegra mia sorella. Nessuno si mosse di un millimetro, strano di solito i giovani sono sempre iperattivi. «Okay...» fece mia sorella a disagio lanciandomi una richiesta d'aiuto con lo sguardo. Io feci spallucce. «Inizio io. Vengo dal Centro e sono stata trasferita alla Base 5 per seguire Mr. Steel e sono un'Imperium dell'aria e tra poco compirò diciassette anni.» disse «Anche io vengo dal Centro. Però ho passato gran parte del mio tempo tra i Ribelli, diventando inoltre Luogotenente a giovane età. Ora sono qui perché mia sorella mi ha perdonato per i miei errori e perché mi sono innamorato di lei» passai una mano sulla vita di Sophie e la attirai a me, baciandole poi i capelli. Sophie si imbarazzò davanti alla mia uscita. Quanto mi piaceva metterla a disagio. «Sono un Geminus. Nel senso che ho il controllo su ben due elementi. Il fuoco. Che è il mio primo elemento e l'acqua per ascendente. Tra pochi mesi compirò diciotto anni» spiegai senza temere di essere presuntuoso. Si sentirono un piccolo coro di "aw" tra le ragazzine e dei borbottii ammirati tra i maschi. «Io... Ho diciassette anni e ho vissuto gran parte della mia vita alla Base1 come loro due... Solo che non me lo ricordo. Poi ho vissuto quasi cinque anni da Popolana per poi tornare qui per diventare una buona Imperium di... Ehm... Tutti gli elementi.» borbottò la mia ragazza arrossendo. «Tocca a voi!» esclamò categorica Joy. Arianne si alzò in piedi e si presentò «Io sono Arianne Barker e ho dieci anni. Vengo dalla Base 3 di Kansas City, perché mio nonno mi abbia mandata lì non l'ho mai saputo dato che avrei preferito gli allenamenti speciali come mia cugina. Sono un'Imperium del fuoco. Sono risultata la migliore Iniziata in quella Base e ne vado fiera. Anche se tutto il merito va a James» squittì allegra «Onorato» replicai. «Io mi chiamo Ian Gordon, ho tredici anni. Vengo dalla Base 7 di Miami e sono un Imperium dell'acqua.» si presentò un ragazzino molto robusto che avrei giurato fosse un Imperium della terra. Proseguirono in fila a presentarsi, uno o due per ogni Base, escluso quello del Centro dato che avevo saputo che non avevano più commesso crimini per ottenere Iniziati dopo che Sophie divenne una Popolana. Si limitavano a sterminare intere famiglie Ribelli o traditori e, se non fosse per Nox e i Gemelli, si conterebbero molte più vittime. I numeri di Iniziati erano notevolmente diminuiti. Ogni anno se ne contavano sempre meno, forse anche per questo che ormai Susan si sentiva pronta a sferrare un attacco.
Dalla Base 2 di New Orleans veniva una piccoletta dai capelli rossi di dodici anni, che diceva di chiamarsi Eloise Parker, una promettente Imperium dell'aria. Questa sembrava aver già stretto amicizia con la bimba mora di undici anni, Rose Closs della Base 4 di Cincinnati anche lei Imperium dell'aria. Avrebbero sicuramente formato un'ottima squadra. Dalla Base 5, quella di casa, c'erano i due fratelli gemelli dodicenni Tuono e Fulmine... Nah scherzo, però i loro capelli biondi e gli occhi azzurri, assieme alla loro vivacità ricordavano il tuono e il fulmine. Si chiamavano Alan ed Albert Stark ed erano Imperium del fuoco, per questo mi stavano tanto simpatici ed anche perché avevano un bellissimo cognome. Dalla Base 8 di Boston, lì dove venivano mandati la maggior parte di Imperium di terra, veniva una ragazzina di circa undici anni sulle sue, che borbottò il suo nome annoiata, se non avevo sentito male si chiamava Tiara Addison. Sempre dalla Base 3, assieme ad Arianne, veniva un biondino dagli occhi verdi di undici anni anche lui, un Imperium dell'acqua che si chiamava Nathan Cray, e sembrava quasi il nemico giurato della mia Iniziata preferita. Ne mancava uno. Un ragazzino in fondo alla stanza con i piedi appoggiati sul tavolo, i capelli neri sparati e un atteggiamento da menefreghista che mi ricordava vagamente qualcuno. Non sembrava dar segno di voler presentarsi, anzi sembrava addirittura addormentato. Ma