18. Jase: fratelli e sorelle

Ripresi la mia routine quotidiana. Presto sarei stato libero, avrei potuto lasciare quella grigia stanza e avrei potuto respirare aria aperta, avrei detto addio a quella reclusione e sarei tornato da lei... Dall'Oltretomba. A dire il vero dovevo ancora metabolizzare il fatto di non essere più un Ribelle, di non essere più un Luogotenente, di non avere più l'obiettivo della vendetta. Era assurdo che passare del tempo con Sophie mi avesse fatto cambiare l'obiettivo di una vita così semplicemente. Sarei stato capace di vivere di nuovo alla B.L.C.? Nel luogo che odiavo di più al mondo? Nel luogo che volevo bruciare? Sì, per lei sì. Inoltre avrei rivisto mia sorella, avrei potuto ricominciare a creare un rapporto con lei. Le avrei detto la verità. Perché se la meritava, a meno che Sophie non le avesse già detto tutto. Ripensai alla mi dolce Joy, al rancore e alla disperazione che leggevo nei suoi occhi quando mi incontrava. La prima volta fu un duro colpo.

La morte di Zelda e Oscar fu uno shock per tutti i Ribelli, per i loro discepoli soprattutto. Ma la loro morte lasciò vuoti due posti di comando e due figli molto potenti in libertà. I due hanno nascosto la forza dei due ragazzi, che come me, si sono rilevati dei Geminus, ed essendo tanto forti avrebbero automaticamente ereditato il posto dei genitori. Ma preferirono scappare per rincorrere la libertà. O meglio, io li aiutai a scappare.
Pochi giorni dopo il fallimento della missione venni convocato da Susan Blackwood in persona. Pensavo che avessero scoperto quello che avevo fatto e che mi avrebbero punito, così mi preparai mentalmente a sopportare il dolore. Come quello che mi hanno fatto quando lasciai scappare volontariamente Nox...
La stanza buia. Ecco come chiamo lo studio di Susan, completamente spoglio, pareti nere e pochi mobili scuri. Un unico tavolo rotondo piazzato al centro della stanza, circondato da sedie diverse, ognuna per un Luogotenente differente. I due più vicini alla porta erano vuoti, i posti lasciati liberi da Oscar e Zelda Day. Non ho avuto modo di relazionarmi con i due Luogotenenti del fuoco, ma sapevo che mi avevano preso in simpatia, dicevano che ero un Ignis e avevo l'età dei loro figli e ricordavo loro i due gemelli. A loro sarebbe piaciuto molto che diventassi un loro discepolo, ma la mia lealtà andava ad Ellen. La loro morte rimase un mistero per me, informazioni troppo riservate di cui solo Susan e Santos erano a conoscenza.
«Bene, bene. Dunque. Eccoti qua giovane Geminus» disse Susan con il mento appoggiato sulle dita intrecciate. Abbassai il capo davanti a lei in segno di sottomissione «Diventi ogni giorno più bello, James Sharp. Per quanto pensavi di tenermelo nascosto Ellen?» chiese alla donna bionda seduta alla sua sinistra «Sta crescendo decisamente bene, Lady» rispose questa. «Ti ho fatto troppo male l'ultima volta, ragazzo? Come va la schiena?» in realtà le ferite provocate dalla frusta di fuoco mi bruciavano al solo ricordo, il prezzo che ho pagato per l'amicizia di Nox. Però risposi diversamente «Niente che non riesca a sopportare. La schiena si è cicatrizzata» sentii Law sbuffare infastidito. Bussarono alla porta e Susan sussurrò un "Avanti" eccitato. Lei era l'ultima persona che mi sarei aspettato di vedere. Courtney Young. Era diventata più carina dall'ultima volta. I capelli biondi erano legati in una coda alta che mettevano in risalto il suo collo elegante e sottile. Fossi stato poco esperto avrei sussultato per la sorpresa. Ma rimasi impassibile, a differenza di lei che boccheggiò stupita davanti a me. E sì, lo so che lasciò senza parole. «Benvenuta Courtney» la accolse Susan «Lady Blackwood» chinò il capo in segno di saluto. «Accomodatevi» ci misi un po' a capire che voleva che prendessimo posto al tavolo, al posto di Oscar e Zelda «Non dovreste stupirvi. Vi aspettano di diritto» ci incitò la donna facendo le fusa. Presi il posto di Oscar esternando sicurezza, cosa che la donna apprezzava sempre. Stesso fece Courtney «Vi starete chiedendo, perché voi?» Courtney sorrise soddisfatta, era come se il suo più grande sogno si fosse realizzato. Mentre io mantenni un'espressione neutra e imperturbabile. «Courtney, sei la migliore allieva dei defunti Oscar e Zelda. Li hai resi orgogliosi, sei diventata forte, hai ottenuto il rispetto dei tuoi pari. Sei cresciuta, sei rinata da quello stato patetico che eri. La tua forza di volontà e il netto miglioramento ti hanno fatto ottenere il posto. Non deludermi.» «Si può fidare di me, Lady Blackwood » rispose la ragazza decisa. «Tutti i sottostanti di Zelda e Oscar passeranno sotto il tuo comando. Ne sarai capace?» chiese la Blackwood «Certamente» la donna sorrise soddisfatta per poi posare il suo sguardo su di me «Tu lo sapevi che prima o poi quel posto sarebbe stato tuo, vero?» sorrisi altezzoso «Un Geminus forte, intelligente, sicuro di sé come te... Ha una carriera promettente al mio fianco. Ho sempre coltivato una grande passione per i Geminus, peccato che il caro Chris li ammazzasse tutti» sospirò «Con te sono arrivata appena in tempo. Che fortuna!» esclamò come una bambina «Ora però mi aspetto da te il massimo della lealtà. Niente più pietà per i fuggiaschi della B.L.C., capito?» «Sì, Lady Blackwood » risposi impassibile. «Potrai avere tutti i sottostanti che vuoi, basta chiedere. Faranno la fila per seguirti, ne sono certa» sorrise «Mi perdoni, Lady Blackwood, ma non voglio nessuno ai miei ordini. Sono solitario e preferisco lavorare da solo. Sono più sicuro così» dissi sostenendo il suo sguardo curioso «Anche il nostro caro Michael è un tipo solitario, ma se la cava benissimo» «Senza togliere nulla a Michael, ma io sono più uno che ama viaggiare, non riesco a sopportare di stare in un posto fisso.» spiegai «Come vuoi.» replicò semplicemente Susan. «D'ora in poi verrete allenati da me in persona. Vi avverto che sono molto più esigente, quindi impegnatevi più di quanto non abbiate mai fatto» E fummo congedati.

