16. Jase: un vero amico

Come avevo previsto, quella palla al piede funzionava solamente per gli Ignis. Non potevo credere che fossero tanto stupidi da dimenticarsi che ero anche un Imperium dell'acqua. Forse aveva un meccanismo nascosto che rispondeva anche all'acqua. Comunque non era il momento di pensarci, dovevo calcolare il momento esatto per fuggire.
Sapevo esattamente dove mi trovavo. Mi focalizzai nella mente la piantina dell'edificio e i passaggi segreti che avevo scoperto anni prima, tracciando il percorso più tranquillo possibile. Ce la potevo fare. Uscito di lì, avrei cercato di contattare Nox, solo lui sarebbe in grado di aiutarmi.

Nonostante sembrasse che facessi tutto da solo, che lavorassi senza aiuto, ero supportato molto spesso da Nox, era un amico presente, uno di quelli di cui non potevi far a meno di fidarti. Nonostante all'inizio fossi restio ad affidarmi a lui, col tempo ho capito che era un bene cercare aiuto, era bello avere un amico fedele. È stato il mio vero punto di riferimento per un periodo della mia vita, perché di Ellen non mi sono mai fidato veramente del tutto. Mentre Sophie è stata la mia luce nel momento peggiore della mia vita, la luce che mi ha condotto nella strada oscura della disperazione d'aver perso i miei genitori e mia sorella, Nox è stato il salvagente del mio naufragio nel mare dell'odio e della vendetta. Senza di lui forse mi sarei lasciato influenzare da Ellen con i suoi ideali di vendetta. Non che avessi abbandonato l'idea, ma in un certo senso Nox mi ricordava sempre gli ideali positivi che mi aveva già inculcato Sophie, mantenendomi a galla. Metaforicamente parlando.
Nox è stato il primo Geminus che avevo incontrato in vita mia, e dopo averlo risparmiato... Okay, dopo che avevo realizzato di essere troppo debole per uccidere qualcuno che non mi aveva fatto niente, solo per ordine di Ellen, mi capitava di ripensare a lui e al suo stile di vita. Lo invidiavo perché era libero da tutto e tutti, e lo ammiravo per il suo altruismo. Nessuno lo obbligava ad aiutare quelle famiglie, ma lui invece, interveniva ugualmente anche a costo della propria vita. Era così testardo e determinato che divenne presto famoso sia tra i membri della B.L.C. che una spina sul fianco dei Ribelli, tanto che decisero di mandare qualcuno per sopprimerlo. Ma nessuno conosceva il suo volto. Tranne me. Dopo che informai di non aver ucciso "il giustiziere della notte" perché non era figlio di Robert Steel, Ellen iniziò a sospettare di me, ma non lo disse a nessuno degli altri luogotenenti che tentavano invano di catturare il ragazzo dagli occhi felini.
Non prevedevo di rivedere Lucas Steel, ma sembrava che fossimo destinati a lavorare insieme un'altra volta. Destinati ad essere amici.
Il caso di Nox attirò persino l'attenzione di Susan Blackwood che immediatamente sospettò di un suo vecchio amico di nome Meng e di sua figlia Theresa. Mobilitò Law in persona a catturare il Geminus libero e mi obbligò a seguire lo scimmione perché anche io ero un Geminus e potevo fare qualcosa. Nessuno sapeva che lo conoscevo da prima, tranne Ellen, che mantenne il segreto.

