I - Seth e Kym vogliono uccidersi
Seth Anderson ha deciso di uccidersi all'età di diciassette anni perché è morto il suo criceto. Si chiamava Pan e non faceva altro che girare sulla sua piccola ruota verde tutto il giorno.
Le cause della sua morte sono particolari, ma non è ancora il momento di parlarne.
Kym Shelley ha deciso di uccidersi all'età di sedici anni perché non ha studiato per la verifica di matematica. Ha preferito passare la serata precedente a scambiarsi messaggi con le sue due migliori amiche, in un gruppo Whatsapp esclusivo e con un nome che non rimane mai lo stesso per più di tre giorni.
Seth ha portato con sé la carcassa in putrefazione di Pan. Lo ha gettato in una scatola e rinchiuso nello zaino. All'ora di pranzo è salito sul tetto della scuola e si è guardato intorno, alla ricerca di qualcosa in grado di frenare i suoi istinti – sa che sono sbagliati, ma non può lottare contro i mostri.
E qualcosa ha trovato, rimanendo impassibile. Non lo sfiora minimamente. Il destino sceglie il suo corso e non può fare altro che assecondare le sue decisioni.
Se lì è arrivata Kym significa che quello non è il momento giusto. Tutto ha un senso.
Richiude la scatola, infilandola nello zaino. Odia essere vittima di un destino ineluttabile, ma non può fare altrimenti. La prospettiva di non ascoltarlo lo spaventa più di quanto possa fare la morte stessa.
«Che ci fai qui?», Seth incrocia le braccia, guardandola dall'alto. Vuole che si senta piccola, inferiore, debole. Vuole sentire di avere il comando dell'esistenza.
«In mensa non c'è posto. Qui sto più tranquilla», a confermare la sua tesi c'è il gesto istintivo di aprire lo zaino e tirare fuori il cestino in cui sua madre le ripone il pranzo ogni mattina. Odia il cibo insipido – o troppo grasso – che servono lì a scuola.
A Kym non importa del destino, deve morire prima della lezione di matematica. Non può fallire quell'esame, è molto meglio spegnersi.
O spegnersi le sigarette addosso, non fa tanta differenza.
A Kym piace bruciarsi le braccia e riempirle di cerchi bianchi. Le sembra di ripulirsi dal marcio che ha dentro di sé.
Gli adolescenti non sono in grado di affrontare la vita nemmeno quando gli si presentano di fronte problemi tanto piccoli.
Gli esseri umani sono deboli e ci mettono troppo tempo a ricamarsi intorno una corazza forte. È difficile esistere in un mondo che ti mette alla prova in continuazione.
Per Seth e Kym è soffocante.
Seth potrebbe andarsene, voltarsi di spalle e lasciarla da sola con il suo pranzo e la solitudine tanto ricercata.
Però Seth sa perché Kym è lì e non vuole cederle il posto. Non è corretto.
Guarda l'orologio. Mancano solo dieci minuti al suono della campanella. Deve farla scendere da lì, anche se non ci guadagna niente.
Non gli importa di vederla saltare nel vuoto per sfracellarsi al suolo in milioni di schegge d'ossa e polvere, sangue e brandelli di carne, materia grigia che tinge l'asfalto di amaranto torbido.
La morte è piena di colori.
A Seth non dispiace guardarla in faccia, ma Kym non può morire.
Kym è simile a lui, anche se molto diversa.
Kym è perfetta per una fine teatrale e scenica.
Devono morire insieme, ma non è il momento giusto.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top