Appena ebbi tempo libero, andai a trovare Nox, per vedere se avesse voglia di andare a raddrizzare qualche Ribelle con me e magari festeggiare il mio nuovo status di Luogotenente, anche se a lui non poteva fregare di meno della mia promozione. Però essere Luogotenente consisteva avere tanti soldi e nel fare quello che si voleva la maggior parte del tempo, rispettando solo gli ordini speciali di Susan Blackwood.
Arrivato alle porte di casa sua, suonai per educazione, l'ultima volta non sembrava aver gradito la mia visita a sorpresa con i due Gemelli. Sentii dei passi avvicinarsi alla porta ed appena si aprì esclamai «Si festeggia, amico!» prima di rendermi conto che non c'era Nox alla porta «Umh, non c'è il padrone in casa?» scherzai nascondendo il mio stupore nel vedere Opal Day sulla soglia. «James Sharp!» esclamò lei «Questa casa ti piace tanto da rimanere?» chiesi entrando in casa e raggiungendo la mia poltrona preferita «Jase?» Nox uscì dalla cucina con una fetta di torta in mano e a petto nudo. «O è l'inquilino che ti piace?» sorrisi malizioso «Spiritoso» commentò il ragazzo «Vedo che ti sei tenuto uno dei miei randagi» commentai «Vi lascio soli, avete molte cose da dirvi, sono mesi che non vi vedete dopotutto» si congedò la ragazza che trillò allegra verso la cucina «Il fratello è al piano di sopra a dormire» disse Nox mettendosi di fronte a me. «E così sono rimasti entrambi eh? Ti sentivi solo?» lo presi in giro «La tua vita senza di me è noiosa e monotona? Così li usi come rimpiazzo?» Nox mi guardò stranito «Sul serio Jase, a volte mi chiedo come si possa essere così egocentrici» borbottò finendo la torta. «Non avevano comunque un luogo in cui stare. A loro piaceva quello che faccio io e si sono uniti a me. Cosa che potresti fare anche tu» roteai gli occhi «Lo sai che la risposta è sempre no» «E poi Zach fa dei dolci squisiti» disse leccandosi le dita «Ce n'è ancora una fetta in cucina. Per compleanno potresti farti fare la torta da lui» commentò leccandosi le briciole dalle dita «Sì, e poi? Mi cantante la canzoncina e mi chiedete di spegnere le sedici candeline?» sbuffai «Permaloso» l'argomento compleanno era sempre duro per me. Mi ricordava troppo le feste di mia madre da bambino e le piccole sorprese di Sophie... «Quindi tra te e Opal...» lo guardai con lo sguardo di chi la sa lunga «Io e Opal cosa?» chiese ingenuamente. Inarcai un sopracciglio. Sul serio, non capivo se fosse seriamente così scemo o lo facesse apposta. E dire che con le ragazze si dava parecchio da fare! Chissà cosa frulla nella testa di quel ragazzo. «Lascia perdere. Ero venuto qui perché mi hanno promosso a Luogotenente» dissi senza tanti giri di parole «Mmm, suppongo sia perché si sono liberati i due posti. Chi è l'altro?» disse annoiato «Courtney Young» Nox scoppiò a ridere «Una nuova coppia di Ignis» commentò «Non è divertente. Spero che si sia messa il cuore in pace e non mi assilli più.» chiusi gli occhi al ricordo delle lettere chilometriche che mi inviava dopo la rottura. Dato che non