«In missione con un moccioso... Quale degrado» stava borbottando Law davanti a me, rigido nella sua camminata fiera e sicura nel suo impeccabile completo grigio. Alzai gli occhi al cielo, tenendo le mani incrociate dietro la testa «In missione con un burbero scimmione... Quale degrado» commentai a voce abbastanza alta in modo che sentisse, utilizzando appositamente il suo stesso tono. L'uomo di voltò verso di me e mi afferrò per il colletto della giacca «Non fare tanto il gradasso con me. Se voglio posso ridurti in briciole, evita di crederti tanto grande, capito piccolo, schifoso Ignis dei miei stivali?!» mi minacciò. Rimasi impassibile davanti al suo sguardo di ghiaccio. Lo afferrai per i polsi e lo obbligai a mollare la presa «Provaci. Riducimi in briciole, mi piace tanto essere microscopico» dissi a bassa voce, con tono di sfida. Era da tempo che volevo confrontarmi con lui, dimostragli che valevo quanto lui. Anzi, di più. «Brutto...» iniziò lui alzando un pugno. «Sapevo che non ti saresti trattenuto. Lascialo stare David» intervenne qualcuno «Che ci fai qui, tipo di biblioteca?» ringhiò Law allontanandosi, però, da me, e indirizzando la sua attenzione verso Michael McEwan «Sentivo che avresti finito per minacciare di morte il nostro candidato più promettente per il ruolo di nuovo luogotenente, quindi sono qui per tenerti lontano da lui» disse impassibile aggiustandosi gli occhiali sul naso. Gongolai alle sue parole, esaltato di avere la conferma di aver già attirato l'attenzione di Susan. «Non gli farei niente. È il pupillo di Ellen e non le manco di rispetto» mentì l'uomo. Michael si trattenne dal sbuffare cosa che non feci io, ottenendo uno sguardo omicida da parte dell'uomo. «Andiamo. "Il giustiziere della notte" non ci aspetterà» commentò invece di trucidarmi.

