Sally pov's

Era arrivata la polizia e esaminò il cadavere.  Niente impronte digitali ma scoprirono che era stato ucciso con una o più  asce visti i tagli lunghi e profondi su varie parti del corpo  di Giovanni. Notai che aveva gli occhi ancora aperti e per non traumatizzare la mia migliora amica glieli chiusi e senza che me ne accorgessi una lacrima scivoló sulla mia guancia. Odiavo vedere la mia migliore amica soffrire era la persona  che amavo di più. I poliziotti portarono via il cadavere ed io mi asciugai con la manica la lacrima clandestina. Andai dalla mia migliore  amica e stava piangendo ed urlando. Bussai "entra Sally" disse. Aprì  la porta e mi trovai davanti una scena orribile: era coperta di sangue e aveva un coltello in mano:  si stava autolesionando.
"Cazzo fai?!" Gli urlai  "Sally non dirmi cosa devo fare" e mi spinse con la mano lontano da lei. Ma io ero più  veloce  e lanciai via il coltello "abbracciami" disse.  Io non esitai un attimo  e la abbracciai fortissimo "sii forte " gli sussurrai.  
Più  tardi  lasciai la scuola e andai a camminare sulla spiaggia. L'unico posto che avevo per pensare  e  stare sola.  Mi sedetti sulla sabbia freddina di un debole sole di Febbraio e chiusi gli occhi abbandonandomi al  lieve rumore delle onde e dei versi dei gabbiani lontani. Sarebbe bello restare sempre  così,  senza preoccupazioni e senza lacrime. Senza emozioni. Stavo per alzarmi quando vidi un ragazzo seduto e una decina di metri da me accanto alla riva. Mi avvicinai.  "Anche a te piace il mare?" Chiesi sedendomi li vicino.  Il ragazzo sussultò e appena mi vide diventò  bianco in volto.  Si alzò  lentamente  e scappò  via lontano. Che tipo strano pensai. Poi mi avvicinai al posto in cui era seduto. Mi gelò  il sangue:  sulla sabbia era scritto in caratteri molto grandi ARRIVERÒ A TE.