Ed io sarò sempre qui, ad aspettare.

Cara Katniss,
Questa lettera, se possiamo chiamarla così, è probabile, e lo spero per te, che tu la legga solamente tra molti decenni.
Tu sei lì e io qui.
Una vita ci separa.
Una vita che io ho troncato.
Ma non ce la facevo.
Non riuscivo vedi a salite quella scala, consapevole che tu saresti stata lì giù a morire.
Così sono rimasto io.
Sono rimasto io all'inferno.
È strano da dire.
Io sono morto per te e tu mi hai ucciso.
Quando hai pronunciato per tre volte quelle parole, ho cercato i tuoi occhi.
Sapevo cosa stava per succedere.
Sapevo che non ti avrei rivisto mai più.
O almeno, non ti avrei mai più potuto abbracciare.
"Morsi della notte, morsi della notte, morsi della notte"
L'hai sussurrato, eppure alle mie orecchie quelle tue parole sono arrivate come un urlo.
Un urlo di dolore.
Straziante.
Come quello che sentivamo nell'arena dei 75° Hunger Games. Probabilmente se ricapitassi mai in quella situazione sentirei le tue parole.
Le tue ultime parole che io ho udito.
I tuoi ultimi sussurri.
Nessun "Addio Finnick"
Nessun "Ti ho voluto bene"
Niente.
Solo quelle parole.
Una condanna a morte.
So che l'hai fatto per farmi morire in un modo leggermente umano, ma non mi perdono.
Non perdono me stesso per non essere riuscito a dirtelo neanche in quel momento, a un passo dalla morte, quando non ci sarebbero state conseguenze.
Perché io ti amo Katniss.
Amo vederti ridere, vedere quella la tua faccia quando dormi sogni tranquilli, quando pensi profondamente e quando revochi il passato.
E allora spero di esserci anch'io in quel passato, in quei sogni.
Perché non potendo essere al tuo fianco nella realtà, spero di accompagnarti almeno nei ricordi.
È una delle poche cose in cui spero ancora ormai.
È buffo come tutto è cominciato.
Con un cubetto di zucchero.
Comico vero.
Io ti conoscevo già.
Chi non ti conosceva in tutta Panem?
Probabilmente anche tu avevi sentito parlare di me.
Eri molto piccola quando io ero nell'arena.
L'idea di poterci mettere piede una volta nella vita ti spaventava a morte.
Ma tu ci sei stata tre volte.
Tre.
Non sono poche.
E sei sopravvissuta in tutti e tre i casi.
Sei decisamente una vincitrice.
I ricordi dei 75° Huger Games mi accompagnano sempre sai?
E in quei ricordi ci sei tu.
Con il tuo arco.
Ho sempre amato la tua determinazione.
E solo ora capisco ciò che mi aveva detto una volta Gale.
"Lei è una ghiandaia imitatrice non solo perché è l'icona di una rivolta, lei è una ghiandaia imitatrice perché non può essere fermata, vola sempre più in alto e nessuno la prende. È libera"
Perché tu sei davvero così Katniss.
Sei libera.
Voli dove gli altri non possono arrivare.
Inizi qualcosa e lo porti a compimento.
Decidi quello che vuoi fare.
Ti ribelli.
Non sottostai a nessuna regola.
Quindi probabilmente mentre tu finirai di leggere questa lettera, un giorno, non mi correrai incontro, no andrai da qualcun'altro, come fai sempre.
Ma in fin dei conti, cosa posso desiderare di più?
Sono in questo posto magnifico.
Non saprei neanche descrivertelo.
Un giorno ti ci porterò, ci siederemo su questa spiaggia e allora ti dirò tutto a voce.
Tutto ciò che non ti ho mai detto per paura della tua reazione.
Questo luogo assomiglia terribilmente a una spiaggetta del distretto 4.
Ci si arrivava solo a nuoto, per questo probabilmente la conoscevo solo io.
Ci passavo giornate intere.
È lì che sono andato quando ho scoperto che avrei dovuto partecipare ad un'altra edizione degli Huger Games.
Edizione della memoria.
Per ricordare.
E tu la ricordi ora?
Ricordi quello che abbiamo passato insieme.
Ricordi quando ho "riportato in vita" Peeta.
Per un attimo ho desiderato lasciarlo lì, riverso per terra, morto.
Ma poi la tua disperazione mi ha colpito nel profondo.
Non sono riuscito a dirti di no.
Ha fatto male.
Ha fatto male riportare in vita la persona che ci separava.
L'ostacolo tra quello che eravamo e una possibile relazione.
Ma vedendo come lo amavi ci ho rinunciato.
Anche mentre mi sposavo dentro di me aleggiava quella sensazione di vuoto.
Avrei voluto invitarti a ballare.
Ma eri così felice e spensierata con la tua sorellina.
Per un'altra volta eri felice anche senza di me.
Sono egoista.
Terribilmente egoista.
Forse perché ero abituato ad avere molto solo sorridendo.
Epoure un sorriso non è bastato per conquistarti.
Non è bastato morire per farti capire quanto io ti amassi.
Non è bastato niente nel passato.
Questo mi porta a pensare che non ci sarà modo per farti capire neanche nel futuro.
Sei testarda Katniss.
Ma a me piaci così.
Io ti amo per quello che sei.
Per ogni tuo piccolo gesto.
Non cambierei nulla di te.
Vorrei solo che tu capissi.
Che tu capissi quello che significhi per me.
Che tu sapessi quanto ti amo.
Ma ci sarà un momento anche per dirtelo, no.
Per dirti quanto ti amo.
Per ora vivi la tua vita.
Sii felice.
Divertiti e.....ama.
Io sarò sempre qui, ad aspettare.
Per sempre il tuo.

Finnick

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