sapevo che era vigile ed attento. Mi avvicinai a lui e mi appoggiai al suo banco «Sei così gentile da presentarti come hanno fatto tutti» gli chiesi con il mio solito tono. Lui alzò lo sguardo, mostrando i suoi chiari occhi grigio-azzurri familiari in modo spaventoso. L'avevo già visto da qualche parte quel ragazzino, ne ero sicuro. «E se non volessi?» disse con la voce ancora da bambino. Un giorno sarebbe potuta diventare bassa e sensuale come la mia, ma si sentiva la nota stridula tipica dei ragazzini in fase di crescita. «Significa che non sei nessuno di importate. E potremmo chiamarti tutti con appellativi poco carini. Un giorno capirai che identificarsi è importante, far sapere ai tuoi nemici il tuo nome è già una vittoria e se loro se lo ricorderanno significa che sei temuto e speciale. Il nome è l'identità di una persona e io voglio sapere come ti chiami piccoletto.» gli dissi a bassa voce. «Non sono piccolo. Ho quasi dodici anni» si oppose. Lo guardai meglio finché non mi venne un lampo. Sapevo chi era. «Io so chi sei» dissi riflettendo facendo sgranare gli occhi al ragazzo. «Ti ricordi veramente di me?» tentennò tirando giù i piedi. Sorrisi «Ma certo. Tu sei Nick» dissi «Il fratello di Eli Twain, il ragazzo che Nox voleva aiutare tempo prima» dissi ricordando quel giorno e il bimbo di nove anni attaccato alla gamba dell'altro ragazzo. «Dannazione! Ti ricordi veramente!» esclamò entusiasta. «In effetti ho una buona memoria. Dov'è tuo fratello?» gli chiesi. Lui si rabbuiò «Teoricamente è in questa base... Ma non lo vedo da molto tempo e lui... Non potrà mai più vedermi» disse cupo «Davvero? Non mi sembra di averlo visto, eppure sono qui da un po'» beh, forse perché ero troppo occupato a cercare con gli occhi Sophie... È possibile. «Non voglio sapere dov'è» replicò lui «Dopo l'incidente, mi ha abbandonato alla Base 6 in Philadelphia.» disse risentito «Tu sei il fratellino di Eli?» chiese Sophie avvicinandosi. Il ragazzino arrossì di botto e si limitò ad annuire imbarazzato «Fantastico! Gli assomigli molto lo sai?» «Lo conosci?» chiesi alla mia ragazza «Sì, è uno dei nuovi compagni di squadra di tua sorella. Mi ha insegnato a dominare la terra.» rispose lei allegra «Scommetto che sarebbe felicissimo di rivederti.» continuò «Qual'è il tuo elemento?» gli chiese «Aria» «Curioso. L'opposto di Eli» disse lei «Sono sicura che Jo riuscirà a farti apprezzare ancora di più l'elemento dell'aria.» disse poi rivolto alla sua amica. Joy iniziò a raccontare aneddoti del passato, le emozioni e le tecniche che provava ed usava, i vari livelli che si potevano raggiungere... Dovevo ammettere che era interessante essere un Imperium dell'aria. Poi toccò a me. Saltai varie parti delle mie missioni, concentrandomi sulle tecniche di combattimento sia del fuoco che dell'acqua e non spiegai loro come mi sentivo ad essere un Geminus, a parte che era qualcosa di veramente figo. Sophie non aveva molte esperienze da raccontare, ma si dedicò ad una lunga riflessione sull'essere Ribelli, sul fatto che non erano tutti cattivi e che avevano un cuore proprio come noi. Inculcò nella loro testa che non bisognerebbe mai uccidere qualcuno e mentre parlava io rimasi a guardarla in silenzio, affascinato da quella voce e quelle labbra... Tutti ne erano affascianti. Non solo io. «È proprio quello che mi aspettavo da te» mormorò la ragazza di nome Aylen. Sophie abbassò lo sguardo facendo comparire una strana espressione tormentata sul suo volto. Qualcuno bussò alla porta dell'aula improvvisata. Ci voltammo dove in piedi davanti alla porta c'era Aiden Ryder «Ehi!» salutò gli Iniziati «Aylen» salutò la ragazza che distolse lo sguardo da lui, mutando in una espressione triste e sconsolata «Sophie... Ti dispiacerebbe uscire un'attimo?» chiese. Sophie lo guardò stupita, ma non obbiettò e scese dal banco di Nick sul quale era seduta con una gamba incrociata sotto l'altra. Prima che si allontanasse troppo l'afferrai per il