6. Immaginare una speranza
Una volta all'esterno furono molte le domande in merito a quel salvataggio inaspettato, ma le risposte dovettero aspettare la sera. Usciti dalla struttura nella quale erano stati imprigionati, molti di coloro che erano nelle celle vennero fatti salire a bordo di vetture che li aspettavano per portarli altrove, ad una meta che non venne rivelata durante tutto il tempo del viaggio. Solo verso il tramonto i veicoli si fermarono, facendo scendere tutti per accompagnarli all'ingresso di quello che sembrava essere un bunker nel mezzo del nulla, attorniato da vegetazione rada ma sufficiente a mimetizzarne l'esistenza da occhi indiscreti.
Ira era agitato, uscire da una prigione per finire in un altro luogo che voleva rinchiuderlo non gli sembrava affatto una buona idea, ed anche gli altri iniziarono a pensarla allo stesso modo. Ci vollero le risolute rassicurazioni di Rey per convincere tutti i suoi ex-compagni di cella a fidarsi ed entrare, con la promessa che non se ne sarebbero pentiti ma che invece sarebbero stati finalmente al sicuro in un luogo che li avrebbe accolti e compresi. A passi esitanti e con sguardi incerti fecero il loro ingresso, lasciandosi alle spalle quel mondo che finora li aveva solo rifiutati.
Attraversarono un lungo corridoio, anonimo esteticamente, ma alla fine del quale un ascensore li condusse sotto terra, per poi aprirsi su di una porta, la quale venne aperta facendo entrare tutto il gruppo all'interno di una vasta sala circolare, dalla quale si diramavano radialmente diversi corridoi. Era molto ampia, ed oltre che estesa orizzontalmente si sviluppava anche verticalmente per diversi piani visibili tramite i pavimenti di vetro che rendeva più ariosa l'intera area. Al pari di un grande formicaio molte persone andavano avanti e indietro, di ogni età e genere, ognuno con la propria particolare fisionomia e originalità. C'erano bambini che si rincorrevano cercando di inventare nuovi giochi, studenti che parlavano tra loro delle lezioni concluse durante la giornata, anziani che leggevano o aiutavano i più giovani insegnando loro cose nuove. Si percepiva un sano fermento di attività che si stava evolvendo, senza nessun limite all'immaginazione. Gli occhi di tutti coloro che mettevano piede all'interno di quella città in miniatura vagarono ovunque, con lo stupore dipinto nello sguardo, distratti da ogni stimolo che li raggiungeva. Mentre erano ancora sorpresi da tutto ciò li raggiunse un piccolo comitato di benvenuto, tre persone alla cui guida c'era una donna, dall'aspetto affabile e rassicurante, con i capelli biondi legati in uno chignon e il vestiario ordinato ma non troppo formale
- Benvenuti a Eikasia, Ideatori. Il luogo nel quale potrete essere voi stessi -
le parole attirarono presto tutti, per quanto interdetti era chiaro che avessero molto da chiedere, alla fine fu Elias a interrompere il silenzio
- Ma si può sapere dove siamo? -
e con un profondo sospiro la giovane donna riprese parola
- Permettetemi di presentarmi innanzitutto, il mio nome è Hanne, ed è mio compito illustrarvi le caratteristiche di questo luogo, il suo scopo e il perchè della sua esistenza. Quindi prego, seguitemi -
con un cenno della mano invitò tutti a seguirla, limitandosi ad un cenno di ringraziamento nei confronti di Rey e di chi finora li aveva scortati, da qui in poi poteva fare da sola, iniziando a spiegare fin da subito i dettagli sulla loro liberazione facendo strada
- Il piano era originalmente diverso, Rey avrebbe dovuto scortare i suoi compagni di cella all'esterno dopo essersi infiltrato, e una volta fuori vi avremmo portati via, ma un'inaspettata fortuna ci ha concesso di entrare e portare fuori molti più Ideatori rispetto a quanto avevamo preventivato. Ma ora siete tutti qui, ed è questo ciò che conta. Avrete una settimana di tempo per decidere se restare e contribuire ad accrescere questo luogo con le vostre abilità, o se tornare all'esterno e proseguire per la vostra strada -