Eravamo postati dietro l'auto di qualcuno ad osservare alcuni bambini uscire da scuola. Avevamo seguito i movimenti di Nox, e sapevamo che questa nuova preda era troppo invitante per lui, sapendo poi che era sotto tiro sia dai Ribelli che dalla B.L.C., avrebbe fatto carte false pur di aiutarla. La preda in questione era un ragazzo. Era un Imperium acquisito, ovvero che è diventato Imperium soltanto grazie alla posizione economica dei suoi genitori. Conoscevo già una persona così, che si trovava sotto le cure di Michael e non mi stava particolarmente simpatico. Comunque, il padre del ragazzo, infatti, era un avvocato di successo che ha aiutato a tenere nascosta la B.L.C. e in cambio, il primogenito ha ottenuto i superpoteri. Pochi anni dopo il padre è morto in un incidente stradale, lasciando la moglie e i due figli a cavarsela da soli. La donna ha iniziato a bere, lasciando sulle spalle del giovane Imperium il peso della famiglia. Ovviamente la B.L.C. lo ha aiutato molto con i finanziamenti, ma il ragazzo è scontento e trama di fuggire con il fratellino, che corre il rischio di diventare un Imperium. Contattò Nox per collaborare una fuga e la cosa interessò sia i Ribelli, che volevano che il ragazzo entrasse a far parte dei Ribelli e catturare Nox, sia la B.L.C., che desiderava il fratello e non lasciarsi andare il giovane. Il grande giorno era arrivato. Era venuto a prendere il fratello a scuola e con l'aiuto di Nox, sarebbero fuggiti in un posto sicuro, con persone sicure... Ma vivendo una vita da nascosti.
«Eccolo» mi staccai dalla macchina «Quello con lo zaino blu, è il fratello minore, lui non deve essere lontano» dissi facendo un cenno a un bambino dai capelli neri sui nove anni che correva per uscire dal cancello della scuola. Poco lontano la preda, un ragazzo di tredici o quattordici anni, poco più giovane di me, identico al fratello minore, solo più grande. Accolse il piccolo tra le sue braccia come un padre e gli sorrise raggiante. Quella scena mi provocò una piccola fitta nel petto che cacciai immediatamente. Essere un Ribelle comporta non avere alcuna compassione per nessuno, come la B.L.C., non l'ha avuta per noi. È questo l'insegnamento di Ellen. «Seguiamoli. Qui ci sono troppi Popolani» affermò Michael» seguimmo a debita distanza i due che chiacchieravano animatamente. Il piccolo stava raccontando la sua giornata scolastica. Ci separammo per non destare sospetti e ognuno avrebbe tenuto d'occhio i due da un'angolazione differente.
Il ragazzo si voltò per controllare e io tirai fuori prontamente il telefono, fingendo di mandare un messaggio, continuando a camminare fino a superarlo. Notai con la coda dell'occhio che continuava a guardarsi intorno finché non iniziò a trascinare il fratello «Andiamo Nick, vieni con me» lo incitò. Svoltai l'angolo e presi uno specchio dalla tasca della giacca, non esco mai senza, per vedere dove lo stesse portando. Dopo aver lasciato che mi distanziasse abbastanza, presi la sua stessa direzione e lo seguii. Di Law e Michael nessuna traccia. «Che succede fratellone?» chiese il bambino «Ascoltami, Nick, mi spiace tanto ma dobbiamo scappare» disse il ragazzo «Da chi?» piagnucolò «Da delle persone senza cuore. Non voglio che ti facciano del male, Nick» disse tristemente. «Eli, sei pronto?» una voce avanzò dalla zona in ombra, con movimenti silenziosi e felini raggiunse i due fratelli. Eccolo lì, Lucas Arthur Steel, figlio dell'assassino del marito di Ellen, Geminus potente con il controllo della terra e dell'acqua, il giustiziere della notte, colui che si fa chiamare Nox. «Sì, siamo pronti, andiamo» affermò il giovane con sguardo deciso. «Andiamo? Andiamo dove? Voi non andate da nessuna parte» comparve un muro di vapore ghiacciato come quello che esce dal freezer. Un ombra si materializzò e David Law fece la sua entrata in scena, facendomi alzare gli occhi al cielo «E così sei tu il secondo Geminus» disse sogghignando «Secondo?» si offese ricciolino «Per la cronaca, sono nato prima di Sharp» affermò «Conosci il moccioso Ignis?» si stupì Law. Ah, maledetto chiacchierone. Saltai fuori dal mio nascondiglio e sorrisi in modo più odioso possibile «Ci si rivede "Nox"» lo salutai. Lui si limitò a fissarmi, quasi deluso «Quando vi siete già incontrati?» si informò Law «Un po'di tempo fa... Coincidenza, allora non sapevo fosse lui " Il giustiziere della notte", ma avrei dovuto sospettarlo» Mentii spudoratamente «Oh, perfetto. Ci siamo tutti» commentò un'altra voce, appartenente al giovane scrittore appoggiato ad un muro dietro le tre prede. Erano circondati «Nox...» sussurrò il ragazzo preoccupato «Non temere Eli. Ti ho fatto una promessa» disse occhi d'oro continuando a fissarmi, tanto che iniziai a sentirmi a disagio e forse in colpa. Era come se mi stesse dicendo "che stai facendo? È per questo che te ne sei andato dalla B.L.C., per altra crudeltà verso i più deboli? Ti sembra giusto quello che fai eseguendo gli