rispondevo alle chiamate. Sentii Nox ridere «Sai, tra qualche giorno c'è la "Prova"» buttò lì per fare conversazione «Che prova?» «Sai, il giorno in cui la B.L.C. forma le squadre e assegna i mentori definitivi. Mandano gli Iniziati in missione e se funziona la squadra, bene, altrimenti affrontano altre missioni con altri compagni» disse con un'alzata di spalle. Detestavo quando gli altri sapevano qualcosa che io non sapevo. Improvvisamente mi venne un lampo di genio, come accade spesso nella mia vita illuminata da grandi idee «Li mandano in missioni organizzate o vanno dove c'è problema?» chiesi «sono vere e proprie missioni senza assistenza, non una prova. Quindi normalmente sono missioni nella quale conoscono la gravità dell'entità, ma credo che siano organizzate.» disse «come posso assicurarmi di incontrare un particolare Iniziato?» chiesi speranzoso. Lui inarcò un sopracciglio «credo che li classifichino in base alla bravura. Insomma i più bravi vengono mandati più lontano ad affrontare pericoli maggiori. Ma comunque abbastanza vicino alla Base. Per dire, se c'è un problema a Boston se ne occupa la base di Boston invece che quella di Miami, invece se per esempio ci sono problemi in Canada mandano quelli del Centro.» «ne sei sicuro?» «non molto. Ma se mi dici chi vuoi incontrare ti posso cercare con chi sarà assegnato e quale missione affronterà» si offrì «è come farai?» «conosco tutte le password del computer di mio padre. Posso infiltrarmi.» disse prendendo il suo computer e iniziando a battere sui tasti. «dunque... Scometto che cerchi Joanne Lucy Sharp» disse senza staccare gli occhi dallo schermo. Sorrisi appena «Lavorerà con un certo Aiden Maxwell Ryder. E allo stesso caso collaboreranno anche Skyler More e Seth Edmund Frost... Uhm, ma non è il figlio della tua tutrice?» «Sì, è un idiota lascia stare. Quindi questi qua sono i suoi compagni di squadra eh? Li scelgono in base alle amicizie che si sono fatti durante il periodo da Iniziati?» «Sì» disse Nox muovendo distrattamente il mouse. «Questa Skyler non la conosco. Dev'essere qualcuno che Frost ha conosciuto a Boston» riflettei «Comunque devono raggiungere Vancouver dove ci sono dei Ribelli che hanno fatto del casino.» «Puoi inviare un messaggio a Mr. Steel? Digli che voglio il Flash e che voglio che me lo consegni Ryder per umiliarlo. E se non accetta le condizioni... Beh, brucerò Vancouver» dissi «tu sei impazzito» borbottò, ma lo vidi digitare qualcosa «in cambio gli libero Vancouver da quei poco di buono» dissi sorridendo. «Da chi devi liberare chi?» si intromise Zach spuntando dalle scale «Vi annoiate ragazzi?» chiesi ai due, ma la risposta mi arrivò dalla ragazza che sbucò dal nulla «Da morire!» esclamò «Vi va di fare un giro a Vancouver?» i due gemelli si guardarono con sguardo d'intesa e accettarono entusiasti. Poi fissai Nox. Sapeva che sarei andato con o senza di lui, ma in realtà saperlo con me mi rendeva in un certo senso più sicuro. «Beh, tanto non avevo niente da fare» commentò chiudendo il suo portatile.

