capitolo 7

Marco si è presentato nella via che gli era stata detta, al civico 41, era una villona di nuova costruzione sembrava tipo una vecchia caserma qualcosa del genere, appena fuori città, era bella enorme immersa nel verde e stranamente era con mura basse non come si immaginava lui tipo prigione. Prese un grosso respirò e suonò, il cancello si aprì, mettendo piede la dentro avrebbe iniziato ancora una volta una nuova vita ed era intenzionato a metterci tutto se stesso per farcela.

Appena entrato dentro ha percorso il lungo viale alberato che lo separava dalla casa, ha salito quei pochi gradini ed è entrato dentro c'era un uomo sui 40 anni che appena l'ha visto glii è andato incontro sorridendo

<< benvenuto, tu sei>>

<< Marco, mi manda il maresciallo De Biase>>

<< si si ricordo, ho parlato proprio io con lui. Marco io sono Francesco ma gli amici mi chiamano Checco e sono il responsabile del centro>>

<< piacere >>

<< sta tranquillo, qui non verrai giudicato da nessuno, c'è chi come te ha problemi di droga, alcol ed altro e chi come me li ha superati e cerca nel suo piccolo di aiutare gli altri, seguimi intanto ti farò vedere la tua stanza, la dividerai con Fabio spero non ci siano problemi>>

<< no signore>>

<< Checco anche per te sono Checco>>

Marco si sentì a suo agio con Checco, certo era un po' intimorito dalla sua figura ma capiva che quell'uomo era buono e disponibile.

<< Lui è Fabio, sarà il tuo compagno di stanza fin quando sarete dei nostri>>

Fabio allungò la mano dicendo << piacere>>

<< piacere mio>> rispose Marco

Poi Checco prosegui dicendo << posa le tue cose nella stanza e raggiungimi nella hall, ti spiegherò grosso modo come funziona qui. Se sei stanco però dillo rimanderemo a domani>>

<< no Checco va benissimo ora>>

Marco posò le sue cose e raggiunse la hall, nella sala antistante c'erano ragazzi e ragazze, alcuni che giocavano a biliardino altri guardavano la tv.

Appena Marco ha raggiunto Checco lui prese subito a dire

<< allora Marco, come puoi vedere qui c'è molta liberta infatti voi siete qui non forzati da qualcuno ci state perché lo volete, quindi se in qualsiasi momento volessi andartene sappi che nessuno ti convincerà a restare>

<< ho capito, quindi non interessa a nessuno ciò che facciamo?>>

Checco sorrise << no li ti sbagli, proprio perché ci interessa non obblighiamo nessuno a restare contro la sua volontà, se tu restassi contro il tuo volere metteresti a rischio la permanenza di chi vuole davvero farcela. Noi vi supportiamo, qui avrai a disposizione medici di ogni tipo. Quello che vi chiediamo però sono delle regole su cui non transigiamo>>

<< quali sono queste regole>>

<< allora la prima è che per nessuno motivo al mondo deve entrare droga o alcol qui dentro. E quando dico droga intendo qualsiasi tipo, anche le medicine se non sono prescritte dai nostri medici interni vengono considerate droga. Poi la seconda regola è che potete tutti stare insieme nelle zone comuni, come la sala mensa ma non dobbiamo mai trovare e ripeto mai ragazze nelle camere dei maschi e viceversa. Terza non vogliamo trovare coltelli o altre armi dentro le stanze, per questa regola pena l'espulsione. Al momento queste sono le cose importanti poi piano piano imparerai il resto. Adesso vieni ti presento gli altri>>

Siamo andati nella sala ricreativa e in modo generico mi ha presentato ai ragazzi che mi hanno salutato e dato il benvenuto.

Dopo sono tornato in stanza, c'era Fabio che mi ha detto

<< vedrai all'inizio è sempre un po' difficile ma ti ambienterai presto, io sono cinque mesi che sono qui>>

<< e stai risolvendo il tuo problema di droga?>>

<< guarda all'inizio mi sembrava d'impazzire, stavo per mollare poi ho pensato ai miei genitori, che ero qui per amore loro e allora ho fatto dietro front. Ora è più semplice ma ogni tanto la voglia di non sentire quel dolore dell'anima mi prende, ma grazie alla dottoressa Emilia la psicologa che conoscerai sicuro domani riesco a ragionare meglio>>

<< anch'io sono qui per la mia famiglia, ma al contrario di te non per amore>>

<< Marco perdonami io ho sonno, domani devo alzarmi presto è il mio turno per fare la colazione, domani scoprirai anche che per impegnarci ci vengono assegnati dei compiti da portare a termine>>

Marco si mise a letto e pensava che li in quel momento si sentiva a casa.


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