ordini?" Ovviamente non disse nulla di questo, ma quello sguardo carico di rimprovero attivò la mia coscienza mezza sepolta dagli insegnamenti di Ellen. Davvero stavo perdendo me stesso solamente perché ascoltavo quella donna? Posai lo sguardo sul fratellino di quell'Eli, Nick mi pare, e davanti a quel volto terrorizzato mi diedi dell'idiota. Il bambino stringeva la maglietta del fratello con timore , nascondendo metà volto. Il fratello era rigido, teso e spaventato. Nox non lasciava trapelare nulla di sé. Tranne la chiara sfida che mi stava lanciando. «Lasciateli andare» si rivolse a noi «lo so che mi cercate da tempo. E siccome è me che volete» avanzò il ragazzo facendo un passo verso Law «Non sei nelle condizioni di trattare, bello» commentò Law con un ghigno. Nox gli sorrise «Tu devi essere David Law» disse calmo «O se preferisci, "lo Yeti"» sussurrò quasi divertito. Sentendosi preso in giro Law ringhiò «Vediamo le famose doti del "Giustiziere della Notte"» prima di evocare due lame di ghiaccio in entrambe le mani e tuffandosi verso di lui. Dei muri di terra si ersero immediatamente davanti al ragazzo che con un gesto delle mani lo spinse velocemente contro l'uomo. Purtroppo questo saltò in aria, schivandolo, mentre si spingeva verso l'alto con la spinta delle gambe. Inaspettatamente Nox tirò indietro il braccio e il muro di terra fece retromarcia, colpendo la schiena di Law. Non mi accorsi che Michael era intervenuto sui due fratelli. Il maggiore tentava invano di ostacolare con la terra il dominatore dell'aria, indietreggiando e spingendo il fratello dietro di sé. Rimasi come spettatore, incapace di aiutare i miei due superiori. Nox se la cavava piuttosto bene, era agile e veloce e sorprese parecchie volte Law, evocando radici, mostrando la sua completa sintonia con il terreno e la vegetazione circostante.
All'improvviso lo vidi, il loro sguardo d'intesa. Il mezzo sorriso di Law e il cenno di Michael. Mi tuffai verso di loro mentre entrambi i mentori cambiavano obbiettivo, Law puntò una lama di ghiaccio verso il piccoletto e Michael era pronto a colpire Nox alle spalle. Evocai una palla di fuoco che colpì il polso di Law, facendolo gridare di dolore e afferrare il braccio ferito. Senza perdere un istante spinsi Nox via dalla traiettoria del colpo di Michael e creai un muro di ghiaccio dall'umidità nell'aria, in tempo per attutire un colpo violento di vento, che frantumò la mia debole barriera. La forza d'urto mi fece trascinare i piedi indietro.Tutti mi guardarono stupiti, mentre io mi dovevo ancora riprendere dal potente colpo di Michael. «Che ti salta in mente moccioso?!» gridò furioso Law avanzando a grandi passi verso di me, ma venne fermato con una mano da Michael. L'uomo con gli occhiali mi guardò, in attesa di spiegazioni. Mi eressi in tutta la mia statura «Siamo qui per Nox. I ragazzini sono innocenti» affermai «Ci sono sempre delle perdite» replicò Michael tranquillo, bloccando con una mano Law che voleva intervenire «Esatto. Ma a Susan non piacciono gli sprechi. Ucciderli sarebbe uno spreco.» affermai deciso. «Come me lo spieghi il fatto che hai aiutato il nostro obbiettivo?» indagò. Ghignai «Aiutare?» dissi sprezzante «Susan mi ha mandato in questa missione per far dimostrare il MIO valore. Non potevo lasciare il lavoro a voi due, che tra l'altro attaccate di spalle» «Ogni mezzo per ottenere l'obbiettivo» replicò Law «Voglio essere io a sconfiggerlo» annunciai. Nox mi guardò con interesse, così come Michael. Tenevo le dita incrociate sperando che l'uomo non mi smascherasse, fortunatamente nessuno dei due era un Imperium di terra ed Ellen aveva detto che Law non conosceva l'arte di controllare il sangue del corpo umano, quindi non poteva capire che stavo mentendo. «D'accordo James. Ti daremo la possibilità di dimostrare il tuo valore.» disse Michael facendosi da parte. «Stai scherzando topo di biblioteca?!» ringhiò Law. Sorrisi ghignando, rendendomi odioso ad altezzoso e mi voltai verso Nox «Pronto?» chiesi «Nemmeno a chiederlo» replicò mettendosi in posizione. Mi fiondai addosso a lui e non mi risparmiai nei colpi anche se entrambi sapevamo che era solo un modo per distrarre i due luogotenenti. Notai soddisfatto che nemmeno lui si limitava. Era sorprendente come riuscisse a capire le mie intenzioni senza che dicessi nulla. Era un silenzioso accordo. Ci spostammo continuando a dare il meglio di sé stessi, permettendo a Eli e Nick di fuggire, con mio grande sollievo e sembrò che i due luogotenenti non se ne fossero accorti. Eravamo giunti ai confini di un parco, fortunatamente deserto, pieno di alberi, quindi il territorio era suo. Infatti venni intrappolato come la prima volta dalle radici di una sequoia, che lo fecero sorridere soddisfatto. Ma non ero mica scemo. Non casco nella stessa trappola due volte. Immediatamente il terreno sotto il ragazzo esplose, facendo uscire una colonna di acqua che lo mandò a gambe all'aria «Non avevi detto