polso e la tirai a me per scoccarle un bacio a fior di labbra, per poi sussurrarle all orecchio «Ti aspetto» facendo infiammare il suo volto per quella scenata davanti a tutti quanti. Seguì Ryder fuori dall'aula che nel frattempo aveva distolto lo sguardo. Non era voluto il mio atteggiamento possessivo ogni volta che c'era lui o qualche altro ragazzo che la fissava in maniera troppo insistente. Non ero geloso... Forse sì... Okay, era così. Ma ho passato gran parte del tempo a pensare che a Sophie piacesse quel biondino presuntuoso, quindi è normale che voglia far sapere al mondo intero che lei era Mia. «Che latin lover fratellone» mi canzonò Joy «È tipo la centesima volta che la fai arrossire nel giro di un'ora.» «Che ci posso fare? Le faccio questo effetto» dissi noncurante. Joy alzò gli occhi al cielo e si dedicò agli Iniziati. «Ragazzi! Vi va di fare un giro? Ho sempre amato la Base 5, bella fornita e con delle palestre meravigliose» disse «Che ne dici di dividerceli? Voglio metterli alla prova» affermai «Non per fare la guastafeste ma non hai il permesso di andare in giro da solo» mi sussurrò mia sorella all'orecchio «Sono con loro...» lei mi guardò male «Posso aspettare Fi» «Potrebbe prenderle molto tempo, non sappiamo cosa volesse Aiden» nel frattempo attorno a noi si stava formando del trambusto. Le due ragazze dell'aria chiacchieravano tra loro ed Arianne e il suo compagno di Base litigavamo furiosamente, i ragazzi parlavamo tra loro eccitati per qualcosa. L'unico muto era Nick seduto accanto a noi con una mano appoggiata al meno e lo sguardo perso nel vuoto. Ma era in compagnia, perché anche Aylen aveva lo stesso sguardo puntato fuori dalla finestra, senza badare alla classe. «Facciamo così, prima il giro poi li mettiamo alla prova» mi propose. Era noioso girare e fare da guida turistica, il bello di andare in un posto nuovo era curiosare da solo e fare scoperte, se c'è una guida che detta regole non sarebbe stato divertente. Ma a quanto pare a mia sorella piaceva molto fare da maestrina così la accontentai. Mentre lei spiegava ai ragazzi cosa si faceva in ogni stanza, io chiudevo la fila, seguendoli annoiato, finché Nick non mi affiancò. «Posso farti una domanda?» «Spara ragazzino» risposi «Com'è essere Ribelli?» mi chiese con una strana espressione sul volto «Doloroso» replicai «Ma è sempre meglio che stare qui... Alla mercé di loro» disse titubante «Nick, qual'è la cosa più importate secondo te?» gli chiesi «Non so... La vita? Il denaro? Il potere?» chiese sparando a caso «Le persone che si amano» lo interruppi «Non se chi ami ti ha deluso più di una volta» rispose a testa bassa «Non importa. Per quanto ti abbia deluso questa persona, tu la ami e lui ti ama. È questo è tutto quello che ti serve sapere.» gli sorrisi e gli scompigliai i capelli facendolo sbuffare «Perché non provi a fare amicizia con questi ragazzi? Invece di startene solo e soletto con me? So di essere fantastico ma la loro compagnia potrebbe aiutarti a togliere quel brutto broncio dal volto» gli dissi con tono da fratello maggiore «Beh è difficile sorridere sapendo che mio...» «Nick!» sentimmo esclamare. Un giovane ragazzo con i capelli neri corti e gli occhiali da sole corse verso di noi. Nick fece un passo indietro e distolse lo sguardo dal nuovo arrivato «Non mi vuoi proprio perdonare eh?» chiese deluso il nuovo arrivato. Nick non rispose ma si voltò per raggiungere il gruppo «Nick, aspetta... Non ci vediamo da...» provò a fermarlo «Tu non ci vedi! Non mi vedrai mai più.» replicò il giovane «Non voglio far sapere in giro di aver un fallito come te per fratello!» sputò sprezzante «Nicholas Twain!» lo rimproverò Aylen. Quello che ormai avevo identificato come Eli Twain alzò una mano per interromperla «Ha ragione.» disse dispiaciuto togliendosi gli occhiali. Per poco non sussultai davanti a quegli occhi vitrei. Che gli era successo? «Mi spiace Nick...» rispose il fratello maggiore «Mi dispiace per