Lasciami in pace
Sally Povs
Un altro fottuto giorno di scuola.
Mi alzo e faccio una doccia, indosso dei leggins neri, una felpa blu e le mie converse d'argento. Mi fermo davanti allo specchio: faccio proprio cagare.
Scendo e incontro Sarah con Francesco -come stanno oggi i miei due piccioncini?- dico scherzosamente avvicinandomi e cogliendoli di sorpresa. -oh ciao Sally, comunque bene dai!- dice Francesco sorridendo e scompigliare i capelli di Sarah che scoppia a ridere.
Vado a lezione di geometria: una palla assurda. Dopo la lezione chiedo di andare in bagno, ma in realtà non ho certamente voglia di fare quello. (Sally Thug Life) vado in camera mia e sbatto la borsa contro il bordo del letto e tutte le mie cose cadono fuori: pff che palle. Mi stendo sul letto toccando con le punte dei piedi d'armadio: noto che c'era scritto qualcosa, ma ,no non nera scritto: era incisa nel legno, era un cerchio con una X all'interno...un simbolo bizzarro che non avevo mai visto prima. Faccio per andarmene ma sento dei passi in corridoio, passi pesanti e il rumore di qualcosa di mettallico, come strofinato su qualcosa, vado in panico: il mio primo pensiero era che fosse quel ragazzo : mi nascondo dentro l'armadio. Dalla fessura vedo una mano aprire la porta: cazzo! Non respiro per evitare di fare il minimo rumore, ma invano, urto una scatola e rotolo fuori sbattando la testa sull'angolo del comodino. e poi lo vedo, il ragazzo con la stessa maschera inquietante, gli occhiali arncioni e l'ascia in mano: vuole uccidermi! Quando mi vede alza gli occhiali aveva due occhi stupendi, rovnati però dal dolore. Cerco di scappare ma le mie gambe si rifiutano di farlo. Lui allora mi guarda e si avvicina a me, mi appoggia una mano sulla spalla -non avere paura- facile per te! Come fa una ragazza a non spaventarsi se vede un tipo così! -lasciami stare!- e mi alzo in piedi. -che vuoi da me?!- ero supplichevole.
-è strano- dice lui e i suoi occhi si perdono nel vuoto, in un punto dierto di me. Poi distoglie lo sguardo e inizia a fissarmi credo di essere diventata rossa in un nano secondo. Poi si avvicina ancora: vuole uccidermi ecco la mia morte. E invece sento le sue braccia circondarmi la schiena.
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