che volevi imparare l'arte dell'acqua?» lo schernii mentre bruciavo l'albero lentamente. «Calma. Concentrazione. Controllo» dissi prima di eseguire i miei stessi consigli e facendo piovere su di lui gocce di ghiaccio. Il ragazzo di riprese ed eresse un muro di terra per proteggersi. «trova la calma Nox. Concentrati e controlla l'acqua. Nox.» mormorai senza farmi sentire dai due che ci avevano seguiti, mentre ghiacciavo l'acqua sui vestiti del ragazzo, immobilizzandolo. «Bravo James. Sei molto più forte di quanto pensassi» si complimentò Michael avvicinandosi a Nox «Anche se hai fatto scappare quei due ragazzini... Fa niente. Il nostro obbiettivo era lui» vidi Nox chiudere gli occhi. Sapevo che ci sarebbe riuscito, doveva riuscirci. Altrimenti sarebbe finita male. Vidi il ghiaccio che lo ricopriva tramutarsi nuovamente in liquido e in un millisecondo tutti e tre fummo catapultati da montagne di terra che comparvero all'improvviso. Law rimase ingarbugliato tra i rami di un albero, mentre Michael era finito dentro la casa di qualcuno, sfondando la finestra e facendo partire l'allarme. Io avevo solo un livido enorme che pulsava dolorosamente all'altezza della mascella. Nox si avvicinò a me in fretta «Grazie per avermi insegnato a controllare l'acqua» disse «grazie per aver rovinato il mio bellissimo viso» replicai accarezzandomi il livido mentre mi facevo aiutare da lui a rialzarmi da terra «Figurati» sorrise. Inarcai un sopracciglio, fa sul serio? Non ha capito la mia ironia? «Si riprenderanno in fretta. Meglio che mi atterri e fugga» dissi «Non in faccia. Ci tengo» aggiunsi in fretta. Lui mi sorrise riconoscente «Avevo visto giusto. Hai buon cuore.» alzai gli occhi al cielo «Sì, va bene, niente smancerie.» lo liquidai. Improvvisamente sentii il terreno mancarmi sotto i piedi e precipitai in una buca profonda. Tossii per la polvere provocata e mi massaggiai il fondoschiena. Nox si sporse e mi guardò da sopra «Ogni tanto passa per Seattle. Normalmente sono lì, se non altrove. Tu mi hai aiutato e io aiuterò te, in qualsiasi cosa» affermò prima di sparire. Ma che tipo... Ed ora come faccio ad uscire? Mi dovrò arrampicare? Avrei preferito che mi atterrasse. Sbuffai ed iniziai ad arrampicarmi, sorridendo all'idea di avere qualcuno che mi sostenesse.
Da quel giorno in poi andai spesso a trovare Nox, anche solo per compagnia, anche se inizialmente mi comportavo da stronzo, giusto per vedere se si meritava veramente la mia fiducia. Ma il ragazzo non desisteva, era troppo testardo per rinunciare all'idea di portarmi dalla sua parte, di convincermi ad abbandonare la vendetta e a salvare bisognosi. Rifiutavo ogni volta. Ma con lui mi sentivo quasi un ragazzo normale che andava in giro con l'amico a flirtare con le ragazze e a guardare serie TV, giocare ai videogiochi e seguire le partite di football. Potevo sfogarmi in modo sicuro senza avere il peso di missioni suicide e durante queste ci coprivamo le spalle a vicenda, come squadra. Inoltre era l'unico a cui avevo confessato la mia passata cotta per la nipote del capo della B.L.C., ottenendo la sua solidarietà.
«Non l'hai ancora dimenticata?» mi chiese un giorno mentre andavamo a giocare a bowling, era in vena di venire stracciato quel giorno «Figurati. Ormai è un ombra del passato» risposi senza guardarlo. Almeno era la solfa che mi ripetevo sempre. «Quindi se ora si presentasse qui non ti farebbe nessun effetto?» mi provocò entrando nel locale «Non sarebbe lei» sussurrai «Come?» «Certo che no. Ho altri passatempi» replicai sicuro facendolo ridere «È davvero divertente sapere che stai mentendo a te stesso così spudoratamente» commentò ordinando il suo numero di scarpe «Tu e il tuo stupido trucchetto della verità. Ti odio» commentai ordinando i miei. «Volevo essere gentile e concederti qualche punto, ma ora ho deciso di stracciarti» dissi dirigendomi verso le palle da bowling. Ne scelsi una, nera, e dosai il peso. «Okay, argomento Sophie Hunter tabù» si arrese. Tirai la palla e come previsto feci uno strike con i fiocchi attirando l'attenzione di un gruppetto totalmente al femminile della postazione accanto. Nox si alzò annoiato e prese una palla rossa, senza esitazioni la lanciò e ottenne il mio stesso risultato, sentii uno strillo d'eccitazione da parte delle ragazze «Sai... Potremmo anche divertirci in un altro modo» dissi facendo un cenno a Nox che capii immediatamente. «Sai, non ho mai capito cosa ci trovino le ragazze in te» gli dissi. Lui fece spallucce «Non ne ho idea. Mi basta divertirmi. » replicò impassibile «Cioè, posso capire io...» insistetti «Sì, bene dongiovanni, vuoi finire la partita o andare da loro? Sai quella con gli occhioni castani è molto carina» mi fermò sul nascere. La risposta mi sembrava ovvia. Era l'età in cui bisognava divertirsi con il sesso opposto. Ma per quanto fosse bello approfittarsi di certe ragazze, non sono mai andato oltre. Sia per loro che per me. A differenza di Nox...