tutto» «Che me ne faccio del tuo dispiacere?» mormorò Nick arrabbiato. Si voltò e spinse via i suoi compagni Iniziati per allontanarsi da suo fratello, che per qualche motivo odiava molto. «Nicholas!» fece Aylen. «Ferma» la fermò Joy. «Ci penso io. Voi finite il giro.» disse la ragazza seguendo il giovane «James Sharp?» azzardò il cieco «Come fai a sapere chi sono?» chiesi perché effettivamente non mi vedeva. Sapevo che gli Imperium di terra sentivano la pressione delle persone sul terreno e che riconoscevano qualcuno, ma solo quelle familiari. Ma nel mio caso, non era così, non si sarebbe dovuto ricordare di me. «Ho tirato ad indovinare. Sei l'unico nuovo, a parte i ragazzini e la ragazza.» affermò «Non so se ti ricordi di me... Ma io volevo ringraziarti per averci salvato quella volta» mi disse con un sorriso tirato «Non ringraziarmi» replicai. Mi sarebbe piaciuto chiedergli cosa gli fosse successo agli occhi, ma non volevo sembrare invadente. «Bene piccoletti!» esclamai facendo alzare un coro di proteste «Non siamo piccoli.» intervenne Arianne guardandomi male. Alzai le mani in segno di resa. «Come vuoi principessa.» le sorrisi «Finiamo questo maledetto giro».

Eli se ne andò per la sua strada dopo che notò Joy ritornare con suo fratellino. Il giro era finito e vedevo persino io che i ragazzi si stavano annoiando. Era ora di vederne delle belle. Li trascinai tutti in palestra mentre vedevo i sorrisi nascere sul volto di quei ragazzi. Percepivano anche loro l'emozione di mettersi alla prova. «Affermano che siete i migliori Iniziati della vostra Base» feci. «No, qui c'è stato un errore. Dalla mia Base dovevo esserci solo io. Non so chi abbia invitato questo Rubinetto qua.» sbuffò Arianne riferendosi chiaramente al suo compagno di Base «Ma sta zitta FireLiz.» sbottò il ragazzo, Nathan. «Spirito di competizione. Che meraviglia» esclamai «Giusto per curiosità... Perché vi chiamate "Rubinetto" e "FireLiz» chiesi avvicinandomi a loro «Lui è un Rubinetto perché è un Imperium dell'acqua che "perde".» fece Arianne fiera «Cosa?» esclamai stupito per la battuta della ragazzina. Che fantasia ragazzi. «E lui mi chiama "Fire Lizard" solo perché mi piacciono molto i Pokemon» sbuffò. Nathan rise «Sì, come no. La chiamo così perché lei ha affermato di essere una "dragonessa" come Charizard, senza sapere che in realtà è una lucertola e non un drago» spiegò Nathan. Ridacchiai «Grandioso! Comunque bando alle ciance. Io vi ho portato qui per testare la vostra competenza e vedere se siete variamente bravi come dite di essere. Potete mettervi alla prova sfidandovi a vicenda.» la ragazzina dell'aria della Base2 alzò la mano come una studentessa «Dimmi Eloise» emozionata di constatare che mi ricordassi il suo nome, mi regalò un sorriso a trentadue denti. «Quindi si tratterà di un torneo?» chiese la ragazzina Rossa «Certo piccola» le risposi. Arianne era chiaramente la più giovane tra loro, ma conoscendo il suo carattere esplosivo aveva ottime probabilità di vincere. Feci comparire dall'umidità nell'aria dei bastoncini di ghiaccio di diversa lunghezza «Il classico "pesca il bastoncino dello stesso colore"» dissi «Ma siamo dispari» mi fece notare la musona della Base di Boston. «Si dà il caso che io sappia contare mocciosetta» le feci un sorriso fasullo «Come ha fatto notare Tiara, siete dispari quindi quello che pescherà lo stelo di ghiaccio più corto sarà lo sfidante di uno dei due che perderà in semifinale. E chi vince potrà sfidare quello che ha perso in finale. E se vince anche qui, sfida il vincitore. Altrimenti se vince quello che ha perso in finale possiamo solo dichiararlo come secondo classificato dato che ha già perso in precedenza con il vincitore» spiegai. Mi ero spiegato da cani ma sembrava avessero capito. Pescarono ciascuno uno stelo di ghiaccio e le coppie furono:
Arianne-Ian (Fuoco-Acqua)
Rose-Alan (Aria-Fuoco)
Nathan-Eloise (Acqua-Aria)
Tiara-Albert (Terra-Fuoco)
E Nick rimase fuori.
