Le feste di compleanno
"L'aria" della festa di compleanno fa QUASI SEMPRE piacere. Generalmente si è contenti dell'arrivo del nostro giorno.
...generalmente!
Non quando cominciano ad abbondare gli anni e dimentichiamo volutamente il conto.
Ma i nostri ragazzi?
Non vedono l'ora che arrivi per festeggiarlo.
E noi genitori?
Temiamo l'ora che arrivi di festeggiarlo!
Bowling, sala giochi, guerre laser, tiro al bersaglio, minigolf, ping pong, go kart, cinema, discoteca... più che genitori ci trasformiamo in direttori artistici alla ricerca di costose idee che, comunque, non verranno lo stesso apprezzate dai ragazzi.
- I compagni invitati erano troppi!
- Gli amici erano pochi!!!
- C'era troppa musica!
- C'era troppo silenzio!!!
- La pizza non era buona!
- La pizza era buona ma poteva essere più buona!!!
Si lamenteranno lo stesso per qualcosa. E se non gli verrà naturale lamentarsi per qualcosa, si sforzeranno di trovare qualcosa di cui lamentarsi!
(La presenza ripetuta del verbo "lamentarsi" nelle ultime frasi rende l'idea dello stress retroattivo che accumula un genitore a causa dell'organizzazione di una festa di compleanno?)
Ma quando è cambiato qualcosa nell'organizzazione di questi terribili compleanni?
Perché deve per forza esserci "un quando" e io me lo sono perso.
Ai miei tempi (avevo sempre giurato che non avrei mai usato questa frase così triste quanto necessaria) non ricordo l'ineluttabilità dell'organizzazione "evento compleanno".
Compievo gli anni?
Lo sapevo io e lo sapeva qualche amico/compagno a cui purtroppo dovevo offrire una pizzetta; lo sapevano i genitori ( -auguri figlio mio! - e buonanotte) e lo sapevano i nonni (e qui, se ero fortunato, ci scappava qualche carta da diecimila lire in regalo).
E basta.
Oggi no!
Ogni anno, dalla scuola dell'infanzia in poi fino all'eventuale laurea, e' un susseguirsi annuale di organizzazione della festa del compleanno.
E mica organizzazioni banali...
Gli invitati?
Tutti i 29 compagni di classe del figlio, perché una selezione degli stessi lo esporrebbe a problemi di relazione.
Il luogo?
Non a casa nostra, perché troppo banale rispetto alle Ludoteche aspirasoldi e super attrezzate per l'occasione.
I tempi?
Interminabili, perché dopo quella con i compagni la festa si trasforma in una specie di "tre giorni celebrativa" con altri due eventi separati: prima con i nonni di parte paterna e poi con quelli di parte materna.
Sono questi i momenti in cui entrambi i genitori avrebbero tanto voluto essere orfani dalla nascita.
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