incamminandosi lungo la circonferenza della grande sala ebbe così inizio il tour vero e proprio di tutta la struttura, imboccando uno dei corridoi. Era uno dei più curati, probabilmente adibito appositamente per far ambientare nuovi Ideatori nella struttura, caratterizzato da pareti in vetro era possibile intravedere le molteplici piante rigogliose che ricadevano dall'alto creando un ambiente accogliente e rasserenante, con qualche angolo in stile orientale che ricordava dei tradizionali giardini zen, con il suono dell'acqua che fluiva lungo tutto il corridoio
- Il progetto Eikasia è nato diversi anni fa, quando i suoi realizzatori capirono che c'era bisogno di un luogo in grado di proteggere quanti conservavano in loro la scintilla della creatività. Ovviamente è rimasto un progetto top-secret fino ad oggi, per questo non ne avete mai sentito parlare, ma da allora non facciamo altro che cercare altri Ideatori che possano contribuire ad accrescerlo, nella speranza che un giorno si possa tornare allo scoperto ed essere abbastanza forti e numerosi da far imporre la nostra voce -
girando lungo una delle pareti proseguì, salutando tacitamente chi incontrava lungo il tragitto, aspettandosi domande da un momento all'altro, e infatti la prima arrivò da uno dei prigionieri che si trovava in una cella diversa da quella in cui era Rey
- Quindi in pratica qui siamo liberi di poter... pensare? -
una domanda che potrebbe apparire assurda, ma che in qualche modo riassumeva piuttosto bene ogni cosa, e infatti Hanne rispose senza esitazione
- Esatto, qui potete ragionare, inventare, immaginare e creare senza alcun pericolo. Anzi, ogni nuova scoperta non è altro che un passo avanti per noi tutti, così come lo era per i nostri antenati. Crediamo fermamente che l'immaginazione sia un pericolo solo per chi non è in grado di usarla, un potere che può nuocere al prossimo solo se si ha intenzione di usarlo male... ma ecco, lasciate che vi mostri una cosa -
e detto ciò con passo leggero si spostò verso una nuova stanza, arredata con banchi e sedie, una lavagna digitale e tutto ciò che poteva ricordare un'aula di studio vera e propria
- Questa è solo una delle nostre aule, dove si può imparare o insegnare. Abbiamo anche una biblioteca, diversi musei a seconda della materia e laboratori di ricerca all'avanguardia che abbiamo sviluppato negli anni. Ovviamente se deciderete di restare potrete scegliere da soli in che ramo inserirvi, in base alle vostre capacità. Se volete contribuire ma non ve la sentite di restare all'interno, potete anche decidere di unirvi alle squadre di ricerca esterne, di cui ad esempio Rey fa parte, utili per trovare nuovi Ideatori da portare qui da noi. Basta fare una piccola formazione di base per poterne far parte -
e concludendo con un ultimo sospiro iniziò a passare in rassegna con lo sguardo quel gruppo di persone spaesate, che dovevano ancora metabolizzare l'esistenza di un luogo del genere, dove poter accrescere le loro capacità, vivere e pensare senza il timore di essere additati come mostri per la loro innata necessità di lasciarsi andare all'inventiva ed alla sete di conoscenza
- Per sicurezza interna vi verrà affidata una camera temporanea e potrete consumare i vostri pasti in una mensa comune apposita. Tra una settimana, se deciderete di restare, potrete avere una sistemazione personale, frequentare e popolare questo piccolo microcosmo che contiene anche locali e negozi da visitare, ma soprattutto decidere la vostra strada, perchè non c'è libertà di pensiero, senza libertà di scelta. Quindi sta a voi decidere per la vostra vita -
ed è con queste ultime parole che voltandosi proseguì il percorso, invitando tutti a seguirla per scoprire cos'altro Eikasia avesse da offrire.
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