Erano tutti eccitati per la sfida imminente tranne Nick «Che c'è?» gli chiesi «Nulla.» rispose il giovane «Sai, non è che se non dici cosa provi sembri più duro e forte» dissi. Nick parve pensarci sù. «Ci hanno detto che da noi verranno scelti tre gruppi. Questo viaggio per le Basi serve per conoscerci meglio. Dovrò passare gran parte del mio tempo con almeno due di loro. Solo che... Non so se ce la farò» mi rivelò «Sai anche io odiavo stare in compagnia. Pensavo che fosse meglio cavarsela da soli, ma poi ho conosciuto alcune persone che mi hanno dimostrato quanto potesse essere importante un'amicizia che all'inizio nemmeno volevo. Pensa che avevo il compito di far fuori il mio migliore amico. All'inizio nemmeno mi piaceva. Era irritante, stressante, schifosamente pacifico. Un Hippie nato. Per non parlare del suo successo con le donne di natura sconosciuta. Però col tempo ho realizzato quanto cose gli debba veramente e ovviamente anche lui me ne deve molte.» gli raccontai «Umh... Questa descrizione mi ricorda qualcuno» ammise Nick «Lo conosci. È Nox» gli dissi. Nick sorrise. «Magari questi ragazzi non ti sembreranno un granché...» gli dissi guardando quel gruppo stirare i muscoli prima dell'incontro «... Ma l'apparenza talvolta inganna» gli scompigliai i capelli «Ehi! Smettila! Guarda che non voglio avere i capelli disordinati come i tuoi» sbuffò «Oh ma sentilo! I miei capelli sono fighi. Le donne stravedono per i capelli spettinati ad arte come i miei.» affermai orgoglioso. «Ehi Jase! Possiamo cominciare?» mi gridò mia sorella. Alzai i pollici e lasciammo scendere sul campo la temeraria Arianne e il ragazzo gigante. Aylen fece partire il via mentre entrambi si fiondavano l'uno sull'altra. Arianne era veramente agile per la sua età e mandava fendenti precisi e potenti. Notai che evocava sempre il fuoco con le gambe, sfruttando la potenza dei calci. Ian invece era piuttosto lento per via della sua mole, ma quando colpì la ragazzina allo stomaco con un cannonata d'acqua, la ragazza ebbe veramente difficoltà ad alzarsi nuovamente. Nathan fece un passo in avanti ma lo bloccai con una spalla «Che vuoi fare?» gli chiesi «Ha bisogno di aiuto» mi disse preoccupato. Gli sorrisi «Credi in lei?» gli chiesi «Sì, ma...» «Allora resta a guardare. Se le cose di mettono male intervengo io.» lo rassicurai. Ian si buttò sull'esile corpo di Arianne ancora a terra che rotolò via all'ultimo secondo evocando potenti fiamme che mandarono l'avversario gambe all'aria. Entrambi i giovani si rimisero in piedi e si prepararono per attaccarsi di nuovo. Si squadrarono e ricominciarono. Questa volta Arianne si mosse ancora più in fretta e con un calcio alla tempia buttò nuovamente a terra. Evocò una palla su una mano, ma prima che si buttasse su di lui la raggiunsi e la presi per il colletto della divisa «Ehi!» iniziò a scalciare lingue di fuoco che puntualmente domai. «Buona, piccola furia. L'incontro finisce qui.» dissi posandola di nuovo a terra. Arianne mise il broncio. «I prossimi» annunciai tornando accanto a mia sorella «Fratellone hai preso molto sul serio questi ragazzi eh?» mi