Il tetto. Adoro i tetti delle case. Si hanno visuali non troppo indistinte, come accadrebbe dai grattacieli e non limitata come ai piani terra. Dalla cima di una bifamiliare osservavo gli abitanti sottostanti, alla ricerca della chioma castana di mia sorella. Tenevo un piede sopra il bordo rialzato del tetto della casa e un braccio appoggiato sul ginocchio, cercando di rilassarmi, anche se l'idea di rivedere mia sorella mi entusiasmava e mi preoccupava contemporaneamente. «Tutto bene?» chiese Nox alle mie spalle «Potrebbe andare meglio» mormorai sincero, perché tanto mentire con lui era impossibile. Essendo sia un Imperium della terra che dell'acqua, la capacità di mentire e di vedere le bugie, lo rendevano la macchina della verità più potente sulla faccia della Terra. Però il ragazzo è troppo onesto per sfruttare al meglio tali abilità. «Cosa ti aspetti esattamente?» chiese lui «Che cerchi di uccidermi» replicai. Zach si mise a ridere, ma gli scoccai un occhiataccia «Scusa, amico» si affrettò a dire «Solo che... Siete fratelli, non credo che avrebbe il coraggio di ucciderti per quanto ti odi» replicò «Io non farei mai del male ad Opal, nemmeno se mi uccidesse la persona che più amo al mondo» disse serio «Lei è tutto per me. La mia famiglia» era strano vedere quel ragazzo, solitamente sorridente, così serio «Anche Joy è tutto per me. E l'ho abbandonata perché sono troppo debole per volerle bene» sussurrai. Zach fece per replicare ma lo interruppi «Come se la sta cavando Opal con Frost e More?» «Chiedo» attivò la ricetrasmittente «Ha attirato la loro attenzione. Attento che appena ti vedono, quello ti attaccano. Seth Frost e Skyler More sanno che sei tu il loro obbiettivo.» annuii. Finalmente riconobbi un volto familiare tra la folla. Anche se quel volto era odioso e insopportabile. Aiden Ryder avanzava accanto ad una ragazza con i capelli corti e castani che riconobbi, in un secondo momento, come mia sorella. Era cresciuta parecchio ed era diventata più carina di un tempo. Probabilmente le facevano il filo un sacco di ragazzi. Ma io non potevo essere lì a difenderla dalle mani lunghe. Non potevo essere il fratello maggiore fastidiosamente protettivo che avevo sempre voluto essere. Mi raddrizzai e mi sporsi sul bordo del tetto, mantenendo l'equilibrio.
«Eccovi qua!» gridai a pieni polmoni attirando la loro attenzione. Joy si mise una mano sugli occhi per pararsi dalla luce del sole. Non mi aveva ancora riconosciuto. I Popolani intorno iniziarono ad andare in panico, urlando "ragazzino scendi! É pericoloso" ma li ignorai, continuando il mio teatro. «Sapevo che avrebbero mandato voi» dissi con arroganza «Dove sono gli altri due?» chiesi facendo finta di guardarmi intorno, anche se sapevo esattamente dov'erano «Scendi vigliacco e combatti» esclamò lei combattiva. Un moto di orgoglio mi si insinuò nel petto. Era diventata una ragazza forte e coraggiosa che non temeva di affrontare un avversario. Chiunque egli sia.  «Non sono qui per combattere. Sono qui perché ho bisogno di voi, devo cercare di capire una cosa» dissi. Capire fino a che punto mi odi. Capire se riesco a superare il mio affetto per te. Mi buttai senza paura dal tetto, sentendo strilli da parte dei Popolani. Non me ne fregava di essere sprovveduto. Sapevo che avevano con sé dei Miniflash, e che sarebbe stata solamente Joy ad inseguirmi, essendo la più veloce, se Aiden era occupato con i Popolani. A pochi metri da terra evocai delle fiamme per rallentare la caduta e caddi con un ginocchio appoggiato a terra. Senza perdere tempo iniziai a correre, inseguito, come previsto, da lei. La ricetrasmittente che avevo all'orecchio si attivò in quel momento e la voce di Opal attirò la mia attenzione «Scusa Jase, ma hai dato troppo spettacolo e i due Imperium della terra ti stanno raggiungendo» imprecai «Scusa Opal, non dicevo a te. E