Guida alla lettura
Perché ho deciso di rendere pubblica la storia
– Ovviamente saltare a piè pari se non vi interessa niente di me che ammetto di sentire le voci, però sappiate che qui do alcune informazioni tecniche e presento i personaggi –
INFORMAZIONI TECNICHE
– NON si parla di viaggi spaziali, l'ho inserita in fantascienza solo ed esclusivamente perché ambientata nel futuro.
– La storia sarà in prima persona e seguirà le vicende di quattro pov differenti, uno per capitolo.
– La storia sarà autoconclusiva.
– È garantita la presenza di personaggi altamente shippabili e altamente smielati. Cuori teneri, siete avvertiti.
– NON mi prendo la responsabilità di tutte le parolacce usate nel pov Ribelle (io non le uso, lo giuro, è Hayden che è maleducata).
– Ogni personaggio, luogo e situazione è frutto della mia immaginazione, quindi come sempre è vietato copiare in modo parziale o totale l'opera. Grazie e attenti, perché se copiate vi scaglio addosso un Vitae.
– La copertina è stata creata da Skadegladje (se non la conoscete, vi invito a curiosare il suo profilo ;) )
CHI VI NARRERÀ LA STORIA
Ognuno dei quattro personaggi ha una propria storia. Anche se non ho mai prestato fede alle voci che spesso si sentono – come il fatto che i protagonisti crescano indipendentemente dal volere dell'autore –, adesso non posso che ricredermi e confermarlo: i personaggi di un racconto fanno quello che vogliono. Prendiamo Hayden, per esempio. Partiamo dal presupposto che dovesse chiamarsi Ayda, "invisibile", ma che poi le mie dita abbiano aggiunto la h iniziale e modificato la sillaba finale. È un nome maschile, ho pensato. E, come per confermare i miei timori, quello che ne è uscito subito dopo mi ha lasciata ancora più basita: stavo scrivendo una frase detta da Keegan, suo fratello minore, quando, inavvertitamente, ho saltato le prime tre lettere del nome della ragazza. Così è nato il suo soprannome, Den. È ancor più maschile, ho pensato rassegnata. Ma ormai Keegan l'aveva pronunciato e io, vigliacca, non ho avuto il coraggio di cancellarlo. Oppure, un altro esempio sempre relativo alla Ribelle, è il suo linguaggio scurrile: io non oserei mai dire certe parole, né ai miei superiori né, tantomeno, a mia madre. Ma ogniqualvolta scrivo dal suo punto di vista, è inevitabile che parole poco consone si creino nella sua mente.
Un altro personaggio che mai mi sarei aspettata di vedere apparire sul mio foglio digitale è Amanda: fredda, distaccata, calcolatrice. È una Medius che prova a mantenere la sua umanità, anche se non sempre ci riesce. Diciamo che il non avere un linguaggio del corpo coerente con i propri pensieri e il tendere a restare immobile quando potrebbe sciogliersi un po' non la aiutano. Amanda ha la leggera tendenza a voler tenere tutto sotto controllo. E a pensare troppo, decisamente troppo. Un po' l'opposto di Den, se vogliamo. Forse, e solo forse, sono l'estremizzazione della mia personalità, due opposti che non possono non attrarsi vicendevolmente. Chissà se alla fine si vorranno bene. Non ne sono completamente sicura, visto tutto ciò che non hanno assolutamente in comune, ma magari riusciranno a sorprendermi.
Oh, poi c'è Anken, la Creatura. Lo immaginavo forte e incorruttibile, una dolce-amara invincibile bestia, invece appena l'ho messo in scena con Amanda si è rivelato un pappamolle di prim'ordine. Con il tempo migliorerà, questo è certo: d'altronde è appena nato, per lui è tutto poco chiaro e deve ancora abituarsi alla sua nuova vita. Eccome, se migliorerà. A volte riesce addirittura a farmi paura, con le sue decisioni. Anken, il cui nome è stato scelto da Amanda (c'è un motivo, ma non voglio rivelare troppo), è anomalo. Non nel senso che è strano, bizzarro e irrazionale (quella è Hayden), ma nel senso che è un umano-non-umano, creato da due scienziati desiderosi di ribellarsi al sistema. Ci dovrebbe essere un suo simile, in giro, tipo un alter ego cattivo creato molto prima di lui e già abituato alla sua esistenza da radar umano vivente. Ma non dico altro.
Infine il dottor Viktor, a cui piace tanto giocare con le costruzioni. Naturalmente il suo nome è un omaggio allo scienziato più famoso di sempre, Viktor Frankenstein (notate niente?): entrambi hanno la macabra passione per costruire cose. Viktor mi ha sorpresa. Il suo è un punto di vista del tutto nuovo, per me, abituata a scrivere di amori adolescenziali e di personaggi prevalentemente femminili. Ma mi è entrato nel cuore dal primo capitolo ed è riuscito a meritarsi un suo posto. Lo aspettano grandi cose.
Be', oltre all'essere stata sottomessa dai miei personaggi, non c'è molto altro da dire. La trama è già ben delineata nella mia mente e, per quanto questi quattro abbiano provato più volte a deviarla, sto continuando a impormi con tenacia: non so se sia una forzatura, ma voglio portare a termine ciò che ho iniziato così come è nato. Se volete sapere chi vincerà questo tiro alla fune (per ora siamo io e Viktor –l'unico che rispetta il mio volere – contro una Medius, una Creatura dalla forza nettamente superiore alla mia e una Ribelle ben addestrata: sono aperte le scommesse) vi posso solo consigliare di dare un'occhiata alle loro avventure.
P.S.: Hayden mi chiama di notte perché vuole che scriva di lei. Egocentrica. A parte tutto questo, giuro che sono un'autrice molto seria, mantengo sempre la parola data.
P.P.S.: questa è una storia senza pretese, nata sul cadavere di un vecchio progetto che ho iniziato con il mio esordio su wattpad, nel 2012, e che ho reso privato solo qualche anno fa (la trama è identica, il vecchio titolo invece era "Rebellio"): la scrivo per rilassarmi e perché tratta gli stessi argomenti su cui si basa la mia tesi di laurea, quindi quando sono stanca di comporre frasi sensate mi butto su ECLIPSIS. Detto ciò, ho già scritto 26 capitoli, li pubblicherò una volta a settimana (o ogni due, dipende dagli impegni e dal riscontro).
Spero sia per voi una lettura leggera e coinvolgente! E, se avete riconosciuto la costellazione in copertina, siete le mie nuove persone preferite u.u
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