disse dandomi una gomitata scherzosa «Sì direi di sì. Hanno ancora così tanto da imparare e... Sono così giovani e pieni di dubbi... Mi rivedo molto in loro e vorrei... Che non commettessero i miei stessi errori» ammisi guardando Rose ed Alan salire sul palco. Era una lotta di domini, senza nemmeno il contatto corpo a corpo. Rose aveva un ottimo controllo del suo potere e lo stesso valeva per Alan ma era come se gli mancasse qualcosa. Non vedeva certi punti ciechi e non si difendeva abbastanza bene. Capii dal suo modo di combattere che Alan era abituato a combattere in coppia, probabilmente lui e il suo gemello si coprivano a vicenda e utilizzavano attacchi simultanei. Alla fine però riuscì a buttare giù dal ring Rose che venne immediatamente raggiunta dalla sua nuova amica Eloise. Ah, ragazze... Io quando perdevo non avevo bisogno di essere consolato... Umh, vero. Non ho mai perso. «Bugiardo» intervenne Joy «Cosa?» chiesi confuso «Hai detto che non hai mai perso. Con me hai perso due o tre volte ed anche con Sophie, un tempo, perdevi spesso.» spiegò «Ho parlato ad alta voce?» mi meravigliai. Non me n'ero nemmeno reso conto. «Sì fratellone» sbuffò.
Nathan ed Eloise iniziarono l'incontro dopo un inchino. L'aggressività della ragazza mi stupì. Nonostante fosse un'Imperium dell'aria non era per nulla fuggente, anzi era la prima ad attaccare mentre il giovane biondo schivava con grazia. «Quella ragazza mi piace» mi disse Joy «È combattiva.» aggiunse. Annuii distratto intento ad osservare il volto di Nathan. Era concertato e vedevo la sua sicurezza negli occhi e a differenza di Eloise che colpiva anche a vuoto, i movimenti di Nathan erano controllati e mai superflui permettendogli di risparmiare le forze. Si notava che Eloise era ormai troppo stanca per colpire con la forza di inizio duello. A quel punto Nathan evocò una lancia d'acqua dal bacino d'acqua accanto, per colpire quella ragazza in pieno petto e mandarla contro il muro. Nathan sorrise soddisfatto e guardò Arianne con presunzione, la quale rispose con un'infantile linguaccia. Mi avvicinai ad Aylen che se ne stava in disparte a guardare gli incontri «Sei tu l'incaricata a scegliere i gruppi?» le chiesi. Lei mi guardò stupita «Me l'ha detto Nick» le spiegai. Lei sorrise «No. Li accompagno solamente in questo tour. La loro ultima tappa è il Centro dove rimarranno per un anno di apprendimento. Solo allora decideranno i gruppi e i loro mentori.» mi spiegò. «Ah peccato» mormorai senza sapere nemmeno il perché. Forse avrei voluto suggerire che gruppi fare in base a quello che avevo visto... Scossi la testa per cacciare quella stupida idea. Io non avevo niente a che fare con la B.L.C. Mi trovavo lì solo per Sophie e Joy.
Qualcuno gridò. Una figura era stata mandata a gambe in aria, mentre il gemello correva a soccorrerlo. Non avevo nemmeno seguito l'incontro di Tiara ma era impressionante la velocità con il quale era riuscita a vincere.
Il mini torneo continuò. In un incontro fuoco contro fuoco tra Arianne e Alan prevalse la piccoletta dimostrando di essere padrona delle sue emozioni in modo impeccabile.
