capitolo 2 - Non ti succederà niente
Bevo dal mio cocktail mentre guardo il gregge di ragazzi nei dintorni spostarsi da un locale all'altro alla ricerca della botta che solo l'alcool può dare, non esco molto qui il sabato sera perchè non mi piace stare in mezzo a tanta persone però una volta ogni tanto vengo per accontentare Lauren.
"Amore ci sei? È da quando ci siamo viste che non dici una parola." Giro la testa verso la mia ragazza e le sorrido accarezzandole la guancia.
"Sì scusa, oggi mi sono svegliata male. Mi dispiace." Rispondo bevendo ancora mentre lei sposta la sedia verso di me.
"Rilassati, se vuoi andiamo via da qui." Sussurra dandomi un bacio nel collo, porto una mano sulla sua coscia scoperta per il vestito corto.
"No guarda, sono arrivati i tuoi amici." Ribatto e guardo i tre ragazzi prendere posto vicino al nostro tavolo, sono persone per bene ma che io non sopporto perchè sono troppo ordinari.
"Ciao Camila, Lauren! C'è parecchio rumore in giro." Saluta Jonathan sistemandosi il berretto sulla testa.
"Ciao ragazze, andiamo a prendere da bere Jon?" Domanda ora l'altro, Paul.
Così si alzano lasciandoci con Jessica, una ragazzina rossa tinta che si diverte a fare sesso con ogni uomo che incontra.
"Trovato qualche prenda da torturare?" Domando ricevendo un piccolo calcio da Lauren.
"Non ancora, è troppo presto." Dice solamente e finisco il Long Island.
Ci alziamo e iniziamo a camminare per i dintorni dopo che tutti abbiamo preso un nuovo drink, non penso torneremo lì quindi meglio così.
"Ieri un amico di mia madre è morto, incidente in macchina, brutta storia." Inizia un discorso Paul quasi non reggendosi in piedi, non so ancora perchè si ostini a bere se dopo una birra crolla per terra.
"Perchè devi sempre dire queste cose? Parliamo della vittoria dei Miami Phills!" Lo azzittisce Lauren dondolando le nostre mani intrecciate.
"No, parliamo di quanto mi farei il padre del mio migliore amico." Sì intromette Jessica e scoppio a ridere.
"Te ti scoperesti anche tuo padre, sei una zoccola." Commento e forse ho esagerato visto occhiate della mia fidanzata.
Cala il silenzio, lo so che la sua amica non mi risponde mai perchè la intimorisco quindi mi permetto di fare certi commenti perchè è divertente.
***
Guardo il soffitto, sono ricoperta da uno strato di sudore maleodorante che continua a coprire gran parte dalla mia pelle.
È tutto buio, fatico a respirare, con difficoltà riesco a sedermi e scendo dal letto entrando in bagno.
Appena accendo la luce e mi guardo allo specchio combatto con la voglia di urlare visto che la mia faccia è piena di sangue, faccio scorrere subito l'acqua dal rubinetto e la butto prepotentemente sulla mia faccia. Riapro gli occhi ed è tutto tornato alla normalità.
Scherzi del cervello, ecco cos'è stato, dopo l'incubo ecco un suo scherzo.
Continuo a respirare profondamente tenendolo con le mani al rubinetto, le lacrime scendono dai miei occhi perchè è difficile vivere così.
Torno sul letto e prendo il telefono, sono le tre e quarantadue del mattino e Lauren sarà sicuramente sveglia.
Camila Cabello: Non so cosa mi succederà ma non voglio che litighiamo per altre persone. Scusa.
Lauren Jauregui: Cosa significa?
Camila Cabello: Non lo so, solo... questa volta è stato tutto diverso, non so più cosa fare amore.
Lauren Jauregui: Non ti succederà niente, ci sono io qui.
Camila Cabello: Vorrei tanto che bastasse solo questo.
Lancio il telefono sul letto e stringo il cuscino al petto piangendo.
Mentre guido un SUV mi viene addosso lasciandomi sulle rotaie, non si aprono più le portiere, paura, passa il treno e sono morta.
Questa volta al mio risveglio ha iniziato a farmi male tutto, come se il colpo l'avessi ricevuto adesso. Ho paura.
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