capitolo 20


I giorni passavano tranquilli, io andavo a lavoro e rientravo a casa oppure passavo al centro per fare un saluto.

Quel giorno quando sono arrivato a casa sul pianerottolo il mio sguardo è stato catturato da una figura che si trovava in penombra davanti la mia porta.

Quando quella persona sentì i miei passi si girò facendosi vedere in faccia.

Marco: che ci fai qui tu? Chi ti ha detto dove vivo ora

Giulia: beh grazie per la splendida accoglienza, e credo non ci sia bisogno di dirti chi mi ha detto dove vivi

Marco: devo parlare con quei due, non mi sta bene che complottino alle mie spalle

Giulia: non prendertela con loro. E comunque se ti da fastidio me ne vado

Marco aprì la porta e con un cenno del capo fece capire a Giulia di seguirlo

Marco: perché sei qui

Giulia: dritto al punto come sempre, ma te lo ripeto se non mi vuoi qui me ne vado

Marco: Giulia parliamoci chiaro, te ne sei andata senza salutarmi, non mi hai fatto più sapere nulla di te dimostrandomi che di me non te n'è mai fregato un cazzo. E adesso come vorresti che ti accolga? Con sorrisi e abbracci? Non sarei sincero. Mi ha preso male il tuo comportamento, scusami se adesso trovo strano trovarti dietro la mia porta.

Giulia: hai ragione scusa (Giulia abbassò lo sguardo consapevole del fatto che avesse torto, che si era comportata da vigliacca, ma non ce la faceva a guadarlo e a dirgli che se ne andava. Sapeva che i suoi sguardi e le sue parole l'avrebbero messa in difficoltà, che avrebbe disobbedito a suo padre restando e che avrebbe messo Marco nei guai)


Marco non riusciva a vederla giù di morale e per quanto fosse arrabbiato si avvicinò a lei e la strinse tra le sue braccia

Marco: fallo ancora una volta, allontanati senza spiegazione e con me hai chiuso

Giulia sentendo quelle parole non poté fare a meno di sorridere e di stringere a sua volta Marco pensando a quanto tutto ciò le era mancato anche se era poco che si conoscevano

Marco si stacco dall'abbraccio e sorridendo guardò Giulia e disse

<< forza che ci fai ancora col cappotto c'è da preparare la cena e di sicuro se vuoi mangiare con me dovrai aiutarmi>>

Entrambi scoppiarono a ridere e Giulia pensò a quanto fosse buono il cuore di quel ragazzo nonostante le cattiverie che aveva subito.



me: come promesso ecco un nuovo capitolo...grazie sempre al supporto di

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