Ora arrivava il bello. Lo sfuggente Nathan e la guerriera Tiara. Prima non ero riuscito a concentrarmi su quella ragazzina, ma vedevo del grande potenziale in lei. L'incontro iniziò e la giovane non esitò ad usare il suo dominio sul terreno. Evocava colonne di terra a passo di hip-hop. Ed era incredibilmente efficace. Seguiva un ritmo che sentiva solo lei mettendo in difficoltà l'Imperium dell'acqua. Nathan inizialmente non riuscì a prevedere le sue mosse e non riusciva nemmeno a colpirla con i suoi proiettili d'acqua. Per essere dei mocciosi erano piuttosto bravi, meritevoli del loro titolo di migliori della loro Base. Alla fine Nathan si stufò e un mulinello d'acqua si abbatté sulla ragazza che non fece in tempo ad erigere un muro. Nonostante avesse vinto, Nathan sembrava esausto.
Finalmente era giunto il momento di Nick Twain. Ero proprio curioso di come se la sarebbe cavata. Doveva battersi sia con Alan che con Tiara per poter provare a sfidare uno dei due finalisti. Nick salì sul ring con espressione impassibile mentre Alan era ancora scosso dalla dura sconfitta che aveva subito da una bambina di dieci anni. Nick partì all'attacco e tramortì Alan, dopo aver schivato con agilità le fiamme del biondo, e con un solo colpo alla nuca perse i sensi. La velocità con il quale si era mosso era impressionante per la sua età. Era quasi a livello di mia sorella. Il che era tutto dire perché mia sorella era tra le più veloci e migliori Imperium dell'aria che avessi mai conosciuto. Era chiaro che Alan e Albert fossero migliori insieme perché individualmente avevano troppi punti deboli. Qualcuno mi toccò il braccio attirando la mia attenzione. Voltandomi incontrai lo sguardo di Sophie che mi sorrideva «Che combini?» mi chiese mentre l'attiravo possessivamente a me. «Testavo» risposi sfiorandole l'orecchio con le mie labbra «Perché sembravi parecchio preso» «Mai quanto lo sono da te» replicai facendola arrossire. «Jay, smettila di fare così!» replicò «Cosi come?» chiesi innocentemente «Così!» esclamò indicandomi con un dito accusatore. Le sorrisi «Adesso so che ti piaccio quando faccio così» sussurrai avvicinando il suo volto al mio con due dita sotto il mento. Ma prima che potessi baciarla lo strillo di Tiara mi interruppe. Era appena stata scaraventata addosso ai gemelli. Accidenti avevo perso il loro incontro. Nick aveva un'espressione trionfante sul volto che mi ricordava tantissimo la mia. «Sai. Quel ragazzino ti assomiglia» fece Sophie leggendomi nel pensiero «Non esageriamo. Io sono unico» risposi facendole alzare gli occhi al cielo. Finalmente il tanto atteso incontro tra i due giovani della Base 3, acqua e fuoco, Nathan ed Arianne.
I due si sorrisero come vecchi nemici e senza aspettare il via si fiondarono l'uno sull'altra «Wow» esclamò Sophie stupita delle prestazioni dei piccoletti «E non hai visto niente.» le dissi fiero come se li avessi allenati io. Arianne colpiva come una furia mentre il suo avversario non era da meno nonostante i suoi movimenti fossero molto più fluidi. Combatterono testa a testa in modo impressionante finché la piccola Ary non commise l'errore di abbassare la guardia venendo colpita alla tempia da un proiettile d'acqua. Cadde a terra e non si mosse più. Sophie la raggiunse in fretta ed appoggiò la sua testa sulle proprie ginocchia «Ary?» la chiamò «Mmm» mormorò intontita la piccola facendo prendere un sospiro di sollievo a tutti. Persino a Nathan. Mi spiaceva che Arianne avesse perso. Era stata in gamba. «Ehi tutto bene FireLiz?» le chiese Nathan chinandosi accanto a lei. Una vampata di fuoco proveniente dai palmi di Arianne obbligò Nathan ad indietreggiare «Non ho bisogno della tua compassione» brontolò la piccola. «Ma io volevo solo...» iniziò «Finiamola con questa storia Cray» intervenne Nick. «Sono impaziente di batterti» disse. Oh, bello. Quegli sguardi determinati mi ricordano tanto... «Vuoi batterti anche tu? Scendi dal ring fratellone» mi spinse via mia sorella. «Oh sì... Certo» mormorai preso da una strana nostalgia di qualcosa che non mi dovrebbe nemmeno piacere.
