IL TEMPO LIBERO

-Mammaaaa, che faaaaccio?

Generazioni e generazioni di casalinghe sono state torturate da questa domanda dei loro figli adolescenti che si annoiavano a casa.
L'hanno odiata per anni e anni, non sapendo che adesso quasi quasi ne sentono la mancanza.
Oggi, infatti, i nostri figli hanno magari centinaia e centinaia di followers, neanche un amico con cui andare a mangiare una pizza e non si pongono neanche il problema!

Che c'entra tutto ciò con questo inutile video su un gatto?
Ci arriviamo subito.
Il problema e' che i nostri figli non si annoiano più!
E non annoiandosi non sono più creativi nel loro tempo libero.
Passano, quindi, ore ed ore a vedere e rivedere un video su You Tuber per decelebrati come questo in cui un ragazzo perde quattro minuti minuti della propria vita a disquisire del proprio gatto (se volete, date un'occhiata di tre secondi, avrete già raggiunto il picco massimo della sua inutilita' artistica): un video, tra l'altro, con migliaia di visualizzazioni per un canale che ha quarantaduemila iscritti.
Quarantaduemila persone che seguono un ragazzo che parla del suo gatto!
Ecco cosa s'intende quando si parla di fuga dei cervelli!

Cosa fanno in genere i nostri figli oggi a casa?
A sentire loro che si giustificano hanno innumerevoli attività diversificate: dalle due alle quattro sono al computer, dalle quattro alle cinque al tablet, dalle cinque alle sette alla Play Station, dalle sette alle otto e mezza gran finale al cellulare.

Se riflettiamo a come cambiano malinconicamente i tempi ...
Fino a un decennio fa era un classico sentire urlare il padre: - Ma stai sempre davanti alla televisione accesaaaa??? Ma non lo prendi mai un cacchio di libro da leggere? L'ultimo che hai avuto tra le mani lo aveva da poco stampato Gutenberg!!!

Adesso questa scena sembra più antica dell'epoca paleozoica e il padre di oggi, con timida vocina in falsetto stile Cugini di Campagna per non traumatizzare il proprio figlio, dice sottovoce: - Ma non hai pensato che sei ore e tre quarti di video visti nel tuo cellulare di 22 centimetri per 15 rischiano di ridurre le tue capacità visive al livello di una talpa miope? Perché non guardi un po' di TV che è spenta da quando ancora Pippo Baudo presentava il Festival di Sanremo?

E il bello è che neanche se ne rendono conto di come essi stessi si riducono per colpa dell'uso di questa tecnologia per lillipuziani, trasformandosi proprio fisicamente:

a) ricurvi su se stessi più dell'ultimo Giulio Andreotti;

b) con lo sguardo perso nel nulla come quando Matteo Renzi guarda negli occhi Paolo Gentiloni;

c) con la faccia più deturpata di Silvio Berlusconi dopo l'ennesima abbuffata di botulino sulle guance.

Oggi di libri non ne dobbiamo proprio parlare. Al massimo i nostri figli leggono i capolavori della neo-letteratura giapponese: i Manga tratti da Gli Anime.
Non ho sbagliato, non sono stato colto da un improvviso raptus ortografico-grammaticale alla Cristiano Malgioglio: si chiamano proprio così questi simpatici fumetti che si leggono al contrario, seguendo la logica cinese pur essendo venduti in Italia. Un po' come se noi andassimo a Londra in macchina volendo guidare seguendo il nostro codice stradale!!!

Ma pensate un po': se i nostri nonni leggevano il burattino Pinocchio di Collodi che diventava un bravo bambino nella famosa serie tv di Comencini; i nostri genitori si appassionavano al libro Cuore del buon De Amicis che già nel cognome indicava la strada della fratellanza nella sua trasposizione dello sceneggiato; noi ci entusiasmavamo per il cartone animato di Heidi e delle sue caprette che facevano ciao ... i nostri figli seguono con la bava alla bocca gli squartamenti tra i mostri dark post apocalittici dell'Attacco dei Giganti di Hajime Isayama.

Quasi la totalità del tempo, al di là dello strumento tecnologico usato, i nostri figli – ne abbiamo già parlato - lo passano nei social perché viviamo l'epoca della comunicazione open: sempre connessi.
Magari stai nel tuo bagno di casa beatamente calandoti i pantaloni del pigiama per andare ad espletare i tuoi bisogni ed entra tuo figlio col Face Time acceso e il suo compagno collegato in video per fargli vedere quanto sei caratteristico in modalità "Nuooooviii Moooostriiiii"!

Un modo per comunicare tra padre e figlio e farsi quattro risate assieme.
Che poi, a pensarci bene, tante cose sono cambiate nella modalità da una generazione all'altra, ma non nella sostanza perché anche quando ero ragazzo io mio padre comunicava con me continuamente: ero io che non capivo che lo stava facendo mentre mi frustava con la cinta dei calzoni.

Adesso sarebbe impensabile.
Siamo nell'epoca degli attacchi di panico che noi non sappiamo neanche cosa significa! Ma che è l'attacco di panico? Il bisogno di fare merenda al pomeriggio con la marmellata su una fetta tostata?

Siamo nell'epoca degli anti-stress!!!
I nostri figli usano gli anti-stress!!!
E l'anti-stress di un povero genitore quanti quintali dovrebbe pesare?

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