da quando anche tu mi chiami Jase?» chiesi tranquillamente mentre notavo la bionda chioma di Seth Frost da lontano. Miseriaccia ero nei guai. «Mi piace come Nox ti chiama» replicò lei allegra come se il suo interlocutore non fosse inseguito «Puoi anche togliere il "come" e il "ti chiama". Si vede che ti interessa» replicai ansante «Non si può dire che non sia bello» replicò lei senza vergogna «Non saprei. Non ho mai capito cosa ci trovassero le ragazze in lui. Okay Opal, devo combattere e per quanto sia bravo, preferisco non farmi distrarre» la salutai, bloccandomi al centro di una piazza gremita di Popolani. La prima a raggiungermi fu la ragazza dai capelli rossi. «James Sharp!» esclamò agguerrita «Tizia dai capelli rossi» replicai anche se ricordavo il suo nome. Ma mi piaceva irritare le persone «Sharp!» ecco il figlio di Ellen «Frost» ghignai. Ci mancava solo Ciuchino ora. Ma quell'asino di Aiden sarebbe arrivato a momenti. Purtroppo i due Imperium di terra non lo aspettarono e nemmeno Joy. Strano, veloce com'era sarebbe dovuta essere la prima. Gli attacchi dei due mi tolsero dalla mente mia sorella e io continuai a difendermi con eleganza e senza fatica. Erano abbastanza patetici, niente in confronto a Valentin Santos.
Un turbine d'aria comparve dal nulla e lo schivai per un pelo. Incrociai finalmente lo sguardo di mia sorella e lo stupore sul suo volto era indecifrabile. Era appollaiata su quello che sembrava un coperchio di un bidone, da dove scese immediatamente. L'espressione cambiò drasticamente e puntò battagliera e furiosa verso di me. «Che bello rivederti, sorella» dissi gioviale schivando un suo pugno. Continuò ad attaccarmi imperterrita, era diventata molto più brava, ma non abbastanza. Mi difesi con fiammate controllate, in modo da non ferirla involontariamente. Creai un potente muro di fuoco che ci separò e la vidi pronta ad attaccarmi. «Attenta. Il vento alimenta il fuoco» la avvertii sorridendole fastidiosamente. «Ma l'acqua lo spegne» intervenne qualcuno. Alzai lo sguardo appena in tempo per incontrare uno sguardo blu come il più prezioso degli zaffiri.
Precisiamo che io non odio Aiden. È lui che ha sempre odiato me. Il mio odio è riservato solamente a due persone. Pel di carota e Christopher Barker. L'arma e la mente della morte dei miei genitori. Ma ciò non significa che lo sopporti. Il ragazzo fece scoppiare tutti gli idranti, evocando un enorme quantità d'acqua. Rimasi a bocca aperta per lo stupore. Non credevo fosse così forte, controllare tutta quell'acqua comportava un grande dispendio di energie e padronanza di se stessi. Persino io avevo qualche difficoltà. L'onda anomala si abbatté verso di me. Dovevo ammettere che ebbi uno sprazzo di paura, non sapevo se sarei riuscito a imporre la mi volontà. Allungai una mano e mi concentrai sulle particelle d'acqua. Perché comandare su quella massa liquida sarebbe stato molto più difficile. Riuscii a far evaporare il tutto con mio grande stupore. Wow, sono molto più bravo di quello che pensassi. La coltre di vapore ci immerse tutti e nella cecità sentii la voce di Joy gridare disperata e piena di rabbia e rancore «Cosa vuoi?!» solo rivederti. Volevo solo rivederti, Joy. «Niente. Volevo solo divertirmi un po'» dissi invece. Facendomi odiare ogni secondo di più. Facendole credere di essere una persona diversa, senza scrupoli né sentimenti. «Ci rivedremo ragazzi. Ma la prossima volta farò sul serio» completai con una minaccia. Indietreggiai e lasciai che il terreno mi trasportasse fuori dalla coltre di vapore. «Grazie» dissi senza guardare Zach e Nox che mi avevano tirato fuori. «Andiamo» mormorai. Rivederla mi aveva fatto più male di saperla lontana. Perché mi torturo così? «Un giorno ti perdonerà» mi incitò Zach mettendomi un braccio intorno alle spalle. «Sì, forse» replicai confuso, distratto dai miei pensieri.

