Sorpresa
Eh-emh, benvenuti a tutti in "questo non è un capitolo" show. Questa one-shot è dedicata ad una persona speciale che oggi fa il compleanno, compiendo, finalmente, i suoi sedici anni. Quindi TORNEDUS -senpai, buon compleanno!
Ratings: Arancione? (Non so se la posso definire in questo modo)
Buona lettura!
Ormai erano anni passati anni da quando i mostri avevano riaquistato la libertà di risalire in superficie. Era una sera come tante altre, e Chara era appena tornata a casa da lavoro. Posò la giacca sull'appendi abiti e si chiuse la porta alle spalle. Sospirò ormai stanca, mettendo sul tavolo la sua ventiquattr'ore, e andiamo diretta verso la cucina, sentendo una certa fame. Appena arrivata alzò lo sguardo per guardare l'ora.
-Le nove e mezza...- pensò
Aprì il frigo per cercare qualcosa da mettere sotto i denti, ma, come al solito, non torvò nulla, apparte una confezione di latte mezza vuota, qualche pomodoro andato a male, gli avanzi dell'asporto ordinato la sera prima, e un po' di torta del suo compleanno, avvenuto pochi giorni fa.
-Ventitrè anni... Come vola il tempo- pensò la ragazza mentre versava il latte in una tazza -Sembra ieri quando ancora eravamo tutti nel sottosuolo- sorrise in modo malinconico, ricordando tutti i bei momenti passati in quel posto buio e tetro, ma che gli abitanti riempivano di allegria.
A distoglierla dai suoi pensieri fu il suono del campanello. La ragazza guardò con la coda dell'occhio la porta, con un'aria seccata in volto.
-Oddio, dinuovo i testimoni di Geova, mi perseguitano da una settimana- disse fra sè e sè mentre si avvicinava alla porta per aprire.
-Mal che vada gli sbatto la porta in faccia- affermò per poi abbassare la maniglia della porta.
A sua sorpresa spuntò fuori un piccolo cespuglio bianco, un musetto curioso, e due orecchie lunghe. La ragazza rimase un attimo immobile, non aspettandosi una sorpresa del genere. Poi lo guardò con un'aria un po' rassegnata.
-Cosa ci fai tu qui?-
-Tre giorni fa era il tuo compleanno, e non siamo riusciti a passare un momento da soli come due fidanzati, che dovrei fare?- chiese il caprino
Chara roteò gli occhi e lo fece entrare. Asriel tirò fuori, da dietro la schiena, una rosa rossa, la più bella che c'era.
-Per te, mylady- disse inchiandosi e alzando lo sguardo.
Lei prese la rosa, con un po' di esitazione a quel gesto inaspettato, sussurrando timidamente un "grazie". Il ragazzo sorrise intenerito, alzandosi e cingendo la vita di Chara sorridendo. Lei fece lo stesso con il collo del maggiore, perdendosi nei suoi occhi profondi. Si guardarono per un tempo indefinito, mentre le loro labbra bramavano un altro contatto. Si baciarono ancora, ancora, e ancora, con sempre più lussuria e desiderio. Asriel fece appoggiare la compagna al muro, bloccandole i polsi e mettendo una gamba fra le sue. Quel bacio si approfondì, lasciando spazio alle loro lingue, per rincorrersi. Il caprino bloccò il corpo di Chara con suo, e si staccò per riprendere fiato.
-Per stare da soli- ansimò Chara -Che intendi?-
-Esattamente quello che pensi- disse Asriel guardando impazienete la porta della camera da letto.
Chara ridacchiò, alzandosi sulle punte e baciandolo dolcemente. Il caprino non si fece scrupoli a ricambiare, prendendo in braccio la ragazza e tenendola stretta, mentre di avvicinava alla camera. La fece scendere, e Chara lo buttò sul letto, mettendosi a cavalcioni su di lui.
-Staresa sei tutto mio~- sussurrò la castana, provocandolo.
-E io che pensavo che non ti avesse fatto piace- cercò di dire Asriel, bloccato da un bacio.
-Parli troppo- affermò Chara mentre lo guardava negli occhi
Tutto successe molto in fretta. In poco tempo la stanza silenziosa si riempì di gemiti e sospiri. Il resto è un'altra storia, ma Chara ebbe il regalo di compleanno migliore della sua vita.
Fine
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