I ragazzi si squadrarono. Nathan serrò i pugni, attendendo come in tutti gli incontri la prima mossa dell'avversario. Vidi sul volto di quest'ultimo un ghigno soddisfatto e in men che non si dica passò all'attacco creando un turbine d'aria che Nathan schivò... Per un soffio. Nathan capì immediatamente che con lui la tattica del "schiva all'ultimo secondo" non avrebbe funzionato così passò all'attacco. Evocò serpenti d'acqua che si abbatterono contro Nick che li schivò, ma non era finita. Nathan tirò al petto le braccia e anche i serpenti cambiarono la loro rotta, colpendo il giovane Imperium dell'aria di schiena. Ben presto senza che il povero Nathan lo vedesse arrivare, Nick riuscì a scaraventarlo a terra, bloccandolo sotto di lui. Ormai non usavano più gli elementi, erano solamente dei ragazzini che si stavano azzuffando. Stavo per intervenire per separarli «Ehi. Finitela!» esclamò Arianne «Siete patetici. Siete o non siete Imperium?!» sbuffò la bambina «Non posso credere di essere stata battuta da stupidi simili!» esclamò «Ben detto» confermò Tiara. Ed entrambe se ne andarono. Eloise e Rose si guardarono e le seguirono lasciando i due ragazzi ancora avvinghiati sul ring a bocca aperta. «Ehi! Dove andate! Dobbiamo stare insieme!» esclamò Aylen seguendole agitata «A quanto pare è finita» sospirai allontanandomi «Aspetta James!» mi voltai per vedere Nick raggiungermi «Tu... Rimarrai alla B.L.C.?» chiese titubante «Perché me lo chiedi ragazzino?» lui abbassò lo sguardo «Perché vorrei che un giorno fossi tu il mio mentore» affermò guardandomi serio. Quelle parole mi misero tanto calore nel petto «Non credo sarà possibile Nicholas Twain.» gli scompigliai i capelli «Non sono chi credi che io sia. Ora andate a raggiungere Aylen che sta impazzendo per colpa vostra» Nick annuì deluso ma se ne andò ubbidiente dopo aver salutato imbarazzato Sophie e ringraziato mia sorella per "prima", seguito dai gemelli, il ragazzo gigante e Nathan «Ehi tu» lo richiamai prima che uscisse. Nathan mi guardò confuso. Mi abbassai alla sua altezza «Se tieni tanto ad una persona dal carattere difficile... Ogni tanto fa bene essere gentile e dimostrare che ci tieni veramente» gli dissi. Nathan arrossì «Non so di cosa tu stia parlando» disse fuggendo. Capii immediatamente che sapeva a cosa alludessi. «Che gli hai detto?» mi chiese Joy mentre Sophie allungava il collo per ascoltare anche lei. «Segreto» risposi sorridendo enigmatico «E a te che ha detto a Nick quando è scappato? Ti ha pure ringraziato» mia sorella sbuffò «Segreto» mi scimmiottò. Sophie rise «Se volete vi dico io qualcosa che non sia un segreto. Aiden mi ha portato da Steel che mi ha detto che mio nonno mi vuole alla Base 1, reputandola finalmente sicura.» annunciò con sarcasmo « E io voglio che veniate con me.».

Angolo autrice

Buon sabato Imperium di tutti i colori! Che avete? È mezzanotte tecnicamente è sabato. Pubblico quando mi pare. Scusate per la noiosità di questo capitolo di passaggio ma serviva per dare un'informazione che riprenderò molto più avanti. È assurdo che un capitolo di passaggio duri addirittura più di cinquemila parole ma è successo!
Domani è San Valentino! E io, a differenza di tutte quelle persone anti-Valentin's Day, prediligo la giornata dell'amore dove le coppie mostrano tutto il loro amore! Quindi vi farò una sorpresa per domenica 😘. Al prossimo che s'intitola "Partenza" dal POV di Sophie. 

Sopra Aiphie.
Sotto immagini anime a caso dei personaggi.

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