«Ma guardati.» mi voltai per accogliere con un sorriso beffardo colui che era entrato nella mia cella. «Valentin.» «Come ti sei ridotto ragazzo? Lo sai ora chi ha preso il tuo posto?» cercai di mascherare il mio stupore e come al solito ci riuscii «Non ti interessa?!» esclamò l'uomo irritato. Rimasi in silenzio, sapendo che l'avrebbe detto ugualmente. «La spia numero uno di Susan. Ora si trova a San Francisco. Con lei» non ci posso credere! Non può promuovere idioti simili solo perché sono fedeli! È troppo giovane! Anche io lo sono, ma io a differenza sua sono speciale, così come Courtney ha dimostrato qualcosa. Ma la sua forza non è paragonabile alla nostra, non può sostituirmi! «È sempre bello riuscire a scioccarti» commentò l'uomo fiero «Inoltre mi piacerebbe informarti che presto andrò a trovare la cara Signorina Hunter, su ordine di Susan, a quanto pare ha bisogno di essere scossa un po'» commentò ridendo «Oh, un'altra sorpresa. Law è scappato».

Angolo autrice
Sopra Skyler

Ciao ragazzi! Ultimamente alcuni di voi mi hanno chiesto se farò ancora le interviste ai nostri eroi. Sinceramente non saprei, probabilmente ne farò per i nuovi personaggi, quando scoprirete di più sul loro conto. Non credo che ne farò ai luogotenenti, sono i cattivi e i cattivi devono mantenere questa area di mistero. E poi sono meno inclini alle rivelazioni.

Anche per i punti di vista degli altri... Ce ne saranno abbastanza solo per i nuovi arrivati. Inoltre, i ricordi di Jase stanno per giungere al termine e sapete cosa significa?
Il prossimo capitolo sarà dal punto di vista di Sophie ed avrà come titolo... Udite udite "l'amore di Aiden".

P.s. Alcuni di voi mi hanno inviato altri attori che potrebbero essere migliori di quelli che ho scelto io. Ve li posterò dopo aver finito quelli che ho "scelto" io. Arriveranno anche le immagini di Coral ed Eli. Oh, il mio caro Eli ^^.

P.p.s "Avatar e la leggenda di Aang" è il cartone animato che ha ispirato la mia storia. Il modo di combattere, l'utilizzo degli elementi... Recentemente ho guardato il seguito "La leggenda di Korra" che mi ha dato altre ispirazioni, soprattutto nei combattimenti. Spero apprezzate ^^

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