Era bello rievocare quei ricordi, mi aiutava a capire quali scelte positive e negative avevo compiuto nella mia vita.
Bussarono alla porta e consegnarono il vassoio pieno di cibo. Courtney era di nuovo sparita, dopo l'ultima volta probabilmente non aveva più voglia di vedermi, evitandomi. Non che mi dispiacesse. Addentai una mela e lasciai che il dolce sapore si propagasse nella bocca, ma mentre masticavo, i denti e la lingua cozzarono contro qualcosa di non commestibile. Lo sputai e capii immediatamente che era un biglietto. E dato che era dentro una mela... Poteva voler dire solo una cosa. Mi spostai nella zona del bidè, l'unica dove le telecamere non arrivavano per privacy e aprii il biglietto. Sorrisi riconoscendo la calligrafia di Nox.

Me lo sentivo che eri ancora vivo. Non potevi sparire così, non sarebbe nel tuo stile. Fra esattamente sette giorni attua il tuo piano di fuga, perché so che ce l'hai, hai sempre un piano. Noi prepareremo i mezzi. Al solito posto, solita ora, Jase. Sta attento.

Nox

Sorrisi al messaggio e mi preparai mentalmente a contare i giorni, dato che avevo perso la cognizione del tempo. Stavo per buttare il foglietto nello scarico, quando notai un Post Scriptum sul retro.

P.s. Sophie ti crede morto, quindi vedi di non morire seriamente. Mi spiace, ma non riesco ad avvertirla di aver scoperto che sei vivo, ci siamo spostati parecchio e lei è ancora a San Francisco. Troppo protetta.

Angolo autrice

Sopra Opal, per i fan di GoT come me riconosceranno l'attrice.

Ho deciso di pubblicare oggi perché 1) ne ho voglia, sofisemmi mi ha ispirata  2) domani ho intenzione di fare altro. Quindi pubblicherò più.

Ditemi, quanto amate Nox da uno a 10?
Quanto amate me da 1 a 10?
Comunque oggi vi farò della pubblicità, lo so, non la faccio per nessuno, ma la storia che devo pubblicizzare è la mia, sono giustificata! Sto scrivendo una teen fiction, quindi niente fantasy, un genere completamente diverso da Elements, e, in teoria, ho molti altri progetti, ma aspetterò la fine della mia prima trilogia per metterli tutti e sei/sette in pratica.
La storia ha come titolo "Insicura" ed è dedicato a tutte le giovani ragazze, dalle timide alle... Meno timide. Se ve lo state chiedendo, non ha nulla di biografico, tranne che è presa spaventosamente spunto dalla vita di una mia cara amica. Preso spunto! Non copiata! Non lo aggiornerò spesso quanto Elements, tanto non ne avrei il tempo, ma spero che andrete a darci un'occhiata.
Più avanti, non so quando, arriverà anche la raccolta aggiuntiva di Elements, dove narrerò alcune storie di personaggi che avete conosciuto in questa trilogia, una sorta di approfondimenti prequel e sequel. Per esempio: alcune avventure di Nox, la storia di Robert Steel, punti di vista inediti di James ecc. Spero che queste promesse vi piacciano quanto piacciano a me 😄!!! Al prossimo capitolo di Sophie che avrà come titolo "Prime lezioni Imperium".

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